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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Venerdì 20 marzo alle ore 17.30 presso Palazzo Galeota 

 


Durante l'evento saranno presentati i risultati di un impegnativo percorso di indagine, ascolto e ricerca, avviato ufficialmente da oltre un anno con l'apertura degli “Stati Generali per il Manifesto” ed il coinvolgimento dell'intera cittadinanza.

Il metodo di lavoro è stato portato avanti con la realizzazione di 8 tavoli tematici multi ed interdisciplinari e con l'obiettivo di stilare una proposta di programma di recupero a tutto tondo attraverso un'attenta analisi delle esigenze, nonché dei punti di forza e di debolezza del centro storico di Taranto. Non solo dal punto di vista architettonico ed urbanistico, dunque, cui a più riprese la Città Vecchia è stata al centro dell'attenzione, ma anche sociale, ambientale, culturale ed economico. Temi collocati intorno al mare come imprescindibile elemento di risorsa e caratterizzazione del territorio.

Gli 8 tavoli tematici:

· Rigenerazione Urbana ed Interventi Architettonici;
· Attività Produttive ed Economiche;
· Risorse del Mare – Turismo e Territorio;
· Cultura – Associazionismo e Rapporti con la Chiesa;
· Pesca e Mitilicoltura;
· Organismi Istituzionali e Programmazione;
· Analisi del Territorio con i Residenti;
· Innovazione e Tecnologia.

Nel corso degli incontri tematici ospitati in suggestive strutture della Città Vecchia e aperti alla cittadinanza, sono stati ascoltati i bisogni, le richieste, i pareri e le proposte di diverse realtà;
la volontà è stata quella di mettere insieme le differenti esperienze, con particolare attenzione nei riguardi della nuova generazione, cercando di risolvere una dispersione settaria, a volte lobbistica, di attenzioni che ruotano attorno al tema Città Vecchia. I numerosissimi contributi registrati durante gli incontri, scaturiti dalle testimonianze degli abitanti dell’Isola (anche nelle rappresentanze dei pescatori, dei mitilicoltori e delle loro famiglie), delle associazioni, delle professionalità, dei tecnici, dei soggetti istituzionali ed organismi rappresentativi, della Chiesa e di tutti coloro che hanno voluto esprimersi, sono stati raccolti e riportati attraverso “sbobinatura” nero su bianco, senza filtri.
Il Manifesto rappresenta il primo tentativo nella storia di questa Città di "fotografare" per sempre la realtà della città vecchia, e sulla base dei contributi di tutti stilare un documento che rappresenti veramente la "voce" della cittadinanza e di ciò che essa sogna per e con il suo centro storico . Il documento verrà presentato e, a questo punto – restituito - alla intera cittadinanza, ed agli organi istituzionali, Amministrazione Comunale e tutte le istituzioni competenti, con umiltà e, soprattutto, sulla base dell’esercizio del principio di sussidiarietà, privo di ogni pretesa di sostituirsi all’ intervento pubblico, piuttosto a sostegno di esso. Strutturato sotto forma di dossier e dotato di sintesi e proposte, “Il Manifesto della Città Vecchia e del Mare” può rappresentare uno strumento strategico, operativo e funzionale da utilizzare, contenente delle vere e proprie linee guida, elaborate su dati utili e significativi verso l’attuazione di un programma di interventi per la “Rigenerazione della Città Vecchia” su cui, tutti uniti, a partire dal basso, far convergere le Istituzioni della Città, della Provincia, della Regione e del Governo, prima di commettere nuovamente degli errori strategici, che come la storia ci insegna, hanno segnato in negativo il destino del nostro centro storico.

Il "Manifesto della Città Vecchia e del Mare" è stato redatto “in itinere” sulla base di un sistema aperto ed inclusivo volendosi caratterizzare come acceleratore dei processi di condivisione e vero e proprio documento di espressione di “cittadinanza attiva”.

Descrivere la Città Vecchia, conoscerla, prendersene cura… riportare un'analisi completa ed integrata del territorio… raccontarla e desiderarla migliore, rigenerata, attraverso lo sguardo, le parole ed il vissuto di tutte quelle persone e realtà che la vivono e/o la amano e che continuano ad avere qualcosa da dirle o da prospettarle, mai derogando l’impegno e la partecipazione.

