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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

E' stata una visita lampo quella del Premier Matteo Renzi a Taranto. Accompagnato da rappresentanti del Governo Centrale, si è parlato di IlVA (per noi l'Ilva è una questione di interesse nazionale - ha detto -  la scommessa di come si può fare impresa rispettando la salute. La scommessa dell'Ilva - ha detto ancora - è la scommessa di questo governo e la scommessa in genere di tutti gli italiani perbene che credono di poter dare un futuro alla siderurgia e alla produzione industriale in Italia"), di Tempa Rossa (il progetto verrà presentato nella sede di Confindustria martedi 16 settembre alle 11.30), dei tanti altri problemi che frenano lo sviluppo della Provincia ionica, si è parlato di ambiente, di risorsa mare, di nuove occasioni di crescita e di lavoro. E' stata una visita a sorpresa e inaspettata, fatta in maniche di camicia bianca (nella foto), che si è conclusa in circa due ore perchè la Fiera del Levante (dove invece si è presentato di tutto punto, in giacca e cravatta) chiamava. Proteste al suo arrivo sotto la Prefettura da parte di quei tarantini che non ce la fanno più, che vogliono un cambiamento sulle politiche per Taranto.(i manifestanti hanno urlato "buffone" e scandito lo slogan "Taranto libera"). E il premier in tal senso ha promesso che sarà a Taranto di nuovo nel mese di dicembre, anche perchè questo breve incontro forse è servito a poco o forse a niente. Giusto per fare contenti gli imprenditori che premono per una rapida inversione di tendenza, diversamente - hanno ribadito al Premier - il rischio è il Crack, il fallimento della Città e della provincia ionica, delle imprese che spingono per essere giustamente pagate dall'Ilva per far fronte agli impegni assunti per stipendi, tasse, investimenti fatti, debiti con gli Istituti di credito.      Nella stessa giornata Taranto è stata al centro dell'attenzione delle notizie nazionali anche per il rientro in Italia del Marò Massimiliano Latorre (che si fermerà per quattro mesi nella sua città natale, quella Taranto che tanto ha sognato in questi due lunghi anni "indiani"). Ad attenderlo al suo arrivo all'aeroporto militare di Grottaglie il Ministro della Difesa Pinotti che forse avrebbe fatto bene anche ad aprofittare dell'occasione per dare certezze per il nostro Arsenale M.M., abbandonato a se stesso con le imprese ed i lavoratori che chiedono di poter lavorare, di poter offrire capacità e professionalità.

La valorizzazione delle aree urbane della città di Taranto, con particolare riguardo agli ambiti commerciali (Borgo, via Carrare Battisti, viale Liguria )  è un tema che vede da tempo impegnata la Confcommercio in un percorso  di analisi, confronto e  proposizione da porre alla base dell’identità dei Distretti Urbani del Commercio.

In tale ambito prende vita il Progetto ‘Navatar. it – Naviga e valorizza Taranto commerciale’,  realizzato da Confcommercio Taranto, in collaborazione con  Comune di Taranto e Città Fertile (gruppo di professionisti e cittadini attivi, costituito in associazione per promuovere l’urbanistica partecipata),  e finanziato dalla Regione Puglia-  Programma Operativo FERS Puglia 2007/13 ‘Realizzazione di processi partecipativi via web’ .

Il progetto sarà presentato alla stampa lunedì 15 settembre alle ore 11 presso la sede provinciale di Confcommercio.

All'incontro con i giornalisti interveranno: il presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo Giangrande; il presidente della categoria ICT di Confcommercio, AldoManzulli; l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Taranto, Gionatan Scasciamacchia; Fedele Congedo (Città Fertile).

 

Ultimi fine settimana d’estate per fruire delle aperture prolungate serali del Museo Nazionale Archeologico di Taranto:

 

Venerdì 12 settembreè previsto il prolungamento di orario di visita fino alle ore 22.00 (chiusura biglietteria ore 21.30). Alle ore 20.15 verrà effettuata una visita guidata gratuita a cura di archeologi della Soprintendenza (prenotazione telefonica al numero 099/4532112).

Ingresso a pagamento, riduzioni ed esoneri come da normativa.

 

Sabato 13 settembre il MARTA sarà aperto fino alle ore 23.00 (chiusura biglietteria ore 22.30), nell’ambito del programma Open Days promosso dall’Agenzia Regionale Puglia Promozione. Sono previste due visite guidate gratuite alle ore 20.15 e alle 21.30 (prenotazione telefonica al numero 099/4538639). Durante l’apertura del sabato sarà fruibile anche il Teatro virtuale.

Ingresso gratuito.

 

Nel percorso museale, ai contesti archeologici si alternano anche sculture, quadri e disegni della mostra Giacomo Manzù e le sue donne.

!728 migranti stanno sbarcando a Taranto da Nave San Giusto provenienti da Libia, Siria, Nigeria, Palestina, Marocco e altri Paesi in guerra o colpiti dalla povertà. A bordo donne, uomini, bambini che fuggono dalla guerra ma anche dalla miseria. Ci sono 19 donne in stato interessante e oltre 200 bambini alcuni dei quali potrebbero essere senza genitori e quindi destinati all'affido. La macchina dei servizi è pronta ad accogliere questo nutrito gruppo di profughi che sarà poi smistato nelle diverse strutture presenti sul territorio.

Opposizione al decreto ingiuntivo: l’istituto di credito non solo deve produrre in causa gli estratti conto, ma dare anche prova di averli, di volta in volta, comunicati al cliente.

A cura di Amedeo Cottino

Nel caso in cui la banca notifichi, al proprio cliente, un decreto ingiuntivo per lo scoperto sul conto corrente e quest’ultimo proponga opposizione davanti al tribunale (per esempio, sollevando eccezioni come l’applicazione di tassi usurari, l’anatocismo o conteggi non esatti), l’istituto di credito, per poter vincere la causa, è tenuto non solo a produrre i singoli estratti conto, ma deve anche dimostrare di averli comunicati, di volta in volta, al correntista in modo di consentirgli di contestarli. La legge, infatti, prevede che il cliente abbia sempre 60 giorni di tempo dalla ricezione dell’estratto conto inviatogli dalla banca per impugnare gli importi ivi indicati (leggi: “Come contestare l’estratto conto bancario”).

 

È questa la sintesi di una interessantissima ordinanza emessa dalla Cassazione: un provvedimento che, in un periodo in cui le istituzioni sembrano favorire gli interessi delle banche (leggi: “Il Governo reintroduce l’anatocismo”), spezza invece una lancia a favore del cittadino [1].

