Ad agosto 2013 il traffico delle merci movimentato dal porto di Taranto è calato del -28,0% attestandosi a quasi 2,2 milioni di tonnellate rispetto a 3,0 milioni di tonnellate dello stesso mese del 2012. Le merci allo sbarco sono state pari a 1,2 milioni di tonnellate (-38,2%) e quelle all'imbarco a 917mila tonnellate (-6,8%). Nel settore delle rinfuse sono state movimentate complessivamente 1,5 milioni di tonnellate (-34,5%), di cui 1,2 milioni di tonnellate di rinfuse secche (-35,1%) e 333mila tonnellate di rinfuse liquide (-32,4%). Le merci varie hanno totalizzato 630mila tonnellate (-4,7%), di cui 175mila tonnellate di merci in container (+33,2%) e 455mila tonnellate di altre merci varie (-14,2%).
Nei primi otto mesi del 2013 il traffico nello scalo portuale pugliese è ammontato a 18,1 milioni di tonnellate, con una diminuzione del -26,6% rispetto a 24,7 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-agosto dello scorso anno. Le merci in importazione sono state pari a 10,7 milioni di tonnellate (-27,7%) e quelle in export a 7,3 milioni di tonnellate (-22,2%). Il volume totale delle rinfuse è stato di 13,2 milioni di tonnellate (-26,8%), di cui 10,4 milioni di tonnellate di rinfuse solide (-28,3%) e 2,8 milioni di tonnellate di rinfuse liquide (-20,8%). Il traffico delle merci varie ha registrato una flessione del -26,0% a 4,9 milioni di tonnellate, di cui 1,1 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-12,4%) totalizzate con una movimentazione di contenitori pari a 130.034 teu (-30,0%) e 3,7 milioni di tonnellate di altre merci varie (-29,4%).
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Il teatro ti sPiazza: l'evento finale
Tutti in sPiazza. Ultimo atto del progetto Il teatro ti sPiazza, vincitore del bando “Creativi(TÀ)“, indetto dalla coop. Crest nell’ambito del programma della Regione Puglia per le Politiche Giovanili “Bollenti Spiriti”. Domenica 22 settembre la carovana teatrale dei giovani "spiazzati" partirà alle ore 19.15 da piazza della Vittoria (Borgo), per giungere alle ore 20.30 in largo Maria d'Enghien, adiacente a piazza Fontana (Città vecchia), dove sarà proiettata la docufiction "E se domani" a cura dell'Associazione Cinerapsodi. Partecipazione libera.
(Ri)partire dalla periferia
Taranto. Puglia. Italia. Tre modi di intendere la periferia. In una nazione dove i teatri chiudono i battenti e si fatica a programmare stagioni teatrali, vogliamo pensare che l’idea di essere periferia debba diventare punto di forza e non più solo di debolezza. Come dire, dalle nostre macerie dobbiamo necessariamente ripartire. Questo il filo conduttore degli spettacoli in cartellone, da giovedì 26 a sabato 28 settembre a Taranto, nell'ambito dell'edizione 2013 di stArt up teatro, un progetto della rete di residenze teatrali pugliesi.
Allenare lo sguardo - posti esauriti
Sguardi e parole. In programma i prossimi 26, 27 e 28 settembre, la tregiorni di stArt up teatro, un progetto della rete di residenze teatrali pugliesi una/net, ospiterà un percorso di accompagnamento alla visione degli spettacoli teatrali rivolto gratuitamente al pubblico. Il laboratorio, riservato a 20 partecipanti (posti esauriti), sarà condotto da Massimo Marino, giornalista, critico teatrale e docente universitario. Il laboratorio prevede quattro incontri, oltre la visione (gratuita) degli spettacoli in rassegna.
Per info http://www.teatrocrest.it/
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Sig. Presidente, sono Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Diverso, perché, nell’informare la gente dell’imperante ingiustizia, i magistrati se ne lamentano. E coloro che io critico, poi, sono quelli che mi giudicano e mi condannano. Ma io, così come altri colleghi perseguitati che fanno vera informazione, non vado in televisione a piangere la mia malasorte.
