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Giornale di Taranto - giornalista2

Il Movimento Taranto Respira ritiene assolutamente inadeguato quanto il Governo attraverso il Tavolo istituzionale sta facendo per Taranto. "Dov'è il piano strutturale per rilanciare il capoluogo ionico?" si domandano i resposnabili di Taranto Respira Giuseppe Aralla e Vittoria Orlando nella nota che di seguito pubblichiamo.

Il miglioramento è stato notevole, siamo passati dalle fontanelle al cimitero, donate dall'Ilva nel 2007, agli oltre 800 milioni del contratto di sviluppo per Taranto. Il Movimento Taranto Respira non si duole certo per la boccata di ossigeno all'economia, che arriva con i finanziamenti attraverso il Tavolo istituzionale per la nostra città , ma la domanda sorge spontanea: dove è il piano strutturale per rilanciare il capoluogo jonico? A sentire le dichiarazioni del Sindaco, sembra che nei prossimi anni questi denari verranno impiegati in tanti progetti che non seguono però, a nostro avviso, un filo logico, in una sorta di minestrone dove ci si infila di tutto: arredi per la Città vecchia, recupero archeologico nell'Arsenale, bonifiche, rilancio del porto, restauro di monumenti e palazzi, ecc. Si mischiano interventi strutturali con ciò che invece sarebbe normale gestione di un territorio. È il caso del Palazzo degli Uffici: c'è bisogno di attingere a questi fondi straordinari per il restauro di un palazzo che aveva visto in questo progetto il fallimento dell'amministrazione corrente, sia di Comune che Provincia. Solo una minima parte dei fondi verranno inoltre utilizzati per le bonifiche, lì dove ci vorrebbero invece risorse molto più grandi. Ancora non si vedono interventi risolutivi per il Mar Piccolo, per i suoli contaminati dell'area SIN e per la falda superficiale e profonda. Il Sindaco parla, inoltre di rivalutazione e scoperta dei siti archeologici all'interno dell'arsenale. Vorremmo vedere il progetto complessivo, vorremmo capire se verranno restituite alla città aree militari, se si punterà ad attirare turisti in un piano di rilancio culturale più generale. Nessun cenno alla restituzione della base navale in Mar Piccolo. Sembra questo un tema poco interessante per il Comune e francamente non ne comprendiamo le ragioni. Tanta confusione a parer nostro, un disperdere risorse in mille progetti senza inquadrarli in un piano generale di rilancio della città. Ribadiamo, un minestrone, o forse, meglio, un fritto misto.

Giuseppe Aralla Vittoria Orlando  Movimento civico Taranto Respira

Venerdi 26 febbraio alle ore 11,30 presso l'Auditorium "avv. Miro" del Palazzo di Giustizia di Taranto verrà firmato il protocollo d'intesa tra il Tribunale di Taranto, l'Ordine degli Avvocati di Taranto e l'I.I.S.S. "Galileo Ferraris" di Taranto, nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro "La scuola incontra il Tribunale", alla presenza degli alunni del Liceo.

Il progetto triennale, promuovendo l'incontro tra la scuola e il tribunale, costituisce un importante passo avanti nell'attuazione della "Buona Scuola" attraverso un percorso che vedrà circa 100 studenti impegnati nell'attività di catalogazione, archiviazione e consultazione delle pratiche processuali dell'archivio civile e penale del Tribunale di Taranto.

Grazie alla firma del protocollo da parte del dott. Franco Lucafo', Presidente del Tribunale di Taranto, dell'avv. Vincenzo Di Maggio, Presidente dell'Ordine degli avvocati di Taranto, e del prof. Marco Dalbosco, Dirigente Scolastico dell'I.I.S.S. "Galileo Ferraris" di Taranto, il Tribunale di Taranto si apre agli studenti attraverso la didattica "del fare e del progettare", garantendo ai giovani lo sviluppo di competenze e abilità professionalmente riconoscibili e spendibili nel mondo del lavoro.