 

Ricordiamo che la banca può ottenere il decreto ingiuntivo solo producendo il “saldaconto”: e ciò per via di tale procedimento che è certamente caratterizzato da maggiore speditezza e sommarietà (attenzione però: molti decreti ingiuntivi per finanziamenti e mutui sono mulli!). Ma poi, nell’eventuale giudizio di opposizione promosso dal correntista, l’istituto non può più limitarsi a richiamare tale documento, ma deve dimostrare, con ulteriori elementi, che la sua pretesa è fondata. Tali prove sono:

 

1. il contratto di conto corrente;

 

2. tutti gli estratti conto emessi durante il rapporto; questi ultimi, infatti, che costituiscono un elemento più analitico per verificare l’esistenza del credito vantato, certificano in dettaglio le movimentazioni debitorie e creditorie intervenute dall’ultimo saldo contabile con le condizioni attive e passive praticate dalla banca al cliente. E hanno dunque una valenza probatoria ben più forte del saldaconto;

 

3. la dimostrazione che, nel corso del rapporto di conto corrente, la banca ha, di volta in volta,comunicato tali estratti conto al cliente, in modo che quest’ultimo avesse contezza delle voci della documentazione contabile non direttamente in giudizio, ma già prima. Ed è proprio questo l’aspetto più interessante e innovativo della sentenza in commento. Le banche, infatti, sono solite (almeno sino ad oggi) inviare tali comunicazioni con posta semplice e non con raccomandata a.r. Con la conseguenza che il creditore avrà un compito, se non impossibile, assai arduo nel fornire tale dimostrazione. Parrebbe, così, di immaginare – qualora il precedente fosse confermato anche dalle successive sentenze – che le banche non avrebbero più alcuna possibilità di recuperare i propri crediti…

 

In definitiva, è sempre l’istituto di credito ad avere l’onere della prova (e al correntista basta contestare gli interessi sul conto per obbligare la banca alla prova contraria): facile o difficile che essa sia.

In pratica

Se il debitore propone opposizione al decreto ingiuntivo, la banca non solo deve produrre in causa tutti gli estratti conto, ma deve anche dimostrare di averli periodicamente comunicati al cliente: una prova che, allo stato attuale, sarà assai difficile da raggiungere, posta la – pessima – abitudine degli istituti di credito di fornire le suddette comunicazioni solo con posta semplice e non con raccomandata a.r.

 

Prima il botta e risposta tra Losappio(Sel)  e Mazzarano (Pd), ora quello tra Cervellera e Stefàno, entrambi di Sel, il caso "Tempa rossa"  infiamma il dibattito e diventa terreno di scontro all'interno del centrosinistra regionale in piena campagna elettorale per le imminenti primarie. Questa volta è Dario Stefàno (candidato alle primarie)  a puntualizzare la propria posizione in risposta ad Alfredo Cervellera  (che ha deciso di non sostenere il suo compagno di partito ma di appoggiare il candidato del Pd Michele Emiliano) che lo aveva chiamato in causa. Di seguito la nota di Stefàno che mette in evidenza i pareri già espressi ma non esclude che questi possano essere rivisti purchè in un clima lontano dalle polemiche.

“Rispondo volentieri al Consigliere regionale Alfredo Cervellera, che mi chiama in causa come candidato alle primarie del centrosinistra ed ex assessore regionale, perché ho ancora una volta la possibilità di ribadire la mia valutazione politica, al netto delle sue interpretazioni fantasiose, rispetto ad un tema chiave delle politiche pubbliche regionali. Attuali e future. Taranto e la sua storia ci dicono chiaramente che non ci sono alternative alla ambientalizzazione dei processi produttivi. Da lì occorre ripartire riducendo l’impatto degli impianti già esistenti.  È l’unica strategia da applicare e che non riguarda solo Ilva o Taranto, ma tutta la Puglia.

 

Specificatamente a Tempa Rossa è utile ricordare che il progetto è soggetto alla normativa VIA e AIA, entrambe attribuite alla competenza dello Stato, in quanto l’opera ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale di Taranto. ENI ha presentato istanza di compatibilità ambientale e di autorizzazione integrata ambientale al Ministro dell’Ambiente il 15 aprile 2010 che, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, nell’ottobre 2011 ha decretato la compatibilità ambientale di Tempa Rossa autorizzando contestualmente  l’esercizio.

 

La Regione Puglia ha espresso il proprio parere endoprocedimentale di VIA con la famosa delibera in questione, sulla scorta del parere tecnico rilasciato dal Comitato regionale di VIA ed in considerazione, tra l’altro, dell’orientamento favorevole espresso dalla Provincia e dal Comune di Taranto. Peraltro si tace sul fatto che il parere della Regione contiene alcune prescrizioni, di carattere ambientale e sanitario, che la Regione stessa ha chiesto al Ministero di tener conto nel prosieguo dell’iter. Non ricevendo però, almeno sino ad oggi, alcun riscontro. Ma questo sembra non attrarre l’interesse del nostro consigliere regionale.

 

Rilevo che Cervellera, eletto con me nella stessa maggioranza nel 2010, prima di rilasciare dichiarazioni ruvide ma inconsistenti, avrebbe potuto usare l’accortezza di chiedere ai competenti  uffici la documentazione utile ad approfondire.

Ad ogni modo spero tanto che queste precisazioni lo tranquillizzino inducendolo ad assolvere a quella funzione di controllo che può ancora esercitare, da consigliere tuttora in carica, nell’assolvimento del proprio ruolo.

 

Concludo osservando che non è contrapponendo questioni tra loro diverse che si fanno gli interessi della nostra comunità. La vicenda della TAP è diversa da TEMPA ROSSA: a San Foca il Comune sin dall’inizio ha motivato il proprio no al progetto intervenendo nel procedimento VIA regionale con proprie osservazioni. A Taranto le istituzioni rappresentative del territorio, Comune e Provincia, come detto hanno invece espresso parere positivo. Rimettere in discussione le valutazioni di allora, posizione legittima, è cosa diversa dall’alimentare contrapposizioni improprie e polemiche pretestuose.”

 

 Presenta a Palazzo Pantaleo, nel centro storico di Taranto, l'edizione 2014 di stArt up festival, un ampio e articolato contenitore di eventi culturali a cura della rete di residenze teatrali pugliesi una/net, in collaborazione con numerosi partner locali. Programmato in diversi luoghi d'arte dell'Isola e all’auditorium TaTÀ di via Deledda ai Tamburi, il festival si svilupperà dal 20 al 27 settembre prossimi. Nel corso dell'incontro con la stampa sono stati ufficializzati, oltre agli spettacoli (dodici in totale, di cui tre "prime" nazionali e quattro regionali), le installazioni, i workshop, gli incontri letterari, i laboratori .

“StArt up- ha spiegato il presidente del Crest Clara Cottino- un piccolo festival di teatro contemporaneo, nasce 3 anni or sono, in un auditorium di un quartiere periferico di una città periferica, con l’obiettivo di gridare: “Ehiii, siamo quiii”. Siamo qui da tanti anni, a fare teatro, a cercare di farlo bene, con qualità e discrezione, in una città senza qualità.

Quella voce è arrivata a tanti, allargando via via l’ambito di quanti ci conoscevano o conoscevano il nostro teatro. Il teatro del Crest.

Il piccolo festival  realizza già dopo il primo anno una nuova “magia”, quella di essere figlio non di una sola compagnia, ma di sei compagnie e teatri  sparsi in 4 diverse province pugliesi, che riescono a unire le proprie risorse e i  bisogni comuni per realizzare un festival low cost da cui la voce si leva ancora più forte, e critici e operatori del grande Circo del Teatro Contemporaneo si accorgono di stAr tup e del TaTÀ che sta nel quartiere Tamburi, quello ormai famoso in tivù per essere il rione dell’Ilva e dei tumori.

Alla terza edizione, il piccolo Festival cresce un po’, cresce prima di un giorno, e poi un altro e così via, e questa volta la voce vuole gridare verso la città, la propria città. Taranto.