Questo il presente ed il futuro che vogliamo ed immaginiamo per la “nostra” Città Vecchia, a partire e per ripartire da ciò che esiste, ma soprattutto che “resiste”; al primo posto il “capitale umano”.

Una grande opportunità, una potenzialità per l'assetto e lo sviluppo dell'intero territorio tarantino; del suo rilancio, di ben-essere e non solo economico; di fierezza, appartenenza ed identità; una priorità e non solo alla luce del recente decreto, ma perché ormai da molto tempo, tranne eroici ed isolati tentativi, si è perso tanto tempo.

Ora più che mai è necessario intervenire contro una sorta di “terremoto dell’abbandono” che ha portato - ed é un triste scenario che si palesa davanti ai nostri occhi - a crolli, puntuali o isolati, occlusioni di interi vicoli, saccheggi o occasioni perdute.

Riappropriamoci della nostra storia, della nostra identità e diamoci da fare prima di tutto come cittadini, parte integrante di un territorio dalle mille e straordinarie potenzialità.

Il Manifesto è aperto alla cittadinanza.

Il Comitato Spontaneo di Coordinamento del “Manifesto della Città Vecchia e del Mare” vi invita tutti per conoscere, sottoscrivere e dare ulteriori e preziosi contributi.

Vi aspettiamo  il 20 marzo p.v. c/o Palazzo Galeota in Città Vecchia alle ore 17.30.

INFOLINE E CONTATTI : 3296595552 - 3284165274

 

email : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


Dopo quasi otto ore di discussione si sono concluse udienze al tribunale di Trani contro agenzie di rating Standard & Poors e Fitch.

 

Il processo si era aperto in mattinata intorno alle ore 10.00 con la lettura da parte del Presidente del Collegio Giudicante, Dott.ssa Pavese, dell’ordinanza con la quale il Tribunale oltre a confermare la presenza nel giudizio di Adusbef e dei consumatori ammessi in sede di udienza preliminare, dichiarava ammissibili le richieste di costituzione di parte civile da parte di altri consumatori difesi da Adusbef, dell’Adusbef Puglia e delle associazioni dei consumatori Acu e Federconsumatori.

Superata questa prima fase, il processo, poi, si è sviluppato con le arringhe dei difensori degli imputati che hanno sollevato diverse eccezioni relative alla competenza territoriale del Tribunale di Trani, alla giurisdizione del giudice italiano, alla presunta nullità del processo per l’omessa traduzione in lingua inglese di alcuni atti ed al presunto deposito tardivo di alcuni documenti processuali.

A tutte queste eccezioni ha puntualmente risposto il PM, dott. Michele Ruggiero, sostenuto in tal senso anche dalle difese delle parti civili, avv.ti Antonio Tanza, Astolfo di Amato, Vincenzo Laudadio, i quali hanno confutato punto per punto le avverse deduzioni evidenziando le ragioni ed i motivi che, di contro, indurrebbero a ritenere Trani quale sede del giudice naturale, oltre a respingere in toto le eccezioni in ordine alle presunte nullità del processo in quanto infondate in fatto ed in diritto.

Il Tribunale, all’esito di tutte le difese si è riservato di decidere suLle questioni prospettate ed ha rinviato i due procedimenti , che ricordiamo procedono parallelamente ma su binari separati, all’udienza del 16 aprile prossimo venturo data nella quale leggerà il provvedimento con il quale definisce le summenzionate questioni.

Ove il Tribunale dovesse decidere di mantenere a Trani il processo all’esito si aprirà definitivamente il dibattimento con le richieste di prove da parte di imputati, accusa e parti civili.


 

Il dato più preoccupante è quello del solo mese di dicembre con una flessione del -27,6%.

 

I dati sono sconfortanti, preoccupanti, fanno alzare il livello di guardia sul futuro del Porto tarantino.

Lo scorso anno il traffico complessivo delle merci movimentato nello scalo ionico è diminuito

del -2,2% scendendo a poco più di 27,8 milioni di tonnellate rispetto alle 28,5 milioni di tonnellate registrate

nel 2013.

In particolare Lle merci allo sbarco sono diminuite del -5,8% a 16,3 milioni di tonnellate, mentre quelle

all'imbarco sono aumentate del +3,3% attestandosi a 11,5 milioni di tonnellate.