Pur essendo noi, per i forcaioli di destra e di sinistra, “delinquenti” come lei.
Sono un liberale, non come lei, ed, appunto, una cosa a Lei la voglio dire.
Quello che le è capitato, in fondo, se lo merita. 20 anni son passati. Aveva il potere economico. Aveva il potere mediatico. Aveva il potere politico. Aveva il potere istituzionale. E non è stato capace nemmeno di difendere se stesso dallo strapotere dei magistrati. Li ha lasciati fare ed ha tutelato gli interessi degli avvocati e di tutte le lobbies e le caste, fregandosene dei poveri cristi. Perché se quello di cui si lamenta, capita a lei, figuriamoci cosa capita alla povera gente. E i suoi giornalisti sempre lì a denunciare abusi ed ingiustizie a carico del loro padrone. Anzi, lei, oltretutto, imbarca nei suoi canali mediatici gente comunista genuflessa ai magistrati. Non una parola sul fatto che l’ingiustizia contro uno, siffatto potente, è l’elevazione a sistema di un cancro della democrazia. Quanti poveri cristi devono piangere la loro sorte di innocenti in carcere per convincere qualcuno ad intervenire? Se è vero, come è vero, che se funzionari di Stato appartenenti ad un Ordine si son elevati a Potere, è sacrosanto sostenere che un leader politico che incarna il Potere del popolo non sta lì a tergiversare con i suoi funzionari, ma toglie loro la linfa che alimenta lo strapotere di cui loro abusano. Ma tanto, chi se ne fotte della povera gente innocente rinchiusa in canili umani.
“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”. Aforisma di Bertolt Brecht. Bene. Tante verità soggettive e tante omertà son tasselli che la mente corrompono. Io le cerco, le filtro e nei miei libri compongo il puzzle, svelando l’immagine che dimostra la verità oggettiva censurata da interessi economici ed ideologie vetuste e criminali. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso! Ha mai pensato, per un momento, che c’è qualcuno che da anni lavora indefessamente per farle sapere quello che non sa? E questo al di là della sua convinzione di sapere già tutto dalle sue fonti? Provi a leggere un e-book o un book di Antonio Giangrande. Scoprirà, cosa succede veramente in Italia. Cose che nessuno a lei vicino le dirà mai. Non troverà le cose ovvie. Cose che servono solo a bacare la mente. Troverà quello che tutti sanno, o che provano sulla loro pelle, ma che nessuno ha il coraggio di raccontare.
Può anche non leggere questi libri, frutto di anni di ricerca, ma nell’ignoranza imperante che impedisce l’evoluzione non potrà dire che la colpa è degli altri e che gli altri son tutti uguali.
Ad oggi, per esempio, sappiamo che lo studio di due ricercatori svela: i magistrati di sinistra indagano di più gli avversari politici; i magistrati di destra insabbiano di più le accuse contro i loro amici e colleghi. E poi. Parla l’ex capo dei Casalesi. La camorra e la mafia non finirà mai, finchè ci saranno politici, magistrati e forze dell’ordine mafiosi. Inutile lamentarci dei "Caccamo" alla Cassazione. Carmine Schiavone ha detto: Roma nostra! "Ondata di ricorsi dopo il «trionfo». Un giudice: annullare tutto. Concorsi per giudici, Napoli capitale dei promossi. L'area coperta dalla Corte d'appello ha «prodotto» un terzo degli aspiranti magistrati. E un terzo degli esaminatori". O la statistica è birichina assai o c'è qualcosa che non quadra nell'attuale concorso di accesso alla magistratura. Quasi un terzo degli aspiranti giudici ammessi agli orali vengono infatti dall'area della Corte d'Appello di Napoli, che rappresenta solo un trentacinquesimo del territorio e un dodicesimo della popolazione italiana. Un trionfo. Accompagnato però da una curiosa coincidenza: erano della stessa area, più Salerno, 7 su 24 dei membri togati della commissione e 5 su 8 dei docenti universitari. Cioè oltre un terzo degli esaminatori. Lo strumento per addentrarsi nei gangli del potere sono gli esami di Stato ed i concorsi pubblici truccati.
