In merito ai finanziamenti per il ripristino dei danni causati nel territorio di Ginosa dall’alluvione dello scorso ottobre, giungono buone notizie relativamente provvedimenti amministrativi adottati dagli enti competenti e che hanno previsto lo stanziamento di risorse ed interventi pubblici per ripristinare ponti, strade e per la salvaguardia idrogeologica del territorio.
“Esprimo moderata soddisfazione –ha detto il Sindaco di Ginosa, il Dott. Vito De Palma- in merito a questi provvedimenti. L’Amministrazione comunale ha dal primo momento, con tenacia e perseveranza, fatto precise richieste alla Provincia di Taranto, alla Regione Puglia ed al Governo nazionale affinché l’alluvione che ha colpito Ginosa nell’ottobre scorso, con le vittime ed i danni subiti dai cittadini, dalle imprese ed alle infrastrutture, non fosse considerata di minore gravità e dannosità rispetto ad altri eventi calamitosi. Prendo atto che i componenti della struttura amministrativa commissariale e tecnica della Provincia di Taranto, a seguito della mia personale e pressante richiesta, la prima giunta in Provincia di Taranto in ordine di tempo –effettuata nelle ore immediatamente successive all’alluvione- hanno operato con la dovuta celerità nella predisposizione degli atti di gara necessari per l’inizio dei lavori di ricostruzione del ponte sulla S.S. 580. Con altrettanto moderato ottimismo prendo atto del finanziamento da parte della Regione Puglia di quasi 5,5 milioni di euro che saranno utilizzati per il ripristino di alcune strade a servizio dell’agricoltura completamente distrutte dall’alluvione. Anche in questa circostanza, la sinergia fortemente voluta dal sottoscritto con la il Governo regionale e con i Dirigenti regionali dell’Area politiche per lo Sviluppo Rurale, ha consentito di individuare nell’ambito del PSR la Misura 125 con la quale sono state finanziati le suddette strade rurali , anche grazie alla immediata predisposizione da parte del Comune di Ginosa delle schede tecniche di intervento, necessarie ad ottenere il finanziamento richiesto.
“A queste notizie –ha continuato il Sindaco De Palma- deve aggiungersi un altro importante risultato raggiunto in queste ore. Il Dirigente regionale della Protezione Civile, il Dott. Limongelli, mi ha comunicato di avere predisposto ed inviato al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile il Piano degli interventi da attuarsi nelle zone colpite dall’alluvione dell’ottobre scorso in Provincia di Taranto e che vede una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro prevista dalla delibera del Consiglio dei Ministri del 15 novembre u.s. Nel Piano degli interventi redatto dal Dott. Limongelli al Comune di Ginosa sono destinati circa 800 mila euro per gli interventi di somma urgenza posti in essere dal Comune di Ginosa ed inerenti la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi e 1,2 milioni di euro per il risanamento del patrimonio pubblico danneggiato dall’alluvione. A tale somma deve aggiungersi la somma di circa 2,5 milioni di euro che sarà destinati alla Regione Puglia ed ai comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello per interventi urgenti di riparazione degli argini, di difesa spondale e di sistemazione idraulica del territorio e la somma di un milione di euro all’Acquedotto Pugliese per interventi di ripristino delle reti fognarie negli stessi comuni.”
“Ritengo –ha concluso il Sindaco De Palma- che tali risultati siano sostanzialmente positivi e frutto del tenace lavoro intrapreso immediatamente dall’Amministrazione comunale e svolto in sinergia con gli altri attori della vicenda. L’attenzione sul tema della ricostruzione e del risarcimento dei danni resta alta e non mi asterrò dal continuare nella mia attività di controllo e stimolo nei confronti degli enti preposti affinché tutto proceda speditamente e senza intoppi.”
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
Erano apparentemente normali circoli ricreativi, ma al loro interno venivano smerciate sigarette di contrabbando. E’ accaduto nel quartiere “Tamburi” di Taranto, dove i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno eseguito una serie di controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti.