Arriva un riconoscimento ed un sostegno concreto dalla Regione e dal TPP, il progetto ICE, che aiuta a realizzare il desiderio ed il nuovo obiettivo: allargare stArt up alla città, non più solo interlocutori interni al settore teatro e un manipolo di coraggioso pubblico settembrino, ma provare a interloquire concretamente con il territorio con il duplice obiettivo:

far conoscere stArt up alla città

far comprendere la città da stArt up, così che diventi un’occasione di visibilità positiva della città.

 

Nasce così- ha proseguito la Cottino-un progetto nuovo, non facile da raccontare perché mai concluso, sempre in itinere.

Un progetto intorno al quale chiamare a conoscersi e, magari, collaborare enti diversi, pubblici e privati, grandi e piccoli, noti e meno noti, non per realizzare una inutile e vuota sommatoria di loghi e di sigle, non per nuova forma di found raising. L’intento che guida è quello di provare per una settimana a interagire, ciascuno mettendo a disposizione quello che fa o che può fare: attività o servizi del loro ordinario e qualcosa di più e di diverso. Nuovo e diverso è che tanti enti e associazioni non si ignorino o si sovrappongano, sforzandosi invece di trarre nuova attrattività dal rapporto corretto con l’altro.

Una prima timida prova di quel che si dice “azione di sistema”, un esperimento complesso la cui riuscita può finalmente essere non solo a beneficio di un festival di teatro, ma di una città.

Dal 20 al 27 settembre quanti di passaggio o residenti in città avranno modo di impegnarsi in una serie di attività per conoscere e godere ciò che di bello e di positivo Taranto offrirà in quei giorni:

le visite al Marta, le visite al castello Aragonese, agli ipogei del centro storico, l’incontro con i maggiori scrittori tarantini, gustare la cucina tipica ed anche riflettere su cibo e spreco, le visite guidate nell’Isola, spettacoli in luoghi non teatrali ma  suggestivi, spettacoli in teatro, partecipare a workshop e diventare “spettatori attivi”… e, di certo, qualcosa mi sfugge e qualcosa ancora nascerà.

 

 

Certo- ha concluso Clara Cottino- ci sarà il gruppo di turisti francesi e gli studenti in stage dell’Università, ci saranno i critici e gli operatori e il nostro maggiore auspicio è che ci sia… la città, il nostro pubblico privilegiato.

Ringraziamo davvero, come Crest e come una.net, tutti e vorremmo non dimenticare nessuno:l’Assessorato regionale alla Cultura,  Puglia Promozione, il Comune di Taranto, il Teatro Pubblico Pugliese, la Marina Militare, la Soprintendenza Archeologica e il Marta, la Confcommercio, l’Associazione Presìdi del libro, il FAI, le Sciaje, Domus Armenorum, Taranto Sotterranea, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, l’Istituto per la Storia e l'Archeologia della Magna Grecia, LABuat, Nobilissima Taranto, Officine Taranto, ringraziamo chi ha accolto con speranza di cambiamento, con desiderio di partecipare per fare meglio e di più per Taranto e per gli operatori di teatro in Puglia.”

 

Il Programma

sabato 20 settembre 2014

 

ore 21:00 | piazza Municipio, Città vecchia
●Armamaxa teatro ALL’INSÙ

passeggiata teatrale tra i balconi del centro storico di Taranto|con Nunzia Antonino, Pino Basile, Alberto Cacopardi, Michele Ciccimarra, Giuseppe Ciciriello, Valentina Elia, Giulio Ferretto, Ferdinando Filomeno, Simona Gubello, Francesco Lanciotti, Mirko Lodedo, Ilaria Magagna, Eufemia Mascolo, Enrico Messina, Micaela Sapienza, Saverio Suma | supervisione artistica e coordinamento messa in scena Micaela Sapienza ed Enrico Messina | coordinamento musicale Mirko Lodedo | coordinamento tecnico Francesco Dignitoso e Piero Santoro | coordinamento della produzione Michela Cerini | amministrazione Domenica Ligorio | un progetto di Armamaxa teatro/Casarmonica - Zona 167 - Flic Scuola di Circo di Torino/Tessuto Corporeo

 

Un grande spettacolo-evento di piazza che “costringe” gli spettatori ad alzare lo sguardo all’insù e a rinnovare il proprio stupore per le meraviglie architettoniche e urbanistiche delle città pugliesi. La drammaturgia dello spettacolo condotta per mano dalla partitura musicale originale si compone, di volta in volta, “in situ” a tessere una trama visiva ed emozionale che gli spettatori, essi stessi parte dell’evento, percepiscono come un avvenimento fuori dall’ordinario.

[il programma]

 

                                                venerdì 19 - sabato 27 settembre 2014        

 

orari diversi| foyer TATÀ, quartiere Tamburi

● incontri:Allenare lo sguardo. L’arte dello spettatore

percorso di accompagnamento alla visione degli spettacoli teatrali rivolto al pubblico condotto da Massimo Marino, giornalista e critico teatrale, docente al DAMS dell'Università degli studi di Bologna

 

mercoledì 24 - sabato 27 settembre 2014

 

dalle ore 17:00 alle 20:00 | Sant’Andrea degli Armeni, Città vecchia

●●Babilonia Teatro CON IL MARE FACEVAMO IL PANE (20')

lavoro sonoro creato da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani | punto di ascolto per uno spettatore alla volta

 

Con il mare facevamo il pane è un esperimento. Provare a raccontare Taranto attraverso una voce. Attraverso le voci della città. Attraverso la nostra rielaborazione delle voci della città. Taranto e il suo mare. Taranto e la sua fabbrica. Taranto e il suo mondo che ti ingloba e ti respinge.

 

 

mercoledì 24 settembre 2014

 

ore 18:30 | MuDi (Museo Diocesano), Città vecchia

●● Bottega degli Apocrifi ResSòrt!(55’)

democraticamente tratto da Un nemico del popolo di Ibsen | riscrittoda Stefania Marrone | regia Cosimo Severo | in scena Angelica Dipace, Luigi Carfora, Valeria Natuzzi, Grazia Vacca, Nunzia Mortato, Federica Pertoso, Dora Macripò, Michela Albani, Alessandra Gigante, Viviana Rago, Annalisa Cangiulli, Antonella Labriola, Albino Morciano, Andrea Littorio, Cosima Pignatelli, Elisa Martucci, Daniela Delle Grottaglie, Andrea Santoro, Serena Tondo, Elena Patisso, Michele Bramo, Francesca Colucci, Alessandra Linciano, Andrea Petrini, Carla Molinari, Claudio Lapenna, Giuseppe Opinto, Alessandro Opinto, Francesca Semeraro, Lucia Simonetti, Anna Novellino, Giovanni Di Lonardo, Giancarlo Luce, Luigi Tagliente | evento finale di Acqua +, laboratorio aperto alla città di Taranto, nell’ambito di stArt up teatro 2014

 

Questa azione teatrale è stata resa possibile grazie alle parole di Ibsen del 1882, a quelle di Miller del 1950, a quelle di politici, dirigenti e presidenti vari che ci è capitato di incontrare, al disgraziato fatto che possiamo ancora dire che è sempre la stessa storia, e più di tutto agli attori e ai cittadini di Taranto che hanno accettato senza riserve di giocare a questo gioco insieme a noi.