Bene, dr Berlusconi, Lei, avendone il potere per 20 anni, oltre che lamentarsi, cosa ha fatto per tutelare, non tanto se stesso, i cui risultati sono evidenti, ma i cittadini vittime dell’ingiustizia (contro il singolo) e della malagiustizia (contro la collettività)?
Quello che i politici oggi hanno perso è la credibilità: chi a torto attacca i magistrati; chi a torto li difende a spada tratta; chi a torto cerca l’intervento referendario inutile in tema di giustizia, fa sì che quel 50 % di astensione elettorale aumenti. Proprio perché, la gente, è stufa di farsi prendere in giro. Oltremodo adesso che siete tutti al Governo delle larghe intese per fottere il popolo. Quel popolo che mai si chiede: ma che cazzo di fine fanno i nostri soldi, che non bastano mai? E questo modo di fare informazione e spettacolo della stampa e della tv, certamente, alimenta il ribrezzo contro l'odierno sistema di potere.
Dr Antonio Giangrande
Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia
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Il recente Decreto Legge 21 giugno 2013, n.69, convertito con modificazioni con Legge 9 agosto 2013, n.98, sul "Federalismo Demaniale" ha aperto scenari di notevole interesse che non sono sfuggiti al Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefàno , in termini di acquisizione ed utilizzo dei beni dello Stato che costituiscono obiettivi strategici per le politiche del territorio. In questo senso la città di Taranto parte già con un consolidato di indubbia importanza proprio per i successi ottenuti in seno al Tavolo interistituzionale per Taranto costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso del quale il Prefetto ha svolto una importante ed apprezzata attività e successivamente, in sede locale, una incisiva e determinante azione di coordinamento che si sono poi tradotte nella sottoscrizione dei formali atti finali. "Sono state tappe importanti - ricorda il Sindaco Stefàno nella nota inviata recentemente al Prefetto di Taranto, dott. Claudio Sammartino - che non sono da considerarsi come un punto di arrivo, bensì un solido punto di partenza di un ben più articolato disegno strategico che confidiamo, in un immediato futuro, porti a determinare la possibilità di ulteriori conferimenti di beni demaniali dello Stato che, per collocazione e vocazione territoriale, risultino strategici per lo sviluppo di Taranto. Si pensi, ad esempio, all'Isola di S. Paolo, alle aree dell'Ospedale Militare, alla Caserma "C. Mezzacapo". Il Sindaco, dunque, confida, nell' intervento del Prefetto, quale coordinatore in loco delle attività attuative del Tavolo, affinché possa rappresentare alle Autorità governative, in particolare al Ministro della Difesa, le esigenze territoriali già esposte e soprattutto che esse siano accompagnate da una azione di sostegno finanziario da parte dello Stato tali da rendere funzionali e funzionanti questi obiettivi strategici.
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Il 26 settembre alle ore 20,00, presso il Molo sant'Eligio , Via V. Emanuele in Città Vecchia concerto in "omaggio alla famosa cantante Mina, organizzato dall'Università popolare Zeus. Nel corso della serata si esibiranno gli artisti: A.Corbelli pianista. A.Lupo cantante mezzo soprano e M-MIglietta cantante.
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Il 28 settembre, alle ore 17.00, presso il Polo universitario "Aldo Moro, vi Duomo 259, Taranto , la " S.I.Ps.A" Società italiana Psicodramma Analitico -Centro didattico di Bari, in collaborazione con l'Associazione studentesca giuristi Jonici, organnizza l'incontro dibattito TI AMO , TI UCCIDO che intende affrontare la questione di gande attualità che è il femminicidio. Conduce il dott. Luigi Miscioscia - psicologo e psicoterapeuta
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Nei giorni scorsi, insieme con altre sigle sindacali ed Assolavoro, abbiamo siglato l’ipotesi di accordo per il 4° rinnovo del contratto nazionale (C.c.n.l.) dei lavoratori in somministrazione.I contenuti dell’accordo, che le Parti sottoscriveranno definitivamente il prossimo 30 settembre, determinerà risultati a nostro giudizio positivi per le condizioni di questi lavoratori i quali, in modo sempre crescente, attirano le attenzioni e l’interesse delle aziende.