Globalmente nel 2014 le rinfuse solide hanno raggiunto le 16  milioni di tonnellate, con una calo del

-3,9% sull'anno precedente.

Più lieve invece (-0,6%) la contrazione del volume delle rinfuse liquide, che sono state pari a 4,1 milioni di

tonnellate.

Nel settore delle merci varie il traffico è stato di 7,7 milioni di tonnellate (+0,6%), di cui 1,7 milioni

di tonnellate di merci containerizzate (-1,8%) totalizzate con una movimentazione di container pari a 148.519

teu (-24,7%) e 6,0 milioni di tonnellate di altre merci varie (+1,4%).

Ma quello che fa temere in maniera più rilevante è il dato del solo mese di dicembre 2014 quando nel Porto tarantino sono state movimentate quasi 2,1 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -27,6% rispetto a dicembre del 2013.

Le rinfuse secche sono calate del -34,2% a 1,2 milioni di tonnellate, mentre le rinfuse liquide sono aumentate del +37,4% a 405mila tonnellate.

Le merci containerizzate e le altre merci varie sono state pari rispettivamente a 6mila tonnellate (-95,8%) e 487-

mila tonnellate (-24,2%).


 

La domanda di Papa Francesco "Chi sono io per giudicare un gay?" ha aperto uno spiraglio nella riflessione all'interno della Chiesa e nel dialogo con il mondo. È caduto un tabu' pesante: il silenzio e l'omertà su un tema che non è mai stato estraneo al Vangelo. Tutto dipende da cosa vogliamo dire quando pronunciamo la parola "amore". (Paolo Rigliano).

Il convegno si terrà a Taranto, sabato 14 Marzo 2015 alle ore 17.30 nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto presso il Palazzo del Governo, in Via Anfiteatro 4 e si pone come obiettivo quello di sensibilizzare e istituire un momento costruttivo di confronto sul rapporto che intercorre tra la fede e l'identità sessuale della persona credente e non credente. Attraverso gli interventi dei relatori, verranno forniti i punti di vista psicologico, teologico e giuridico. Inoltre verrà dato spazio alle testimonianze di due persone credenti che hanno fatto il percorso di transizione e di un sacerdote ex cattolico che attualmente ha un compagno.

SALUTI ISTITUZIONALI:

-Martino Tamburrano, Presidente della Provincia di Taranto

- Barbara Gambillara, Consigliera di Parità della Provincia di Taranto

- Antonio Cerbino, Assessore Associazionismo e Cultura del Comune di Massafra Modera il convegno la Dott.ssa Antonella Palmitesta, Psicologa, Psicosessuologa, Presidente Nazionale N.U.D.I. - Nessuno Uguale Diversi Insieme - Associazione Nazionale Psicologi per il benessere LGBTIQ

QUESTO IL PROGRAMMA:

 

Gli altri relatori interverranno circa le loro personali esperienze in relazione a identità sessuale e fede.

ASSOCIAZIONI ORGANIZZATRICI:

N.U. .I - Nessuno Uguali Diversi Insieme. Associazione Nazionale Psicologi per il benessere LGBTIQ.

TGenus - Associazione di volontariato per la tutela dei diritti delle persone transessuali e transegender.


 

 

 

 

 

Nell'aula magna dell'I.I.S.S. ARCHIMEDE, Plesso Costa in Via Lago di Misurina 22, il 5 marzo 2015 alle ore 10,30 avrà luogo un incontro formativo  a cura della Guardia di Finanza su una interessante tematica: Educazione alla legalità economica.

L'incontro mira alla diffusione del concetto di sicurezza economica e finanziaria e del messaggio della convenienza della legalità economica finanziaria, al fine di stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del ruolo rivestito dal Corpo della Guardia di Finanza.

Saranno trattati i seguenti temi: gli illeciti fiscali, le falsificazioni, la contraffazione, le violazioni dei diritti d'autore, l'uso e lo spaccio delle sostanze stupefacenti.

Sono previsti gli interventi del Col. Salvatore PAIANO, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza - Taranto, del dott. Giuseppe SILIPO, Dirigente Ufficio XI - Ambito territoriale Provincia di Taranto, del Cap. Antonio PARADISO, Capo Ufficio Comando Provinciale della Guardia di Finanza. I lavori saranno coordinati dal dirigente scolastico, dott.ssa prof.ssa Pasqua VECCHIONE.