Nel corso dell’attività operativa, i Finanzieri hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno dei locali di due circoli ricreativi, circa 2,5 kg. di sigarette sprovviste del sigillo dei Monopoli di Stato.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre focalizzato la loro attenzione su un appartamento dello stesso rione, dove sono stati rinvenuti, a seguito di perquisizione domiciliare, oltre 2 Kg. di tabacchi di contrabbando. Nei confronti di tre persone, un 30enne, un 21enne ed una donna di 47 anni, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per violazioni al Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale e alla Legge sul monopolio dei tabacchi.
La specifica attività eseguita dalla Guardia di Finanza evidenzia ancora una volta come talune associazioni prive di finalita’ commerciali costituiscano spesso una “facciata legale” per occultare illecite attivita’.
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
Per il Bando Inail 2013 la data apertura e chiusura sono rispettivamente il 21 gennaio 2014 e l'8 aprile 2014. Le date e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire dal 30 aprile 2014.L'Avviso ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali. Le imprese possono presentare una sola domanda in una sola Regione o Provincia Autonoma. I soggetti destinatari dei contributi sono le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla CCIAA. Al momento della domanda, l’impresa richiedente deve soddisfare, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:
avere attiva nel territorio della Regione Puglia l’unità produttiva per la quale intende realizzare il progetto. Per le imprese di armamento, relativamente a progetti riguardanti navi e imbarcazioni, l’unità produttiva è la nave/imbarcazione;
essere iscritta nel Registro delle Imprese o, nel caso di impresa artigiana, all’Albo delle Imprese Artigiane;
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti non essendo in stato di liquidazione volontaria, né sottoposta ad alcuna procedura concorsuale;
essere in regola con gli obblighi contributivi di cui al Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.);
non aver chiesto, né aver ricevuto, altri contributi pubblici sul progetto oggetto della domanda;
non costituisce causa di esclusione l’accesso ai benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
Sono ammessi a contributo i progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:
progetti di investimento;
progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del D.lgs. 81/2008 s.m.i. e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia.
Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva e una sola tipologia tra quelle sopra indicate. Per progetti tipologia 2 l’intervento può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o più regioni.
Per tipologia 1 (progetti di investimento), il progetto può essere articolato in più interventi/acquisti purché funzionali alla riduzione, eliminazione e/o prevenzione della medesima causa di infortunio o del fattore di rischio indicata dall’impresa nel modulo di domanda on line. In ogni caso, per i progetti di tipologia 1, la causa di infortunio o fattore di rischio per il quale il progetto viene presentato deve essere riscontrabile nel DVR (documento di valutazione dei rischi) o, nel caso di imprese non tenute alla redazione del DVR neanche nella forma prevista dalle procedure standardizzate, in altro documento di valore equipollente ai sensi della normativa vigente.
Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse. Il contributo è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA. In ogni caso, il contributo massimo erogabile è pari a € 130.000. Il contributo minimo ammissibile è pari a € 5.000. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di contributo. Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto nonché le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali alla realizzazione dello stesso ed indispensabili per la sua completezza. Le spese, documentate, devono essere direttamente sostenute dall'impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell'intervento. Sono anche ammesse a contributo eventuali spese tecniche, entro limiti precisati negli allegati 1 e 3 dell' Avviso.
a) Intervento: Ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro.
a') Spese Tecniche: le spese tecniche sono ammissibili entro la percentuale massima del 10% rispetto ai costi di intervento, con un importo massimo di 10.000 euro, ad eccezione del mero acquisto di macchine/attrezzature per il quale la percentuale massima ammissibile è pari al 5% rispetto ai costi di intervento, con un importo massimo di 5.000 euro.
