Pacifisti di Taranto e provincia si ritroveranno in piazza Maria Immacolata per leggere e distribuire poesie per la pace ai passanti in piazza. L\'iniziativa del 24 febbraio, promossa
dal Comitato per la pace di Taranto, avrà inizio alle ore 18.00. Diversi performer si avvicenderanno nella lettura di versi che parlano di desiderio di pace.
Taranto non sarà la sola a scendere in piazza: sabato 24 febbraio si manifesterà in tutta Italia per ribadire il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo, per costruire un mondo di Pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza.
Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente, alimentando solo il commercio immorale di armamenti. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica. La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’Umanità e del Pianeta.
Basta! Questa logica distruttiva va fermata!
Due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi; in Africa, guerre e neo- colonialismo non hanno mai cessato di schiacciare le speranze di democrazia e di libertà.
L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è in Medio Oriente, con l\'atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, con 1200 vittime e più di 200 ostaggi e il barbaro massacro della popolazione civile di Gaza da parte del governo israeliano, che ha già causato quasi 30.000 vittime palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente, riconoscendo il diritto di entrambi i popoli all’autodeterminazione, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.
La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine. Mobilitarsi oggi per la Pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte, pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta.
Per questo chiediamo a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, di mobilitarsi tutti insieme, per il cessate il fuoco, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari, per la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina.