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Giornale di Taranto - giornalista2

Antonio Notarnicola

PALAGIANELLO –Arte e Sport. Un binomio che fin dall’antichità evoca elaborazione e studio del corpo umano nel cogliere l’attimo in cui l’armonia del movimento pare arrestarsi, prima di sprigionare tutta la sua energia. Mirone, per esempio, seppe cogliere,fermando,l’attimo in cui il Discobolo in procinto di lanciare il disco. Oppure, più vicino a noi, Lisippo, nella sua scultura, Apoxyomenos, la prima in 3D conquista spazio tempo, raffigura la gestualitàdell’atleta che si deterge il corpo, con la “striglia”, da olio e sudore in eccesso, prima della gara di lotta.Nel suo piccolo anche il pittore palagianellese, Pietro Carrieri, ha evocato in un suo dipinto il gesto del podista in piena azione mentre spinge per affrontare una delle tante asperità che si frappongono in una gara di maratona su strada. Quadro a sua volta donato dall’artista palagianellese all’associazione di appartenenza, Società di Atletica “San Giovanni Bosco”. Il momento della donazione è avvenuto presso la stessa sede dell’associazione sportiva, ex casello FS, alla presenza del presidente, Claudio Notarangelo e di numerosi soci iscritti alla societàpodistica palagianellese molto conosciuta negli ambienti sportivi non solo nazionale, in quanto annovera tra i suoi 55 iscritti, l’atleta di punta, Vito Todaro, campione del Mondo Fidalcategoria SM/70. Il quadro realizzato da Pietro Carrieri si può quindi definire un dipinto tra talento e passione in quanto si eleva l'arte che allieta lo sguardo in una specie di fermo-immagine di natura sportiva. Ad affiancare il presidente Notarangelo tanti iscritti e simpatizzanti della società d’atletica “S.G.Bosco” i quali nel corso della cerimonia di donazione non hanno fatto mancare i complimenti e ringraziamenti personali, per il non comune gesto sostenuto da Pietro Carrieri, svolto nella duplice veste di artista e podista.

Si tratta, come si può notare nella foto, di un quadro realizzato su tela, 80x100cm, con tecnica a olio in cui è raffigurato il momento nel quale l’azione dell’atleta è concentrata nello sprigionare la massima potenza ma anche massima attenzione nel superare una tra le più temute insidie del maratoneta: la caduta. Per molti atleti, ma anche per semplici appassionati podisti, cadere in una gara ha segnato la fine della carriera sportiva, se poi la cosa si verifica ad una certa età si può realizzare il danno articolare senza dubbio ma anche la beffa di dover abbandonare definitivamente l’idea di praticare qualsiasi sport,se non quello della passatella.

 

 

di Andrea Loiacono

 

Due reti in novanta minuti giocati ad alta intensità consentono alla Nazionale allenata da Antonio Conte di sconfiggere la Roja del suo collega Vicente Del Bosque. Gli Azzurri hanno impresso, sin da subito, un ritmo altissimo alla gara trovando negli esterni De Sciglio e Florenzi, oltre che nell'intesa tra Pellè e l'oriundo Eder, le giuste chiavi per arginare il solito gioco delle Furie Rosse caratterizzato da una prolungata rete di passaggi. Sugli scudi anche la difesa, con Chiellini che prima realizza la rete del vantaggio, fiondandosi su una corta respinta della difesa iberica, e poi si disimpegna alla grande nel secondo tempo sventando, insieme agli altri compagni di reparto, gli assalti spagnoli nell'ultima parte di gara. Da segnalare una grande parata di Buffon su un tiro ravvicinato di Piqué. Quando è ormai scoccato il novantesimo, Pellè finalizza con una sforbiciata delle sue un contropiede orchestrato dal centrocampo azzurro. Unica nota stonata, l'ammonizione a Thiago Motta che, sommata all'infortunio di Daniele De Rossi, rischia di scompaginare i piani del C. T. Antonio Conte in vista del big match di sabato prossimo a Bordeaux che vedrà opposti gli Azzurri alla Germania, Campione del Mondo in carica. A fine gara è esplosa la gioia degli oltre 10.000 tifosi italiani accorsi sugli spalti dello Stade de France di Saint Denis. Visibilmente soddisfatto anche Antonio Conte il quale negli spogliatoi manifesta la sua soddisfazione per un risultato forse un po' insperato soltanto 15 giorni fa.

