Stampa questa pagina
Lunedì, 21 Novembre 2022 16:22

EX ILVA- DOCUMENTO CONGIUNTO/ Istituzioni e sindacati: “nazionalizzazione o Stato maggioranza in cda” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

La sospensione delle 145 imprese appaltatrici di Acciaierie d’Italia è “l’epilogo di un atteggiamento che l’azionista di maggioranza della società (ovvero ArcelorMittal) continua a avere dal suo arrivo a Taranto”. Si legge sull’ex Ilva nel documento congiunto di sindaco e presidente della Provincia di Taranto, presidente Regione,Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb e le rispettive federazioni dei metalmeccanici, dei trasporti, degli edili e dei servizi. “Da anni infatti - si legge nel documento - denunciamo, in ogni sede e a tutti i livelli istituzionali, i continui ricatti e pretesti adottati dal soggetto privato nei confronti del governo italiano, che continua ad utilizzare migliaia di lavoratori della nostra comunità come scudo umano per i propri interessi”.

 

Per istituzioni e sindacati, le “priorità” sono che “lo Stato deve acquisire il controllo e la gestione degli impianti nazionalizzando o diventando socio di maggioranza, rinegoziando l’accordo che prevede la transizione dei nuovi assetti societari al 2024, anticipandola da subito, stabilendo e vincolando l’utilizzo dei fondi pubblici e la loro destinazione”. Si afferma poi che “Acciaierie d’Italia deve ritirare il provvedimento di taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell’indotto”. Altra richiesta è che “il governo deve costituire un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati per subordinare i finanziamenti ad un indirizzo chiaro da un punto di vista ambientale, sanitario, industriale e occupazionale prevedendo un monitoraggio costante a tutela del rispetto delle condizioni di salute e sicurezza all’interno del sito produttivo di Taranto”. Infine, si afferma nel documento sindaco e presidente della Provincia di Taranto e sindacati, “il Governo deve garantire la prospettiva occupazionale  dei lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria, emettendo, nel frattempo, il decreto apposito in legge di bilancio riguardante il rifinanziamento dell’integrazione salariale alla cassa integrazione straordinaria così come previsto da due accordi ministeriali in essere”. 

 

 Per istituzioni e sindacati, le “priorità” sono che “lo Stato deve acquisire il controllo e la gestione degli impianti nazionalizzando o diventando socio di maggioranza, rinegoziando l’accordo che prevede la transizione dei nuovi assetti societari al 2024, anticipandola da subito, stabilendo e vincolando l’utilizzo dei fondi pubblici e la loro destinazione”. Si afferma poi che “Acciaierie d’Italia deve ritirare il provvedimento di taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell’indotto”. Altra richiesta è che “il governo deve costituire un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati per subordinare i finanziamenti ad un indirizzo chiaro da un punto di vista ambientale, sanitario, industriale e occupazionale prevedendo un monitoraggio costante a tutela del rispetto delle condizioni di salute e sicurezza all’interno del sito produttivo di Taranto”. Infine, si afferma nel documento sindaco e presidente della Provincia di Taranto e sindacati, “il Governo deve garantire la prospettiva occupazionale  dei lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria, emettendo, nel frattempo, il decreto apposito in legge di bilancio riguardante il rifinanziamento dell’integrazione salariale alla cassa integrazione straordinaria così come previsto da due accordi ministeriali in essere”. 

Ultima modifica il Lunedì, 21 Novembre 2022 19:08
Giornalista1

Ultimi da Giornalista1