Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - STOP IMPIANTI/ Il Tar deciderà dopo pronunciamento Corte di Giustizia UE
Giovedì, 26 Ottobre 2023 14:43

STOP IMPIANTI/ Il Tar deciderà dopo pronunciamento Corte di Giustizia UE In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Nell’udienza di oggi il Tar Lecce ha rinviato a data da destinarsi la trattazione dell’ordinanza del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, relativa allo stop impianti dell’area a caldo di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, a causa delle emissioni inquinanti. Era stato il Comune di Taranto, attraverso i suoi legali, a chiedere un rinvio dell’udienza odierna a dopo il 7 novembre quando è prevista la decisione della Corte di Giustizia Europea su un’altra vicenda che riguarda sempre l’ex Ilva e gli aspetti dell’impatto ambientale del siderurgico. La decisione del collegio del Tar Lecce di andare oltre il 7 novembre é stata comunicata oggi in aula. I legali del Comune evidenziano che se la decisione della Corte di Giustizia Europea dovesse essere favorevole alle tesi dei ricorrenti, il Comune a quel punto chiederà la revoca del cautelare al Tar. L’ordinanza di Melucci è dello scorso febbraio e ha intimato ad Acciaierie d’Italia e a Ilva in amministrazione straordinaria, rispettivamente gestore e proprietario impianti, a dare risposte entro 30 giorni dal provvedimento sindacale, altrimenti nei successivi 30 giorni avrebbero dovuto fermare gli impianti al centro dell’ordinanza. Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria non vi hanno adempiuto. Anzi Acciaierie ha impugnato l’ordinanza al Tar, anzitutto davanti a quello del Lazio, ma quest’ultimo, per competenza territoriale, ha poi trasferito tutto a quello di Lecce. Quest’ultimo a luglio ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Taranto e rinviato tutto al 26 ottobre per decidere nel merito. Oggi infine la decisione di attendere la Corte di Giustizia Europea, una cui decisione favorevole, per il sindaco Melucci, avrebbe effetti positivi anche per la causa aperta davanti al Tar Lecce. 

 “L’attesa del fondamentale pronunciamento della Corte di Giustizia non ci renderà meno attenti nel valutare anche altre iniziative di tutela, compresa la domanda di revoca dell’ordinanza cautelare che aveva sospeso l’efficacia dell’ordinanza sindacale\", ha detto Francesca Viggiano, assessore all’Ambiente del Comune di Taranto, presente oggi all’udienza.  “La lunga battaglia della nostra amministrazione a tutela della salute dei cittadini non si arresta e non arretra dinanzi a norme che, sebbene formalmente legittime, in realtà appaiono ancora fortemente ingiuste, in particolar modo il tentativo normativo posto in essere dal Governo di limitare i poteri del sindaco in materia di tutela della sanità pubblica, trincerandosi dietro la validità dell’Aia messa in discussione anche dalla stessa Commissione Europea - afferma Viggiano -. Ed è proprio qui che si giocherà la partita dinanzi ai giudici del Lussemburgo in merito alla mancata valutazione degli impatti sanitari in sede di autorizzazione, con particolare riferimento ad alcuni inquinanti tra cui il benzene, nonostante siano trascorsi ben 12 anni dal sequestro degli impianti, con enorme nocumento per la popolazione non solo dal punto di vista ambientale e sanitario, ma anche di immagine della città”, conclude l’assessore del Comune di Taranto.