 

Conte: “Penso che, con la partita disputata quest'oggi, i ragazzi abbiano dimostrato che la nostra Nazionale non è una formazione difensivista o catenacciara, come ci hanno spesso descritto in tanti. Questo gruppo ha dei valori morali oltre che tecnici. Quest'oggi, i miei ragazzi hanno compiuto un'impresa fuori dall'ordinario. Non era facile avere la meglio su questa Spagna ma credo che la cultura del lavoro abbia avuto la meglio. Nei prossimi giorni cercheremo di recuperare al meglio le energie psicofisiche; sabato ci attende la sfida con la Germania, un'altra partita molto dura, ma questo grupppo ha ancora voglia di far parlare di sé. Mi accerterò personalmente del fatto che non si abbassi la soglia dell'attenzione perchè, per battere i tedeschi, occorrerà la partita perfetta. Noi comunque ci faremo trovare pronti.”

 

Chiellini: “Quest'oggi ci siamo tolti un sassolino dalla scarpa. Avevamo voglia di rivincita, volevamo “vendicare” la sconfitta patita a Fortaleza nel Mondiale in Brasile e ci siamo riusciti. È stata una partita in cui abbiamo creato diverse occasione da rete, ma siamo riusciti a raddoppiare solo nel finale. Avremmo dovuto chiudere prima la gara capitalizzando al meglio le tante chance create. Quest'oggi abbiamo dimostrato sul campo di godere di una grande condizione fisica e di saper sopperire alle tante assenze. Ora ci godiamo questa vittoria ma già dalle prossime ore cominceremo a lavorare per prepararci al meglio alla sfida contro la Germnia.” A proposito di Germania Chiellini esprime il suo parere sui ragazzi di Joachim Loew: “La Germania è una grande squadra. A Marzo in amichevole ci hanno battuto nettamente, spetterà a noi fare ancora meglio rispetto alla partita con la Spagna. Quello che è certo, però, è che anche noi siamo una grande squadra e vogliamo continuare a fare bene.”  

 

Conte: “Non abbiamo giocato una grande partita; nessuno avrebbe scommesso sul nostro passaggio del turno” Eder: “Felice per la mia rete, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito.”

 

 

 

 

di Andrea Loiacono

 

Sponda di testa del suo compagno di reparto Zaza e tiro a giro di Eder all'angolino che batte Isaksson, all'88' ma soprattutto consegna all'Italia una vittoria insperata sul filo del rasoio che consente, alla nazionale azzurra di approdare con un match di anticipo agli ottavi di finale di Euro 2016 grazie ai sei punti in classifica frutto delle vittorie contro Belgio e Svezia. E' questo il fotogramma di Svezia-Italia, una gara cominciata sotto cattivi presagi per Buffon e compagni, memori dell'eliminazione patita all'ultimo Mondiale in Brasile nonostante la vittoria ottenuta all'esordio. Se a questo, si somma la presenza tra le fila svedesi di Zlatan Ibrahimovic, già protagonista in passato contro gli azzurri, ecco spiegata l'incertezza nell'approccio alla gara degli undici di Conte. L'ex tecnico della juve conferma il 3-5-2 vittorioso all'esordio cambiando solo un esterno di centrocampo; al posto di Darmian, uscito esausto dal match contro il Belgio Conte schiera il romanista Alessandro Florenzi; il blocco difensivo è confermato in toto così come la coppia d'attacco composta da Graziano Pellè e Martins Eder. La Svezia risponde con un classico 4-4-2 con Ibrahimovic e Guidetti a cercare di impensierire la granitica difesa azzurra.

