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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Martedì, 02 Settembre 2014 10:55

AMBIENTE - Le Donne Taranto unite sul piede di guerra

Scritto da

Sono quattro le richieste che le DonneTaranto unite hanno avanzato al prefetto di Taranto, all'assessore all’Ambiente e alla salute della Regione Puglia, al commissario prefettizio della Provincia di Taranto, al sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, e agli assessori comunali alle Attività produttive, Ecologia ed ambiente e Assetto del territorio nonchè ai relativi presidenti di commissione.

Ovvero:che si attuino quei meccanismi di prevenzione primaria rivolte a tutelare la salute degli abitanti , con particolare attenzione nell‘ambito materno - fetale; che si provveda a manovre atte al risarcimento del danno ambientale di cui la città di Taranto è stato oggetto fino ad oggi evitando altresì , in modo concreto e immediato , l’impianto di nuove fonti possibile aggravio della già precaria situazione ambientale; che ci sia l’opportunità per i figli di Taranto di studiare e lavorare in ambienti salubri e sereni nella propria terra di origine con una inversione di tendenza di quella che è oggi la triste realtà, e che si avvii con celerità un  piano per un genere di sviluppo ecocompatibile ed alternativo alle industrie pesanti che hanno portato solo danni alla nostra città , e al nostro territorio ricco di bellezze e potenzialità inespresse; che si elimini qualunque fonte di inquinamento pericoloso perché nulla può giustificare  la malattia o la morte di un bambino, come anche di ogni altro essere umano in nome del profitto o di malintesi “ interessi strategici superiori “.

Le Donne Taranto unite, infatti, ritengono la salute dei bambini, "elemento fondamentale dal quale è impossibile prescindere quando si parla del futuro di una città. Per questo motivo si sottolinea l'importanza che il mondo scientifico attribuisce agli studi Sentieri dell'ISS, che nell'ultimo aggiornamento riportano un eccesso della mortalità infantile nella fascia di età compresa fra 0-14 anni. Questo dato - sostengono le Donne Taranto unite - deve allarmare non solo l’opinione pubblica ma tutta la società e le istituzioni".

Alla luce anche  degli ultimi episodi che hanno turbato l’intera città e che hanno avuto rilevanza a livello nazionale, "non possiamo ignorare - proseguono - la lettura scientifica che propende per possibili correlazioni fra esposizione professionale dei genitori e tumori cerebrali dell’infanzia, elemento questo che in una città come Taranto non può non destare forte preoccupazione. Altra ansia nasce dall’incertezza sui sistemi di sicurezza riguardo la possibilità di incidenti rilevanti  il cui rischio potrebbe aumentare se si desse l’autorizzazione alla realizzazione di nuovi serbatoi che non prevedo le distanze dagli altri impianti previsto dalla direttiva  Seveso".

Infine, rilevano le Donne Taranto unite, il decreto sblocca Italia, a quanto pare, non contiene "nessuna misura efficace in grado di risollevare le sorti socio–economiche del capoluogo ionico e della sua provincia .Si dice - sottolineano - di sì all’Ilva, a Tempa Rossa, al Parco eolico nella rada del Mar Grande e alla condotta sottomarina del depuratore di Manduria. Nulla, invece, per le infrastrutture davvero necessarie al territorio come l’aeroporto di Grottaglie, il porto passeggeri e commerciale  e lo sviluppo del turismo e di altre attività ecocompatibili al fine di uno sviluppo economico sano. Noi chiediamo - concludono - che il nostro diritto alla salute sia anteposto ad ogni altro interesse e che le istituzioni preposte intervengano quanto prima". 