 

ore 21:00 | sala TaTÀ, quartiere Tamburi

●  Deflorian/Tagliarini REWIND omaggio a Café Müller di Pina Bausch (70’)

di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini | coproduzione Planet 3 e Dreamachine | con il contributo dell’Imaie e la collaborazione di Area 06-Roma, Rialto Santambrogio, Roma, Florian TSI, Pescara, Centro Artistico Grattacielo, Livorno, Armunia - Castiglioncello

 

1978. Café Müller di Pina Bausch. Un infarto teatrale nel mondo della danza. Un evento artistico, un pezzo di storia dell’arte del ‘900. Per tutti noi – troppo giovani allora - Café Müller è stato una pietra di paragone, un mito, una frase fatta. A distanza di trent’anni abbiamo preso Café Müller come punto di partenza. Quell’oggetto oggi è inevitabilmente altro: il tempo trasforma, cancella, confonde e l’idolo, intoccabile e mitizzato si frantuma, rimangono le sacre macerie.  Finalmente le macerie. E allora è possibile camminare tra queste macerie, prenderne in mano una, guardarla da vicino e frantumarla ulteriormente. E’ possibile finalmente ridere. Con quello che resta è possibile fare tutto.

 

ore 23:00 | spazio off TATÀ, quartiere Tamburi

●● Principio Attivo Teatro OPERA NAZIONALE COMBATTENTI - studio (20’)

drammaturgia Valentina Diana | regia Giuseppe Semeraro | con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro | bande sonore e musiche Leone Marco Bartolo

 

Ispirato ai Giganti della montagna, in particolare all’ultimo atto, che non fu scritto, i cui appunti sono stati dettati da Pirandello al figlio Stefano, l’idea dello studio è di lavorare intorno a questo finale incompiuto e di svilupparlo attraverso una compagnia di anziani o variamente disadattati, fuori dal tempo, fuori tempo, in qualche modo anacronistici, di un anacronismo che non è collocabile nel tempo cronologico ma che piuttosto rappresenta l’estraneità alla modernità, alla contemporaneità. Una compagnia che non è al passo con i tempi, che non si è né integrata né collocata.

 

 

giovedì 25 settembre 2014

 

ore 10:30 | foyer TATÀ, quartiere Tamburi  

  incontro:IETM international network for contemporary performing arts a cura di Laura Valli (presidente Associazione Etre,rete delle residenze teatrali della Lombardia)

 

Più di 300 organizzazioni professionali provenienti da 40 differenti Paesi, attive nel mondo del teatro e della danza, sono membri dell'IETM. I soci, direttori di festival, organizzatori di teatri o di centri artistici o culturali, produttori indipendenti, scrittori o critici, sono tutti impegnati a creare una sinergia nel realizzare scambi internazionali di spettacoli e operazioni di arte scenica attraverso i networks.

 

ore 17:00 | foyer TATÀ, quartiere Tamburi

  alle cinque della sera:presentazione libroSik-Sik l'artefice magico a cura di Giulio Baffi (Guida Editore, 2013)

 

Giulio Baffiha recuperato dal suo archivio la registrazione audio di Sik-Sik che Eduardo mise in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli il 13 maggio del 1979. Fu l'ultima volta che De Filippo, settantanovenne e già molto malato, calcò le scene. Ne è venuto un bel libro/cd pieno di memorie e testimonianze.

 

ore 18:30 | spazio off TATÀ, quartiere Tamburi

●● Salvatore Marci SETTE OPERE DI MISERICORDIA E MEZZO (60’)

accadimento teatrale a causa di Salvatore Marci | con la complicità di Maristella Tanzi e Daniele Lasorsa e i chiaroscuri di Michelangelo Campanale | coproduzione La luna nel letto/Associazione Tra il dire e il fare | prima nazionale

 

Diviene lampante ormai da troppi segni che tutto ciò che mi faceva vivere un tempo ora non mi sostiene più. Perso in questo neo-medio-evo-post-moderno alla ricerca della misericordia, sublime gesto gratuito senza remissione di peccato, io accado, attraverso infinite ed impossibili esistenze, in questo luogo chiamato scena. Richiedendo a voi e a me stesso un’opera di misericordia per ciascuna condizione traghettata, vi offro una sensazione o forse qualcosa di più. Il fatto mettetelo voi.

 

ore 21:00 | sala TaTÀ, quartiere Tamburi

● Teatro Sotterraneo BE NORMAL! (50’)

concept e regia Teatro Sotterraneo | in scena Sara Bonaventura e Claudio Cirri | scrittura Daniele Villa | luci Marco Santambrogio | coproduzione Associazione Teatrale Pistoiese - Centrale Fies | prima regionale

 

“Cosa fai per vivere?”. Teatro Sotterraneo guarda in faccia la propria generazione e costruisce uno spettacolo teatrale su domande e dubbi che circolano sempre più spesso nell’aria: “ti pagano, quanto, quante ore al giorno lo fai, per quanto ancora pensi di farlo? Ho visto le migliori menti della mia generazione perdersi e lasciar perdere. Ho visto le migliori menti e anche le peggiori guardare dritto negli occhi il proprio daimon e sparargli, tanto che me ne faccio”.

 

 

 

ore 23:00 | Palazzo Pantaleo, Città vecchia

●●Angeloni/Ripa SANTI, BALORDI E POVERI CRISTI (90’)

di e con Giulia Angeloni e Flavia Ripa | in collaborazione con Associazione culturale Nahia

 

Due cantastorie, racconti e musica. Una corte dei miracoli fatta di santi, balordi, freaks, disadattati. Come il bambino nato con due teste da un padre che lo voleva il più intelligente del mondo, Marietta che s’innamora di uno che sente cantare per strada dalla sua cella del Regina Coeli, le tre vecchie del Quadraro che sognano uno sceicco come quelli del cinema o Ninetto che ha pregato San Giuseppe tutta la vita e spera di essere il primo della sua famiglia a guadagnarsi il Paradiso. O ancora Gesù Cristo e San Pietro in giro per il mondo in incognita, protagonisti di una serie di avventure comiche e picaresche.

 

venerdì 26 settembre 2014

 

ore 10:00 | Palazzo Pantaleo, Città vecchia

 ● tavolo di approfondimento: Linguaggi del teatro contemporaneo

in collaborazione con ANCT | con la partecipazione di critici,  attori, registi, musicisti, operatori dello spettacolo | coordina Giulio Baffi (presidente Associazione Nazionale Critici di Teatro)

 

Una occasione di incontro e di scambio di esperienze e conoscenze per una ricognizione "dalla parte della critica" dei linguaggi che alimentano oggi il teatro italiano ed europeo, proponendo nuovi orizzonti di rappresentazione, possibilità non convenzionali di confronto con il pubblico, con gli autori, con una idea di regia e messa in scena a volte "fuori dagli schemi".

 

ore 17:00 |Terrazza Hotel Akropolis, centro storico

  alle cinque della sera:presentazione Poemetto teatrale: il teatro, i teatranti, gli spettatoridi Massimo Marino (Controscene - CorrierediBologna.it)

 

Si può raccontare il teatro di questi anni in versi? Le poetiche e l’artigianato, le ricerche, i sogni, l’essere attori, spettatori, critici? Si possono esplorare diversamente la dialettica, i contrasti, la storia, le passioni, i dubbi, le illusioni, le esaltazioni, gli investimenti personali e la ricerca di una (nuova) lingua condivisa?

 

ore 18:30 | Palazzo Pantaleo, Città vecchia

●●Nasca Teatri di Terra PSYCHO KILLER - Quanto mi dai se ti uccido? (65’)

di Ippolito Chiarello e Walter Spennato | regia, scene e luci Michelangelo Campanale | con Ippolito Chiarello e con Raffaele Casarano (sax) e Stefano Rielli (contrabbasso) | coproduzione La luna nel letto/Associazione Tra il dire e il fare | prima nazionale

 

Uno "scherzo teatrale", per burlarsi con il sorriso della morte e per denunciare, tra le righe, la facilità dell'uomo contemporaneo a servirsi dell’assassinio per risolvere anche le piccole nevrosi quotidiane. Denunciare l’assoluta inconsapevolezza con cui ci stiamo abituando alla violenza, sempre più normale, nel mondo e nel nostro Paese, dove l’omicidio diventa “show televisivo”, business per avvocati catodici, vetrina per falsi criminologi, meta per gite dell’orrore: un Paese che vede il sangue in tv scorrere da un canale all’altro, senza soluzione di continuità.

 

ore 20:00 | sala TaTÀ, quartiere Tamburi

● Crest - Teatri Abitati CAPATOSTA (60’)

di Gaetano Colella | regia Enrico Messina | con Gaetano Colella e Andrea Simonetti | composizione sonora Mirko Lodedo | scene Massimo Staich |disegno luci Fausto Bonvini | in collaborazione con Armamaxa teatro | prima nazionale

 

Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di venticinque anni appena assunto nello stabilimento. I due potrebbero essere padre e figlio... Solo i gesti, i volti, le voci di attori possono riuscire a raccontare il  sangue di una città ferita e divisa. Oltre l’informazione.   

 

ore 23:00 | spazio off TATÀ, quartiere Tamburi

●● 369 Gradi - Armunia SA VIDA MIA PERDIA PO NUDDA (55’)

liberamente tratto da Delitto e castigo di Fëdor MichajlovičDostoevskij | di e con Leonardo Capuano | prima regionale

 

Lo spettacolo inizia dove il romanzo di Dostoevskij finisce, con Raskòlnikov in carcere. Nella palestra del carcere, palestra dove si pratica la lotta, dove ci si allena e si lotta. Tutto è già avvenuto, Raskolnikov si allena solo, corre sul tappeto, parla, suda, ricorda, tira colpi ad un manichino. Segue la tabella dell’allenamento, il programma, il piano per raggiungere l’obbiettivo: riuscire, vincere. Ancora si sente spiato, osservato: è diffidente, nervoso. Raskòlnikov il lottatore, come lo definì l’ispettore di polizia, è ancora lì a lottare con se stesso, con il suo fallimento, la sua idea, con quel che è accaduto e che a volte gli sembra debba ancora accadere. Un’ora di allenamento, un’ora di delirio in cui riaffiorano i luoghi, le vie la sua stanza, e le persone.

 

sabato 27 settembre 2014

 

ore 10:00 | Palazzo Pantaleo, Città vecchia

●  tavolo di approfondimento: Le Residenze e l’articolo n. 45 del nuovo Decreto Fus

con la partecipazione di operatori e rappresentanti delle Istituzioni | coordina Franco D’Ippolito (coordinatore Interventi Asse IV Linea 4.3 della Cabina di Regia regionale progetti strategici)

 

I protagonisti dei sistemi di residenza regionali consolidati si confrontano alla vigilia dei primi Accordi di Programma Stato/Regioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

ore 17:00 | foyer TATÀ, quartiere Tamburi

 alle cinque della sera: presentazione libro Comico & Politico - Beppe Grillo e la crisi della democraziadi Oliviero Ponte di Pino (Cortina Editore, 2014)

 

Otto milioni di elettori hanno scelto il MoVimento 5 Stelle. Ma perché Beppe Grillo viene considerato un leader politico credibile da milioni di italiani e una grave minaccia da milioni di altri italiani? Come mai un comico rischia di avere un peso determinante nella politica europea dei prossimi anni?

 

ore 18:00 | foyer TATÀ, quartiere Tamburi

 ●  incontro: Sguardi e parole sugli spettacoli

con i partecipanti al laboratorio condotto dal critico teatrale Massimo Marino

 

ore 18:30 | foyer TATÀ, quartiere Tamburi

● incontro: Gli spettacoli nel tempo, come mutano, cosa diventano? a cura di Gerardo Guccinia cura dial DAMS dell'Università degli studi di Bologna e direttore responsabile di Prove di Drammaturgia

 

Visti a distanza di anni, i film ci ricordano giovinezze trascorse, valori in cui non crediamo più, tecniche e stili espressivi di cui avevamo dimenticata l'esistenza. I film, insomma, ci parlano del tempo in cui sono stati fatti, e anche di noi come eravamo in quegli anni. E gli spettacoli? Degli spettacoli è più difficile dire perché non restano, svaniscono. Riattivarli, quando accade, è ogni volta un atto di ricerca, una poetica volontaria. Proprio a questo genere di esperienze il festival di quest'anno ha posto particolare attenzione programmando Rewind e Titanic the End. L'incontro è un'occasione per riflettere assieme sulla strana vita degli eventi teatrali, sul loro trasformarsi e originare opere nuove.

 

ore 19:00 | spazio off TATÀ, quartiere Tamburi

●● reggimento carri | teatro L’OSSO DURO (60’)

liberamente tratto da L'artista del digiuno di F.Kafka e altri organi sparsi | di e con Roberto Corradino | coproduzione Nuovo teatro Abeliano

 

Qui si parla di digiuno, e dell'artista che di questo ha fatto la sua arte, quell'artista di questa arte particolarissima del digiunare che proprio per la sua stranezza e per la sua insostenibilità ci porta vicino ad un enigma e ci incuriosisce. Come farà il digiunatore a non nutrirsi per un tempo così lungo? Come una parabola, quasi un discorso di Gesù ai poveri di spirito, tragico e comico, aprono la realtà come un frutto maturo in modo da mostraci la polpa vera. Chi è veramente il digiunatore? È veramente così diverso? O forse siamo tutti digiunatori per forza o per destino o per scelta?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ore 21:00 | sala TaTÀ, quartiere Tamburi

●  Fortebraccio Teatro I GIGANTI DELLA MONTAGNA atto I (70’)

di Luigi Pirandello | adattamento e regia Roberto Latini | con Roberto Latini e Federica Fracassi | musiche e suoni Gianluca Misiti | luci Max Mugnai | in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi – Festival Orizzonti/Fondazione Orizzonti d’Arte - Emilia Romagna Teatro Fondazione | prima regionale

 

L’ultimo dei capolavori pirandelliani, incompleto per la morte dell'autore. La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta "la Scalogna". La Compagnia della Contessa, al limite della sopravvivenza, tra miseria e povertà, nella difficoltà di portare in scena il proprio spettacolo, arriva alla Villa degli scalognati, abitata da personaggi grotteschi guidati da una specie di Mago, Cotrone.

