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Giornale di Taranto - SÌ DELLA CASSAZIONE/ Dissesto 2006, il Comune potrà chiedere il risarcimento. Danno stimato 500 milioni di euro
Martedì, 21 Marzo 2023 19:01

SÌ DELLA CASSAZIONE/ Dissesto 2006, il Comune potrà chiedere il risarcimento. Danno stimato 500 milioni di euro In evidenza

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Il Comune di Taranto potrà chiedere il risarcimento per il dissesto finanziario dell’ente del 2006 che, a fronte del rilevante indebitamento accumulato, portò l’insediamento nell’ente dell’organo straordinario di liquidazione.  La terza sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza 6726/2023 dello scorso 7 marzo, ma resa nota oggi), presieduta da Giacomo Travaglino, relatrice Chiara Graziosi, ha infatti ribaltato la pronuncia della Corte di Appello di Taranto nel 2020 aveva rigettato la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune. I giudici di Appello si basarono sul presupposto della carenza di prova di reato sotto il profilo oggettivo e soggettivo. In Cassazione è stato invece accolto pienamente il ricorso del Comune di Taranto proposto dall\'avvocato Stefano Caffio. “Al di là della possibilità e della volontà di procedere alla richiesta di risarcimento - ha detto il  sindaco Rinaldo Melucci -, questa sentenza ci restituisce un riconoscimento sacrosanto: avevamo ragione a continuare nella nostra azione di tutela dell\'istituzione comunale”. “Abbiamo posto un caposaldo, ossia che vi è stata un\'amministrazione illecita delle finanze dell\'ente. Responsabilità, quest\'ultima, che pesa interamente su quei partiti di centrodestra che oggi, invece, tentano goffamente di riscoprirsi puristi” rileva Melucci. La Cassazione, spiega il Comune, ha infatti accolto in pieno le tesi difensive che hanno fronteggiato la complessità della vicenda. “In tale ottica - si afferma -, le “condotte” accertate rappresentavano in ogni caso un illecito civile meritevole di risarcimento, nonostante la prescrizione del reato. La sentenza consentirà all’ente di chiedere un risarcimento per il danno stimabile in 500 milioni di euro per i fatti che portarono alla dichiarazione di dissesto, cioè il sistematico occultamento di rilevanti poste di debito dal rendiconto comunale, tali da renderlo non rappresentativo dell\'effettiva situazione finanziaria”.