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Giornale di Taranto - COMUNE DI TARANTO/ Mai con Renzi, dopo un acceso dibattito col sindaco, Verdi escono dalla maggioranza. M5S: Melucci faccia chiarezza
Lunedì, 11 Dicembre 2023 21:11

COMUNE DI TARANTO/ Mai con Renzi, dopo un acceso dibattito col sindaco, Verdi escono dalla maggioranza. M5S: Melucci faccia chiarezza In evidenza

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Traballa la maggioranza al Comune di Taranto. Dopo un susseguirsi di notizie e una conferenza stampa del sindaco Rinaldo Melucci annunciata e poi annullata, l\\\\\\\\\\\\\\\'unica notizia al momento ufficiale è che i Verdi prendono le distanze dal primo cittadino e escono dalla maggioranza ritenendo inaccettabile il suo passaggio in Italia Viva. Una scelta che non potrà non creare ripercussioni considerando per esempio che uno degli assessori di punta di questa Giunta è Fabiano Marti cui dopo il più recente rimpasto è stata assegnata la delega a Ambiente.

\\\"Alla luce della riunione di maggioranza di questa mattina, dopo un acceso dibattito con il Sindaco- si legge nel comunicato a firma del consigliere comunale Antonio Lenti- dichiariamo la nostra fuoriuscita da questa maggioranza ed il passaggio ai banchi dell’opposizione.

Oggi diamo seguito a quello che avevamo dichiarato nelle passate settimane, per cui avevamo messo in guardia il primo cittadino.

 

In questo anno e mezzo di consiliatura, siamo stati leali e corretti nei confronti della maggioranza e del sindaco. 

Spesso abbiamo fatto un grande sforzo di mediazione e ricucitura tra le forze politiche, nella speranza che le cose potessero cambiare, per continuare il percorso di governo in serenità e soprattutto riportando sempre il punto sui temi politici e mai su postazioni o incarichi.

 

Ad oggi, purtroppo, ci duole constatare che non ci sono più le condizioni per poter restare in questa maggioranza. 

 

Non solo rileviamo che in alcune forze politiche si continua ancora a parlare di postazioni e incarichi di governo, cosa di cui a noi e alla città non importa, facendoci perdere ulteriore tempo ed energie dietro beghe personali che nulla hanno di politico, sottraendole alla gestione della città, che, nel frattempo, non viene amministrata, ma questa mattina, alcune perplessità che avevamo espresso sul Sindaco nei nostri comunicati precedenti, si sono rivelate essere veritiere. 

 

La bussola da seguire, la cosa che teneva tutti insieme, era il programma elettorale, sottoscritto anche da noi.

Oggi però, abbiamo ascoltato parole differenti, dalla questione privatizzazione dell’Amiu all’ipotesi di apertura dell’inceneritore, un’altro impianto inquinante di cui faremmo volentieri a meno. 

 

Il Sindaco ha aderito ad Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, ottenendo un incarico nazionale dopo aver fatto diventare il suo gruppo consiliare il più numeroso in Consiglio Comunale, senza passare dal consenso popolare ma attraverso squallidi giochi di palazzo, che nulla hanno a che fare con la vera politica. 

Ribadiamo che Matteo Renzi, non è compatibile con noi, la nostra storia politica e le battaglie fatte. La sua posizione su Ilva non è la nostra, né quella scritta nel programma elettorale di Ecosistema Taranto. Vogliamo ricordare a Stellato che i programmi elettorali non basta sottoscriverli, bisognerebbe leggerli prima. Il programma non parla di Ilva aperta o decarbonizzata, ma di chiusura dell’area a caldo, punto fortemente voluto da noi. Europa Verde a differenza di Italia Viva, non riesce ad immaginare in futuro una città con l’Ilva, che nel frattempo continua ad inquinare, seminare malattie e morte ed impedisce uno sviluppo alternativo. Se il Sindaco pensava che darci l’Assessorato all’Ambiente ci avrebbe zittiti, accontentati, o fatto digerire la questione, ha fatto male i suoi conti.

 

Inoltre, tentare di cambiare il programma in corso d’opera, così come ha annunciato  questa mattina il sindaco è scorretto, fa decadere il patto di lealtà che vincolava noi e gli elettori. 

 

Insomma, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo dimostrato ampiamente la nostra maturità, ma esiste un limite a tutto. Riprendendo le parole del nostro leader nazionale, Angelo Bonelli, c’è un grosso problema di igiene e di etica nella politica. Crediamo che questa maggioranza, estremamente litigiosa e sempre meno affidabile, non abbia più non solo i numeri ma anche motivo di continuare ad esistere, e confidiamo in uno scatto di dignità ed orgoglio nelle forze politiche sane, affinché si possa tornare al voto popolare.

 

Diversamente- conclude la nota -resteremo a fare dura opposizione, senza far mai mancare il nostro sostegno ad iniziative positive per la città, qualora questa maggioranza sia ancora in grado di produrne.

 Anche Rosa D’Amato, europarlamentare dei Verdi, sostiene che “non è una crisi passeggera quella che si va consumando in queste ore al Comune di Taranto. Tra vita di Palazzo e realtà, si è ormai creato un solco profondo. Il sindaco ha aderito al partito di Matteo Renzi e in Consiglio comunale questo passaggio ha generato il gruppo più folto, spiazzando alleati ed elettori. L’anno scorso - osserva D’Amato - il partito di Renzi non aveva nemmeno presentato una lista di candidati per le municipali. Adesso annovera in aula una nutrita pattuglia di consiglieri e nientemeno che il sindaco. Non è un film, non è un gioco, ma nemmeno politica”. E i Cinque Stelle - con Francesco Nevoli, coordinatore provinciale M5S - parlano di “ormai impossibile gestione degli equilibri che possano minimamente garantire a Taranto una guida e la realizzazione di un chiaro programma”. “Siamo imbarazzati da questo comportamento - rileva M5S - e invitiamo Melucci ad assolvere al più presto al suo primo dovere che è quello di fare chiarezza su quello che sta accadendo e sulle sue decisioni che stanno portando a stracciare il patto elettorale che lo ha eletto sindaco\\\". A provocare questi disimpegni è anche il fatto che coloro che ora guidano Italia Viva a Taranto a novembre 2021 hanno “disarcionato” Melucci con lo scioglimento anticipato del Consiglio, sono stati poi eletti consiglieri comunali nel centrodestra appoggiando a giugno 2022 un candidato sindaco di questo schieramento, e il loro referente, Massimiliano Stellato, presidente regionale IV, attualmente in Consiglio regionale è all’opposizione della giunta di centrosinistra con M5S del governatore Michele Emiliano.

Lu.Lo.