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Giornale di Taranto - NELL’INTERESSE DI TARANTO. di Alessandro De Donno
Mercoledì, 16 Luglio 2014 17:55

NELL’INTERESSE DI TARANTO. di Alessandro De Donno In evidenza

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Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Alessandro de Donno Responsabile SCUE Taranto.
Egregio Direttore,
mi riferisco ad un articolo apparso su un giornale locale dal titolo “Taranto valorizzi la sua storia” e in particolare ai fondi “lasciati” a Bari e Brindisi per confutare quanto riportato. La “Storia “ comunitaria di Taranto ha il suo principio nel 1997 con il  Programma RECITE II Leader il CONSORZIO ASI di Taranto con la prima conferenza internazionale organizzata sul territorio che ha visto la presenza di funzionari della Commissione Europea e Parlamentari Nazionali, a seguire il Programma POSIDONIA del Comune di Taranto co-finanziato con i Fondi FESR e una miriade di progetti comunitari che hanno spaziato dal Programma Leonardo da Vinci (7 Progetti) , agli IBEX (International Buyers Exibition) in Portogallo, Grecia (2), Marocco(2), Francia,  con la presenza di PMI dell’area jonica e del territorio nazionale che hanno sottoscritto accordi di sviluppo delle proprie aziende a livello internazionale. Il 2003, Anno europeo dei diversamente abili ha collocato il Comune di Taranto vincitore di progetto  tra le 5 proposte  finanziate  su 2000 domande  pervenute al Ministero competente.
Nel continuum di questo percorso di successo, oltre al Programma URBAN II, ben tre progetti  co-finanziati sulla Linea di Bilancio INTERREG III B e C  della Direzione Generale Politiche Regionali, afferenti la portualità e le aree industriali quali volàno  per lo sviluppo dell’economia. Inoltre, chi ha memoria storica ricorderà, abbiamo realizzato il Museo delle Arti Piscatorie in Città Vecchia nel2007  (unica presenza sul territorio meridionale tra Napoli e Palermo), abbiamo scritto la storia di Taranto dal Neolitico ai giorni nostri,  realizzato un software innovativo per i Poli Museali, ri-pensato Isola Porta Napoli con l’apporto scientifico del DIASS di Taranto, abbiamo altresì realizzato indicatori afferenti il traffico sulla città di Taranto che hanno ricevuto il plauso della Commissione Europea, una delegazione scientifica del territorio(DIASS)  ha presenziato a Bruxelles alla chiusura del progetto New Epoc  extension, abbiamo tenuto a Taranto 12 meeting internazionali con la presenza di  7/9 Nazioni  per incontro, abbiamo divulgato il nome di Taranto a livello internazionale, decine di giovani hanno lavorato all’interno dei progetti con regolare retribuzione e le  PMI del territorio che hanno presentato progetti hanno ottenuto i co-finanziamenti per lo sviluppo della propria attività. Questo excursus decennale ha visto “sempre” la entusiastica partecipazione “apartitica” della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto, delle ONG e dell’associazionismo in genere come dei media e delle associazioni di categoria. Questo flusso si è interrotto quando abbiamo proposto alla attuale Amministrazione Comunale un macro progetto per il territorio con 8.000 nuovi posti di lavoro nel settore del turismo che ha ricevuto una accoglienza entusiastica ma nei fatti ha portato a 0. Dunque, i finanziamenti NON sono stati lasciati a Bari e Brindisi, il problema di fondo è che molte Associazioni, purtroppo, non hanno i requisiti per accedere ai finanziamenti e, non ultimo abbiamo una scarsa presenza di esperti del settore.
Chiudo con un commento: sulla rivista danese afferente la città di Taranto turistica “Se riuscite a non guardare verso le industrie inquinanti e evitate di attraversare la città vecchia, vi consigliamo di non trattenervi oltre due giorni”. Questo è il messaggio per invertire, in toto questa tendenza.
Alessandro DE DONNO
Esperto Progettista Comunitario
Consulente per i Rapporti con l’Unione Europea
Ultima modifica il Mercoledì, 16 Luglio 2014 18:28