Responsabili del progetto: Prof.ssa Patrizia D'Elia e avv. Angela Mazzia

Taranto, vittoria esterna dopo cinque mesi e la Virtus ora è più vicina. Mister Cazzarò: “ I ragazzi hanno giocato come volevo io. Non penso alla classifica ma alla Turris, nostro prossimo avversario. “

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto sfodera in quel di S. Severo una prestazione convincente, passa subito in vantaggio con la seconda rete stagionale di Giuseppe Siclari e arrotonda il risultato con una doppietta del solito Genchi. Nel finale il S. Severo, ridotto in inferiorità numerica sigla la rete della bandiera. Gli ionici tornano a vincere (1-3) in trasferta dopo cinque mesi. In virtù di questo risultato e di quelli giunti dagli altri campi ( 2-2 tra Virtus Francavilla e Pomigliano, Gallipoli-Nardò 1-1) i rossoblù si issano al secondo posto in classifica in coabitazione con lo stesso Nardò, ma soprattutto riducono ulteriormente le distanze dalla prima posizione, soltanto un mese fa distante undici punti. Ora i punti di distacco sono quattro e domenica prossima si torna di scena allo Iacovone contro la Turris.

 

Nel post gara, nella sala stampa del “Ricciardelli” di S. Severo è tangibile la soddisfazione nello spogliatoio rossoblù per un risultato importante non solo per la classfica ma anche per il consolidamento del progetto tattico della squadra di Mister Cazzarò.

 

L'allenatore tarantino commenta con visibile soddisfazione la prestazione odierna della sua squadra : “ In settimana avevo chiesto alla squadra una prestazione intensa. Devo dire che per larghi tratti dell'incontro sono stato accontentato. Sapevo che non sarebbe stata una partita facile e così è stato ma i miei calciatori hanno rispettato le mie consegne, giocando come avevo chiesto loro alla vigilia.

 

Gaetano ago della bilancia nel 3-4-3: Tatticamente ci siamo schierati in campo con il modulo che in questo periodo è a noi più congeniale. La posizione di Gaetano è stata determinante in quanto ci consente di sviluppare il gioco tra le linee. Pur giocando nel tridente offensivo, i suoi movimenti sono quelli classici di un giocatore che gioca fra le linee di attacco e centrocampo. Calciatori con queste caratteristiche mi consentono di conferire alla manovra la giusta dose di imprevedibilità.

 

Siclari quanto sacrificio: Quest'oggi devo fare pubblicamente i complimenti a Siclari che oltre ad aver trovato la rete che ha sbloccato il match si è sacrificato molto per la squadra, fornendo a Genchi l'assist in occasione del terzo gol. Sono contento per lui, spesso nei mesi scorsi è stato soggetto a critiche da parte della tifoseria per la sua scarsa vena realizzativa, ma è un gocatore che ha sempre goduto della mia stima. Si tratta di un attaccante che torna molto a pressare e a difendere quando la squadra ne ha bisogno; da una grossa mano al resto della squadra. In più, quest'oggi è arrivato anche il gol, penso non gli si possa chiedere di più.”

 

Taranto che cresce ma dobbiamo continuare su questa strada: La partita di oggi mi è piciuta, abbiamo giocato per larghi tratti con una buona intensità. Siamo leggermente calati negli ultimi venti minuti finali, subendo gol più per un gran bel gesto tecnico di un calciatore avversario che non per nostri demeriti. La strada tracciata è quella giusta, ora dobbiamo continuare così, lottando su ogni pallone. La rete subita non credo sia dipesa da un nostro atteggiamento di rilassatezza, quanto piuttosto da un calo fisico avvenuto nel finale. Quando si giocano partite come questa, con un alto tasso di intensità, le risorse ad un certo punto vengono a mancare.

 

Pensiamo alla Turris con l'intento di migliorarci sempre:

 

Le battute finali di Mister Cazzarò sono rivolte al futuro; il tecnico come consuetudine non bada alla classifica ma pensa già alla prossima gara : “ Oggi ci godiamo questa vittoria. Come sapete la classifica non la guardo, piuttosto preferisco che la squadra si concentri sulla Turris, nostro prossimo avversario. Dobbiamo continuare a lavorare bene e e crescere per affrontare la parte cruciale di questo campionato al massimo delle nostre potenzialità.”

 

 

 

Mister Cazzarò avverte il Taranto in vista del S. Severo: “ Dobbiamo giocare concentrati. La partita potrebbe essere decisa da episodi. 3-4-3 modulo di partenza”

 

Di Andrea Loiacono

 

Tono pacato, concetti semplici e idee ben chiare. E' questo quanto emerso dalla conferenza stampa di mister Michele Cazzarò alla vigilia della venticinquesima giornata del campionato Lnd che vedrà il suo Taranto opposto alla squadra giallorossa del S. Severo.

