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Giornale di Taranto - VERTICE A ROMA-2/ Oggi il confronto con il ministro Urso, sit in a Taranto
Giovedì, 17 Novembre 2022 08:55

VERTICE A ROMA-2/ Oggi il confronto con il ministro Urso, sit in a Taranto In evidenza

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Sarà un confronto ampio quello che oggi alle 12, a Roma, al ministero, presiederà su Acciaierie d’Italia, ex Ilva, il ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy). La convocazione riguarda infatti i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Ugl e Usb, l’azienda Acciaierie d’Italia, Ilva in amministrazione straordinaria, società proprietaria degli impianti, Confindustria e le Regioni che ospitano complessi ex Ilva: Puglia, Liguria, Piemonte e Lombardia. Per Urso, che nei giorni scorsi aveva già preso visione del dossier, è il primo approccio a 360 gradi sull’ex Ilva. Nel senso che dall’incontro di oggi il ministro ricaverà tutte le posizioni in campo e le loro richieste. 

 

Ai problemi vecchi e nuovi (mancata ripartenza della produzione di acciaio, impianti fermi a Taranto, forte crisi di liquidità, piano industriale, cassa integrazione) si è ora aggiunta la sospensione degli ordini e dei lavori di 145 imprese appaltatrici - di cui 43 di Taranto - decisa dall’azienda lo scorso fine settimana. Decisione di cui il ministro ha detto di non esserne stato informato, benché qualche giorno prima avesse ricevuto i vertici societari. Oggi i sindacati chiederanno ad Urso di far revocare la disposizione aziendale. Per le sigle metalmeccaniche, il confronto tra le parti deve ripartire necessariamente da qui. Per la Regione Puglia, il governatore regionale Michele Emiliano chiederà invece chiarezza sulla decarbonizzazione dell’Ilva, scelta, per il presidente pugliese, che ha riflessi importanti per ambiente e tutela della salute. E oggi a Taranto, in concomitanza, col vertice romano, i sindacati Cgil, Uil e Usb hanno indetto, a partire dalle 11, da parte dei delegati sindacali di Acciaierie d’Italia e dell’appalto insieme ai lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria, un presidio dinanzi la portineria imprese di Acciaierie d’Italia. I sindacati hanno per ora sospeso ogni iniziativa. Ma uno sciopero è già eventualmente fissato per lunedì prossimo qualora dal vertice ministeriale odierno non sortisse una schiarita.