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Giornale di Taranto - TARANTO - ILVA: sciopero blocca lo stabilimento.Chi vuole inquinare e chi vuole chiudere la fabbrica marciano divisi e colpiscono uniti.Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli
Giovedì, 10 Luglio 2014 15:06

TARANTO - ILVA: sciopero blocca lo stabilimento.Chi vuole inquinare e chi vuole chiudere la fabbrica marciano divisi e colpiscono uniti.Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli In evidenza

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Importante successo dell’iniziativa di sciopero nello stabilimento Ilva di Taranto proclamato da Fim, Fiom, Uilm, per le prospettive dello stabilimento siderurgico ionico e di tutto il Gruppo Ilva e la sua rapita ambientalizzazione e riqualificazione industriale.

Lo sciopero, proclamato per le ultime 4 ore di ogni turno, ha determinato il blocco di tutti gli impianti. Tale iniziativa avviene in concomitanza con il Consiglio dei Ministri proclamato per oggi e che dovrebbe occuparsi di agevolare: da un lato le condizioni affinché le banche concedano il “prestito ponte” per la messa in sicurezza del Gruppo, dall’altro per agevolare l’utilizzo dei fondi attualmente sequestrati alla famiglia Riva nei depositi bancari elevetici.

 Ci risulta singolare il comportamento della USB e del comitato dei liberi e pensanti. I primi, non contenti del volantino diffuso ieri contro lo sciopero hanno continuato questa mattina a fare di tutto per ostacolare l’adesione allo stesso tentando di rassicurare i lavoratori sul pagamento degli stipendi e del premio. L’adesione allo sciopero e la partecipazione alle assemblee davanti alle portinerie D e A testimoniamo che i lavoratori hanno ben compreso che l’iniziativa aveva una portata ben piĂą ampia: il futuro dell’Ilva e la difesa del posto di lavoro.

Ci auguriamo che sia sempre ben più chiara la singolare convergenza tra coloro che vogliono continuare a produrre inquinando, e in queste ore attaccano l’applicazione del piano ambientale, e coloro che vogliono la chiusura dello stabilimento tarantino, in qualche caso promettendo ai lavoratori in luogo del lavoro, sussidi e assistenzialismo che non arriveranno mai .