 

ore 23:00 | MuDi (Museo Diocesano), Città vecchia
●● Teatri Uniti TITANIC  THE  END (60’)

ideazione e regia Antonio Neiwiller | in una visione di Salvatore Cantalupo | con Salvatore Cantalupo, Carmine Ferrara, Massimo Finelli, Amelia Longobardi, Ambra Marcozzi, Claudia Sacco, Sonia Totaro, Chiara Vitiello | luci Cesare Accetta | in collaborazione con Ex Asilo Filangieri/la Balena, Accademia Amiata Mutamenti, Laboratorio Memini, ’A Puteca | prima regionale

 

Il Titanic the End debuttò nell’aprile del 1984 a Napoli al Teatro Nuovo per la regia di Antonio Neiwiller, dopo un intenso laboratorio teatrale durato nove mesi. Neiwiller è stato un artista geniale, un poeta costruttore di visioni fuori dai canoni tradizionali. Ha realizzato una straordinaria e innovativa riflessione sul teatro e sull’arte in generale. Le sue idee, le sue denunce, i suoi racconti su “ fine di mondi” sono ancora fortemente attuali. Nel ventennale della sua scomparsa, Salvatore Cantalupo ha desiderato “risalire” su quella nave, emblematica rappresentazione di una società in via di disgregazione, di rivivere quelle emozioni, quei suoni, quegli odori.

 

● biglietto 5 euro ● ingresso libero  ●prenotazione  ● partecipazione gratuita

 

abbonamento (8 spettacoli) 24 euro

 

info e prenotazioni 099.4725780 - 366.3473430

 

Sabato 13 e domenica 14 settembre approda a Taranto FestAmbiente Lavoro, una delle feste di Legambiente, che parte proprio dalla città dei due mari per avviare un confronto su due temi di assoluta centralità nell’attuale momento storico: ambiente e lavoro.

 

Dibattiti, workshop, buone pratiche di creazione occupazionale, economie alternative alla monocultura industriale, agricoltura, pesca, enogastronomia, artigianato digitale, tradizione, cultura, musica, spazio ragazzi e riscoperta del territorio. Tutto questo ed altro ancora sarà FestAmbiente Lavoro, Tutto questo ed altro ancora sarà FestAmbiente Lavoro, presentato questa mattina in conferenza stampa a Taranto da Lunetta Franco, presidente del locale Circolo Legambiente, alla presenza di Carlo Martello, presidente del Centro Servizi Volontariato di Taranto.

 

 

«FestAmbiente Lavoro a Taranto- dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - è l'occasione per avviare una seria riflessione sull'imprescindibile rapporto fra ambiente e lavoro, due temi che troppo spesso, negli ultimi tempi, sembrano essere in disaccordo. Legambiente vuole farlo in un momento delicato come quello attuale, in cui abbiamo il compito, per non dire il dovere, di raccontare quanto di bello ancora possediamo, dal paesaggio, alle città, alle tante capacità, dalla creatività alla cultura, dalla ricchezza delle relazioni sociali, al coraggio e alla voglia di non rassegnarsi. Dobbiamo guardare oltre la crisi economica per far ripartire un Paese che ha bisogno di ricette capaci di tenere insieme tradizione e innovazione. È questa la sfida che FestAmbiente Lavoro lancerà dal sud a tutta l'Italia».

 

«Abbiamo voluto questo evento anche nella città dei due mari - commenta Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto -diventata simbolo della crisi del modello di sviluppo del Novecento e della mancanza di politiche lungimiranti, capaci di riparare i danni del passato e di offrire prospettive di rinascita ai territori in sofferenza occupazionale. Abbiamo il desiderio di ripensare l’economia del nostro territorio, ed è tanto più forte in considerazione di progetti che continuano ad essere proposti, come trivellazioni, ricerca di combustibili fossili, e quasi null’altro».

A Roma per partecipare al il Tavolo tecnico convocato per l’emergenza alluvione in Gargano, l'assessore regionale all'Agricoltura Fabrizio Nardoni ha portato il suo saluto attraverso un messaggio. 

"Il tema scelto da Legambiente per raccontare il cambiamento possibile e per certi aspetti già in atto nella nostra provincia- scrive Nardoni- mi vede particolare interessato e protagonista, in quanto molte delle storie che saranno narrate nei public talking della due giorni tarantina sono parte delle politiche che la Regione Puglia e il mio assessorato hanno voluto mettere in atto.

Mi riferisco in particolar modo alle politiche legate al mare e al recupero della mitilicoltura e dell’ostricoltura con lo studio di moderne tecnologie per la captazione del seme dell’ostrica “edulis” e quindi autoctona del Mediterraneo che presenteremo ufficialmente anche nel corso della giornata dedicata al mare alla Fiera del levante, ma anche al recente disegno di legge (già passato in Giunta e ora al vaglio delle commissioni competenti) per dare redditività aggiunta al settore della pesca con misure dedicate al pesca e itti-turismo.

Un cambiamento dunque che torna all’origine e al mare, ma che prova a dare risposte concrete anche a quella parte dell’agricoltura e della zootecnia costretta a subire gli effetti devastanti dell’inquinamento industriale.

Come Assessorato alle Risorse Agroalimentari- prosegue Nardoni- abbiamo lavorato su una risposta vera che potesse essere non solo progetto futuribile ma immediato recupero di un potenziale rurale che purtroppo rischiavamo di perdere per sempre. Così a Taranto come a Brindisi le terre a ridosso dei grandi agglomerati industriali non subiranno la fine infausta dell’abbandono ma torneranno ad essere vitali grazie all’introduzione di coltivazioni no-food e di bio-remediation che troveranno finanziabilità e sostegno anche nel prossimo Programma di Sviluppo Rurale in fase di approvazione definitiva da parte del partenariato socio-economico.

Il progetto della canapa con il più importante impianto di trasformazione della paglia di canapa (il primo nel sud Italia) a Crispiano- conclude Nardoni- nasce da questo lavoro verso il cambiamento possibile a cui Legambiente con questa iniziativa e non solo cerca di dare il suo indispensabile apporto."

 

Sarà il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ad inaugurare l'evento, sabato 13 settembre. In un clima di festa, ci si confronterà con la domanda pressante di lavoro e di cambiamento, perché l’ambientalismo è portatore di idealità e proposte concrete per creare lavoro e dargli valore, per costruire innovazione sociale e ambientale.

 

Era il 1989 quando fu inaugurato il primo festival di Legambiente, in cui si coniugavano tematiche ambientali ed intrattenimento. Si svolse a Rispescia, in provincia di Grosseto. Sono passati anni e la formula continua ad arricchirsi, tanto che gli appuntamenti, spalmati in tutto il Paese, hanno costituito il circuito Festambiente Net. E sul finire di questa estate, anche Taranto, per la prima volta, avrà la sua FestAmbiente, che non potrà esimersi dal parlare di lavoro. Da qui il nome: FestAmbiente Lavoro. 

 

 

IL PROGRAMMA 

 

SABATO 13 SETTEMBRE 2014

 

Si parte sabato 13 settembre alle 10.00 con un saluto inaugurale affidato al presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, all’assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, al sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, al presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini ed al presidente del Csv Taranto, Carlo Martello.

