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Giornale di Taranto - DECRETO ILVA - Lemma propone una clausola sociale per gli operai dell'indotto
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Mercoledì, 04 Febbraio 2015 19:07

DECRETO ILVA - Lemma propone una clausola sociale per gli operai dell'indotto In evidenza

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La proposta lanciata dalla Fiom di individuare clausole di salvaguardia sociale per gli operai dell'indotto e dell'appalto, a prescindere dagli assetti futuri, piace alla consigliera regionale Pd, Anna Rita Lemma, perchè appare "logica e praticabile", anche alla luce dell'intervento sostanziale della mano pubblica sull'intera partita.

Tutelare i creditori e, soprattutto, garantire il lavoro ai dipendenti dell'indotto,sono per la Lemma "priorità sociali assolute". E alle cinque modifiche già proposte lo scorso 21 gennaio per la correzione del decreto Ilva, la consigliera regionale Pd ne aggiunge altre tre, da tenere in conto nel vertice programmato per domani, giovedì 5, a Roma: definizione delle risorse a garanzia degli interventi a vantaggio del patrimonio storico, strutturale e museale di Taranto; interventi finanziari rivolti al potenziamento dell'offerta universitaria locale, inserendo a pieno titolo, inoltre, la statalizzazione del liceo musicale “Paisiello”; deroghe alla Legge di Stabilità 2014 che prevedano risorse al potenziamento dei Piani di offerta formativa delle scuole del quartiere Tamburi e della città vecchia di Taranto.

Ma altri due sono i punti che stanno a cuore alla consigliera Lemma. "Certezza sui tempi di attuazione dell'Aia, con declinazione particolareggiata delle quote che il decreto prevede (80% e restante 20%). Un emendamento Pd - ricorda Anna Rita Lemma - prevede lo slittamento dell'intera applicazione Aia al luglio 2016, spostando di un anno il termine fissato dal decreto ma inserendo la quota del 20% dei lavori inizialmente rinviati ad altra data". 

 

Poi c'è il secondo nodo ovvero "la certezza sulle risorse disponibili e tutela assoluta delle aziende che hanno già fornito ad Ilva beni e lservizi come da contratto". Per cui la Liquidazione dei crediti a tutte le ditte deve avvenire prima della costituzione della new-co", questo anche "in funzione della tutela dei lavoratori per il futuro. 

Appare debole, seppur meritoria, - osserva la Lemma - la proposta di destinare 24 milioni reperibili dal fondo per le Piccole e Medie Imprese per garantire l'accesso al credito dei fornitori Ilva. Gli stessi industriali di Taranto ritengono questa soluzione inefficace rispetto alle esigenze concrete di liquidità denunciate dai bilanci di numerose aziende creditrici. Chiedere loro di contrarre nuovi prestiti non è la risposta che evidentemente gli imprenditori si attendevano. Propongono, non a caso, -prosegue la consigliera Pd - la classificazione di impresa strategica per le aziende tuttora fornitrici dell'Ilva, nel tentativo di salvaguardare la platea in chiave futura".