Spese di progettazione ed elaborati a firma di tecnico abilitato;
Spese per Direzione Lavori e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione;
Certificazioni di regolare esecuzione o collaudo;
Relazioni e dichiarazioni asseverate sulle barriere architettoniche;
Certificazioni relative alla prevenzione incendi;
Certificazioni acustiche rilasciate da tecnici abilitati in acustica ambientale;
Dichiarazione di conformità degli impianti;
Denuncia di messa in servizio di impianti di messa a terra e relative verifiche;
Denuncia di messa in servizio di impianto di protezione scariche atmosferiche (D.P.R. 462/01);
Relazioni tecniche per la classificazione ambienti con pericolo di esplosione (Titolo XI D.Lgs 81/08);
Denuncia di messa in servizio di impianti elettrici installati in luoghi con pericolo di esplosione (D.P.R. 462/01) e relative verifiche (art. 296 D.Lgs 81/08);
Ogni altra documentazione o certificazione prevista per la materia su cui si chiede il contributo richiesta dalla specifica normativa;
Perizia giurata;
Oneri previsti per il rilascio di autorizzazioni o nulla osta da parte di enti e amministrazioni preposte.
b) Intervento: Installazione e/o sostituzione di macchine, dispositivi e/o attrezzature con messa in servizio successiva al 21 settembre 1996.
b') Spese tecniche:
Relazioni tecniche in merito alle caratteristiche della nuova macchina e alle modifiche del layout produttivo;
Certificati di prove, verifiche e collaudo della macchina (ove previsto);
Perizia giurata;
Ogni altra documentazione o certificazione prevista per la materia su cui si chiede il contributo richiesta dalla specifica normativa.
c) Intervento: Modifiche del layout produttivo
c') Spese tecniche:
Progettazione, direzione lavori e certificazioni di regolare esecuzione o collaudo redatte da tecnico abilitato (in relazione agli specifici ambiti normativi);
Dichiarazioni di montaggio e installazione secondo la regola dell’arte rilasciata dall'installatore;
Ogni altra documentazione o certificazione prevista per la materia su cui si chiede il contributo richiesta dalla specifica normativa;
Perizia giurata;
Oneri previsti per il rilascio di autorizzazioni o nulla osta da parte di enti e amministrazioni preposte.
d) Intervento: Interventi combinati, relativi alle tipologie a, b, c.
d') Spese tecniche:
Le spese tecniche e assimilabili riconoscibili sono strettamente legate alla tipologia di intervento effettuato e pertanto occorre fare riferimento ai casi a, b, c precedentemente riportati.
e) Intervento: Sostituzione/ adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996
e') Spese tecniche:
Certificati di prove, verifiche, certificazioni e collaudi della attrezzatura (ove previsto);
Perizia giurata;
Ogni altra documentazione o certificazione prevista per la materia su cui si chiede il contributo richiesta dalla specifica normativa. Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data dell’8 aprile 2014.Resta a carico dell’impresa ogni onere economico nel caso in cui la propria domanda di contributo non si collochi in posizione utile ai fini del finanziamento nella successiva fase di inoltro on line o non superi le fasi di verifica o rendicontazione. Non sono ammesse a contributo spese relative ad acquisto o sostituzione di:
dispositivi di protezione individuale nonché ogni altro relativo complemento o accessorio;
automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili;
impianti per abbattimento emissioni o rilasci nocivi all’esterno ambienti di lavoro, o qualsiasi altra spesa mirata alla salvaguardia dell’ambiente;
hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all'esclusivo ed essenziale funzionamento di sistemi (impianti, macchine, dispositivi e/o attrezzature) utilizzati ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
mobili e arredi;
consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D.lgs 81/2008 s.m.i.;
interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
adozione e/o certificazione e/o asseverazione dei progetti di tipologia 2 relativi ad imprese senza dipendenti o che annoverano tra i dipendenti esclusivamente il datore di lavoro e/o i soci;
le spese inerenti i compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del D.lgs 231/2001;
acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
mero smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui l'intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori dell'azienda nel quale è compresa rimozione amianto ad esempio presente in coperture, per coibentazione e similari);
acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l'erogazione di un servizio o per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve comunque possedere per avviare l’impresa o una nuova attività;
costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci.