 

"Zelig Show" scalda i motori e la macchina organizzativa è ormai lanciata verso l'evento che si svolgerà al Palamazzola di Taranto il prossino 18 aprile. Intanto, giovedì 5 marzo alle ore 10 a Palazzo Pantaleo,  si svolgerà la conferenza stampa di presentazione. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Taranto, assessorato allo Spettacolo, sarà presentata ai giornalisti dall’assessore allo Spettacolo Vincenza Vozza, da Giuseppe Fornaro, tarantino che da anni si occupa di management e produzioni artistiche su territorio nazionale,da Renato Forte, noto operatore culturale, da Roberto Conversano, Dirigente Responsabile del Cus Jonico Taranto Basket società che gestisce il Palamazzola, dal dott. Eustachio Leone, Presidente AIPD - Associazione italiana Persone Down, a cui gli organizzatori hanno destinato un incontro con gli Artisti prima dello spettacolo che abbia come finalità lo sviluppo e l’autonomia delle persone Down anche nel teatro.                              

"Spinti inoltre dal desiderio di promuovere la  cultura e la pratica della solidarietà- si legge in una nota stampa- gli stessi organizzatori hanno riservato alle persone Down i necessari biglietti d’ingresso omaggio.   Nel corso dell’incontro con i giornalisti saranno illustrate anche altre novità. E' certo che il cast si arricchirà di altri ospiti e protagonisti.                                                                                                                         

Una serata, quella del 18 aprile prossimo che si preannuncia di alto gradimento e all’insegna della sana risata. La Società Bananas, che cura i diritti e l’immagine della trasmissione di Canale 5, propone  infatti in tournèe, direttamente dalla televisione ai migliori palchi d’Italia, alcuni tra i comici che hanno fatto  di Zelig la trasmissione che passerà alla storia per la sua longevità e per i suoi record di ascolti.                     La performance- prosegue la nota- è stata definita una vera e propria “Arma di distrAzione di massa” con un cast artistico di primissimo livello che si fregia dei nomi più conosciuti, protagonisti di tante trasmissioni televisive. Una banda di comici che rappresenta lo spirito e l’energia che da sempre Zelig trasmette in televisione". 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                               

Introdotto dalla Dirigente scolastica Anna Settanni,  il prossimo 14 marzo alle ore 10.00 sarà a Taranto nell'Istituto comprensivo Vittorio Alfieri in Corso Italia 159, il giornalista Pino Aprile. Lo scrittore presenterà il suo ultimo lavoro "Terroni ndernescional". L'iniziativa rientra nell'ambito degli incontri con l'autore che la Preside Settanni ha messo in cantiere per i prossimi mesi, un primo e prezioso contributo per dare un segnale ad una Città - diciamo noi - che ha necessità di uno scatto d'orgoglio.

Nei giorni scorsi presso il Centro culturale Arte e Fantasia in Talsano si e` svolto un interessantissimo incontro con lo studioso Alberto Di Scanio avendo come tema "La Gioconda decifrata". Probabilmente il quadro piu' studiato, analizzato e discusso di tutti i tempi, una vera icona della pittura, figura ambigua ironica e sensuale.

Lo studioso ha messo in evidenza i vari paradossi e le incongruenze pittoriche del quadro alcuni già conosciuti, ma ciò che più  conta sono i gradi d' ombra difficilmente visibili che servono a svelare e stimolare l'incanto dell'intelligenza vera. Il dipinto nel suo complesso e' un testamento non solo pittorico ma dell' anima e del pensiero del grande genio del rinascimento.

Ha concluso i lavori della serata il sociologo il dott. Arsilio Quatraro.

 

 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

Nella foto Alberto Di Scanio

Unite nello sdegno per la bocciatura da parte del Consiglio regionale pugliese della doppia preferenza da inserire nella legge elettorale con buona pace per la parità di genere, le donne ioniche condividono amarezza e delusione ma anche voglia di reagire alla vigilia di un 8 marzo che rischia di trasformarsi sempre di più in uno stanco e inutile rituale pervaso da retorica e ipocrisia. Ecco la posizione di Francesca Battista del Corrdinamento Democratiche Puglia, Maria Grazia De Pasquale che firma una nota della Casa delle Donne di cui è presidente Annalisa Cangiulli, Gianna Cavallo responsabile provinciale Pari Opportunità dell'UDC.

