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Giornale di Taranto - MITILICOLTORI IN EMERGENZA/ Confcommercio Taranto: “con l’ondata di calore perso il 50% della produzione”
Giovedì, 27 Luglio 2023 18:50

MITILICOLTORI IN EMERGENZA/ Confcommercio Taranto: “con l’ondata di calore perso il 50% della produzione” In evidenza

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“L’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Mediterraneo facendo superare per più giorni i 30 gradi, in particolare nel Golfo di Taranto, sta mettendo in ginocchio la mitilicoltura tarantina. Ad oggi la produzione delle cozze è gravemente compromessa essendo ormai andato perduto il 50% del prodotto”. Lo comunica Confcommercio Taranto sulla moria di mitili (cozze nere) a causa dell’innalzamento della temperatura dell’acqua dei mari di Taranto e in particolar modo dello specchio di Mar Piccolo. Per Confcommercio, “è confermato dalla comunità scientifica che il fenomeno delle alte temperature, con valori superiori dalla media estiva per più giorni, sia dovuto al conclamato cambiamento climatico, e che non sia purtroppo un fatto occasionale. 

 

 Il Mar Piccolo di Taranto viene particolarmente coinvolto dal fenomeno del surriscaldamento che ormai, in diverse annate, ha provocato la moria del prodotto”. “È necessario perciò mettere in atto percorsi strutturali volti a tutelare la continuità della produzione e la risposta non può venire che dalla bonifica del primo seno del Mar Piccolo” dice Confcommercio. Che evidenzia che la mitilicoltura “a partire dal 2011 ha visto ridurre del 50%  la produzione della cozza nera di Taranto,e che ha drasticamente tagliato il numero degli addetti del settore  da 1200 nel 2011 a 500 unità”. Inoltre all’inquinamento del seno è legato l’obbligo annuale della legge regionale che stabilisce “entro il 28 febbraio di ogni anno- di trasferimento del novellame dal primo seno del Mar Piccolo al secondo seno  o  in Mar Grande.  Operazione non facile che comporta un aggravio di costi per i mitilicoltori”. “Una problematica che potrebbe essere superata – afferma Confcommercio Taranto - con la ripresa del percorso di bonifica del Mar Piccolo interrotto ormai da un anno e mezzo, e che richiede la volontà del Governo di destinarvi importanti risorse e individuare una figura con ampi poteri che non sia un commissario pro tempore”.