 

Tecnico di vigneto e cantina: aperte le selezioni per il corso di qualifica gratuito
Durerà 600 ore, si terrà a Manduria e darà diritto a un’indennità di frequenza di 2 euro l’ora
C’è tempo sino alle ore 13.00 del 12 settembre prossimo per candidarsi alla frequenza del corso gratuito
organizzato da SMILE Puglia, che conferirà l’attestato di qualifica professionale di Tecnico delle attività di
conduzione del vigneto e di gestione della cantina (IV livello EQF).
Il corso, che si terrà nella sede formativa di Manduria, prevede un totale di 600 ore, articolate in 294 ore d’aula,
126 di pratica e 180 di stage presso aziende operanti nel settore agroalimentare ed enologico. Per ogni ora
effettivamente frequentata sarà corrisposta a ciascun corsista un’indennità di 2 euro.
La figura professionale in uscita sarà in grado di spendere le competenze acquisite nell’ambito della filiera
vitivinicola, sia per la conduzione del vigneto, in relazione alle operazioni colturali, sia per la gestione della
cantina, in riferimento alle varie fasi del processo di vinificazione. Per quanto particolarmente attagliata alla
specifica vocazione economica della provincia di Taranto, la qualifica ottenuta potrà rivelarsi un fattore
competitivo anche in altri territori.
Potranno candidarsi alla frequenza del corso disoccupati/inoccupati, residenti in provincia di Taranto, in
possesso di un titolo di istruzione secondaria superiore a indirizzo tecnico, come Perito Agrario o Agrotecnico.
Saranno accolte solo 18 candidature. In caso di domande in numero superiore ai posti disponibili, l’ammissione
al corso sarà subordinata a una selezione, che consisterà in una prova di gruppo e un colloquio motivazionale.
Tutti i candidati saranno preventivamente informati circa le date di selezione, l’elenco dei partecipanti e la data
di inizio delle attività.
Il modulo per la domanda di ammissione potrà essere scaricato dai siti: www.smilepuglia.it o
www.impresalavoro.net oppure ritirato presso SMILE Puglia, Via Madonna di Pompei 98/H 74023 - Grottaglie
(Ta) oppure SMILE Puglia, Via S. Gregorio Magno n°1 - 74024 Manduria (Ta).
La domanda di ammissione dovrà prevenire ai suddetti indirizzi a mano o a mezzo raccomandata, con avviso di
ricevimento (non farà fede il timbro postale), entro le ore 13.00 del 12 settembre 2014.
Per informazioni, SMILE Puglia Grottaglie, tel./fax 099-7328455, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; SMILE Puglia
Manduria, tel./fax 099.7328455, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Il corso è finanziato nell’ambito dell’Avviso Ta/01/2014 Azione 2 – P.O. Puglia FSE 2007/2013 – Asse II
Occupabiilità, pubblicato sul BURP n. 28 del 27.02.2014.

Michele, ci sono questioni che non possono essere liquidate in una contesa dai pensieri brevi da 140 battute.

 

Come quella da te posta nello scambio di battute seguito alla mia richiesta di chiarimenti sulle possibili alleanze PD-FI alle prossime provinciali a Taranto e Brindisi. Della quale si parla anche sui media nazionali e che molte preoccupazioni sta alimentando nella nostra coalizione e dentro il tuo stesso partito. Le parole di Guglielmo Minervini ed Elena Gentile esprimono il mio stesso stato d'animo. Bene: piuttosto che chiarire nel merito e sgombrare il campo da ogni ipotesi di questo genere - come è normale pretendere dal segretario regionale del PD - tu preferisci lanciare accuse pesanti nei miei confronti. Che non posso lasciare cadere, né considerare dal "sen fuggite"; né trattare alla stregua di una delle tue tante battute. 

È questione di sostanza politica.

Bene. Ti ricordo che sono dal 2005 nella coalizione che governa la Puglia. Prima da consigliere, poi da assessore. Sono stato rieletto nel 2010 in una lista civica promossa da me in appoggio a Vendola. Mi sono candidato da indipendente con SEL alle politiche nell'alleanza Italia Bene Comune. 
Di "occulto e trasversale" - come scrivi - nella mia storia personale e biografia politica non c’è nulla. Tutto, sempre, s'è consumato alla luce del sole. E chiedendo il conforto delle mie scelte agli elettori. 
Io ho posto una questione politica generale. E tu mi rispondi con gli insulti personali. Forse non ti rendi conto: quelle parole non offendono solo me, ma i miei sostenitori, il partito che mi ha voluto capolista in Puglia, la giunta di cui ho fatto parte insieme a diversi colleghi del "tuo PD", Nichi Vendola che mi propose di diventare suo assessore.