 

La partenza dell'Italia è buona, ma dopo i primi 10' la Svezia di Erik Hamren, sostenuta da oltre diecimila supporters giunti per l'occasione allo stadio Municipal di Tolosa, comincia ad assumere il comando delle ostilità, pur senza creare circostanze pericolose per la porta difesa da Buffon. Gli esterni azzurri soffrono il pressing del centrocampo gialloblù e non riescono a salire; l'Italia appare stanca e un po' svogliata. Si va al riposo con il risultato ad occhiali e un mister Conte particolarmente accigliato.

 

Seconda frazione che comincia senza cambi, ma con gli azzurri che appaiono più convinti dei propri mezzi. La prima azione azzurra porta la firma di Pellè il quale è abile a scambiare con Eder ma la sua conclusione termina alta. Gli esterni e Candreva in particolare cominciano a scendere con più assiduità sugli esterni. E' proprio il calciatore della Lazio a crossare un paio di palloni interessanti verso il centro, ma la difesa svedese fa valere le proprie lunghe leve. Al 14' avviene il primo cambio nelle fila azzurre, Simone Zaza sostituisce Pellè, quest'ultimo non sui livelli della prima gara contro il Belgio. Al 71' Ibrahimovic spaventa i tifosi italiani con una conclusione a pochi passi dalla linea di porta. E' l'allarme che sveglia Buffon e compagni. Thiago Motta prende il posto di De Rossi già ammonito e l'Italia fa le prove generali del gol; all'81' Florenzi crossa da posizione defilata una sfera perfetta per la testa di Parolo che scegli bene il tempo, impatta la sfera che però si stampa sulla traversa. La Svezia prova a correre ai ripari sostituendo Giudetti per Berg, ma all'87' ecco l'affondo tricolore; Zaza, sino a quel momento volenteroso ma poco incisivo, spizza di testa per Eder il quale salta il difensore di fronte ed insacca a giro sul secondo palo. La Svezia, nel recupero, reclama un rigore per un presunto fallo in area su Ollsen ma l'arbitro Kassai lascia correre. Il primo traguardo è raggiunto, l'Italia è agli ottavi.

 

Antonio Conte: E' stata una partita difficile, dura. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica del solito. La Svezia da squadra molto fisica qual'è, arrivava prima nei contrasti riuscendo a chiudere tutti gli spazi. Per il momento, abbiamo raggiunto l'obiettivo della qualificazione che per noi è molto importante. Alla vigilia, in pochi, fra stampa e tifoseria avrebbero scommesso sul nostro passaggio del turno. Tornando alla gara, nel primo tempo ho visto un poco di ansia nei miei calciatori, anche se Buffon non ha mai subito un tiro in porta. Nel secondo tempo siamo andati meglio, reagendo colpo sul colpo e riuscendo a trovare il gol che ci ha ripagato della nostra capacità di saper soffrire.

 

Martins Eder: “Le partite vinte a fatica da parte della Spagna e della Francia, hanno dimostrato che in questo Europeo non ci sono partite facili. Quest'oggi, siamo stati bravi a lottare fino alla fine trovando la vittoria. Il fatto che dopo il mio gol tutti i compagni dalla panchina, pur non avendo giocato, sono corsi ad abbracciarmi è sintomo di quanto sia unito il nostro gruppo.La stagione appena conclusa, non è stata delle più semplici per me; nell'ultimo mese, all'Inter, mi sono allenato molto per farmi trovare pronto. Il calcio è fatto così, ci sono periodi in cui non si segna ma poi, quando arrivano gioie come queste, la soddisfazione ripaga di tutti i sacrifici.”

 

 

 

Focus Asia Orientale e Corea del Sud. Domani, domani 10 giugno - Biblioteca Comunale Isidoro Chirulli - Palazzo Ducale, Piazza Roma 32 – Martina Franca (TA) . Inizio lavori ore 16.00

 

Organizzato da Sistema Moda Italia, dal Comune di Martina Franca e da Confindustria Taranto, si terrà domani, venerdì 10 giugno, nella biblioteca comunale di Palazzo Ducale di Martina Franca, un convegno dal tema “LAVORARE CON L’ESTERO - Internazionalizzazione delle PMI, trend e nuovi scenari per il Sistema Moda”.