"Il Consiglio regionale della Puglia - scrive la Battista- con il voto contrario di soli 22 consiglieri e 37 favorevoli di cui 15 della maggioranza. ha approvato una Legge Elettorale che archivia la doppia preferenza uomo/donna, confermando lo status quo di un consiglio che rinuncia ad una scelta di civiltà e ipocritamente si nasconde dietro al voto segreto, per far valere con la forza dei numeri la propria ...arretratezza e i limiti di una egemonia maschile perpretata negli anni , sono solo 3 su 71 componenti le donne in Consiglio. Al netto di alcuni...pochi distinguo e motivazioni di responsabilità che a volte possono non bastare a giustificare gli esiti deludenti di battaglie comuni a sinistra e nel PD, dal punto di vista dialettico, delle argomentazioni sopratutto per voce del capogruppo di FI, in aula si è  potuto registrare un decadimento e arretramento del dibattito. Ancora una volta le Donne di Puglia sono state tradite e con loro i 50.000 pugliesi che nel 2013 con le loro firme avevano promosso la Legge 50/50 per la parità di genere a modifica dell'attuale Legge Elettorale, dando vita ad un movimento trasversale per una battaglia di civiltà. Ora non basta più l'indignazione...condivido le dichiarazioni di Michele Emiliano mio Segretario regionalePD e candidato Presidente....ma devono concretizzarsi...scelte forti come quella di donne capolista per le liste del Candidato Presidente del PD e l' impegno come, sicuramente presidente eletto della Puglia, a sostenere la battaglia delle Donne di Puglia per la Parità e ad approvare da subito una nuova legge elettorale che preveda la doppia preferenza uomo/donna e rimuova gli ostacoli per una reale parità . che- conclude Francesca Battista devono ritrovare in primis sostegno delle Donne e degli Uomini del PD e del Centrosinistra. Noi Democratiche di Puglia questa sfida non possiamo che coglierla ed essere convinta ente in campo perché si vinca."

La Casa delle Donne attribuisce la decisione del Consiglio regionale pugliese alle solite logiche di "potere e connivenza trasversale" , mette in evidenza le posizioni diverse assunte da consigliere come Lemma e Nuzziello, evidenzia la necessità di fare squadra al femminile.

Ecco il testo dell'intervento. 

"Quello che è accaduto in  Consiglio Regionale  segna per noi donne pugliesi una pagina buia e mortificante ma è altrettanto evidente che l’esito della votazione sulla doppia preferenza di genere  ha rappresentato un giorno molto triste anche per la politica in generale.

 

La doppia preferenza non è passata e quindi  i cittadini pugliesi saranno chiamati ad eleggere, nel prossimo mese di maggio, un  Consiglio regionale composto in maggior parte da uomini.  

Non che la cosa ci  sconvolga in modo particolare atteso che nell’attuale Consiglio regionale siede un numero risibile di donne, solo 3 su 68 uomini,   e questo in netta controtendenza anche con le proporzioni uomo/donna di tutti i principali ruoli dirigenziali e di responsabilità nelle pubbliche amministrazioni, nell’istruzione, nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nell’esercito.

Nessuna di noi si era certamente illusa che sarebbe stata  una vittoria facile ma le buone intenzioni manifestate da entrambi gli schieramenti politici alla vigilia delle votazioni, compresi  i  candidati alla presidenza del Consiglio regionale,  Emiliano e Schittulli, ci avevano fatto ben sperare almeno  che sulla questione di genere si cominciasse ad avere  una  visione comune e si potesse iniziare ad intraprendere percorsi condivisi.

L’esito nefasto della votazione è stato definito da Vendola  una inversione cavernicola” , io direi invece  che siamo alle solite logiche di potere e connivenza trasversale che purtroppo contraddistinguono la politica declinata al maschile.