Ti ho già invitato, nelle settimane scorse, a frenare la tua irruenza che ti porta a stravolgere il senso delle Primarie. Non ti considero avversario, corriamo con la stessa maglia, per raggiungere lo stesso risultato: fare vincere il centrosinistra in Puglia nel 2015. Siamo competitori che hanno deciso di affidare ai propri elettori la scelta di chi dovrà rappresentarli. Se continui a buttarla in rissa finisce, inconsapevolmente e inevitabilmente, per screditare la nostra alleanze e confondere i nostri sostenitori.
Mi rimproveri di non essere cresciuto nella sinistra e nei partiti. 

È vero, provengo da una storia diversa. Forse più simile a quella di Renzi, per dire, che tu legittimamente consideri una speranza per il Paese. A conferma che non sono le provenienze ma le competenze, le capacità, le idee, le proposte a definire il profilo politico di ciascuno di noi.

Rinnovo l'invito: confrontiamoci sul merito dei problemi rispettandoci. Io l'ho sempre fatto. Tu no. Tu mi sfidi a giocare a rugby ma la politica è altra cosa. Abbiamo davanti 90 giorni di campagna elettorale. Non sprechiamoli.

La questione dell'IIva deve necessariamente essere inquadrata in un disegno complessivo di rilancio del territorio tarantino. La questione non può essere trattata a compartimenti stagni, ma è necessario un coordinato ed armonico progetto di sviluppo del territorio che punti non solo alla riconversione dell'Ilva e del suo indotto, ma anche alla tutela ambientale e della salute, al rilancio dell'occupazione ed all'investimento in nuove filiere produttive come il turismo, ad esempio.

Le recenti notizie sull'acquisto dell'Ilva da parte di Arcelor-Mittal, leader mondiale nel settore dell'acciaio, non devono essere interpretate né come la soluzione a tutti i problemi, né come "il problema".

L'ipotesi di intervento da parte di investitori esteri, infatti, può rappresentare anche un tassello fondamentale, ma di certo non può essere considerato risolutivo se non è sostenuto da politiche e da azioni, nazionali e locali, indirizzate verso un disegno complessivo di sviluppo del territorio.

Solo attraverso una serrata attività di concertazione tra le istituzioni locali, la Regione ed il Governo, invece, è possibile intervenire coniugando tutela ambiente, lavoro, competitività industriale e territoriale: un coordinato Piano di rilancio territoriale da concretizzarsi anche attraverso l'utilizzo dei diversi Fondi europei in grado sia di accompagnare i processi di ristrutturazione del settore siderurgico, ma anche di rispondere al forte disagio sociale ed economico e restituire un futuro ai nostri giovani. Mi riferisco, in particolare, ai Fondi strutturali regionali, ai Fondi della BEI, al Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG).

Quest'ultimo, in particolare, consente di intervenire in aree di crisi di rilevanza nazionale o regionale, come Taranto, non solo nel ridurre l'impatto sociale della ristrutturazione industriale, ma anche sostenendo i lavoratori a rischio espulsione o che si trovano in mobilità o cassa integrazione. Gli aiuti del FEG, inoltre, sono rivolti ad agevolare anche l'avvio di nuove attività di impresa, non solo di tipo industriale, ma anche del turismo, del commercio, dei servizi. Inoltre, fino al  2020 possono beneficiare del FEG anche i lavoratori autonomi, temporanei e a tempo determinato, e fino al 2017, i giovani disoccupati.

Coniugare lavoro, ambiente e salute, quindi, non può essere inteso come una "sfida epocale", ma come una intenzione concreta.

Le Istituzioni locali, in questo quadro, giocano un ruolo fondamentale. Le richieste di accesso al FEG, ad esempio, vengono inoltrate all'Europa dal Ministero del Lavoro, ma nascono e si sviluppano dalla iniziativa locale: il Comune, la Provincia, la Regione.

Anche i fondi strutturali possono rappresentare una occasione importante per Taranto, se si pone la questione sul tavolo regionale in modo da inserire interventi mirati nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei.

Tuttavia, senza un nuovo Piano di sviluppo del territorio che animi tutte le Istituzioni locali e regionali sarà difficile avviare un nuovo e virtuoso cammino per Taranto.

