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Giornale di Taranto - TARANTO - IL MOVIMENTO CONDEMI PARTE ALL'ATTACCO DEL SINDACO STEFANO DA MOLTI MESI ASSENTE PER MOTIVI DI SALUTE DA PALAZZO DI CITTA': CHIESTO UN INCONTRO AL PREFETTO.
Sabato, 15 Febbraio 2014 16:39

TARANTO - IL MOVIMENTO CONDEMI PARTE ALL'ATTACCO DEL SINDACO STEFANO DA MOLTI MESI ASSENTE PER MOTIVI DI SALUTE DA PALAZZO DI CITTA': CHIESTO UN INCONTRO AL PREFETTO. In evidenza

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Sulla vicenda delle Assenze continuate del Sindaco di Taranto, della Delega delle sue funzioni ad assessore, della Illegittimità, della Nullità atti firmati da assessore delegato, del Sequestro Palazzo Uffici, della Configurazione fattispecie di cui artt. 142, comma 1, 143, comma 1, Tuel., il Movimento Condemi Avv. Filippo Condemi, Ungaro Giovanni e Renna Cataldo chiedono attraverso una lettera un incontro al Prefetto di Taranto. Nella missiva a >S.E. il Prefetto si legge: Premesso che 1) il Sindaco non ha mai ritualmente nominato il Vice Sindaco secondo quanto stabilito dall’art. 46 Tuel, ossia al momento della nomina degli assessori ed in tale consesso; 2) attualmente il Sindaco è assente dalle sue funzioni, per asserite motivazioni di salute, fin dall’11/12/2013; 3) il giorno antecedente il suo allontanamento, mediante l’atto rubricato al n. 72 del Protocollo Gabinetto Sindaco, ha attribuito in via temporanea le funzioni di Sindaco ad uno degli assessori fino alla presumibile data del 22-12-2013 (All. 1) Ad oggi non è ancora rientrato; 4) tale attribuzione, si legge nell’atto, è stata effettuata ai sensi dell’art. 23, comma 3°, dello Statuto Comunale (All. 2). Norma che ripete esattamente il testo dell’art. 46 Tuel, alle quali si prestano le stesse eccezioni di irritualità e illegittimità di cui sopra, e che, in ogni caso, non avrebbe potuto, ovviamente, contrastare con la legge, in quanto, di rango superiore rispetto al regolamento; Ritenuto che 5) le funzioni politiche di carica elettiva, per legge, non sono assolutamente delegabili o “attribuibili” come ritenuto dal Sindaco; 6) infatti egli ha esclusivamente il potere di nominare il Vice Sindaco; a tale investitura, poi, consegue ex lege (e non su delega del Sindaco) che il Vice, quando il primo cittadino è assente, può espletare le sue funzioni e non esiste delega o altro modo affinché qualsivoglia assessore (o Consigliere) possa esercitare tale ruolo, altrimenti verrebbe vanificata la scelta di rappresentatività effettuata dal popolo, così rendendo il voto espresso strumento di arbitrio dell’eletto; 7) fermo restando la carenza dei requisiti di cui al citato art. 46, il contenuto dell’atto di conferimento in questione, comunque, non avrebbe potuto costituire efficace manifestazione di volontà di designazione del Vice Sindaco, tant’è vero che, in esso mai si legge che l’Assessore viene nominato Vice Sindaco; 8) pertanto ogni atto e/o provvedimento di rilevanza interna e/o esterna firmata dal delegato è da considerare affetto da nullità assoluta, ivi compreso, e soprattutto, le decisioni adottate in eventuali giunte tenutesi con l’Assessore nel ruolo di Presidente. Il che significa che in Taranto, pur sussistendo la Giunta, essa, non può assumere decisione alcuna fin quando il Sindaco effettivo non rientra; 9) inoltre, successivamente al 22-12-2013, data di scadenza dell’”attribuzione delle funzioni”, ogni attività svolta dall’Assessore non è supportata nemmeno dal suddetto illegittimo provvedimento; 10) sussistono numerose altre violazioni di legge, ascrivibili al sindaco, da ritenere altrettanto gravi dal punto di vista del funzionamento dell’intero complesso istituzionale del Civico Ente. Tra queste: a) Stefano ha assunto decine di dirigenti senza evidenza pubblica con sua esclusiva scelta discrezionale (All. 3); b) molti consiglieri hanno espresso riserva sull’operato del dirigente Moccia, soprattutto a seguito del sequestro del cantiere e della documentazione relativa all’appalto del “Palazzo degli Uffici”, a seguito del Provvedimento della Procura Antimafia di Milano nei confronti della società appaltatrice succeduta per cessione del contratto iniziale, pare senza possedere i preliminari requisiti necessari previsti dal Codice degli Appalti, il cui controllo è atto obbligatorio del dirigente preposto (All. 4); c) assegnazione di alloggi popolari senza rispetto della graduatoria, effettuati da lui e non dal dirigente, al quale la legge ne assegna, in via inderogabile ed esclusiva, la competenza (All. 5); d) conferimento di incarichi legali senza alcun prefissato criterio di scelta e nonostante la presenza degli avvocati interni (All. 6); e) deliberazioni di Giunta di impignorabilità delle somme necessarie per servizi essenziali, alterate in eccesso per decine di milioni di euro, come attestato, per iscritto, dai medesimi dirigenti dei rispettivi settori (All. 7); f) nomina Ufficio Procedimenti Disciplinari con gravissime violazioni di legge, irregolarità e spreco di denaro pubblico (All. 8); g) nomine di amministratori e componenti dei collegi sindacali di aziende partecipate, anch’esse con esclusiva e abusiva discrezionalità. I comportamenti suddetti costituiscono innegabili violazioni di legge che non possono considerarsi casuali errori amministrativi, adottati con la determinazione di colui che viola la legge consapevole di farlo, inserendo e nominando persone scelte con decisione propria, e mai con oggettiva comparazione. Probabilmente (non può ravvedersi motivazione diversa) per scopi elettorali, e, in altri casi, per incasellare determinati soggetti assimilati da un preciso comune denominatore al fine di costruire attorno a se gratitudine in ambiti istituzionali di notevole e strategica importanza, così compromettendo e comprimendo anche fondamentali norme costituzionali. Quanto sopra rappresenta una minima parte di quel che si potrebbe esporre, ma già lo si ritiene sufficiente affinché la S.V. possa ritenere sussistente la fattispecie di cui degli artt. 141, comma I, punto “a”, 142, comma 1°, 143, comma 1, del TUEL, e pertanto attivare le conseguenti procedure di scioglimento del Consiglio.I sottoscritti inoltre chiedono che la S.V. voglia fissare un incontro, al fine di meglio prospettare quanto esposto. Taranto, 15/02/2014 Distinti Saluti Movimento Condemi Consigliere Comunale Avv. Filippo Condemi Consigliere Comunale Ungaro Giovanni Renna Cataldo