 

S. Severo squadra organizzata, allo Iacovone ci misero in difficoltà:

 

Lo scorso ottobre, allo Iacovone, la formazione dauna disputò un'ottima partita. Si tratta di una compagine composta da giocatori giovani e di valore ben allenati da un tecnico preparato. Posso senz'altro dire che è stata una delle formazioni ad aver espresso il miglior calcio quiì a Taranto. Per questi motivi, domani si tratterà di una partita difficile, per la quale in settimana ci siamo allenati molto bene nel tentativo di non farci trovare impreparati.

 

Il sintetico del Ricciardelli lo preferisco ad altri campi

 

L'allenatore ionico si sofferma poi a parlare del campo di gioco che domani ospiterà la gara in quel di S. Severo. “ Si tratta di un campo in erba sintetica sul quale si effettuano delle giocate veloci. Dovremo essere rapidi nel sviluppare l'azione, ma sicuramente preferisco questo tipo di terreno rispetto, ad esempio, a quello disastrato di Isola Liri.

 

Il Taranto non vince in trasferta da cinque mesi, Mister Cazzarò sembra non porre attenzione alle statistiche:

 

Quella di domani è una gara importante come tutte le altre. In questo momento dobbiamo scendere in campo concentrati senza pensare ad altro. In settimana la squadra si è allenata bene; eccezion fatta per Voltasio e Yeboah il gruppo è in ottima salute ragion per cui sono molto fiducioso per la partita di domani. Si tratta di una gara importante come tutte, anche perchè mancano ancora tante partite. Il nostro percorso è ancora molto lungo.

 

3-4-3 modulo di partenza. Ma non si escludono cambi in corso d'opera

 

Per quel che concerne lo schieramento iniziale mi affiderò ancora una volta al 3-4-3. Ma non escludo che l'atteggiamento possa cambiare a seconda di come si metterà la partita. Nel corso del passaggio avvenuto nelle scorse settimane dalla difesa a 4 a quella a tre abbiamo sofferto un pochino. Su questo abbiamo lavorato molto nel corso degli allenamenti. Domenica scorsa il giovane Marseglia si è ben comportato al suo esordio, ma non ho ancora deciso se ad agire sulla fascia sarà lui o il confermato Guardiglio. Sceglierò l'undici titolare poco prima del fischio d'inizio.

 

Attacco Genchi dipendente? Ciò che conta è che la squadra segni.

 

Sinceramente, per quanto mi riguarda non bado molto a queste cose. Quello che conta per me è che la squadra vinca. Poi che sia Genchi, Siclari o Ancora a segnare non fa molta differenza. Prima o poi tutti daranno il loro contributo.

 

La chiave del match potrebbe essere a centrocampo con Ciarcià e Marsili pronti a tessere la manovra e ad imbrigliare le giocate in rapidità degli esterni dauni. Questo il pensiero del mister a tal proposito: “ Credo che partite come quelle di domani possano essere decise in qualsiasi circostanza e modo. Penso ad esempio ad una palla inattiva. Sarà comunque fondamentale non concedersi distrazioni. In questo modo sono certo che potremo portare in casa l'intera posta in palio. “

Il Taranto dopo la vittoria ottenuta domenica scorsa per due a uno allo Iacovone contro il Torrecuso torna a giocare fuori casa, con l'obiettivo di sbloccarsi fuori casa dove non vince da ben cinque mesi e proseguire nella rincorsa alle prime posizioni di classifica. Ma mister Cazzarò non stila tabelle

 

La classifica non ci deve distrarre: In questo momento come sapete mi interesso poco dei risultati delle altre squadre. Dobbiamo pesare soltanto a scendere in campo e fare del nostro meglio. Il resto non ci deve interessare. Se saremo concentrati ed umili penso che riusciremo a disputare anche domani una grande gara da dedicare ai nostri tifosi. 

Così il presidente di Casartigiani Taranto, Domenica Annicchiarico,

commenta la conferma di Sportelli e denuncia la scarsa attenzione nei confronti del settore dell’artigianato

 

“Non vogliamo essere polemici ma abbiamo il dovere di dare delle risposte agli artigiani che rappresentiamo”. A pochi giorni dalla rielezione di Luigi Sportelli quale presidente della locale Camera di Commercio, si registrano le dichiarazioni di Domenica Annicchiarico, presidente di Casartigiani Taranto.

