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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

 

Panarelli: “ Non è il risultato che volevamo ma dobbiamo onorare la maglia fino alla fine.” Mister Foglia Manzillo: “ Abbiamo giocato una partita attenta; questo punto ci da morale nella marcia verso la salvezza.”

 

di Andrea Loiacono

 

 

 

Nel match valevole per la terza giornata di ritorno del girone H di serie D, il Taranto non va oltre l'1-1 in quel di Nardò bissando dunque il deludente pari interno di domenica scorsa contro il Casarano. Match molto atteso quello odierno da parte della tifoseria locale che gremisce in buon numero le tribune del “Giovanni Paolo II”. Esigua invece la rappresentanza di supporters rossoblù, una sessantina circa, intervenuti per l'occasione dal capoluogo ionico. Gli stessi tifosi rossoblù espongono a inizio gara uno striscione per ricordare la figura di “Gioppino”, storico ultras della Curva Nord Taranto scomparso in settimana.

 

 

 

Mister Panarelli recupera dalla squalifica Stefano Manzo e lo ripropone in cabina di regia a centrocampo con accanto l'under Cuccurullo. Il modulo subisce una lieve variazione con la difesa a tre, il centrocampo a quattro e D'Agostino a fungere da trequartista alle spalle di Goretta e Genchi. Defezione dell'ultimo minuto per Olcese per un indurimento al polpaccio.

 

 

 

Nelle fila neretine ci sono diversi ex, tra cui il portiere Alessandro Mirarco e il capitano Ciro Danucci, tarantino di nascita. La partita nelle battute iniziali fa registrare una lunga fase di studio con un terreno gibboso al limite della praticabilità. Al 9' il Nardò guadagna il primo calcio d'angolo e il Taranto risponde con una discesa di Oggiano sull'out mancino che crossa per l'accorrente Cuccurullo che spedisce alto. Al 14' arriva il primo calcio d'angolo anche per i rossoblu che non subisce effetti. Per altre azioni degne di nota dobbiamo giungere al 28' quando Genchi servito bene da Goretta si gira ma calcia debolmente tre le braccia di Mirarco. É il momento migliore per il Taranto che imprime un'accelerata al match con D'Agostino che raccoglie una sponda di testa e calcia forte ma il tiro, deviato da un difensore, viene bloccato dal portiere. È 

il preludio all'occasione più ghiotta nel primo tempo che giunge al 40' con Genchi che lavora un gran pallone e serve in profondità Goretta il quale sceglie la soluzione al volo ma il suo tiro da ottima posizione è inguardabile. Il Nardò si scuote e al 42' centra in pieno una traversa con un colpo di testa di Manfrellotti. Con questi brividi si va all'intervallo.

 

 

 

Nella ripresa le formazioni scendono in campo con lo stesso undici iniziale. Il Taranto però comincia subito pressando alto e ci prova al 46' con un tiro alto di Oggiano dalla distanza. Al 49' Genchi effettua un pallonetto a Mirarco di testa servendo Goretta che ci prova a sua volta di testa ma il tiro è respinto quasi sulla linea. Al 50' su calcio d'angolo c'è una bella coordinazione in rovesciata di Benvenga ma la sfera esce di molto. Il Taranto trova meritatamente il vantaggio al 56' con un'azione tutta di prima tra Goretta , Genchi e Cuccurullo che riceve un passaggio all'indietro e scarica un tiro preciso e forte alle spalle di Mirarco, Taranto in vantaggio. Al 58' arriva un giallo pesante Cuccurullo che diffidato salterà il match del Taranto di domenica prossima. Il Nardò prova a rispondere con un cambio dalla panchina, entra Camarà esce Trofo. Nel Taranto un generoso Goretta esce per far spazio a Van Rasbeck che fa il suo esordio in rossoblu. Al 63' viene ammonito Genchi per aver allontanato il pallone. Al 65' lo stesso Genchi serve Van Rasbeck che da posizione centrale calcia potente ma fuori. Al 74' c'è l'azione più clamorosa di tutto il match. D'Agostino vince un rimpallo ed entra in area del Nardò, lascia partire un cross con Centonze che nel tentativo di rinviare colpisce la traversa in pieno rischiando un clamoroso autogol.

