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Giornale di Taranto - SVILUPPO/ Zes Ionica, rilasciata la prima autorizzazione: 10 milioni di investimento e 35 occupati
Martedì, 20 Dicembre 2022 07:16

SVILUPPO/ Zes Ionica, rilasciata la prima autorizzazione: 10 milioni di investimento e 35 occupati In evidenza

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“Oggi abbiamo rilasciato la prima autorizzazione unica che prevede un investimento di circa 10 milioni di euro ed un piano occupazionale di circa 35 unità. La prima  autorizzazione è in area di Tito, in Basilicata. Ce ne sono altre 10 in pentola che usciranno entro i primi di gennaio. Il settore prevalente dell’area di Tito è la meccanica e la logistica”. Lo ha detto a Taranto, tracciando un primo bilancio dell’attività, il commissario della Zona economica speciale (Zes), Floriana Gallucci. Il commissario ha anche fatto il punto sulle risorse del Pnrr. I fondi assegnati complessivamente alla Zes Ionica, che è interregionale, Puglia-Basilicata, sono 108. Per 50 milioni, col Distripark, la competenza di soggetto attuatore è dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, ha detto Gallucci. 

 

\"Le procedure sono semplificate e ridotte di un terzo - ha spiegato Gallucci - e la chiave vincente della nostra Zes è rappresentata da tre s: sostenibilità, sistema e semplificazione”. Circa la proposta del presidente dell’Autorità portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, che ha chiesto che si esamini il nesso economico-funzionale delle proposte di investimento per verificare se sono coerenti con la mission delle stesse Zes e con obiettivi di logistica, import-export e uso della retroportualità, il commissario ha evidenziato che “questo vuol dire fare sistema, fare rete. Non c’è qui chi viene prima, prende e accaparra. Qui bisogna fare sistema, creare occupazione e fare l’indotto. E la mission del commissario Zes è anche quella di monitorare la reale portata e la durata degli investimenti”. Secondo il commissario Gallucci, “la Zes va animata. Il commissario è il collante, ma non è che con i superpoteri espropria i sindaci. Devo sentire quello che il territorio vuole. Non posso attivare procedure scavallando i territori, ma serve creare delle relazioni in una logica sistema, capire quale è la domanda, l’offerta e cominciare ad orientare il mercato”. “La Zes esiste per dare risposte, anche interlocutorie” ha concluso il commissario evidenziando che “la parte normativa ha sì bisogno di correttivi  ed emendamenti ma per migliorarla”.