Pubblicato in
Economia, Lavoro & Industria
E' Renata Fonte la proposta più votata dai cittadini che hanno risposto all'invito a indicare un nome, legato all'impegno per l'ambiente o per i bambini, per la piazza recuperata dai volontari di Legambiente nel quartiere Salinella, tra le vie Golfo di Taranto e Lago di Monticchio.
Renata Fonte è stata Assessore alla cultura ed alla pubblica istruzione del comune di Nardò (Lecce) eletta nel 1982 nelle file del Partito Repubblicano Italiano. Il 31 marzo 1984 a Nardò due sicari la uccidono con tre colpi di pistola, mentre raggiunge la sua abitazione. Dai tre livelli di giudizio sono stati individuati e condannati gli esecutori materiali e il mandante di primo livello. Si ipotizza che Renata Fonte con la sua attività di difesa del territorio abbia potuto impedire la realizzazione di forti guadagni mediante speculazioni edilizie nell'area del parco di Porto Selvaggio, oggi dichiarato Parco naturale regionale insieme alla Palude del Capitano. In memoria di Renata Fonte nasce nel 1998 l'associazione Donne insieme, con l'intento di promuovere la legalità e non violenza sul territorio. Da una intensa collaborazione con la Procura Nazionale Antimafia, la Questura e il Pool Antiviolenza del Tribunale, nasce la "Rete Antiviolenza Renata Fonte", primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministero dell'Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità. Nel comune di Nardò (Lecce) sono state dedicate a Renata Fonte una piazza e la sala consiliare.
Dalla consultazione sono venuti una serie di suggerimenti, tutti degni di interesse: John Lennon e Don Tonino Bello, che non hanno certo bisogno di presentazioni, Iqbal Masish, un bambino pakistano che non ha mai avuto nè il tempo nè una piazza per giocare, ma ha lottato per liberare il tempo di altri bambini. Satiria: dalla ninfa Satiria - considerata figlia di Minosse, re di Creta - Poseidone ebbe Taranto eponimo della città omonima, mentre il nome di lei fu dato al locale Capo Satirione. Così si giustifica la tradizione che attribuisce origini cretesi alla città di Taranto.
Rinaldo da Taranto e Giovanni da Taranto: pittori tarantini dei primi der 'trecento. Il primo ebbe grande fama: tra le sue opere il Giudizio Universale nella chiesa di S. Maria del Casale a Brindisi. Al secondo, di cui quasi non si hanno notizie, è attribuito un San Domenico conservato a Capodimonte
Gennaro Capuozzo, un partigiano italiano. Eroe di guerra, morì all'età di dodici anni nella seconda guerra mondiale durante le Quattro giornate di Napoli, l'insurrezione popolare che consentì la liberazione della città italiana dall'occupazione nazista
Paolo Franco e Pasquale D'Ettorre, due giovani operai dell'Ilva, originari rispettivamente di San Marzano e Fragagnano, che furono travolti e uccisi da una delle gru che hanno la funzione di ricevere le materie prime dai nastri trasportatori e di stoccarle nei parchi minerari dello stabilimento siderurgico.
Nico Indellicati, indimenticato assessore al Risanamento della Città Vecchia di Taranto
Pietro Parenzan, un grande scienziato, tarantino di adozione.
Tutti i nomi che sicuramente sono un patrimonio di identità da utilizzare.
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
«DOVE CRISTO ARRIVA LE COSE CAMBIANO».
Messaggio di Natale dell'arcivescovo di Taranto, monsignor Santoro che presiederà in Concattedrale la veglia di Natale il 24 alle ore 23. Sempre in concattedrale il 25 presiederà il pontificale delle 11.30.