 

#TarantoDo

Prima mattinatadi FestAmbiente Lavoro, dedicata alla creatività e all’artigianato, declinato ai tempi della terza rivoluzione industriale. In un open talk si ragionerà di prospettive ed opportunità dell’artigianato digitale. Prenderanno parte al dibattito docenti, formatori, designer ed imprenditori del settore, dai rappresentanti di “FareZero”, la community di makers ed artigiani digitali della provincia ionica, al promotore del progetto “Fabificio”, Giovanni Diele. Tutti sollecitati dalle domande di Marco Fratoddi, direttore della rivista di Legambiente “La Nuova Ecologia”. 

Parteciperanno al dibattito anche i 23 giovani tra i 18 ed i 35 anni protagonisti del workshop “Imparare ad intraprendere”, pensato da Legambiente insieme al Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di Commercio di Taranto.

 

Poi spazio ad una novità:il radio walk show. Carlo Infante, libero docente di Performing Media e presidente dell’associazione Urban Experience, guiderà la seconda parte della conversazione in modo itinerante, utilizzando radio e smartphone per accompagnare i partecipanti alla scoperta del borgo antico di Taranto e di nuovi spazi di innovazione.

 

Alle 12.30 si potrà degustare un aperitivo green, con il sottofondo delle performance artistiche di alcuni degli studenti del liceo musicale Archita.

 

Si ricomincia alle 17.00 con #TarantoSmart, “Storie di Rinascita”: saranno consegnati gli attestati ai partecipanti del workshop “Imparare ad intraprendere” e gli stessi giovani illustreranno ad imprenditori ed operatori della formazione alcune delle nuove idee di impresa sociale emerse  nel corso della settimana formativa alla quale hanno partecipato prima del festival.

 

Dalle 18.00, nello stand dedicato a “La vita del mare”, sarà possibile scoprire l’affascinante storia dei delfini di Taranto, con il docufilm “I delfini di Taras”, a cura di Jonian Dolphin Conservation.

 

Dalle 19.00, invece, un’altra novità di FestAmbiente Lavoro: gli speakers’ corner. Gli speakers’ corner tarantini si rifanno idealmente alla tradizione londinese di un angolo di Hyde Park che, ogni domenica mattina, ospita gente comune e talvolta oratori famosi. Tutti insieme discorrono, senza essere annunciati, per esprimere la propria opinione in merito a qualunque argomento desiderino.  Nessuna scaletta, nessun priorità di intervento. Ognuno può dire la sua, nel rispetto dell’opinione altrui. Così accadrà in piazza Maria Immacolata.

 

“Un mare di bellezza, un mare di lavoro: tra tradizione, innovazione e buone pratiche” è il titolo del primo speakers’corner, a cui parteciperanno, tra gli altri, Sergio Prete, presidente dell’autorità portuale, Fabrizio Nardoni, assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Gianfranco Ciola, direttore del parco regionale delle Dune Costiere e Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto. Si parlerà anche di buone pratiche, con l’esperienza della Cooperativa Ittica Jonica, impegnata in un progetto sperimentale di ostricoltura biologica. A coordinare gli interventi, Francesca Rana, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia.

 

Dalle 21.00 spazio alla festa, con il concerto gratuito di Angelo Belmonte & Nitrophoska, ed il loro revival ska-reggae.

 

           

DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014

 

Si riparte in piazza Maria Immacolata dalle 10.30, nello stand Parchi e Biodiversità, con “Reloading landscape: micro e macro interventi nel territorio inquinato” e dalle 11.00 spazio alsecondo speakers’corner, questa volta dedicato a “Agricoltura multifunzionale verso Expo 2015: prospettive per i giovani ed il territorio”. Si racconteranno buone pratiche, con l’esperienza della coltivazione di canapa di Vincenzo Fornaro e, tra gli altri, vi saranno pure gli interventi della presidente Coldiretti Giovani ed Impresa Puglia, Serena Minunni, dell’assessore regionale Fabrizio Nardoni, del responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente Rachele Invernizzi. A coordinare i lavori ci sarà Alessandra Cavallaro, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Alle 12.30 appuntamento con l’aperitivo green animatodalle performance artistiche degli studenti del liceo musicale Archita.

 

Si torna in piazza alle 17.00, dove Arianna Curci, redattrice della casa editrice Rizzoli, racconterà “Taranto, leggendo tra le righe” nello stand della libreria Gilgamesh.

 

Alle 17.45, invece, nello stand della libreria Dickens, Gianluigi De Gennaro, dell’Università degli Studi di Bari, condurrà i partecipanti nel mondo delleimprese start up.

 

A partire dalle 18.30 ultimo speaker’s corner: “Tra crisi ed opportunità: le scelte per l’ambiente ed il lavoro” con Leo Caroli, assessore al lavoro della Regione Puglia, Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente, e Gianfranco Viesti, economista. Coordinerà Giorgio Zanchini, giornalista Rai e conduttore di “Radio anch’io”.

La festa si chiuderà con la musica dellaFunky Fingers Band, che proporrà un tributo alla musica degli anni ’70, a partire dalle 21.00.

 

 

ESCURSIONI DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014

 

Quanti vorranno, nella due giorni di festival, potranno partecipare alle escursioni, previa prenotazione da effettuarsi sabato 13 settembre presso lo stand di Legambiente.

 

Ore 9.30 - Imbarcazione Navimar. Visita nei luoghi della sperimentazione e della coltivazione delle ostriche, a cura della Cooperativa Ittica Jonica. Partenza prevista dai cantieri navali Greco (l’escursione è gratuita,  disponibili solo 30 posti).

Dalle 10.00 alle 13.00 escursione alla riscoperta dei siti archeologici di Taranto Sotteranea. Due gli itinerari: il percorso di archeologia urbana e la visita guidata al Marta, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Partenza da piazza Maria Immacolata (ticket simbolico).

 

E POI OGNI GIORNO…

E poi ogni giorno, da mattina a notte, il mercatino del biologico, il villaggio della festa, con i prodotti enogastronomici pugliesi di qualità, il ristorante della festa, a cura di “Il Gusto Mediterraneo”, la birra artigianale Bas, made in Taranto, la ciclofficina per riparare le vecchie biciclette e rimettersi in sella. E per chi teme che i propri bambini si annoino mentre si gode la festa, c’è  lo spazio ragazzi (sia sabato che domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30) con laboratori di educazione alimentare e di arte ceramica, il teatro, a cura di Giovanni Guarino del Crest, e le favole a cura della libreria Gilgamesh.

 

Come tutti i festival di Legambiente, FestAmbiente Lavoro sarà a basso impatto ambientale. Inoltre, l’associazione aderisce alla campagna ‘Azzero CO2’ per compensare le emissioni prodotte, grazie a progetti di recupero forestale e la piantumazione di alberi.

 

FestAmbiente Lavoro è realizzata con il patrocinio del Comune di Taranto, con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale ed in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato Taranto nell'ambito dell'Invito 2014

 

 

In occasione della Fiera del Levante, il Presidente di Confindustria  Vincenzo Cesareo torna a rilanciare la “questione Taranto” al Premier Renzi così come aveva già fatto, attraverso un'articolata lettera, a seguito della giornata di mobilitazione del 1° agosto scorso.

