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Giornale di Taranto - STOP INQUINAMENTO/ Turco: “mozione del M5S per nazionalizzazione e chiusura fonti inquinanti dell’ex Ilva”
Domenica, 20 Novembre 2022 06:38

STOP INQUINAMENTO/ Turco: “mozione del M5S per nazionalizzazione e chiusura fonti inquinanti dell’ex Ilva” In evidenza

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“Abbiamo depositato una mozione per chiedere al governo Meloni un accordo di programma che contempli impegni precisi per dare continuità al percorso messo in atto dal governo Conte II, ovvero: la nazionalizzazione dell’impianto siderurgico; la chiusura delle fonti inquinanti; la realizzazione di impianti ecosostenibili anche con forni elettrici alimentati da idrogeno verde e rinnovabili; l’introduzione della Viias”. Lo dichiara su Acciaierie d’Italia, ex Ilva, il vice presidente M5S, Mario Turco. I pentastellati, prosegue il senatore Turco, chiedono anche “la revisione e riduzione dei limiti degli inquinanti, di cui al decreto legislativo 155/2010; il riconoscimento di esposizione all’amianto; la tutela dei lavoratori e indotto, con l’applicazione della clausola sociale, da impiegare nella diversificazione delle lavorazioni a freddo per la cantieristica e le infrastrutture; il completamento degli investimenti già finanziati con il “Cantiere Taranto”, in corso di realizzazione per la riconversione economica, sociale e culturale del territorio”.    

    “Non si può cedere ai ricatti per un ritorno al passato. Solo un orientamento alla sostenibilità e alla tutela della salute può avere futuro - dice Turco -. Al governo chiediamo, pertanto, di continuare questo percorso, che si è rallentato nel corso del governo Draghi, e di vincolare ad esso le ingenti risorse, oltre 2 miliardi di euro, messe a disposizione dai precedenti governi e contenuti nei decreti aiuti e nel Pnrr. È un’occasione irripetibile che Taranto non può fallire”. 

   Il vice presidente M5S dichiara infine che a Taranto nel “prossimo consiglio comunale, convocato, in modalità question time,  per venerdi 25 novembre, il consigliere comunale del M5S, Mario Odone, ha chiesto di mettere all’ordine del giorno il tema dell’impegno istituzionale per Taranto sulla tutela ambientale e sanitaria e la situazione riguardante le 145 aziende dell’indotto, nonché i lavoratori, compreso quelli ex Ilva”.