Cari Sorelle e Fratelli,
riflettevo in questi giorni a come tanti abbiano descritto questo Natale 2013 come un Natale in tono minore rispetto agli altri passati. I problemi li sappiamo a memoria e nell’ordine giusto. Consentitemi, però, di farvi un rimprovero paterno. Quest’anno è più Natale degli altri anni. Tante aspettative e accessori vari nei nostri presepi hanno oscurato una protagonista immancabile delle nostre natività. Per il presepe occorrono almeno il Bambino Gesù, la Vergine, San Giuseppe, il bue e l’asinello e… la mangiatoia piena di paglia. Spesso dimentichiamo quest’ultima. Essa è il segno della nostra povertà, delle nostre miserie, soprattutto umane. Miserie che il Signore si china a raccogliere, ad abbracciare e a redimere.
Il mio augurio vi sproni a non nascondere la paglia, a non metterla da parte, a non mimetizzarla sotto le stoffe di un Natale che deve apparire in un certo modo. Sarebbe ipocrisia. Ma questa mangiatoia è cercata da Dio, è voluta da Dio. Gesù non teme la fragilità degli uomini.
Prego per un Natale di conversione fiduciosa, perché dove arriva Cristo le cose cambiano. Il Signore ha ancora fiducia in noi, ci cerca. Noi, invece, lo cerchiamo?
Sull’invito di Papa Francesco, sollecito la comunità cristiana di Taranto ad essere audace, creativa e coraggiosa per il sostegno di coloro che soffrono. Non c’è sofferenza, sociale, personale, fisica o morale che sia estranea al cuore della Chiesa. Seguendo le strade della Provvidenza che condusse Maria e Giuseppe nella grotta di Betlemme, anche noi, forti solo dell’amore di Dio, portiamo la Luce del mondo, quella vera, che illumina ogni uomo. Dio ci parla e noi apriamo il cuore per ascoltarlo e per portare la sua voce agli altri.
Voce dei bambini, voce delle donne maltrattate, voce degli ammalati, degli anziani sempre più soli. Papa Francesco nella sua esortazione ci scrive, a cuore aperto:
«È indispensabile prestare attenzione per essere vicini a nuove forme di povertà e di fragilità in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente, anche se questo apparentemente non ci porta vantaggi tangibili e immediati: i senza tetto, i tossicodipendenti, i rifugiati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati» (cfr. EG 210).
Non vi nascondo che spesso, nella società civile ho notato, con rammarico, tante resistenze al dialogo e al confronto, l’arroccamento irrazionale sui trespoli delle proprie opinioni a discapito del bene comune. Così come constato tanta aggressività a piede libero sui social network, dove si ferisce con leggerezza e non si favorisce il dialogo schietto e fraterno.
Il Natale ci aiuti a non fare capolino all’abbruttimento sociale che non è mai giustificabile per motivi economici. Non penso solo all’inquinamento ambientale e alla disoccupazione, penso anche, con sofferenza, al gioco d’azzardo, alle cosiddette “macchinette” in ogni bar e nei tabacchini, al fenomeno dilagante dell’usura, alla criminalità, al fiorire della prostituzione in ogni angolo come se niente fosse.
Il Signore ci renda pronti all’annuncio del suo Vangelo, dia a noi la possibilità di un nuovo umanesimo, che ci faccia comprendere le ragioni del dialogo oltre ogni individualismo.
Solo la comunione ci tirerà fuori qualsiasi tipo di crisi, ristabilirà il valore delle relazioni, sgominerà la violenza.
Cari fratelli e sorelle, il fatto stesso di sapere con certezza che i tarantini sono nei pensieri e nelle preghiere di papa Francesco, deve farci trasalire di gioia e di grande fiducia.
Procediamo senza scoraggiarci perché quel “popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1).
Vi faccio una promessa. Garantisco la gioia a tutti coloro che con cuore sincero, nella Notte Santa, fiduciosi nel perdono del Padre, stenderanno la mano verso il Figlio, il Bambino di Betlemme, e, sotto l’azione dello Spirito di Dio, sentiranno il bisogno di cambiare vita e chiederanno il dono inesauribile della redenzione. Fatelo e incontrerete la felicità vera.