La visita del Premier a Bari in occasione della campionaria, al di là della indubbia valenza istituzionale  – afferma Cesareo – rappresenta innanzi tutto un'occasione mancata. L'occasione, da parte del Presidente Renzi, per prendere atto in maniera diretta di una realtà che è al momento la più critica del Mezzogiorno ed allo stesso tempo la sintesi - purtroppo perfetta -di tutte le anomalie che insistono nel Paese e che si frappongono, a vario titolo, ad un armonico sviluppo del territorio. Buona parte dell'Italia che il Premier vorrebbe cambiare sta infatti proprio qui, in quel tacco della penisola dove si concentrano grandi potenzialità ed altrettanti ostacoli, molteplici opportunità ed altrettante resistenze. Una realtà col freno a mano che sconta sicuramente anni di scelte sbagliate ma che oggi non può e non deve pagare più, perchè lo ha già fatto e a carissimo prezzo.

L'assenza di risposte alle nostre richieste formulate oramai più di un mese fa – afferma ancora il vertice di Confindustria, riferendosi alla lettera inviata a Renzi a seguito della manifestazione “Industria Ultima Fermata” del 1° agosto – non ci fa demordere dal tenere alta la guardia su quelle che riteniamo le nostre priorità: il lavoro, le imprese, il futuro della città; però sicuramente ci preoccupa, perchè nel proverbiale e riconosciuto attivismo del  Premier confidavamo per ottenere almeno una risposta, certo non esaustiva delle numerose problematiche in atto ma almeno utile ad una complessiva presa d'atto delle varie questioni e quindi propedeutica all'adozione dei provvedimenti ad hoc.

Di fatto, questa risposta non è arrivata ed è quindi urgente riproporre sia pure in estrema sintesi alcune fra le questioni prioritarie che attengono il futuro del territorio:

û  la situazione delle imprese dell'indotto Ilva, oramai non più quantificabile in termini di pagamenti scaduti e mai riscossi: il finanziamento ponte, da solo, non può bastare per colmare tale mole di crediti e rappresenta al momento solo un provvedimento tampone, che certo non fornisce garanzie né sul presente e tantomeno sul futuro di tante aziende che hanno contribuito con la loro indiscussa competenza a rendere competitiva la fabbrica dell'acciaio; quella stessa fabbrica che ha fatto assurgere Taranto a simbolo della città che più ha pagato in termini di impatto ambientale;

û  il blocco dei finanziamenti per le manutenzioni sul naviglio della Marina Militare, che di fatto metterà in ginocchio per tutto il 2015 le aziende che operano nell'indotto Arsenale – realtà che da sempre si distinguono per un elevato know how- creando un'altra situazione-limite in un comparto altrettanto strategico per il Paese. Anche in questo caso Taranto, così come accade per il settore siderurgico, paga ma non riceve: pur continuando ad essere uno dei punti nevralgici nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum di accoglimento dei rifugiati viene allo stesso tempo penalizzata per i tagli drastici previsti dal Ministero della Difesa e confermati dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare;

û  molti dei progetti già in cantiere sono ancora al palo, a conferma della cultura del “NO” contro la quale siamo scesi in piazza e che continua ad imperare a dispregio di ogni ragionevole prospettiva di crescita e di evoluzione ecocompatibile del territorio. Abbiamo, fra gli altri, il progetto Tempa Rossa – 300 milioni di investimenti – che rischia di allontanarsi definitivamente andando ad approdare in contesti più favorevoli; ed è solo il simbolo di una delle molteplici progettualità “inceppate” da veti incrociati non solo di stampo ambientalista ma talvolta anche istituzionale che si frappongono ad una moderna evoluzione del territorio, con tutti i vantaggi in termini anche occupazionali che tale progetto, nello specifico, comporta.

Un punto, quest'ultimo, sul quale a suo tempo abbiamo invocato non già soluzioni miracolose bensì chiarezza, da parte dei ministeri competenti, sui reali carichi di carattere ambientale che il progetto di Eni, Total e Shell comporterebbero davvero sul territorio. Una chiarezza che possa servire  ad accelerare gli iter di avvio di questo ed altri investimenti strategici che da troppo tempo si trascinano in una città che spesso decide di non decidere.

Ecco perchè confidiamo, quando i riflettori sulla Fiera del Levante si saranno spenti, in una visita del Premier a Taranto. Il caso della città più industrializzata del Mezzogiorno è e continua ad essere per il Presidente Renzi, peraltro, un riferimento che spesso si ritrova nelle righe dei suoi interventi: gran parte dell'Italia che lui vorrebbe cambiare si trova proprio qui. E ci sembra sia arrivato il momento che alle parole seguano fatti concreti. 

Dal 10 settembre al via la procedura telematica che concede alle imprese godere un credito d'imposta per l'assunzione di personale altamente qualificato: domande sulla piattaforma online del MiSE dal 15 settembre.

A cura di Amedeo Cottino

Al via le domande per le aziende che hanno diritto all’agevolazione fiscale sulle assunzioni di personale altamente qualificato effettuate nel corso del 2012 (26 giugno-31 dicembre): dal 15 settembre sarà disponibile l’apposita applicazione online del Ministero dello Sviluppo Economico. Per le assunzioni effettuate nel 2013, le domande si presenteranno dal 10 gennaio 2015. Si tratta del credito d’imposta del35% (tetto massimo di 200mila euro per impresa) previsto dal Decreto Sviluppo (Dl 83/2012, articolo 24). Le istruzioni per la presentazione delle istanze sono contenute nel decreto direttoriale per gli incentivi alle imprese dello scorso 28 luglio 2014.

Il Ministero ha messo a punto il sistema telematico per inviare le domande. Dal 10 settembre le imprese possono registrarsi sulla piattaforma (https://cipaq.mise.gov.it), che fornisce le credenziali di accesso al sistema, valide dal 15 settembre, primo giorno in cui sarà possibile presentare le istanze (sulla stessa piattaforma). Per prendere confidenza con l’applicazione sono disponibili filmati illustrativi per la fase di registrazione  e di inoltro delle istanze .

Da giovedì 11 settembre sarà attivo un servizio di test (https://cipaq-test.mise.gov.it) che, contrariamente alla piattaforma vera e propria, prevede utenze condivise e dati visibili anche da altri soggetti. Quindi, attenzione a non inserire dati reali o soggetti a tutela della privacy ( i dati di prova non avranno alcun valore ai fini della domanda e saranno cancellati), su cui il Ministero non si assume responsabilità. Infine, è attivo un servizio di help desk ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) mentre per problemi amministrativi è possibile inviare una mail a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Assunzioni agevolate

Ricordiamo che le assunzioni agevolate devono riguardare personale in possesso di dottorato di ricerca o di una delle lauree magistrali previste dal decreto: in quest’ultimo caso, gli assunti devono essere impiegati in attività di ricerca (lavori sperimentali o teorici, ricerca pianificata o indagini critiche, produzione di piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati). Le assunzioni devono essere a tempo indeterminato.

Il beneficio spetta solo in particolari condizioni (ad esempio, numero di dipendenti superiore a quello presentato nel bilancio del periodo d’imposta precedente. Si deve trattare, in pratica, di assunzioni che aumentano l’organico). Il beneficio decade se il posto di lavoro non viene conservato per almeno 3 anni, che diventano 2 per le PMI.

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