Il programma prevede i saluti di benvenuto di Francesco Ancona, Sindaco di Martina Franca, di Francesco Guido, Direttore Regionale Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia Intesa Sanpaolo e di Domenico Nardelli, Vicepresidente Confindustria Taranto con delega all’internazionalizzazione, titolare I.T.N. SPA – Industria Tessile.

Ad aprire i lavori sarà  Gianfranco Di Natale, Direttore Generale di Sistema Moda Italia; subito dopo è previsto l’intervento di Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, sull’economia internazionale e i trend di crescita del Settore Tessile e Moda.

Interverranno successivamente, spostando l’attenzione sul tema dell’ internazionalizzazione e supporto alle imprese- Focus Asia Orientale e Corea del Sud- Monica Cristanelli, ResponsabileInternazionalizzazione Imprese Intesa Sanpaolo, e Claudio Celli, Desk Asia e Oceania Internazionalizzazione Imprese Intesa Sanpaolo.

Avrà poi inizio la tavola rotonda sul tema “Quali prospettive per la Moda italiana.  Soluzioni e strumenti per lo sviluppo internazionale delle PMI”,  a cui prenderanno parte: Salvatore Toma, Amministratore Delegato Vean Fashion;      Mario Totaro, Amministratore Delegato Mafrat; Gianluigi Venturini, Direttore Commerciale Imprese Direzione Regionale Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia Intesa Sanpaolo.

 

 

di Andrea Loiacono

 

Una prestazione convincente, soprattutto per quanto concerne il risultato. Il due a zero firmato Candreva- De Rossi con il quale l'Italia di Antonio Conte ha battuto la Finlandia nella seconda ed ultima amichevole di preparazione ad Euro 20016 del suo collega Paatelainen è stato un match utile soprattutto per testare i meccanismi e gli interpreti in vista della massima competizione europea in programma fra poco meno di una settimana in Francia. Il dimissionario allenatore salentino, in procinto di sedere sulla panchina del Chelsea, ha confermato il 3-5-2 con la novità principale rappresentata da Sirigu a difesa dei pali al posto di Gianluigi Buffon; difesa a tre composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini; a centrocampo Candreva, Parolo, Motta, Giaccherini; El Sharaawy; Zaza, Immobile. Il match, nel complesso poco entusiasmante è stato contraddistinto da una supremazia territoriale degli azzurri con un ispiratissimo Candreva; l'esterno della Lazio ha realizzato il vantaggio su calcio di rigore , mentre il raddoppio con un preciso colpo di testa è stato messo a segno da Daniele De Rossi, entrato in extremis a far parte della lista dei 23 convocati per Euro 2016. Buona la sintonia anche tra Immobile e Zaza, con quest'ultimo che si è speso molto nel sostegno anche alla fase difensiva. Da rivedere, probabilmente, come ammesso dallo stesso selezionatore degli azzurri, la concretezza negli ultimi venti metri. Al termine dell'incontro, scroscianti applausi da parte di trentamila tifosi entusiasti, per l'Italia, in partenza per il ritiro di Montpellier. La speranza è quella di ripetere il buon percorso del precedente torneo Europeo quando l'italia arrivò in finale per poi essere sconfitta in finale dalla Germania. Queste, al termine della gara, le dichiarazioni dei protagonisti.

 

Antonio Conte: In questo momento occorre tenere i piedi per terra, bisogna lavorare sul ritmo e l'intensità.Il gruppo,in questi giorni di pre ritiro e nel corso di queste due amichevoli ha dimostrato un grande affiatamento. Questo aspetto, in un torneo breve a mio avviso è fondamentale. Mi auguro di poterci togliere delle soddisfazioni, soprattutto per i miei calciatori che in primis sono uomini, ma è chiaro che non partiamo da favoriti. Per quanto riguarda i singoli, credo che Zaza e Immobile abbiano solo bisogno di una rete per sbloccarsi, mentre a Thiago Motta non ho nulla da rimproverare, se consideriamo che è reduce da un infortunio, direi che ha dato il massimo. Non so dove arriveremo in questo Euro 2016, ho chiesto ai miei calciatori di dare il massimo, poi si vedrà.

 

Candreva: Quest'oggi è stato un buon test per prepararci in vista dell'esordio contro il Belgio, anche oggi penso abbiamo disputato una buona gara. Da parte nostra ci stiamo mettendo il massimo impegno in allenamento. In Francia vogliamo ben figurare.

 

 

Sirigu: Il mio ruolo in quanto vice di Buffon è quello di farmi trovare pronto da Mister. Quest'oggi ha scelto me, probabilmente perchè voleva provare diverse soluzioni a sua disposizione. Buffon, non mi ha detto nulla di particolare. Stiamo lavorando molto fisicamente e continueremo a farlo. Difesa, centrocampo e attacco lavora da gruppo unito. In Francia saranno necessarie un po' tutte le componenti, credo e spero che faremo molto bene. 

di Andrea Loiacono

 

Ai microfoni di 100 Sport Magazine sono affidate le prime parole di mister Aldo Papagni il quale si accinge a sedere per la terza volta nella sua carriera sulla panchina del Taranto. La dirigenza rossoblù, infatti, ha reso noto lo staff tecnico della prossima stagione calcistica mediante una nota stampa. Ad occuparsi dell'area tecnica sarà Franco Dellisanti. Queste le prime impressioni del tecnico ex Taranto e Torrecuso, nuovo Responsabile dell'area tecnica: “Ho accettato di buon grado questo incarico; la società ha insistito molto affinché entrassi a far parte dello staff e io sono contento di poter mettere al servizio della società le mie competenze. Sappiamo tutti quanto Taranto meriti di disputare categorie differenti; ragion per cui, non vogliamo fare proclami, ma ci metteremo sin da subito a lavoro per allestire una formazione vincente.”

 

A proposito del parco giocatori che sarà allestito, Dellisanti preferisce non sbilanciarsi, pur essendo conscio dell'importanza rivestita dagli under: “Nel campionato Lnd, con le nuove norme che prevedono l'utilizzo obbligatorio degli under, nell'allestimento del team dovremo in primis trovare calciatori giovani che facciano al caso nostro.” Il nuovo Responsabile dell'aria tecnica ha parlato anche dell'argomento ripescaggio senza sottrarsi alla domanda inerente la figura del Direttore Sportivo: “Siamo al lavoro per allestire una rosa che possa vincere il campionato di serie D ma che, qualora dovesse ottenere il ripescaggio, possa ben figurare anche in Lega Pro. Mi piacerebbe, se non nell'immediato, vedere un Taranto composto almeno da qualche giocatore di Taranto, per cui è probabile che si possa attingere per la prossima stagione alla formazione juniores. Per quel che concerne gli atleti della passata stagione penso che l'ossatura composta dai giocatori più rappresentativi sarà riconfermata.”

 

Aldo Papagni: Grande soddisfazione emerge anche dalle parole del tecnico di Bisceglie, chiamato dalla società ionica a dirigere la panchina rossoblù. Per lui si tratterà della terza esperienza sulla panchina rossoblù: “Il mio obiettivo è quello di raggiungere il traguardo delle 100 panchine che per me sarebbe un grandissimo onore. Devo dire che il mio rapporto lavorativo e affettivo con il Taranto è ormai consolidato; nel mio ultimo campionato, quello vinto per intenderci dal Matera, se non fosse stato per la penalizzazione avremmo vinto.”

 

Il prossimo mese, con l'inizio ufficiale del calciomercato, sarà fondamentale per confermare gli elementi dell'organico della passata stagione che tanto bene hanno fatto - vedasi ad esempio l'eventuale riconferma di Genchi - e allo stesso tempo per ricercare gli atleti che dovranno far parte del nuovo Taranto: “Per quanto riguarda la squadra, mi consulterò prima con Franco Dellisanti, una persona che stimo e che ringrazio per avermi concesso la possibilità di tornare a sedere nuovamente sulla panchina del Taranto. L'aspetto che maggiormente mi rende contento è quello di avere la possibilità di cominciare una stagione dall'inizio, il che potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio.”

 

 

L'ex tecnico, tra le altre squadre, di Benevento, Sorrento e Fasano fissa gli obiettivi per quello che dovrà essere il campionato che - al netto di un eventuale ripescaggion- vedrà gli ionici partecipare al loro quinto campionato di Lnd: “Attualmente, il campionato che andremo ad affrontare è quello della Lnd, per cui la priorità nella cernita dei giocatori va data agli under.” In conclusione il tecnico ha descritto le sue emozioni per un ritorno tanto atteso: “Ho più volte detto come non vedessi l'ora di tornare a Taranto e di questo sono grato alla società per avermi concesso questa possibilità. Ringrazio anche tutti i tifosi per gli attestati di stima ricevuti in questi giorni. La società mi ha fatto sapere che è stato già prenotato il ritiro che si svolgerà dal prossimo 23 luglio e questo, a mio parere, è indice di solidità economica.” 

 

Quella del Consiglio comunale di martedì 31 maggio si preannuncia come una seduta particolarmente calda. Tra i punti all'ordine del giorno spicca quello sul bilancio di previsione 2016-2018 sul quale si addensano le nubi temporalesche del parere dei Revisori dei Conti, particolarmente mente negativo. Un problema al quale la Giunta sta pensando di ovviare presentando una serie di emendamenti in modo, poi,  da poter approvare entro i termini di legge, il 31 maggio appunto, l'importante documento finanziario. Unica deroga potrebbe essere la seduta in aggiornamento del prossimo 7 giugno, data prevista anche per la seconda convocazione nel caso martedì non si dovesse raggiungere la maggioranza dei consiglieri presenti in aula. Oltre quella data o se il bilancio di previsione non dovesse essere approvato interverrà lo scioglimento del Consiglio comunale e un anno di commissariamento in attesa delle nuove elezioni.

Ma la settimana che precede il Consiglio comunale è stata segnata dalla polemica sull'iniziativa del consigliere forzista Adriano Tribbia di raccogliere le firme per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Iniziativa alla quale si sono accodati Gianpaolo Vietri (FI), Tony Cannone (CoR), Gianni Liviano e Dante Capriulo (Noi democratici per le città che vogliamo) e che ha portato alla frattura all'interno delle stesse opposizioni e che, di fatto, ha finito per rafforzare la traballante posizione del sindaco Stefàno messa a rischio dall'impiego relazione degli ispettori della Ragioneria di Stato inviati a Taranto dal ministero Economia e finanza.

In allegato la relazione dei Revisori dei Conti.

Ecco il giornalino scolastico delle classi quarte

Rosa Guerriero

PALAGIANO - In un periodo come questo in cui i mezzi d’informazione registrano una tendenza a chiudere i battenti per via della crisi persistente, un segnale nettamente opposto giunge dall’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” che ha favorito, invece, la pubblicazione del proprio giornalino scolastico, fieramente intitolato “Classe Unica”. Titolo scelto in virtù del lavoro che durante l’anno scolastico le classi quarte svolgono insieme diventando, appunto, classe unica. Prima di dare vita all’utile strumento d’informazione,da precisare totalmente realizzato a scuola tranne il processo di stampa, le inss.di classi quarteche ne hanno curato la realizzazionehanno spiegato agli alunni l’importanza dei mezzi d’informazione nella società moderna quali strumenti di presidio a tutela della vita democratica dei cittadini. Principio tra l’altro espressamente sancito in un articolo della Costituzione Italiana, precisamente l’art.21.