Vi abbraccio uno ad uno
Il vostro
+ Don Filippo, arcivescovo di Taranto
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
"Confidiamo che possano riaprirsi prospettive già prospettate in passato" E' quanto ha dichiarato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in collegamento video con i due marò il tarantino Massimiliano Latorre ed il barese Salvatore Girone ancora dopo quasi 2 anni sotto processo in India.
Il Capo dello Stato faceva riferimento probabilmente a quando ricevette assicurazioni sulla liberazione dei due militari italiani dal nuovo ambasciatore indiano in Italia.
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
Etichettato sotto
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, all’esito di una complessa ed articolata indagine sviluppata sul territorio nazionale (Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Marche, Sicilia, Basilicata e Calabria), hanno scoperto un’autentica "filiera" del falso, sequestrando un ingentissimo quantitativo di prodotti di svariate categorie merceologiche recanti marchi registrati contraffatti (© Disney, ©Sanrio, ©Rovio Enternainment, ©Bravado, ®Bic, ©Marvel, ®Sisvel, ©Pixar, ©A.A. Milne), recanti false marcature ed attestazioni di sicurezza (CE, EMC, ROHS), qualità e tracciabilità, tali da indurre in errore il consumatore medio. Prodotti pertanto non sicuri poiché privi dei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e comunitaria a tutela della sicurezza e della salute del consumatore.
L’attività di polizia giudiziaria ha complessivamente permesso di sottoporre a sequestro un totale di 2 milioni e 800 mila pezzi, fra dispositivi elettrici ed elettronici (lettori multimediali, accessori per informatica, apparecchiature elettromedicali, lampade notturne, luminarie natalizie, orologi e puntatori laser), dispositivi sanitari, giocattoli, articoli scolastici per bambini, cosmetici ed utensili per alimenti a rischio chimico-sanitario, per un valore nel mercato al dettaglio non inferiore a 7,5 milioni di euro, nonché di segnalare a piede libero all’Autorità Giudiziaria 56 soggetti di nazionalità cinese per reati che vanno dalla vendita di prodotti industriali con segni mendaci, alla introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, alla ricettazione e contraffazione.
L’operazione di servizio è il frutto di un’attività investigativa partita da un modesto sequestro operato nel mese di aprile 2012 nei confronti del titolare di un negozio al dettaglio ubicato nella provincia di Taranto. Detta attività investigativa, rapportata all’Autorità Giudiziaria inquirente, è stata apprezzata e condivisa con l’emissione, nel tempo, di più provvedimenti di perquisizione e sequestro che hanno richiesto nella fase esecutiva l’ausilio di svariati Reparti del Corpo e trova radici nell’incessante azione di controllo della Guardia di Finanza che si sviluppa nel settore della sicurezza prodotti con duplice finalità:
• da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, sia essi realizzati in Italia o nell'Unione Europea sia importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal codice del consumo;
• dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi, dovuti all'impiego di manodopera in ’’nero’’, all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie nonché, in molti casi, all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in Italia.
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
Militari della Tenenza di Manduria hanno eseguito un sequestro di vino “Primitivo di Manduria” commercializzato da un’importante azienda abruzzese operante nel settore vitivinicolo in campo nazionale ed internazionale.
L’operazione scaturisce da articolate indagini eseguite dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, nell’ambito delle quali è stata accertata la commercializzazione di “Primitivo di Manduria” “D.O.C.” e “I.G.T.” attraverso marchi ingannevoli, di esclusiva pertinenza di una importante cantina sociale con sede a San Marzano di San Giuseppe (TA).
Gli accertamenti hanno portato alla luce irregolarità anche nell’etichettatura delle bottiglie di vino, caratterizzate da un illecito riferimento, quale soggetto responsabile dell’imbottigliamento, ad una “società-ombra” con sede in Manduria che, in realtà, non ha mai acquistato, né venduto vino.
