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Martedì, 22 Novembre 2022 11:20

IL SENSO DELLA TRADIZIONE/ L’alba di Santa Cecilia a Taranto con la musica delle bande e il profumo delle pettole In evidenza

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A Taranto il giorno di Santa Cecilia segna l’inizio delle tradizioni natalizie e rappresenta un importante momento di condivisione per la comunità. Sveglia all’alba, per ascoltare la musica delle bande che attraversano le vie cittadine e profumo di pettole impastate e fritte sul momento per la gioia del palato. La festa di Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti, ha quindi un significato importante per i tarantini. Nelle ore appena trascorse ci sono state le pettole, un impasto di farina e lievito fritto nelle strade come nelle case, le bande con le pastorali, l’accensione delle luci di Natale, la prima processione in città vecchia della statua di Santa Cecilia. Il giro delle bande “Santa Cecilia” e “Giovanni Paisiello” non è partito, come gli altri anni, poco prima dell’alba ma nel cuore della notte, alle 2. In sostanza, i complessi musicali - che per gli spostamenti hanno usato i bus dell’Amat - sono partiti alle 2 col giro nei quartieri per poi ritrovarsi alle 5.30 del mattino nella Cattedrale di San Cataldo, in città vecchia, per la benedizione ai musicisti da parte di don Emanuele Ferro, parroco del Duomo, e l’avvio della processione di Santa Cecilia. La cerimonia in Cattedrale è chiamata della squilla mattutina. I musicisti faranno tappa anche all’Arcivescovado e a Palazzo di Città per il saluto all’arcivescovo Filippo Santoro e al sindaco Rinaldo Melucci. Questa sera, infine, alle 18.30 verranno accese le luci di Natale a partire dal grande albero allestito già da qualche settimana in piazza Della Vittoria nel centro di Taranto.

Giornalista1

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