 

La regola del calcio però si materializza due minuti più tardi quando Mengoli raccoglie la sfera sulla trequarti del Taranto avanza non senza colpe da parte della retroguardia rossoblu e dai trenta metri lascia partire un tiro violento e preciso che si insacca sotto la traversa alle spalle di un impietrito Sposito che per l'occasione si trovava qualche metro più avanti. Nardò che perviene al pareggio nella fase finale del match. Mister Panarelli allora prova a cambiare qualcosa e sostituisce uno spento D'Agostino con Guaita. Pochi minuti dopo entrerà anche Paolo Serafino, prodotto della juniores ionica per un affaticato Cuccurullo. Il Taranto prova il forcing ma a nulla servono i 5' di recupero concessi dall'arbitro. Il triplice fischio conferma la mancanza di cinismo sotto porta di una squadra che adesso si trova a quota 32 punti a dodici lunghezze dal Bitonto capolista al quinto posto e domenica allo Iacovone arriva il Grumentum.

 

 

 

Nel post gara c'è poca voglia di parlare e tanta amarezza per un risultato sfuggito sul più bello. L'unico a parlare per il Taranto è il tecnico Panarelli che con trasparenza analizza la gara: “ Sin dall'inizio abbiamo cercato di sbloccare la gara, forse nei primi minuti eravamo imballati nel gioco anche a causa del terreno di gioco pessimo, ma negli ultimi 15' del primo tempo abbiamo creato tre occasioni per segnare che andavano sfruttate. Nel secondo tempo siamo partiti alla stessa maniera pressando il Nardò e riuscendo a sbloccare la gara con un jolly di Cuccurullo giunto dopo una bella azione manovrata. Sono contento per lui che anche nel primo tempo ci aveva provato da fuori. Purtroppo questo gol non ci è servito per i tre punti. Il pareggio non è certo il risultato che cercavamo; ci serviva e ci serve ancora ritrovare la vittoria. Oggi anche Goretta ha offerto una prestazione positiva. L'ho scelto all'ultimo per scender in campo a causa di un problema al polpaccio per Olcese ma devo dire che ha disputato una buona gara sfiorando anche la rete. L'ho tolto a 20' dalla fine perché era stremato. Per quanto riguarda il futuro abbiamo l'obbligo di continuare a onorare la maglia che indossiamo a prescindere dalla posizione in classifica e dalle distanze in classifica, il nostro è un lavoro e dobbiamo essere professionisti fino in fondo.”

 

 

 

Soddisfatto e rilassato appare invece il tecnico dei neretini Antonio Foglia Manzillo : “Credo si sia assistito ad un primo tempo equilibrato. Noi nella partita d'andata contro il Taranto allo Iacovone abbiamo subito una bella batosta per cui abbiamo preparato la gara cercando di non concedere spazi ai loro giocatori offensivi che sono calciatori molto forti che in qualsiasi momento possono mettere in difficoltà chiunque. Sapevamo che il Taranto costruisce molto le azioni ripartendo da dietro con Ferrara e Benvenga dotati anche di un buon calcio per cui ho chiesto ai mie ragazzi di non farli ragionare molto, pressando con gli attaccanti. Quando si gioca contro squadre come il Taranto la linea difensiva deve stare sempre alta, infatti nel momento in cui non lo è stata abbiamo preso gol. Poi siamo stati bravi a raggiungere il pari con la reazione dei ragazzi e con qualche innesto dalla panchina come quello di Camarà che in questo momento mi consente di adattarmi meglio alle situazioni. Prima non avevo la possibilità di aver una panchina più lunga. Questo pareggio ci consente di continuare nel nostro percorso da squadra che gioca da provinciale e che vuole raggiungere l'obiettivo salvezza.”

 I rappresentanti delle associazioni Genitori Tarantini, Liberiamo Taranto, Donne e futuro e Wwf hanno incontrato il nuovo prefetto di Taranto, Demetrio Martino, sulla questione ex Ilva, ora ArcelorMittal. Al prefetto le associazioni hanno consegnato "un documento congiunto, corredato della sentenza di condanna dello Stato italiano emanata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il position paper dell’Ordine dei medici di Taranto sullo stabilimento ex Ilva, altra documentazione e fotografie delle recenti emissioni dell’impianto siderurgico tarantino". Il prefetto Martino, annunciano le associazioni, "ha dichiarato di voler prendere visione dell’intero incartamento, prima di trasmettere lo stesso al Governo italiano, per farsi un’idea più dettagliata delle criticità del territorio del quale solo da pochi giorni ricopre la carica di prefetto".