In particolare, sono state utilizzate denominazioni e marchi (“Terre del Sud”, “Follia”, “Oversessanta”, “Oversettanta”, ecc.) nonché è stata costituita la società “VIGNETI DEL SUD” che, connotati da “evidente forza evocativa” dei marchi legittimamente registrati dalla cantina sociale, sono stati ritenuti idonei a trarre in inganno l’acquirente sull’origine, la qualità o provenienza del prodotto da un determinato produttore.
I fatti accertati, infatti, hanno evidenziato l’aggiramento della normativa in materia di tutela dei marchi commerciali e lo sviamento delle informazioni destinate al consumatore, attraverso condotte finalizzate ad indurre in errore l’acquirente finale sulle caratteristiche del prodotto vinicolo.
Il sequestro dei prodotti, nonché delle etichette, del materiale di confezionamento e pubblicitario (per un totale di circa 500 mila pezzi), è avvenuto presso stabilimenti, depositi ed esercizi commerciali dislocati sull’intero territorio nazionale.
L’attenzione delle Fiamme Gialle si è focalizzata, altresì, sulle pagine internet che pubblicizzavano gli stessi prodotti, accertando la falsità delle informazioni promozionali fornite sull’origine del vino.
Conseguentemente, i Finanzieri hanno attivato le procedure connesse all’oscuramento delle stesse.
I responsabili dell’impresa abruzzese sono stati denunciati, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Contraffazione” (art. 473 c.p.), “Frode in commercio”, (art. 515 c.p.) e “Vendita di prodotti con segni mendaci” (art. 517 c.p.).
"Un plauso alle Forze dell'Ordine per il lavoro che ha consentito di portare alla luce una vera e propria truffa al Made in Puglia pi=F9 autentico=94. Lo dichiara il senatore pugliese di SEL Dario Stef=E0no commentando la notizia del sequestro da parte dei militari della Guardia di Finanza di Manduria di 100mila bottiglie di vino "Primitivo di Manduria" in una operazione coordinata dalla Procura di Taranto che ha accertato la commercializzazione di vino Doc e Igt attraverso marchi ingannevoli. Un sistema di inganno =96 commenta il senatore - giocato sulla notoriet= =E0 che in questi anni il Primitivo, quello vero, ha saputo meritarsi grazie alla qualit=E0 dei nostri vitigni autoctoni sapientemente valorizzati dai nostri abili produttori ed enologi. =C8 uno schiaffo che fa male, ma occor= re tenere duro e proseguire con determinazione il percorso intrapreso, che ha saputo portare la Puglia enologica autentica in giro per il mondo.
Pubblicato in
Cronaca, Politica & Attualità
Nella tarda mattinata di oggi il sindaco di San Giorgio Jonico, Giorgio Grimaldi, accompagnato dagli assessori Pietro Venneri e Mauro Sessa, ha incontrato una delegazione della locale Confcommercio guidata dal presidente Giancarlo Piccione .
Scopo dell’incontro l’analisi della situazione venutasi a creare a seguito della approvazione delle nuove tariffe raccolta e smaltimento rifiuti TARES, in applicazione degli indirizzi fissati dal D.P.R 158/99. L’applicazione della Tares, con le modalità indicate dal Governo, determina, come è noto, un pesante aggravio degli importi tariffari sulle attività commerciali individuate come maggiori produttori di rifiuti (commercio di ortofrutta, ristorazione e bar).
Gli incrementi tariffari determinati a San Giorgio, per tali categorie sono di notevole entità. Appesantimenti difficilmente sostenibili nella attuale congiuntura caratterizzata da un pesante calo dei consumi e da un conseguente stato di grave disagio delle imprese. Negli scorsi giorni si sono svolti ripetuti incontri, alcuni con una larga partecipazione di operatori commerciali che hanno rappresentato unitamente alla Confcommercio i devastanti effetti degli aumenti sui risicati bilanci delle imprese.
