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Giornale di Taranto - QUI TAMBURI/ Il sindaco “Wind Days più leggeri ma la situazione resta critica”, Peacelink “i cittadini vanno protetti”
Giovedì, 08 Settembre 2022 07:42

QUI TAMBURI/ Il sindaco “Wind Days più leggeri ma la situazione resta critica”, Peacelink “i cittadini vanno protetti” In evidenza

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 “Siamo in grado di alleggerire la portata dei Wind Days per i cittadini ma restiamo molto preoccupati della situazione generale dello stabilimento siderurgico”. Lo ha dichiarato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a proposito della revisione del dispositivo precauzionale ambientale che, a fronte di segnalazione di Arpa Puglia, scatta ogni qualvolta particolari giornate di vento sollevano le polveri minerali e ferrose dello stabilimento ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia, trasportandole nel vicinissimo quartiere Tamburi. Si ritiene, infatti, ridotto l’impatto dell’inquinamento. Per il sindaco, “la revisione del dispositivo, preso atto delle valutazioni aggiornate degli organismi scientifici indipendenti, si rivolgerà prevalentemente alle scuole, che sono state oggetto nel tempo di significativi interventi del commissario straordinario alle bonifiche e del Comune di Taranto”. 

 

 Per il sindaco di Taranto, “il miglioramento di alcuni dati era monitorato e previsto, soprattutto per effetto dell'attuale limitato livello produttivo dello stabilimento siderurgico e di taluni interventi riferibili alla vigente Aia. Ed evidentemente è corretto che venga considerato in sede amministrativa”. Tuttavia, afferma Melucci, “si registrano anche nel corso dell'ultima estate, importanti e continui sforamenti di altre emissioni, decisamente nocive per la salute, che non consentono alcun allentamento della pressione e della sorveglianza delle attività della zona industriale, motivo per il quale non si può che tornare a sollecitare un tavolo per un accordo di programma al Governo”.

    Sulla revisione del dispositivo per il Wind Day, Peacelink, una delle associazioni ambientaliste più attive, ha inviato al sindaco di Taranto un documento in cui evidenzia “la situazione critica in cui ancora oggi versa quest'area della città vicino alla quale è sorto negli anni Sessanta il centro siderurgico”. Dunque Peacelink invita il sindaco “a continuare a prevedere nella prossima ordinanza, oltre a prescrizioni di riduzione della produzione industriale in quei giorni, anche misure efficaci a protezione della salute dei cittadini del quartiere Tamburi di Taranto. Pur non essendoci misure risolutive di fronte all'inquinamento dell'Ilva finché non sarà fermata l'area a caldo, PeaceLink - si afferma - invita tuttavia a valutare misure di prevenzione e di precauzione per la riduzione del danno sanitario che, nei prossimi dieci anni, l'Oms valuta grave (dalle 50 alle 80 morti premature evitabili) anche in caso di attuazione di tutte le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale”.