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Lunedì, 21 Novembre 2022 15:08

TENSIONE ALL’EX ILVA/ Sindacati: “sciopero riuscito”. Azienda “impedito l’accesso a chi voleva entrare” In evidenza

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"Lo sciopero di oggi in tutti gli stabilimenti del gruppo Acciaierie D'Italia, ex Ilva, e la massiccia adesione dei metalmeccanici allo stesso ed alle manifestazioni di Taranto e Genova segna l'avvio di una fase di mobilitazione che dovrà conseguire concreti e significativi risultati". Lo dichiara in una nota Gianni Venturi, responsabile nazionale siderurgia per la Fiom-Cgi, secondo cui "non si può assistere ad una lenta ed inesorabile agonia degli impianti, al deterioramento delle condizioni di sicurezza, al permanere di un utilizzo così ampio e unilaterale degli ammortizzatori sociali, al taglieggiamento delle imprese e delle condizioni dei lavoratori nell'indotto".

    "Occorre una svolta in tempi rapidissimi - sostiene Venturi - Non è pensabile arrivare al 2024 in queste condizioni, si deve sciogliere adesso il nodo dei rapporti con Arcerlor Mittal: lo Stato acquisisca il controllo e la gestione degli impianti, nazionalizzando o comunque diventando maggioranza da subito nel Consiglio di Amministrazione".

A proposito dello sciopero l’azienda non è dello stesso avviso.

“Tutti gli ingressi sono stati picchettati ed è stato impedito a chi voleva entrare di farlo. Quindi i dati non sono significativi". Lo dicono fonti vicine ad Acciaierie d’Italia, ex Ilva, sullo sciopero di 24 ore in corso a Taranto e sull’adesione alla protesta indetta dai sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb. 

Giornalista1

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