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Giornale di Taranto - DL LAVORO/ Nell’ex Ilva di Taranto proroga della cassa integrazione fimo a fine anno per 2500 dipendenti
Mercoledì, 03 Maggio 2023 07:36

DL LAVORO/ Nell’ex Ilva di Taranto proroga della cassa integrazione fimo a fine anno per 2500 dipendenti In evidenza

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Nel dl Lavoro varato dal Governo si profila la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2023 per i dipendenti del sito di Taranto di Acciaierie d’Italia, ex Ilva. Lo dice il segretario generale Uilm, Rocco Palombella. A fine marzo, al ministero del Lavoro, con un’intesa con l’azienda accettata da Fim Cisl, Fiom Cgil e Ugl e respinta da Uilm e Usb, è stata prorogata per un altro anno la cassa straordinaria per 3.000 dipendenti del gruppo all’infuori dei 2.500 cassintegrati previsti a Taranto, per i quali, stando all’intesa, la cassa termina il 19 giugno prossimo, avendo l’azienda esaurito le disponibilità per il sito pugliese, e demanda la sua prosecuzione alla cassa in deroga. Adesso, invece, col dl Lavoro la cassa per i 2.500 dell’ex Ilva di Taranto viene allungata sino a fine anno e non c’è più la scadenza di giugno prossimo. 

 

 Per Palombella, “si continua ad affidare le sorti di migliaia di lavoratori a decreti legge, continuando ad eludere, come è avvenuto in questi ultimi anni, il confronto sindacale. Siamo stati contrari alla concessione della cassa integrazione straordinaria per 3 mesi per lo stabilimento ex Ilva di Taranto e per 12 mesi per gli altri stabilimenti del Gruppo, poiché non c’erano e non ci sono le condizioni per collocare 3mila lavoratori in cassa integrazione” prosegue Palombella. Per il quale “non esiste un piano industriale, non esiste un piano di riorganizzazione e non c’è una crisi del mercato dell’acciaio. Gli impianti possono produrre entro i limiti previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale e tutti i lavoratori potrebbero rientrare al lavoro”. “Il Governo con questo provvedimento continua a premiare una gestione fallimentare e irrazionale degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia” rileva la Uilm nazionale.

   Per Ubaldo Pagano, capogruppo Pd nella commissione Bilancio della Camera, “le norme che riguardano specificamente l’ex Ilva di Taranto confermano il completo disinteresse del Governo per il destino degli stabilimenti siderurgici e dei lavoratori”. “Una nuova proroga della cassa integrazione fino a fine anno non è un gesto di attenzione verso i dipendenti del gruppo - afferma Pagano -, ma, al contrario, l’ennesimo atto di imbarazzante silenzio di questo Governo sulla questione. A più di 6 mesi dall’insediamento del Governo Meloni, né la premier, né il ministro Urso hanno spiegato cosa si intende fare dell’acciaieria di Taranto. Malgrado i tanti proclami della campagna elettorale, tutto è assolutamente fermo”. 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Maggio 2023 07:39