Sono almeno quattro le questioni più rilevanti dell’accordo che vogliamo evidenziare.
Intanto si rafforza l’istituto della rappresentanza sindacale nelle Aziende dove il lavoratore in somministrazione è chiamato ad operare (ogni 15 dipendenti che abbiano almeno due mesi di missione), mediante l’istituzione di regole, rafforzamento di ruoli e permessi retribuiti.
La seconda questione riguarda lo sviluppo della Bilateralità attraverso azioni di sistema per politiche attive del lavoro a favore delle fasce giovanili e dei fuoriusciti dal mercato del lavoro, con la costituzione di sportelli territoriali e l’istituzione di un fondo di solidarietà.
Terzo punto nodale è la parità di trattamento economico, il rafforzamento delle missioni lunghe di servizio ed incentivi per le Agenzie del lavoro che promuovono assunzioni a tempo indeterminato.
Infine, si introducono criteri di flessibilità in alcuni settori come turismo, grande distribuzione organizzata, logistica, alimentare agricoltura, telecomunicazioni e servizi alla persona, riconoscendo al lavoratore una retribuzione minima a fronte di una disponibilità dichiarata. Un principio, quest’ultimo, da noi particolarmente sostenuto in questi anni, ovvero che la flessibilità deve essere retribuita maggiormente rispetto al lavoro fisso.
Come Felsa Cisl territoriale Taranto Brindisi ribadiamo la nostra soddisfazione per i contenuti dell’ipotesi di C.c.n.l., costituendo esso ulteriore, sostanziale passo avanti nel cammino di conquista delle tutele per tutti quei lavoratori che, fino a ieri, erano i precari per antonomasia del mondo del lavoro. A loro la Felsa e la Cisl Taranto Brindisi continuano a dedicare attenzione massima, assicurando rappresentanza politica, tutela e servizi specifici. Per ulteriori informazioni questi lavoratori possono continuare a trovarci presso la sede del Coordinamento territoriale di via Regina Elena, n. 126 a Taranto (Tel. 099 4526862 - int. 39 – Fax 099 4520455 e-mail:
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Cosimo Giannattasio
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Dalle aziende dell’indotto Ilva segnali di forte preoccupazione per un eventuale blocco dei pagamenti, malgrado la situazione complessiva sia ancora sotto controllo. Confindustria Taranto esorta il Governo a far presto per garantire la ripresa della produzione, auspicando un provvedimento che metta davvero fine ad un braccio di ferro senza precedenti. Intanto i cattivi segnali che giungono dal sistema creditizio aprono un altro fronte di discussione: salvo cambiamenti di rotta da parte delle banche, Confindustria convocherà a breve i direttori degli istituti di credito per un confronto a tutto campo sulle criticità denunciate dalle imprese.
Forte preoccupazione per un eventuale blocco dei pagamenti, altrettanta apprensione per la tenuta ed il futuro delle proprie aziende. Una vasta platea di imprenditori dell’indotto Ilva ha mostrato ieri, nel corso di un apposito incontro convocato ad hoc dal Presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo e dal Presidente della sezione metalmeccanica Pietro Lacaita, i chiari sintomi del clima di grande tensione che la vicenda Ilva, con i suoi ultimi sviluppi, sta determinando.
Due, in sostanza, gli aspetti emersi: il primo, la situazione dei pagamenti ai fornitori del centro siderurgico risulta ancora essere, sia pure nei limiti massimi consentiti, sotto controllo, nel senso che non si evidenziano ritardi tali da ricondurre all’emergenza; il secondo, già in atto da diversi mesi, riguarda invece le restrizioni del credito, sempre più evidenti alla luce di una palese mancanza di fiducia delle banche nei confronti del sistema dell’indotto Ilva.
A fronte di tutto questo, è inevitabile che la preoccupazione da parte degli imprenditori raggiunga livelli di guardia, confutando totalmente le tesi secondo le quali il sistema Taranto legato ad Ilva risulti slegato da eventuali ripercussioni legate alle ultime vicende giudiziarie. Vero è, invece, che gli ultimi sequestri vanno ad investire un’intera, macroscopica filiera, fra dipendenti diretti, indotto e sub indotto, che non consente di stabilire linee di demarcazione fra nord e sud, e tantomeno di considerare l’area di Taranto, peraltro epicentro della nota catena di eventi, come un’isola felice.