    "I rappresentanti delle associazioni - si annuncia - hanno colto l’occasione per parlare anche del “Piano di Emergenza” interno ed esterno,  in caso di incidenti rilevanti, sollevando alcune perplessità sull’effettiva capacità dello stesso di garantire la sicurezza dell’intera popolazione interessata".

A fronte di “episodi di violenza agli operatori sanitari della Asl Taranto”, è necessaria l’”attivazione di misure anti aggressioni”. Lo chiede all’Asl e ai sindaci la Cisl Funzione pubblica. “Il fenomeno della violenza nei confronti del personale sanitario, tristemente noto, nell’ultimo periodo ha registrato un sensibile aumento di casi denunciati - dice il sindacato -. La Cisl Fp ritiene che il problema non sia valutato con l’attenzione che merita, malgrado sia un fenomeno endemico, che si manifesta in tutti gli ambiti sanitari anche della provincia tarantina”. Per il sindacato, “é di tutta evidenza, che un’azienda”, l’Asl appunto, “vocata al benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini, non puó essere dispensata dal garantire questo ai propri dipendenti”. La Cisl “ritiene di avviare da subito un tavolo specifico con la Asl Taranto per spingere sull'attuazione di modelli organizzativi univoci in Azienda, partendo dai punti che di norma sono più esposti: pronto soccorso, 118 e Punti di Primo Intervento, dal reparto e servizi di psichiatria”. Secondo il sindacato, “non è più trascurabile l’elaborazione di programmi di prevenzione della violenza, di una formazione mirata del personale per la gestione di situazioni critiche”. Si chiede au8ndi da parte della Cisl Fp “la promulgazione di una politica di tolleranza zero verso atti di violenza, l’incoraggiamento del personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e facilitando il coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza.Allo stesso tempo - conclude il sindacato - la Cisl Fp ritiene prioritario l’attivazione del servizio di vigilanza all'interno degli ambiti maggiormente sensibili”. 

 

 

Birra Raffo si aggiudica il prestigioso premio dell’Associazione LIBER, impegnata nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano

 


Si è svolta  al Senato della Repubblica la cerimonia di premiazione 
“100 Ambasciatori Nazionali”, l’evento organizzato dall’Associazione LIBER con l’obiettivo di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Hanno ricevuto il premio 100 realtà, scelte tra aziende, comuni, associazioni capaci di sfidare la crisi guardando al futuro, lungo quei sentieri dove la competitività fa leva sulla sostenibilità, la cultura, la creatività e i saperi. 

Birra Raffo, ha ricevuto il prestigioso premio con la seguente motivazione: “Per aver contribuito all’innovazione e allo sviluppo socio economico del territorio nel corso dei suoi 100 anni di attività”.

I 100 ambasciatori sono stati selezionati dell’Osservatorio delle Eccellenze Italiane con la supervisione di un autorevole Comitato d’Onore composto da rappresentanti di importanti Enti e Istituzioni Nazionali, presieduto dal Maestro Carlo Verdone

 “L’analisi di tutto il territorio nazionale ha fatto emergere comuni ed aziende virtuose impegnati in ambiti rappresentativi della territorialità, quali gusto, attività legate al tempo libero e a all’ospitalità, manifattura, innovazione e tutela dell’ambiente. Enti locali ed imprese in prima linea che portano in Italia e all’estero la conoscenza del luogo d’origine, che investono sul benessere e la formazione dei dipendenti e delle loro famiglie e sul principio inderogabile della cortesia verso i propri cittadini e clienti, ambasciatori di un’Italia che sa difendere le proprie radici e valorizzare l’eccellenza”, cosi l’Osservatorio ha scelto i 100 Ambasciatori.

 

 “Siamo veramente contenti di essere stati scelti per questo prestigioso premio. Ci impegniamo da sempre per la valorizzazione del luogo in cui Birra Raffo è nata e tutt’ora opera, quello di Taranto. Il nostro obiettivo costante è quello di promuovere non solo il nostro prodotto ma anche il territorio attraverso attività che possano farlo conoscerle anche fuori dai confini locali. Questo premio non può che essere per noi un incentivo a continuare su questa strada, certi che sia quella giusta e che ci porterà ancora moltissime soddisfazioni”, commenta così Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director di Birra Peroni. -Birra Raffo è la birra simbolo di Taranto e della sua gente, un brand che ha sempre manifestato un profondo attaccamento al suo territorio d’origine. Il premio è arrivato grazie agli eventi che il brand da molti anni sviluppa sul territorio, dai progetti a favore dei giovani e del loro futuro come “Raffo per l’Università”, alla sponsorship col Taranto Calcio e con uno dei più famosi festival del sud Italia: il Medimex, e infine il Cinzella Festival.

