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Mercoledì, 22 Marzo 2023 17:40

IL CASO/ La Cavour va a Palermo per riparazioni. Monta la polemica: “perché i lavori non a Taranto?” In evidenza

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Si apre un caso attorno alla prossima partenza da Taranto della portaerei Cavour della Marina Militare, destinazione Palermo, lo stabilimento Fincantieri, per essere sottoposta ad un lavoro di riparazione. Questo nonostante a Taranto ci sia l’Arsenale della Marina, lo stabilimento industriale della Difesa che si occupa di lavori alle navi militari, e che la stessa Cavour dalla fine del 2018 alla primavera del 2020 sia stata sottoposta proprio in Arsenale ad importanti lavori di ristrutturazione ed ammodernamento che hanno coinvolto Fincantieri, Leonardo e diverse imprese di Taranto.  La Uilm solleva il problema e dichiara che oltre alla Cavour, sarebbero trasferiti per lavori a Fincantieri Palermo anche i sommergibili. “Se confermato, costituirebbe un ennesimo e duro colpo al settore navalmeccanico tarantino” sostiene la Uilm, che ricorda di aver evidenziato mesi fa “come Fincantieri utilizzasse lavoratori provenienti da altri territori senza considerare le professionalità locali del settore”.

 

Protesta anche l’associazione Indotto Acciaierie d’Italia e general industries col presidente Fabio Greco (“Cosa si vuole lasciare a Taranto? Forse non è stata appresa dalle istituzioni ignare la condizione che gli imprenditori stanno attraversando?”) e si attiva la politica con Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, e Massimiliano Stellato, consigliere regionale pugliese di Italia Viva. “Non vorremmo che alla base di certe scelte vi siano delle ragioni che esulano dal valore e dalle competenze di un territorio e guardino piuttosto alla maggiore affinità politica tra il Governo nazionale e l’Amministrazione siciliana” afferma Pagano. E Stellato: “Lo scenario prefigurato dalla Uilm sia presto scongiurato per il bene dei lavoratori, delle imprese e della città”. Ma per Confindustria Taranto l’allarme è infondato. Dichiara il presidente Salvatore Toma: “La Cavour andrà a Palermo ma solo per un intervento che non è possibile fare a Taranto perché nel secondo semestre dell’anno lo stabilimento industriale della Marina sarà pieno di lavoro come non mai e portare in Arsenale la Cavour significherebbe intralciare gli altri interventi che devono essere fatti”. “La Cavour - aggiunge Toma - effettuerà invece a Taranto lavori rilevanti tra la fine del 2023 e il 2025. Questo è il dato che conta. Come conta il fatto che dopo giugno in Arsenale avremo ben sei navi ai lavori, tra le fregate e le unità Etna e San Giusto. Mai l’Arsenale di Taranto ha avuto un carico di impegno così significativo”. Intanto la direzione dell’Arsenale ha programmato per il 28 marzo un incontro con i sindacati per un punto di situazione sui lavori. 

Giornalista1

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