Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - EMERGENZE- TARANTO/ Bus presi a sassate. I sindacati: ora servono azioni drastiche
Martedì, 02 Aprile 2024 14:36

EMERGENZE- TARANTO/ Bus presi a sassate. I sindacati: ora servono azioni drastiche In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 

Ancora bus presi a sassate a Taranto mentre effettuavano il percorso di linea. Due gli episodi ravvicinati nelle ultime ore come denunciato dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil: il primo sulla strada Taranto-Martina Franca, nel quartiere Paolo VI, e il secondo in via Masaccio, nel rione Tamburi. In entrambi i casi, il lancio di pietre avvenuto dall’esterno ha infranto alcuni vetri dei due mezzi pubblici. Non ci sono stati feriti, ma tanto è stato lo spavento dei passeggeri. I mezzi erano affollati e in un caso la corsa è stata interrotta. Dura la protesta delle sigle del trasporto, per i quali sono a serio rischio la regolarità del trasporto e la sicurezza dei passeggeri. Gli autisti, si osserva, con “i bus con i vetri lesionati o infranti, inevitabilmente devono rientrare in rimessa, lasciando quindi gli utenti in attesa. Inoltre, non di minor importanza è il disagio a cui deve far fronte il malcapitato operatore che, oltre al danno psicologico, ha il dovere, a proprie spese e fuori dall’orario di lavoro, di recarsi nelle sedi opportune per relazionare quanto avvenuto. I lavoratori sono stanchi - dicono i sindacati -, stanchi di dover lavorare senza tutela, stanchi di non essere protetti, stanchi di essere abbandonati anche a seguito di deviazioni, come per la Settimana Santa, con parcheggi selvaggi di automobilisti che hanno recato molteplici difficoltà di transito, stanchi di non avere la certezza di tornare a casa illesi, stanchi delle parole di conforto a seguito di questo atti vandalici. I lavoratori hanno paura e non vogliono essere bersaglio mobile di questi vandali che si divertono in modo irresponsabile”. Per i sindacati, “la sicurezza non può e non deve essere un miraggio” e si chiedono “provvedimenti drastici, finanche con blocchi immediati del servizio nelle zone a rischio”.