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Giornale di Taranto - EX ILVA/ Il presidente di Confindustria Taranto: situazione al limite, il Governo intervenga
Venerdì, 06 Ottobre 2023 06:38

EX ILVA/ Il presidente di Confindustria Taranto: situazione al limite, il Governo intervenga In evidenza

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La situazione è tale da non consentire ulteriori indugi  ritardi: se il Governo non interviene subito a deflagrare sarà una vera e propria bomba sociale. Al Presidente del Consiglio Meloni chiediamo di seguire direttamente il dossier e arrivare ad una soluzione compatibile con i sacrosanti diritti di dipendenti e fornitori, che non smarrisca per strada i progetti di rilancio dello stabilimento in chiave greenlunico possibile per sperare in una solida continuità.

Così il Presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, commenta lennesima situazione di impasse in cui versa lo stabilimento siderurgico, alle prese con gli annosi e ripetuti problemi che investono direttamente imprese fornitrici e lavoratori ma che impattano inevitabilmente sul tessuto economico di unintera città. Gli scenari paventati da alcuni organi di stampa negli ultimi giorni, che riportano al periodo buio del 2015, non fanno altro che aggiungere ulteriori preoccupazioni a quelle già esistenti, nonostante le rassicurazioni fornite da Acciaierie dItalia, che smentisce la possibilità di un nuovo ricorso allamministrazione straordinaria. Entrare nel merito di chi dice e di chi replica non ci interessa  dichiara questo proposito il vertice dellaConfindustria jonica  per una semplice evidenza: la situazione è già drammatica oggi, al di là di ulteriori scenari che ci riportano ad anni drammatici e cheovviamente respingiamo con forza. Ed è per questo cheauspicando che la trattativa in corso fra Governo e Adi non produca ulteriori provvedimenti -tampone, utili solo a rinviare il problema, invochiamo linteressamento diretto alla questionedella Premier Meloni, su cui riponiamo la nostra piena fiducia e che invitiamo a venire a Taranto per incontrare Confindustria e tutti gli attori territoriali prima che quella bomba sociale esploda 

A fargli eco sono i Presidenti della sezione Metalmeccanica e Navalmeccanica Pasquale Di Napoli e della sezione Materiali da Costruzione Michele De Pace

Al centro delle dichiarazioni dei due imprenditori, la situazione delle imprese fornitrici e subfornitrici dellex Ilvatornate oramai da mesi a soffrire lassenza o il forte ritardo dei pagamenti da parte di AcciaierieSembra un copione già visto e rivisto ma è purtroppo la realtà  dichiara Di Napoli  la situazione si presenta, come tante altre volte, vincolata agli esiti di una trattativa di cui non abbiamo la benché minima contezza: le nostre imprese hanno bisogno di certezze e quel che regna è invece un clima di grande confusione, con una fabbrica che sembra navigare a vistalindotto è solo la punta di un iceberg. Abbiamo bisogno di essere interlocutori diretti delle scelte che si andranno a fare a livello centrale 

Michele De Pace, che rappresenta un segmento importante di tante piccole e medie aziende a loro volta subfornitrici, auspica a sua volta un intervento risolutivo da parte del GovernoSiamo consapevoldi non essere davanti alla crisi aziendale di una fabbrica qualsiasi: ne abbiamo subito le drammatiche conseguenze otto anni fa, con la debacle prodotta dallamministrazione straordinaria, che ha messo letteralmente in ginocchio un intero comparto. Tuttavia  aggiunge De Pace  oggi rispetto a ieri abbiamo maggiore contezza degli attori in campo e della consapevolezza deGoverno rispetto alle molteplici criticità. Taranto è sullorlo di una crisi senza ritorno. E parlo di Taranto, della sua provincia e di una filiera interminabile di attivitàtrasversali a tutto il Paeseperché il collasso annunciato del centro siderurgico diventerebbe il collasso di un intero sistema.