 

“Vogliamo vederci chiaro in merito alla nomina del nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Taranto in quanto, a nostro avviso – prosegue la numero uno dell’associazione artigiana ionica – sono ravvisabili delle illegittimità tali per cui abbiamo regolarmente richiesto di accedere agli atti tanto alla Regione Puglia quanto all’Ente Camerale tarantino”.

 

Casartigiani Taranto, insomma, non condivide i dati istruttori allegati e pretende di prendere visione dei documenti. “A tal proposito devo evidenziare che, nonostante la Regione si sia messa da subito a nostra disposizione, l’Ente Camerale, invece – sottolinea Annicchiarico - differentemente da quanto ha affermato il presidente Sportelli, non ha ancora accolto la nostra richiesta di accesso, formulata lo scorso 25 gennaio. L’auspicio, adesso, è quello che si mettano da parte i personalismi affinché sia possibile lavorare serenamente e congiuntamente per il territorio”.

 

Ovviamente l’associazione degli artigiani è interessata a proseguire con le azioni legali del caso allorquando se ne profilino i presupposti. Nel frattempo è d’obblig

Sullaquestione del Reddito di Dignità, il cui disegno di legge è attualmente in discussione, intervengono il M5S e il consigliere regionle Borraccino.

"Depositati oggi - scrivono i pentastellati- in commissioni congiunte III e VI i primi emendamenti al ddl che prevede l’introduzione del Reddito di Dignità. “I nostri emendamenti - dichiarano i consiglieri regionali del M5S -sono stati proposti allo scopo di rendere questo intervento di contrasto alla povertà, uno strumento più efficace, e che favorisca il reinserimento nel mondo lavorativo attraverso la formazione"

I pentastellati fanno sapere che gli emendamenti proposti puntano a raggiungere tre obiettivi:

1.      avere comeindice di riferimento, piuttosto che un Isee di 3000 euro,  la soglia di povertà dell'Istat: “il modello Isee infatti  - commentano -è in grado di far apparire ricco chi in realtà non lo è, e così molti aventi diritto al reddito di dignità non lo percepirebbero.”

 

2.      Invece di prevedere  un'erogazione massima di 600 euro per una famiglia di 5 persone, quella sia la soglia minima:“i numeri infatti parlano chiaro e sfidiamo il Pd ad impegnarsi affinchè quella soglia sia la soglia minima: nonostante infatti Emiliano si ostini a dichiarare che vi siano solo 20.000 famiglie povere assolute, nella nostra Regione ce ne sono circa 100.000 per cui servono fino a 450.000.000 di euro all'anno di risorse per una manovra che riporti tutti questi pugliesi almeno alla soglia di povertà, mentre Emiliano ci illude che bastino 70.000.000.”

 

3.      Utilizzare il personale già in carico alla Regione per gestire questo nuovo servizio anzichè creare l’ennesima struttura di progetto: “così si rischia di utilizzare anche la povertà come scusa per scambi di favori, promozioni e deleghe agli amici.”

I cinquestelle concludono la loro nota con un auspicio: “Vorremmo di cuore che la tanto sbandierata dignità, di questo provvedimento,  non sia soltanto una parola vuota, ma che si traduca in una vera e propria  possibilità per chi si ritrova a cinquant’anni senza un lavoro. Auspichiamo che possa essere uno strumento di inclusione sociale, solo in questo modo si può pensare di contrastare i numeri sempre più crescenti di suicidi dovuti alla perdita di lavoro”.

Anche Borraccino affronta il tema insistendo sulla necessità di darsi da fare per velocizzare i tempi e dare finalmente una risposta a chi vive in condizioni di povertà estrema.

Reddito di Dignità significa in Puglia aiuto ai meno fortunati, strumento utile nella lotta al contrasto alle nuove povertà.

 "Il Centrosinistra pugliese - si legge nella nota- ha impegnato risorse per settanta milioni di Euro e approvato il provvedimento  in Giunta a tempo di record.

 Adesso inizia la discussione sul Disegno di Legge "RED" in Commissione Sanità e Servizi Sociali per poi arrivare all'esame definitivo in Aula Consilare.

 La situazione sociale pugliese, come quella di tutt'Italia, è terribile: sempre maggiori  fasce della popolazione  sono in condizioni di  povertà reale.

