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Giornale di Taranto - CROCERISTI/ Tanti turisti stranieri in città: Taranto? Bellissima, una vera scoperta
Mercoledì, 01 Novembre 2023 18:14

CROCERISTI/ Tanti turisti stranieri in città: Taranto? Bellissima, una vera scoperta In evidenza

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di Ingrid Iaci

 

Questa mattina, in una splendida giornata di sole,  Taranto non poteva offrire cartolina migliore di sè ai circa quattromila passeggeri arrivati con la Norvegian Epic. Tanti ne può contenere la nave da crociera NCL (Norvegian Cruise Line) che con una stazza di oltre 155 tonnellate e una lunghezza di 329 metri, a buon diritto, può essere considerata  la quinta nave da crociera più grande del mondo. Ed era ben visibile l\\\\\\\\\\\\\\\'invasione (si fa per dire) di turisti stranieri lungo la ringhiera, piazza Castello e il Lungomare Vittorio Emanuele II. Un fiume di gente che immortalava gli angoli più belli e pittoreschi della città e che contribuiranno a far circolare le immagini di Taranto nel mondo. Ci siamo fermati a chiacchierare con alcuni di loro per cogliere alcune impressioni, in particolare, abbiamo raccolto le considerazioni quattro <ragazze> over 70 del Minnesota, una coppia di amiche del Vietnam e due coniugi del Michigan. La crociera, che dura 12 giorni e che parte da Trieste, tocca la Slovenia, il Montenegro, e la Grecia e prevede come prima tappa italiana, e unica tappa pugliese, proprio la città dei due mari. I turisti intervistati hanno tutti espresso commenti entusiastici sulla città, che oggi davvero si mostrava sotto una straordinaria luce, e tutti hanno detto con rammarico che poche ore di scalo sono assolutamente insufficienti per visitarla.

Abbiamo avvicinato Paula e Masoud (in foto), una simpatica coppia del Michigan, lei 66 anni lui 70, che per la prima volta mettevano piede a Taranto e in Puglia, anche se avevano già visitato più volte lo stivale. Ci hanno colpito le parole di Paula su Taranto: <porterò con me il ricordo di questa città come il ricordo di una pubblicità con la voglia di ritornarci>.

Forse bisogna iniziare a lavorare su questa suggestione. 

Tanti i visitatori rimasti in loco, ma molti, come raccontavano le signore del Minnesota, anche coloro che hanno preferito visitare Alberobello, la città dei trulli.

Certo, prima di iniziare a trarre delle considerazioni di carattere generale, va detto che il campione di turisti scelto è certamente esiguo e qualsiasi conclusione non può avere alcun valore statistico. Però una cosa è apparsa evidente, queste persone non sono andate oltre il lungomare, non si sono spinte oltre via Acclavio e piazza Ebalia. E quando ho chiesto loro se avessero visitato il centro della città mi hanno risposto di no. Ai coniugi del Michigan abbiamo consigliato di andare a vedere il Museo Nazionale MarTa e cosa strana è emerso che sebbene conoscessero parole come Spartans, Magna Grecia, prima di oggi non avevano mai sentito parlare di Taranto.

In conclusione, nessuno dei turisti intervistati aveva una meta, un percorso ben preciso  da seguire (a parte coloro che hanno scelto le escursioni) per avere almeno una conoscenza seppur minima della città. 

Forse occorrerebbe ragionare su  questi piccoli ma non trascurabili dettagli, mettersi sempre dalla parte dei visitatori e delle loro esigenze quando si parla di sviluppo in chiave turistica della città. E soprattutto   servirebbe che in questi grandi Piani di sviluppo accanto alle belle parole come produttività o remunerazione dei fattori produttivi vi fossero delle soluzioni adeguate e fattibili.

Letto 455 volte Ultima modifica il Sabato, 04 Novembre 2023 07:25