 Quando agli scolari è stata proposta la realizzazione del giornalino, che inizialmente doveva essere solo digitale, è stata tanta la loro curiosità e l’interesse.E’ stato certamente un lavoro che ha richiesto tanto impegno e grazie anche alla disponibilità della dirigente scolastica Antonia Lentino si è concretizzato. Questo mezzo di informazionenasce dalla voglia di comunicare degli alunni e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere agli altri, anche fuori delle mura scolastiche, le molteplici esperienze educativo-didattiche vissute e condivise durante l’anno scolastico.
 Il giornalino, utilizzando le discipline del curricolo in forma dinamica e come fonte di conoscenza, si propone di stimolare e rinnovare il piacere della lettura, della comunicazione e della scrittura.
Intende altresì favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra gli alunni delle varie classi.Non solo, con la realizzazione del suo giornalino scolastico l’Istituto Comprensivo partecipa al concorso “Il Veliero Parlante” giunto quest’anno alla 7^ edizione. Tutti i lavori delle scuole partecipanti al citato concorso pervenute all’Ente organizzatore sono state esposte, dal 14 al 21 maggio, nel salone di rappresentanza del Castello di Copertino (Le).

Paese che vai, usanze che trovi… verrebbe spontaneo dire ora che dirigente, docenti e alunni della scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto sono rientrati dalla mobilità in Bulgaria, paese affascinante e contraddittorio nello stesso tempo, ricco di bellezze naturali, di gente che si apre ai visitatori, di scuole che cercano di avvicinarsi ai nostri istituti ormai dotati di tutto o quasi.

Inserita nel Progetto Erasmus plus per il biennio 2015-2017, la scuola di via Medaglie d’oro beneficia di un’esperienza esaltante e costruttiva nello stesso tempo, riservando ai suoi ragazzi meritevoli la scoperta di mondi nuovi e non facilmente conoscibili.

La Colombo si ritrova inserita nel Progetto “Communication& Culture” che vede alcune scuole partner (Spagna, Polonia, Bulgaria, Croazia, Finlandia e, naturalmente, Italia) approfondire il grande tema della comunicazione nella storia dell’umanità, partendo dai primi graffiti nelle caverne preistoriche per arrivare alle infinite possibilità del web odierno.

La mobilità in Bulgaria ha visto in movimento il dirigente della Colombo, Massimo Romandini, le docenti Antonella Suriano (coordinatrice di questo progetto, come del precedente Comenius 2013-2015) ed Ersilia Muzul, con al seguito ben undici alunni ed alunne bravinell’impegno scolastico(3A  Sara  Semeraro; 3B  Alessio Romano - Chiara Chiarelli; 3D  Nastro Genni - Arianna De Paquale; 3E  Chiara Mistretta - Martina Boccuni - Sara Pomes - Sara Boccardi; 3F  Francesca Pacchiano; 3H  Mattia Gravina).L’esperienza bulgara ha avuto inizio dalla capitale Sofia con la meravigliosa cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij (si era in piena Pasqua ortodossa con gran fervore di gente per le strade della capitale) per arrivare, dopo un lungo spostamento in autobus attraverso un paesaggio decisamente verdeggiante, a Vidin, cittadina nel nord-ovest bulgaro, al confine con la Romania  da cui è separata solo da un moderno e bellissimo ponte sul maestoso Danubio. Tutta la spedizione della Colomboha potuto gustare, oltre che la vita quotidiana della scuola bulgara gemellata con la scuola italiana e le altre dell’Erasmus, anche  le diverse bellezze dentro e fuori Vidin. Sono stati visitate le Grotte di Magura (i graffiti erano in pieno tema con l’Erasmus plus dedicato alla comunicazione nei millenni); laSinagoga ormai in abbandono, la piccola moschea di Vidin; le locali chiese ortodosse; la Fortezza Kaleto, antico baluardo naturale già sfruttato da Romani, Bizantini, Turchi e Bulgari, non lontano dalla cittadina di  Belogradchik; un’altra fortezza alle porte di Vidin e sua antica difesa, Baba Vida, sorta sui resti della romana Bononia con radici nel X secolo;Vinarovo, piccolo centro a 40 km da Vidin,  dove un’intera comunità ha atteso per la festa di San Giorgio i visitatori dell’Erasmus con balli, canti ed una ricca tavolata.

Tutto questo senza trascurare lo shopping, il passeggio, l’osservazione diretta di scene di vida, gustando usi, costumi e sapori spesso lontanidai nostri.