Questo riconoscimento è prima di tutto dei cittadini, perché Raffo è fatta di tutte le persone che ogni giorno la scelgono, un modo per vivere insieme emozioni vere, legate anche agli eventi, ai progetti e a tutte le attività che per quelle persone vengono messe in atto.”

Diodato parteciperà al 70° Festival di Sanremo in gara nella categoria Big con “Fai rumore”, brano contenuto nel nuovo album di inediti “Che vita meravigliosa", in uscita il 14 febbraio per Carosello Records. Il testo è scritto dallo stesso Diodato, il quale ha anche composto le musiche con la collaborazione di Edwyn Roberts.

   L'artista tarantino racconta così l’intento all’origine del brano, la sua vera essenza: "'Fai rumore' è un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità. È un invito a farsi sentire, a non soffocare nel silenzio delle incomprensioni, del non detto, dove muore ogni umanità. È un atto di ribellione che ha l’amore come finalità, nel senso più ampio possibile".

   “Che vita meravigliosa" è il terzo album di inediti di Diodato, anticipato dal nuovo singolo omonimo che il cantautore ha scritto per “La Dea Fortuna”, il film campione di incassi di Ferzan Ozpetek. Il nuovo album, prodotto da Tommaso Colliva, arriva a distanza di tre anni dall’uscita di “Cosa siamo diventati” (Carosello Records, 2017) e dopo le partecipazioni al Festival di Sanremo in gara con Roy Paci nel 2018 e in qualità di ospite di Ghemon nel 2019.

   Quest'anno Diodato sarà live per la prima volta all’Alcatraz di Milano (22 aprile) e all’Atlantico di Roma (29 aprile). 

È in corso a Palazzo Chigi un incontro sull'ex Ilva e sul piano del governo per la città di Taranto.

Con il premier Giuseppe Conte sono presenti il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro per il Sud Peppe Provenzano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco e l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri.

 Avanza ancora la Xylella fastidiosa con altri 46 casi di infezione accertati nelle province di Taranto e Brindisi. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati resi noti da InfoXyella, relativi ai risultati delle analisi riferiti ai campioni di olivi del sesto aggiornamento del monitoraggio 2019 che hanno conclamato la presenza della Xylella su 17 ulivi a Ceglie Messapica, 17 a Ostuni, 5 a Carovigno, 3 a Villa Castelli per la provincia di Brindisi, 1 pianta infetta a Monteiasi e 3 a Taranto.   “Le nuove infezioni accertate confermano che continua la virata e l’avanzata della malattia sul fronte tarantino verso Matera, con i 3 nuovi ulivi infetti a Taranto, alle porte del capoluogo di provincia, a solo 1 chilometro dalla sponda orientale del Mar Piccolo in prossimità della San Giorgio Jonico – Taranto”, ribadisce Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

 

Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico. Determinante l’attività di monitoraggio per controllare e cercare di fermare il più possibile l’avanzata della malattia, scongiurando al contempo l’ennesima procedura di infrazione comunitaria”, aggiunge ancora Muraglia. La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti - ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.  Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione – conclude Coldiretti - si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provato stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force.

L’ufficio stampa del Comune di Taranto rende noto che sono iniziati i lavori di riqualificazione della palestra Ricciardi che riguarderanno l’isolamento e la bonifica dell’amianto della copertura, la messa a norma degli impianti per l’adeguamento delle norme anti incendio e di sicurezza, la riqualificazione del parquet del campo da gioco, l’adeguamento dei servizi igienici e il potenziamento dell‘impianto illuminotecnico. 

I lavori avranno durata 3 mesi al termine dei quali la palestra tornerà fruibile.