Confindustria Taranto, alla luce di tutto quello che sta investendo il territorio, ritiene urgentissimo che da parte del Governo si producano provvedimenti realmente risolutivi della complessa vicenda, che garantiscano la ripresa immediata della produzione (e quindi della piena attività di tutto l’indotto, che contempla non solo le imprese fornitrici ma anche altri sistemi, dai trasporti all’energia) e che soprattutto mettano la parola fine al lungo braccio di ferro fra Governo e magistratura.
Non è più concepibile che ad ogni provvedimento dei giudici consegua una legge straordinaria; non è più ammissibile che il futuro del sistema siderurgico, fondamentale per l’economia italiana, sia legato al filo sottilissimo delle carte bollate.
E’ ancora una volta il caso di sottolineare come non si possa penalizzare un’intera filiera, di piccole, medie e grandi aziende sane in nome di un generalizzato repulisti conseguente alla rigida applicazione di norme di legge e ad un ancor più pervicace teorema antindustriale peraltro palesemente controcorrente con tutto il resto d’Europa.
Il rischio è di perdere di vista la realtà.
E’ altrettanto evidente, infatti, come la vicenda, avviata inizialmente per inquisire una proprietà privata, sia diventata a tutti gli effetti un’emergenza pubblica e quindi sociale, con effetti potenzialmente devastanti.
E’ questo il presupposto che – a parere di Confindustria Taranto - dovrebbe animare l’azione, metodica e strutturata, del Governo, da sostituire ad atteggiamenti di attesa o peggio ancora provvedimenti–tampone troppo fragili per non rischiare di auto- vanificarsi, come è già avvenuto, con la frequenza di due-tre mesi. In gioco c’è la posta altissima di una desertificazione industriale che è dietro l’angolo, di un punto di non ritorno che non consente più né rinvii né errori. Uno dei chiari segnali di allarme di una situazione che rischia di precipitare sta proprio nelle restrizioni del sistema creditizio cui si accennava prima; Confindustria convocherà infatti a breve i direttori degli istituti di credito per un confronto a tutto campo sulle possibili soluzioni da praticare in un contesto di forti criticità. Le stesse denunciate, più volte e oramai da troppo tempo, dalle imprese di ogni settore.
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L'Associazione OFFICINE TARANTO, in linea con quanto previsto dallo Statuto e alle linee programmatiche individuate dal Consiglio di Amministrazione riunitosi nei giorni scorsi sotto la Presidenza di Angelo Lorusso, intende offrire informazioni e assistenza ai giovani per la ricerca di nuove opportunità lavorative soprattutto a seguito di due recenti interventi che hanno la finalità di favorire l’attivazione dei tirocini formativi volti ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Si tratta della L.R. n. 23 del 4 agosto 2013, recante “norme in materia di percorsi formativi diretti all’orientamento e all’inserimento nel mercato del lavoro” e del Programma AMVA – antichi mestieri a vocazione artigianale.
La prima, pubblicata sul B.U.R.P. n. 109 del 7 agosto 2013, disciplina “norme in materia di percorsi formativi diretti all’orientamento e all’inserimento nel mercato del lavoro” e che distingue tra: Tirocini formativi e di orientamento; Tirocini “estivi”; Tirocini di inserimento/reinserimento. Ai tirocinanti spetta un’indennità mensile pari a € 450,00 lordi erogati dal soggetto ospitante e parzialmente finanziati dalla Regione (oggetto di specifico Avviso) per 30 ore settimanali. Il soggetto ospitante potrà beneficiare di incentivi qualora decida di assumere il tirocinante con contratto a tempo indeterminato.