Grande la soddisfazione delle famiglie per la riuscita della mobilità, per l’affiatamento docenti-alunni e per lo spirito di gruppo messo sempre  in gioco in questa visita. Alcuni ragazzi sono stati ospiti di famiglie bulgare in quell’ottica sinergica di scambi umani che rende l’Erasmus una vera palestra di vita. Insomma, tutto ok in una settimana da ricordare a lungo.

La Colombo già rivolge lo sguardo alle prossime mete: Croazia e Finlandia. Il conto alla rovescia è cominciato…

 

"Il Fondi è squadra con giocatori di categoria superiore."

di Andrea Loiacono

Il mister del Taranto, Michele Cazzarò ha parlato,questo pomeriggio, del percorso di avvicinamento che i rossoblù stanno compiendo in vista della semifinale play-off di Lnd girone H in programma Domenica prossima con inizio alle ore 17.00 contro la formazione laziale dell' Unicusano Fondi, giunta quinta in campionato a quota 52 punti. Il tecnico tarantino, ha esordito in conferenza stampa, presentando il match in programma fra poco più di quarantotto ore: "La squadra si sta allenando con il massimo impegno; siamo concentrati tutti sull'obiettivo di domenica prossima, è una gara che affronteremo al massimo delle nostre potenzialità."Mister Cazzarò ha proseguito,soffermandosi sull' Unicusano Fondi, formazione rossoblù laziale allenata dal suo collega Ferruccio Mariani: "Si tratta di una squadra costruita, la scorsa estate, per vincere. La rosa è composta da giocatori di spessore come Tiscione, Meloni e Iadaresta i quali nel corso della loro carriera hanno sempre giocato in altre categorie. I motivi per i quali il Fondi non si sia posizionato più in alto nella classifica finale non li conosco, ma questo non ci deve indurre a sottovalutare l'avversario. Si tratterà di una partita difficile che può nascondere diversi rischi contro una buonissima squadra che verrà a Taranto a disputare la sua gara."

Il trainer degli ionici, al suo secondo play-off, carica la sua squadra e rivolge un accorato appello al pubblico di Taranto: "Quando abbiamo iniziato questa avventura, gli spareggi non c'erano. Se la Lega ha escogitato questa formula per determinare le squadre da ripescare qualcosa dovranno pur valere. Sono partite diverse rispetto alle altre ma che affronteremo con la solita determinazione. La squadra è pronta, vogliamo fare bene e regalare una gioia ai nostri tifosi."A proposito di tifoseria, nei giorni scorsi è partita la prevendita per la vendita dei tagliandi  per l' incontro che potrebbe valere una stagione. Ottima, sino a questo momento, la risposta del pubblico di Taranto. E' facile prevedere uno Iacovone che per l'occasione indosserà il "vestito" delle occasioni migliori. Mister Cazzarò elogia la parte genuina e passionale della tifoseria: "La tifoseria del Taranto non ha bisogno di particolari appelli; quello rossoblù è sempre stato un pubblico caloroso che in certe frangenti sa fare la differenza. Ringrazio, sin da ora, quanti ci saranno accanto per sostenerci nell'incontro di Domenica."

Focalizzandosi poi sugli aspetti tecnico-tattici, Cazzarò non si è sbilanciato per quanto concerne lo schieramento che si opporrà al Fondi, fresco vincitore della Coppa Italia Lnd, lasciando  intendere che le uniche certezze al momento sono rappresentate dal modulo: "  In previsione di queste partite ci sono una serie di fattori da considerare, tra i quali il caldo e la durata dell'incontro stesso. Sto valutando l'undici da mandare in campo ma non ho ancora deciso. Yeboah e De Giorgi potrebbero partire dall'inizio, mentre per quanto  concerne Russo e Gaetano li ho provati in settimana, ma stiamo parlando di calciatori giovani che non hanno mai disputato una gara ad eliminazione diretta. Valuterò nelle prossime ore e deciderò serenamente; la differenza però la faranno le motivazioni;il Taranto è pronto."

 

 

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