Il sindaco Grimaldi si è impegnato a far approvare dal Giunta programmata per domani, un intervento a sostegno delle categorie più penalizzate che consentirà una prima consistente riduzione del 25% circa dell’importo complessivo da corrispondere. La Giunta disporrà inoltre un rinvio della prima rata di pagamento a fine gennaio, In questo periodo gli uffici commerciali e la Confcommercio daranno assistenza alle imprese interessate per ottenere il pieno riconoscimento di alcune riduzioni tariffarie previste dal Regolamento comunale che disciplina la TARES attraverso il quale le singole aziende in relazione alla propria specifica attività e collocazione potranno conseguire un ulteriore abbattimento del costo del servizio (sino ad un massimo del 40/50%).
Va dato atto che, nella attuale situazione normativa e di disponibilità di bilancio, l’Amministrazione locale si è particolarmente impegnata, è necessario ora che da subito si avvii un confronto relativamente alle applicazioni del tributo 2014. Un confronto che non potrà prescindere dall’affrontare il tema della raccolta differenziata, dalla cui attuazione dipende la possibilità di un sostanziale e strutturale ridimensionamento degli oneri sulla raccolta dei rifiuti a carico delle imprese, specie quelle che producono scarti alimentari. Altro impegno assunto dall’Amministrazione Comunale è di intervenire per debellare il fenomeno dell’abusivismo commerciale specie nel settore della vendita di prodotti ortofrutticoli, una situazione che contribuisce ad incrementare i costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti.
Confcommercio e Amministrazione di San Giorgio, approvata la delibera di giunta e definita un’ attenta analisi della platea dei contributi, torneranno ad incontrarsi per organizzare una adeguata attività di comunicazione e di assistenza a tutte le imprese locali.
Pubblicato in
Economia, Lavoro & Industria
1. Le centraline di monitoraggio dell’aria del quartiere Tamburi per quanto riguarda gli IPA e le polveri sottili sono interamente gestite da ARPA Puglia che acquisisce, elabora, valuta e valida i dati monitorati, pubblicando sul suo sito i dati che la stessa Agenzia ritiene più idonei. Nella recente “Relazione sui dati della qualità dell’aria – Taranto Gennaio 2013 – Ottobre 2013”, ARPA Puglia ha evidenziato che “Dai dati mostrati non si evidenziano anomalie nel funzionamento dei monitor di IPA installati”, pubblicando conseguentemente i dati sul suo sito web. E’ comunque da tenere presente che anche nel periodo evidenziato i dati di IPATOTALI sono stati rilevati e acquisiti dal server dati collocato presso la sede del Dipartimento Provinciale di Taranto di ARPA Puglia, al quale ILVA può accedere direttamente in forza di quanto previsto dall'art. 4 del contratto di comodato. Dai dati monitorati non risulta quindi essere corretta l’affermazione che nel periodo indicato mancassero i dati di polveri sottili (PM10 e PM2,5) dal momento chetali dati sono presenti nei tabulati pubblicati da ARPA Puglia.
2. E’ da sottolineare che la normativa europea e quella nazionale di recepimento, prevedono per il PM10 un limite giornaliero di 50 µg/m3 da non superare per più di 35 volte nell’anno (affiancato al valore di 40 µg/m3 come media annuale), mentre per il PM2,5 è previsto il solo limite di 25 µg/m3 medio annuale. A ogni modo, i valori di PM10 rilevati il giorno 13 dicembre2013 sono stati inferiori al limite giornaliero di 50 µg/m3 su tutte le postazioni come rappresentato dai dati di ARPA Puglia disponibili su web. Inoltre, si ricorda che gli sforamenti operati da ILVA nel corso del 2013 del limite giornaliero di 50 µg/m3 sono stati pari a 8, quindi ben al di sotto dei 35 concessi dalla normativa. Per il PM2,5non risulta corretto il confronto del valore medio giornaliero con il limite riferito alla media annuale; nonostante ciò, i valori medi riportati nella recente relazione di ARPA Puglia avente a oggetto “Relazione sui dati della qualità dell’aria – Taranto Gennaio 2013 – Ottobre 2013” evidenziano il rispetto del limite di 25 µg/m.
Pubblicato in
Economia, Lavoro & Industria