 

E` stata pubblicata sul Burp del 14 2020 la delibera di Giunta regionale che assegna quasi 14 milioni (13.957.336,98 euro) ai Comuni che hanno risposto agli Avvisi 611 e 612 del 24 luglio 2019 per "Interventi di ripristino di opere pubbliche o di pubblico interesse danneggiate da calamita naturali", e "Realizzazione e manutenzione di oo.pp. e di pubblico interesse". Lo sottolinea in una nota l`assessore regionale allo Sviluppo economico, Mino Borraccino, precisando che alla scadenza del 30 settembre 2019 sono arrivate 50 istanze su interventi per calamit
 e 47 per opere di manutenzione. "Le due tipologie di intervento, pur differenziate nelle cause dei danni - prosegue la nota - sono state considerate sostanzialmente equivalenti sul piano esecutivo, riconducendosi a lavori di ripristino di pavimentazioni ed opere connesse alla viabilit
".   Borraccino ha ringraziato l`assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini "per il lavoro compiuto con la struttura assessoriale", esprimendo soddisfazione "per un provvedimento che, divenuto ufficiale con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, da la possibilita molti  Comuni pugliesi di garantire sicurezza su importanti arterie stradali che spesso purtroppo le ristrettezze economiche delle Amministrazioni pubbliche locali non riescono a soddisfare".

 

demaniale marittima all’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio - porto di Taranto - per occupare un’area scoperta di 450 metri quadrati della banchina di ponente del molo San Cataldo. Si tratta della Port Operation Holding, con sede a Milano, e della Global Ports Melita Limiteds, con sede a Malta. Centocinquanta dei 450 metri quadrati saranno usati per installare una struttura prefabbricata amovibile. La richiesta è ventennale e riguarda un uso esclusivo della banchina del molo. Ma le due società chiedono anche l’uso non esclusivo delle banchina dello stesso molo destinato dall’Authority all’approdo delle navi da crociera. Le due società, inoltre, hanno presentato istanza di uso esclusivo di una parte, di 600 metri quadrati, dell’edificio polifunzionale “Falanto”, in corso di costruzione, e destinato, tra le altre attività, al sostegno delle navi da crociera. Attività di supporto in esclusiva alle compagnie passeggeri che sceglieranno Taranto: questa la finalità delle due società la cui istanza è stata affissa oggi all’albo pretorio dell’Authority e vi resterà sino al 24 febbraio prossimo perché si possa prenderne visione. Il traffico croceristico è uno degli asset che l’Autority sta intensificando allo scopo di pervenire al rilancio del porto di Taranto. Il traffico, dopo l’abbandono di Evergreen (container) avvenuto nel 2015, è ora solo industriale, a servizio degli stabilimenti dell’area, a partire dal siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal. È già qualche anno che Taranto è tappa di navi nel periodo, prevalentemente, da maggio ad ottobre. 

 

L’ultima nave arrivata ad ottobre, con 2mila passeggeri, è stata la Marella Discovery della compagnia Tui. Per il 2020, l’Authority stima l’arrivo di 11 navi con un massimo di 14.400 passeggeri mentre per il 2020 si ipotizza l’attracco di 17 navi con 17mila passeggeri massimo. L’Authority ha inoltre in corso una serie di ulteriori contatti nonché è presente alle varie rassegne internazionali che si svolgono per le crociere. Nel 2021, in particolare, scalerà il porto di Taranto la Celebrity Cruises, marchio premium del gruppo Royal Caribbean. La Celebrity effettuerà tre approdi per misurare potenzialità e infrastrutturazione dello scalo e programmare così, in caso di riscontro positivo, gli ulteriori approdi. I tre approdi del 2021 sono stati prenotati a ottobre scorso. Celebrity con Royal Caribbean non scala attualmente nè il porto di Bari, nè quello di Brindisi, che in Puglia sono da tempo i due porti con una forte presenza in questo traffico. Royal Caribbean International è un gruppo leader mondiale nel settore ed è una compagnia di crociere norvegese-statunitense con base a Miami, in Florida, posseduta da Royal Caribbean Cruises Ltd. Quest’ultima annovera oltre 40 navi nella flotta con sei marchi diversi tra i quali c’è Celebrity Cruises. Quasi 500 le destinazioni offerte dalla compagnia tra Alaska, America Latina e Sud America, Asia, Australia, Bahamas, Bermuda, Canada, Canale di Panama, Caraibi, Dubai, Europa, Galapagos, Hawaii, New England, Nuova Zelanda e Oceano Pacifico. Con Royal Caribbean, il porto di Taranto consolida la presenza nell’ambito croceristico. Circa la candidatura avanzata dai due nuovi opetatori, fonti dell’Autorità portuale evidenziano che si tratta di un qualcosa che si stava cercando da tempo e che questo ora potrebbe permettere al traffico passeggeri di compiere un salto di qualità in termini organizzativi e di accoglienza. 

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