Speriamo che la molle tarentum abbia degli stimoli innovativi !!!

 

Clara Funiciello

già Assessore alle Politiche del Lavoro al Comune di Taranto e Consigliere Nazionale di Centro Democratico.

 

Immagine associata al documento:

L'assessore alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini, ha partecipato oggi alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Scuola di Bollenti Spiriti, che arriva dopo il successo della prima edizione con 440 candidati e 30 partecipanti.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre e le lezioni saranno da novembre a gennaio 2015 con un avviso a cura dell'Arti. Era infatti presente la presidente Eva Milella con il dirigente regionale Annibale D'Elia. "Learning by doing", è la parola d'ordine del corso, che non è rivolto alla platea più generale dei giovani in attesa di occupazione, ma che vuole formare 30 esperti con una nuova figura professionale di operatore di politiche giovanili (youth workers). Insomma non è una scuola per NEET (i giovani che non lavorano e che non studiano), ma per operatori che vogliano lavorare con i NEET per fare emergere i loro talenti.
La prima edizione a Taranto (nella città vecchia) si è conclusa con la formazione dei primi 30 esperti. La nuova edizione si terrà sempre a Taranto con "incursioni" nei vari territori. L'occasione è stata utile oggi per l'annuncio di due nuovi bandi: "Spirito Civico", ispirato al servizio civile nazionale e finanziato con 5 milioni del fondo politiche giovanili e "A Bottega", esperienza di formazione non formali sul campo, con 3 milioni dalle politiche giovanili: entrambi i bandi saranno calibrati su Bollenti Spiriti e saranno tra gli attrezzi a disposizione degli esperti della Scuola.
"Con le passate edizioni di Bollenti Spiriti - ha spiegato l'assessore Minervini - ci siamo rivolti ai giovani con talento. Oggi dobbiamo rivolgerci a tutti i giovani, perché "tutti i giovani sono una risorsa". Ad essi chiediamo di essere curiosi con le risorse sprecate e inespresse dei territori. Ma rivolgerci ai giovani NEET per noi è un terreno minato: spesso non sappiamo precisamente come fare e il work in progress della scuola, che mette in rete le migliori esperienze italiane e europee del settore, ci darà una mano a far emergere anche chi a 25 anni è scomparso dai radar della scuola e del lavoro, rinunciando a progetti di vita e di società.
Si tratta di molti, troppi: 1 giovane su 3 è in questa condizione inaccettabile e ad essi occorre dare risposte. Facendogli riscoprire antichi mestieri, ridando motivazione per la formazione, cercando sul territorio l'incubazione per nuove risorse".
In allegato la scheda:
LA SCUOLA DI BOLLENTI SPIRITI: AVVISO PER PARTECIPARE ALLA SECONDA EDIZIONE.
Dopo il successo della prima edizione (oltre 440 candidature, 30 partecipanti da tutta la Puglia, 2 mesi di formazione residenziale), l'ARTI ha pubblicato il nuovo avviso per partecipare alla Scuola di Bollenti Spiriti: un percorso di formazione intensiva per operatori di politiche giovanili ("youth worker"). L'avviso scade il 15 settembre.
Bollenti Spiriti, il programma della Regione Puglia per i giovani, cerca 30 giovani residenti in Puglia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per partecipare alla seconda edizione della scuola di formazione per operatori di politiche giovanili (youth worker). L'obiettivo della scuola, realizzata dall'ARTI con il supporto del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, è formare una nuova figura professionale in grado di coinvolgere i giovani nei progetti e nelle attività del nuovo Piano Bollenti Spiriti "Tutti i giovani sono una risorsa", con particolare riferimento ai ragazzi e alle ragazze che non studiano, non lavorano e non sono in formazione (NEET).

La lettrice Anna Mignogna ci scrive segnalando una questione effettivamente molto importante che è quella del rispetto della Città e dell'ambiente . Dice la lettrice: Vorrei approfittare, dell' assessore all' ambiente per chiedergli come poter risolvere il problema delle cicche di sigarette per strada. Forse - propone la Mignogna - si potrebbero dotare i bar di appositi posa cenere, visto che sono i marciapiedi nei pressi dei bar ad essere i piu' soggetti a tutto ciò' . Bella idea e bella proposta per l'amministrazione comunale tarantina.