Con il programma “AMVA – apprendistato mestieri a vocazione artigianale”,il Ministero del Lavoro intende sostenere l’occupazione giovanile attraverso tirocini di inserimento al lavoro ed uno stanziamento di 10 milioni di euro gestiti da Italia Lavoro. Il Bando, a sportello, scade il 31 dicembre 2014 (salvo esaurimento risorse) ed è finalizzato a dare un sostegno a giovani laureati , disoccupati o inoccupati, residenti in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con età tra 24 e 35 anni (non compiuti) e definiti c.d. “NEET”, ovvero che non hanno un’occupazione e non sono in formazione. Il Bando è rivolto alle aziende che desiderano ospitare soggetti tirocinanti, e ai giovani alla ricerca di un’occupazione; le prime, dalle ore 12:00 del 9 settembre 2013 possono già dare la loro disponibilità ad ospitare tirocinanti; i secondi potranno consultare l’elenco delle aziende aderenti ed inoltrare la propria candidatura, dalle ore 12:00 del prossimo 23 settembre 2013. Ai tirocinanti è riconosciuta una borsa di tirocinio del valore pari a € 500,00 mensili (massimo sei mensilità) per tirocini svolti nelle regioni “convergenza” e € 1.300,00 mensili per tirocini svolti nelle regioni “competitività”. Il tirocinio, da formalizzarsi tra azienda e tirocinante mediante convenzione, comporta per chi si affaccia al mondo del lavoro, un impegno settimanale tra 30 e l40 ore. Al termine Italia Lavoro rilascerà al tirocinante attestazione finale, salvo la frequenza di almeno il 70% delle ore previste di tirocinio.
L’Associazione OFFICINE TARANTO (www.officinetaranto.org), con sede nel centro storico di Taranto, alla Via Duomo n. 170, intende offrire un sostegno concreto ai giovani ed alle aziende interessati ad avere maggiori informazioni sui Bandi ed assistenza nell’inoltro delle candidature. Uno Sportello è disponibile a partire da Martedì 24 Settembre 2013 e per tutti i venerdì dal 27 settembre al 20 dicembre dalle ore 17,30 alle 19,30. Sarà presente l’esperto dott. Biagio Provenzale per fornire tutte le informazioni necessarie. L’Assessore Regionale alla Formazione Professionale Alba Sasso, in un incontro avuto con il Presidente dell’Associazione, ha confermato la sua presenza in una delle giornate di apertura dello Sportello allo scopo di illustrare le ultime novità sull’argomento che saranno emanate agli inizi del prossimo mese di ottobre. Così come sono stati avviati contatti anche con l’Agenzia regionale di Italia Lavoro per definire una riunione con i loro dirigenti. Per informazioni è possibile recarsi nella sede dell’Associazione tutti i giorni, escluso sabato e festivi, dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 o telefonare allo 099 2217355 o inviare una mail a
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Questo il calendario degli appuntamenti previsti per l’anno 2013:
Martedì 24 settembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 27 settembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 4 ottobre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 11 ottobre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 18 ottobre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 25 ottobre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 8 novembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 15 novembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 22 novembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 29 novembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 6 dicembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 13 dicembre
Ore 17:30 – 19:30
Venerdì 20 dicembre
Ore 17:30 – 19:30
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Prima della chiusura temporanea prevista per il 30 settembre, propedeutica ai lavori di riallestimento, nel fine settimana dal 20 al 22 settembre, le collezioni del MARTA saranno fruibili secondo il seguente orario:
Venerdi 20 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00)
Sabato 21 settembre: orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (ingresso consentito fino alle ore 22.30; dalle ore 20.00 ingresso gratuito)
Domenica 22 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00).
Anche sabato 21 settembre, sarà possibile accedere alle collezioni permanenti dalle ore 20.00 alle ore 23.00 con ingresso gratuito (accesso consentito fino alle ore 22.30), nell’ambito del progetto OPEN DAYS promosso dall’Agenzia Puglia Promozione in accordo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia.
Durante l’apertura prolungata, sarà possibile usufruire di visite guidate gratuite, a cura di archeologi della Soprintendenza, alle ore 20.00 e alle ore 21.30. Si richiede la prenotazione telefonica allo 099/4532112.
L’apertura del fine settimana è una delle ultime occasioni per visitare, sempre con ingresso gratuito, la mostra Negli occhi della Gorgone. Il volto di Medusa sulle antefisse di Taranto.
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