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Giornale di Taranto - FORMAZIONE-TARANTO/ La comunicazione sindacale, come renderla efficace e al riparo da insidie
Giovedì, 09 Novembre 2023 15:48

FORMAZIONE-TARANTO/ La comunicazione sindacale, come renderla efficace e al riparo da insidie In evidenza

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di Ingrid Iaci 

 

Comunicare e comunicare bene, e farlo in modo efficace è vitale per una organizzazione come quella sindacale che si rivolge a milioni di persone in quanto ne rappresenta gli interessi. 

Un sindacato per definizione comunica sia con i propri iscritti, con il mondo del lavoro a cui si riferisce, che con altri interlocutori, la politica e le controparti. Ma, soprattutto, per il tramite dei media, e quindi attraverso le professionalità della comunicazione, i giornalisti in primis, il sindacato si rivolge a tutta quella platea di persone definita opinione pubblica.

Di tutto questo e di molto altro si è parlato ieri mattina nel corso della giornata di formazione, valida anche ai fini dei crediti formativi per delegate, delegati, giornaliste e giornalisti, promossa da CGIL Taranto e dall Ordine dei Giornalisti di Puglia nella sala Resta della Camera di Commercio di Taranto.

A fare gli onori di casa, Maristella Bagiolini, giornalista professionista e responsabile della comunicazione della CGIL di Taranto e Giovanni D\\\'Arcangelo, segretario generale Cgil Taranto.

L importanza del linguaggio di genere e più in generale l uso di un linguaggio inclusivo che corrisponda alle <nuove> visioni a proposito delle disabilità, delle vulnerabilità, delle condizioni di difficoltà e nel suo complesso delle diversità, è stato l\\\'aspetto particolarmente sottolineato dalla Segretaria CGIL Puglia, Filomena Principale. La necessità di un linguaggio che aiuti a superare modalità obsolete e veicolanti purtroppo immagini stigmatizzanti e distorte, in grado di rasentare a volte l\\\'offesa, o più banalmente pregiudizi radicati, rappresenta sicuramente, secondo la Principale una sfida per i professionisti della comunicazione ma anche per chi la comunicazione la fa all\\\'interno del sindacato.

L avvocato Massimiliano Del Vecchio dell ufficio legale FIOM e CGIL ha approfondito, invece,  gli aspetti concernenti la giurisprudenza in merito al diritto-dovere di informare e diritto-dovere di comunicare, aspetti che riguardano il mondo sindacale e tutto il mondo del lavoro in generale, portando in aula alcuni esempi di importanti realtà industriali italiane.

Un altro aspetto rilevante, emerso nel corso del dibattito, ha riguardato inevitabilmente l uso dei media e dei social che se da un lato possono essere di aiuto per divulgare, migliorare la immagine o addirittura ridare credibilità ad un sindacato, allo stesso modo, soprattutto nel campo dei social, spesso sono fonte di fake news, visioni distorte della notizia e che per questo motivo meriterebbero una più precisa normativa a riguardo ed una sempre più accurata attenzione da parte dei giornalisti nel verificare le fonti.

Rincorrere i like o ricercare la verità? Questo il dilemma, si fa per dire, affrontato da Stefano Milani, giornalista e direttore di Collettiva.it, il quale ha, inoltre, illustrato la evoluzione del sistema comunicativo della CGIL, inizialmente frammentario e successivamente reso centralizzato con la creazione di Futura, società editrice di Collettiva.it, la piattaforma di informazione della CGIL.

Parola d\\\'ordine: essere comprensibili attraverso un giornalismo che miri a raggiungere tutti i propri lettori e nel contempo che dia una visione quanto più possibile positiva della realtà, in sintesi questa la mission del giornalista secondo il direttore della testata giornalistica del sindacato.

Ester Spada, avvocato dell\\\'ufficio legale CGIL Taranto  ha posto l\\\'attenzione su come una corretta comunicazione influisca benevolmente non solo sulla riuscita di una rivendicazione sindacale ma soprattutto sulla percezione dell\\\'opinione pubblica in merito alla stessa. Un esempio su tutti quello riguardante le Unions (cioè i sindacati americani) dei professionisti del cinema negli Stati Uniti, le cui rivendicazioni lavorative hanno avuto clamore globale. <<E se in un Paese  - ha concluso la professionista dell\\\'ufficio legale della CGIL - come l\\\'America dove vi è una mancanza di spinta da parte dei media verso le agitazioni delle varie categorie e quindi se nonostante questo atteggiamento non propriamente <pro-corporate> le organizzazioni sindacali hanno comunque conquistato una ribalta mondiale, questo risultato lo si deve sicuramente alla capacità che le  stesse hanno avuto nel comunicare ed attrarre i lavoratori, ottenendo risultati storici, mai raggiunti prima.>>

Le conclusioni della giornata formativa sono state affidate a Piero Ricci, Presidente dell\\\'Ordine dei Giornalisti il quale richiamando le parole di Papa Francesco in occasione della Giornata delle comunicazioni sociali ha focalizzato l\\\'attenzione sull\\\'etica della professione a salvaguardia della credibilità della notizia stessa.

Citando le parole di Calvino nel libro  <Le città invisibili> ha così sintetizzato il compito del giornalista:

<<L\\\'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce ne è uno, è quello che è già qui, l\\\'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l\\\'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all\\\'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.>>