 Chiedo ai colleghi consiglieri  di velocizzare l'approvazione dell'articolato giacchè, almeno a parole, tutti evocano l'importanza storica del provvedimento.

Bene- conclude Borraccino- allora si passi dalle parole ai fatti!".

 

 

Antonia Battaglia ha incontrato stamane rappresentanti della Direzione Generale Concorrenza ( Commissione Europea, Commissione Concorrenza) sulla questione ILVA e Taranto.

A nome di Peacelink, Battaglia ha fatto il punto sullo stato di attuazione delle prescrizioni AIA, sullo stato attuale della situazione sanitaria e ambientale a Taranto, sottolineando le grandi preoccupazioni che l’Associazione ha per il futuro del siderurgico e , quindi , della vita della popolazione jonica.

Peacelink aveva effettuato la prima denuncia presso la Commissione Europea Concorrenza già nell’estate del 2014, facendo seguire con altre informazioni e lettere al Commissario alla Concorrenza Vestager.

Durante l’incontro odierno Battaglia e i rappresentanti della Commissione Europea hanno potuto scambiare i punti di vista e informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori previsti dall’AIA, così’ come anche comunicato da ILVA nei documenti ufficiali, illustrato da Battaglia sulla base di un poderoso dossiers completato con Alessandro Marescotti e Luciano Manna e già fatto pervenire al Gabinetto Vestager.

Peacelink ha a cuore il futuro dei tarantini e degli operai dell’ILVA. Per questo - ha affermato Battaglia- durante la riunione ho fatto più volte menzione della necessità di inserire gli operai in qualsiasi piano futuro di bonifiche e di realizzazione dei lavori relativi, affinché neanche un posto di lavoro venga perso e la dignità sia restituita agli operai, alla città e alla popolazione tutta.

Menzione è stata fatta della situazione sanitaria, dei problemi pediatrici, della questione oncologica, delle preoccupazioni dei medici di Taranto e dei lavoratori, i cui diritti vanno difesi di pari passo a quelli della città e dei cittadini.

Spostamento delle coltivazioni di mitili da Mar Piccolo a Mar Grande, nella zona Tarantola, per i quattro mesi estivi (da giugno a settembre) per evitare che le alte temperature dell' acqua diatruggano la produzione, come è avvenuto lo scorso anno. E' questa l'ipotesi scaturita dal tavolo permanente sull'emergenza militilicoltori.  Un'ipotesi che il sindaco Ippazio Stefàno illustra nella richiesta avanzata al MInistero delle Infrastrutture e dei Trasporti. IN sintesi il primo cittadino chiede al ministero che, qualora prendesse corpo l'ipotesi di trasferimento, i titolari delle Cooperative di mitilicoltori, già gravati da numerosi costi, fossero dispensati dal pagamento di un canone accessorio. 

Statale 172, abnormi i disagi che stanno affrontando le aziende di Martina Franca: “Se la situazione dovesse perdurare sarebbe un danno incalcolabile  per la nostra l’economia”. Confindustria Taranto e le delegazioni Confindustria ed Ance di Martina Franca auspicano, assieme a interventi alternativi che possano consentire la ripresa della viabilità sull’arteria interrotta, vitale per ripristinare il collegamento col versante adriatico, un propositivo spirito di collaborazione fra le parti istituzionali interessate.

 

 

“Occorre far presto, individuare soluzioni alternative valide oppure mettere in sicurezza il tratto interrotto consentendo comunque il prosieguo dei lavori. Se la situazione dovesse perdurare sarebbe un danno incalcolabile per la nostra economia e per quella di un intero territorio”.

 

E’ unanime il coro di protesta che si leva dalle imprese che operano a Martina Franca: l’interruzione forzata del tratto compreso fra Martina e Locorotondo sta rallentando vistosamente, con grave nocumento per le aziende, ogni attività  -di ordinaria e straordinaria amministrazione – che concerne la quotidianità delle attività imprenditoriali.

 

A pochi giorni dall’interruzione dell’arteria stradale, strategica per i collegamenti fra lo Jonio e l’Adriatico e fortemente interessata da un notevole traffico anche molto diversificato (lavoratori, studenti pendolari, mezzi pesanti), gli imprenditori della Valle d’Itria hanno già avuto amara contezza degli effetti deleteri che la chiusura di quel tratto di strada sta facendo registrare sulle attività consuete delle aziende che rientrano nell’area interessata.

