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Giornale di Taranto - SVILUPPO/ Cresce il numero di imprese che vogliono investire nel porto di Taranto
Giovedì, 27 Aprile 2023 07:16

SVILUPPO/ Cresce il numero di imprese che vogliono investire nel porto di Taranto In evidenza

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Dopo Cantieri di Puglia per la costruzione e il refitting di yacht medio grandi, Termocentro per la logistica di prodotti per la realizzazione di acquedotti e Gracocem per lo stoccaggio e la movimentazione di cemento Portland, una nuova impresa chiede di insediarsi nelle aree del porto di Taranto e beneficiare delle agevolazioni della Zona economica speciale. Si tratta della Unaitalia Solar Batterie srl. La pubblicazione dell’istanza è stata fatta ieri dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto. La società, spiega l’Authority, “ha richiesto di poter avviare, previa utilizzo dei benefici concessi dalla legislazione vigente per le Zes, un insediamento per la produzione industriale di pannelli PV (fotovoltaici) ed integrazione di sistemi di accumulo energetico ES ed Inverter su unità territoriali ricadenti all’interno delle aree demaniali marittime di competenza dell’Adsp Mar Ionio”. Aree, si precisa, “ricomprese nel perimetro della Zes Ionica, nonché della Zona Franca Doganale del porto di Taranto. In particolare, l’iniziativa economica sarebbe insediata nella porzione di area liberamente disponibile, che ha ospitato la caserma Barletta della Guardia di Finanza di Taranto, attualmente in stato di disuso. Per la realizzazione dell’insediamento produttivo occorrerà la variazione degli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale esistenti”. “Scopo dell’iniziativa - sostiene l’Autorità portuale - è quello di realizzare un’unità produttiva destinata alla produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, con una strategica componente innovativa di Ricerca e Sviluppo (R&S) ed un conseguente incremento dei traffici portuali”. Il rilascio della concessione demaniale marittima è stato chiesto dall’impresa “per almeno 20 anni”. La stessa azienda, infine, si è impegnata “comunque a mantenere le attività in area Zes per la durata di almeno 10 anni”.

Ultima modifica il Giovedì, 27 Aprile 2023 07:48