Il consigliere comunale Dante Capriulo ha richiesto la  convocazione delle commissioni consiliari, alla presenza del Sindaco Ezio Stefano, sulla vicenda Tempa Rossa. La riunione e' stata fissata per martedì 2 settembre alle ore 10.00.
Domenica, 31 Agosto 2014 17:59

Provinciali - Dario Stefàno: "No a larghissime intese "

Scritto da
Quello che si sta profilando sul fronte del governo delle province pugliesi, va ben oltre il concetto di laboratorio e di sperimentazione politica: è lo scempio del centrosinistra e della politica". E' la ferma condanna del senatore Dario Stefàno, candidato alle Primarie per il governo della Regione Puglia, alle notizie sempre più consistenti di accordi per il governo delle Province di Taranto e Brindisi che vedrebbero seduti sullo stesso tavolo Forza Italia ed il Partito Democratico.  "Siamo dinanzi a giochi di Palazzo - incalza Stefàno - con l'occhio strizzato evidentemente anche alle competizioni elettorali future. È inaccettabile per chi ha vissuto la stagione del centrosinistra al governo virtuoso, della Regione e non solo. È  la prova che le larghe intese non sono più considerate da pezzi della classe dirigente del centrosinistra come una soluzione emergenziale, ma il viatico per progetti di ben altra durata e di profilo diverso".  "Mi aspetto - conclude - una voce forte e chiara di tutto il centrosinistra e del Partito democratico pugliese, con cui condannare e stigmatizzare tali situazioni".

Si terrà l’8 Settembre 2014 presso il Teatro Comunale di Massafra, a partire dalle 19,30, il primo Love Day Pugliese. Sarà un evento culturale moderato dalla psicosessuologa Antonella Palmitesta che, attraverso la presentazione di tre opere letterarie, entrerà nel vivo della natura umana scindendo il concetto di identità di genere (maschio/femmina) e orientamento sessuale (bisessuale, eterosessuale e omosessuale). I romanzi presentati saranno: LE PERVERSIONI DI NINÈ di Maddalena Costa , un libro erotico dove viene esplicitato il vissuto erotico/emotivo di relazioni eterosessuali e di un’ esperienza bisessuale. Una raccolta corredata da immagini erotiche dove il sesso ha con se aspetti psicologici, sociali e relazionali. CREDI IN NOI di Rita D' Onghia dove viene raccontato l’amore omosessuale di due donne in un paese del sud  evidenziando i vari episodi di omofobia, le "chiusure mentali", famigliari e socioculturali che lo contraddistinguono. Un libro che evidenzia la forza di due lesbiche che scelgono di essere, e non di apparire. RESTO UMANO di Anna Paola Lacatena dove con empatia e delicatezza viene raccontata la transizione di una donna che diventa uomo, il vissuto di un’ identità che non coincide con il corpo biologico. Un romanzo dove le emozioni non si razionalizzano ma si " sentono" e le persone non si guardano ma si " vivono". Nel corso della serata, che si aprirà con una performance dell’attrice Liliana Valente, verranno raccontate esperienze di vita vera dalla stessa voce dei protagonisti; tra le testimonianze quella di Miki Formisano, presidente NPS Puglia e personaggio principale del romanzo “Resto Umano”, Antonella Favia, presidente Arcy Lesbica Bari, Roberto De Mitry, presidente Arcy Gay Salento e Lucia Laterza, presidente Agedo Bari. Al termine del convegno la serata si concluderà presso Lido Impero, con il Love Party, ingresso gratuito.Sponsor dell evento birra idem la prima birra europea per i diritti delle persone LGBTIQ.E il patrocinio del comune di Massafra.

CONSIDERAZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL PROGETTO TEMPA
ROSSA
Al fine di acquisire tutti gli elementi di chiarezza da parte di tutti i soggetti preposti alla
decisione sull'approvazione dell'eventuale variante urbanistica, e mi riferisco ai componenti
del Consiglio Comunale, organo preposto alla sua adozione, l'Amministrazione comunale in
persona del Sindaco Dr.Stefàno ha indetto in data 9.6.2014, presso la sala Giunta di Palazzo di
Città, una riunione con la Dirigenza ENI,
In quell'occasione, se da un lato la Dirigenza ENI ha illustrato tutti i particolari della
progetto, da parte dei consiglieri presenti sono state avanzate tutta una serie di questioni
fondamentalmente formulate per conoscere le ricadute e, quindi, l'impatto ambientale sul
territorio del progetto in questione.
Voglio ricordare che parliamo di una città venuta alla ribalta nazionale per le questioni
ambientali legate all'insediamento del polo industriale da parte ILVA – ENI- Cementir e
dell'Arsenale della Marina Militare (al Mar Piccolo).
Una città che in oltre cinquant'anni ha patito uno stupro ambientale determinando
gravissime ripercussioni sulla salute degli operai della grande industria e degli abitanti in
particolar modo di quelli del quartiere Tamburi.
Detto incontro si è concluso, dopo ampio dibattito, con la richiesta formale da parte dei
consiglieri presenti ai rappresentanti di ENI dell'acquisizione, in tempi brevi, di tutta la
documentazione allegata al progetto Tempa Rossa al fine di poter disporre di quegli utili
elementi per il dibattito consiliare in ordine alle scelte da intraprendersi.
La documentazione prodotta da ENI in data 25.6.2014 chiarisce solo e soltanto gli
adempimenti quanto alle tematiche di sicurezza e direttiva Seveso. In questa documentazione
vengono elencate tutte le autorizzazioni chieste da ENI nei vari tavoli tecnici regionali e
ministeriali nel rispetto delle normative.
Nell'unica nota tecnica allegata alla suddetta argomentazione viene unicamente
illustrata l'attività di monitoraggio delle sostanze emesse dalla Raffineria di Taranto, i
cosiddetti inquinanti odorigeni.
Non si fa cenno alcuno all'aumento degli inquinanti legati, ad esempio, alle emissioni
delle navi che in questo progetto Tempa Rossa aumenterebbero in numero evidente, con
liberazione in atmosfera di sostanze tossiche calcolate da alcune fonti in percentuali superiori
al 12%.
La città vive un momento di forte tensione sociale soprattutto all'indomani dei dati pubblicati dall'Istituto di Sanità e mi riferisco allo “Studio Sentieri” in cui viene riportato un incremento del 21% della mortalità infantile nel territorio di Taranto ben superiore ai dati del resto della Regione a parità di fascia anagrafica.
Peraltro, la scorsa settimana si è verificato nella rada del Mar Grande ed in particolare a ridosso della Base Navale, uno sversamento a mare di combustibili di navi militari che, per fortuna, è stato subito circoscritto e non ha prodotto un disastro ambientale che teoricamente poteva anche verificarsi.
Con lettera datata 4.7.2014, a firma del Sindaco Dott.Ippazio Stefàno, si è chiesto ad ENI di assumere iniziative idonee a pubblicizzare ai nostri concittadini le condizioni di impatto dell'intervento progettuale sotto tutti i profili ambientali, occupazionali, economici per offrire alla città un quadro di riferimento preciso con il quale confrontarsi.
Nel 2012 il Consiglio Comunale in apposita seduta si espresse all'unanimità contro la realizzazione del progetto Tempa Rossa ed a tutt'oggi le posizioni dei singoli consiglieri, che abbiamo avuto modo di ascoltare in merito, rimangono immutate anche se non è stato ancora elaborato alcun documento in tal senso vista la ripresentazione del progetto.
Ebbene, la città di Taranto è stanca di patire negatività ambientali con gravi ripercussioni sulla salute dei suoi abitanti, già fortemente provati e minati da un alto tasso di patologie strettamente derivanti dagli inquinanti industriali e chi vi riferisce esercita da ormai un quarantennio la professione di medico proprio nel quartiere Tamburi che, come è noto. si è visto erigere a ridosso tutta l'area del polo industriale tarantino.
Non siamo dunque disposti a barattare la salute dei nostri concittadini a nessun prezzo.
Dr.Vincenzo Baio – Assessore comunale all'Ambiente
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