 

“Ad una situazione che era già precaria si aggiunge la beffa”- rimarcano gli imprenditori del comprensorio, riferendosi ad una viabilità già critica per la pericolosità di alcuni incroci riguardanti la strada in questione, (come quello all’altezza delle Cantine Di Marco, più volte interessato da incidenti stradali) a cui si aggiunge l’impraticabilità delle strade attualmente considerate alternative a quella interrotta. Si tratta infatti di stradine di campagna, dove per i mezzi pesanti è impossibile transitare e che comunque non possono reggere il doppio senso di circolazione; allo stesso tempo, tutto il traffico convogliato sulla strada per Cisternino sta già registrando rallentamenti di ore rispetto ai percorsi normali e ovvi intasamenti della circolazione stradale, con notevoli ripercussioni sulla vita

di tutti i cittadini. Le aziende, in particolare, lamentano i disagi maggiori per le operazioni consuete di carico e scarico che coinvolgono gioco-forza l’impiego di mezzi pesanti e che comportano al momento ritardi anche di ore sulla consueta tabella di marcia.

 

Ad allarmare particolarmente la categoria degli imprenditori – che in questo caso si fa portavoce di un più comune “sentire” che è dell’intera cittadinanza – è anche quello che potrebbe accadere qualora la situazione non si sbloccasse, così come si paventa in questi giorni, ben prima dell’estate: un danno ulteriore e incalcolabile per l’economia dell’intera Valle d’Itria, che solo di recente stava cominciando a registrare timidi ma percettibili segnali di ripresa.

 

Confindustria Taranto, assieme alle delegazioni Confindustria ed Ance di Martina Franca, nel richiamare tutte le parti istituzionali coinvolte ad uno spirito necessario di collaborazione nel segno di una risoluzione immediata del problema, condividono la necessità di fronteggiare il disservizio nei modi e nei tempi più idonei, auspicando, se necessario, un confronto a breve sulla questione fra le parti interessate, da cui possano scaturire soluzioni di carattere straordinario e urgente.

IMPRESE BALNEARI DELLA PROVINCIA DI TARANTO,  IN PIAZZA A ROMA PER DIRE ‘NO’ ALLE ASTE CHE METTEREBBERO A RISCHIO LE CONCESSIONI

Tutti in piazza a Roma per  chiedere la riforma del comparto balneare e mettere al riparo le imprese del settore dai rischi derivanti dalla direttiva europea Bolkestain che impone gare ad evidenza pubblica per assegnare le concessioni demaniali non solo alle imprese italiane.

L’appuntamento è per domani in Piazza Santi Apostoli, dove convergeranno  i titolari degli stabilimenti balneari  di tutta Italia ed i loro collaboratori  per gridare il ‘diritto di esistere’ delle oltre 30 mila imprese italiane del settore.

In viaggio alla volta della capitale anche il bus gran turismo degli  operatori del settore (aderenti al SIB/Confcommercio)  della provincia di Taranto che, guidati dal presidente Vincenzo Leo (recentemente eletto nel direttivo nazionale del SIB), simbolicamente apriranno gli ombrelloni delle spiagge tarantine, da sempre cuore pulsante del turismo estivo che trova  nell’economia balneare la sua prima risorsa.

“Le nostre imprese vivono – commenta Vincenzo Leo - una situazione di difficoltà e precarietà continua, messa in ballo non solo dall’inquinamento provocato dagli scarichi a mare e  dalle trivelle al largo delle nostre coste, problematiche che ci vedono da anni in prima linea, ma da leggi che mettono a rischio il nostro stesso diritto di poter continuare a mantenere in vita l’attività.   La direttiva Bolkestain, se applicata farebbe infatti scattare la messa all’asta delle concessioni di spiaggia, e metterebbe in bilico l’esistenza stessa delle nostre imprese, dopo tanti sacrifici ed investimenti. Noi chiediamo al Governo di prorogare le concessioni demaniali già esistenti di oltre 30 anni (così come ha fatto la Spagna) e di mettere all’asta le nuove concessioni prima che la direttiva europea diventi irrevocabile. Serve una legge che ci salvi dalle aste; la Puglia con i suoi tanti chilometri di coste e di spiagge è in  prima linea in questa impegnativa e difficile battaglia,  guidata dal presidente regionale    Tonino Capacchione , recentemente nominato vice presidente vicario del SIB Confcommercio.” 

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