Infatti a ben guardare gli eventi con un occhio malizioso, la riduzione delle poltrone in Consiglio regionale, da 70 a 50, a partire già dalle elezioni di maggio,  ha gettato nel panico  coloro che pensano di non farcela a ricollocarsi su quelle poltrone. Cinicamente quindi,  approfittando della richiesta del voto segreto proposto dalla minoranza,  vigliaccamente hanno deciso di votare  secondo i loro esclusivi interessi .

Un ringraziamento particolare  riteniamo  vada invece fatto alla consigliera Anna Rita Lemma per essersi strenuamente spesa in favore della doppia preferenza, meccanismo grazie al quale l’elettore avrebbe potuto esprimere, solo se lo avesse voluto,  la seconda  preferenza e , solo  in questo caso,  la preferenza   sarebbe stata  di genere diversa dalla prima.   Non vi era quindi alcun obbligo  di esprimere la doppia preferenza ma era solo una ulteriore  possibilità che si intendeva dare  all’elettorato, il quale avrebbe potuto autonomamente decidere se utilizzarla. Ma forse, anche su  questa modalità di votazione si è voluto mantenere un profilo di scarsa informazione.

Va invece registrato con disappunto  la  posizione assunta,  sempre in Consiglio regionale,  da un’altra donna, la consigliera Anna Nuzziello, la quale  si è espressa affermando   che l’elettore al momento del voto,  al di là dell’identità di genere, deve valutare le competenze dell’eletto…!!!  Affermazione pleonastica, che non tiene conto, non si sa quanto in buona fede, delle modalità di formazione delle  liste elettorali  che favoriscono una rappresentanza maschile così schiacciante,  a meno che non si voglia ritenere che “la politica è materia naturalmente riservata agli  uomini  in quanto portatori di specifiche competenze…!!!”

Non sfugge certo a nessuno,  e tanto meno a noi donne,  che  la  parità di genere in politica  non passa attraverso la  individuazioni di quote da destinarsi  in favore  di  una categoria ritenuta bisognosa  di  tutele proprio per la sua diversità di genere, trattamento per altro di solito riservato a categorie in estinzione. La rivendicazione che ormai da anni molte di noi  cercano di portare avanti nasce dalla necessità di far passare un principio di reale eguaglianza uomo/ donna e di pari opportunità anche in politica dove certamente, in questo delicato momento storico,  potremmo apportare contributi significativi e rappresentare un ventata di novità in un contesto politico  sempre più avversato dall’elettorato  e sempre più autoreferenziale.

Accusata la sconfitta,  dovremmo  cominciare ad interrogarci sul perché questo sia potuto accadere , sulle nostre eventuali responsabilità legate anche alla nostra difficoltà di “fare squadra”. La questione della  complicità tra donne in politica è  una questione molto antica e delicata che ritengo però vada  affrontata se non vogliamo continuare a registrare risultati così deludenti. " 

Ritiene doveroso che i consiglieri regionali porgano le loro scuse alle donne pugliesi, Gianna Cavallo dell'UDC che scrive:

"Premesso che non sono per le quote rosa ne per i recinti di genere,mi sono sempre battuta per la meritocrazia,e la parità di competizione.

Il Consiglio Regionale con un voto vile,  ha scritto un’altra pagina nera della sua storia, la bocciatura della legge di iniziativa popolare per la riforma della legge elettorale è uno schiaffo ai cittadini pugliesi, che hanno richiesto con la loro firma  la modifica della legge regionale per introdurre la parità di genere nella rappresentanza e la doppia preferenza.

Le donne dell’UDC hanno sempre espresso la volontà di agevolare la partecipazione delle donne alla vita pubblica per una crescita sociale e per il bene della democrazia. E’ finita la farsa. I Consiglieri Regionali, la smettano di fare dichiarazioni ipocrite e chiedano scusa a tutte le donne pugliesi.

Esprimo la solidarietà alle nostre militanti, e a tutte le donne,in particolare del PD,di SEL e degli altri partiti, che si sono impegnate per sottoporre la proposta di iniziativa popolare al Consiglio Regionale. Illuse e deluse dai nostri dirigenti."

 

 

La Soprintendenza Archeologia della Puglia ritiene opportuno effettuare alcune puntualizzazioni sugli articoli e i comunicati che sono circolati in questa settimana a nome dell’Associazione “Nobilissima Taranto”, in merito all’esigenza di un progetto globale di “valorizzazione dei beni archeologici” nel territorio comunale di Taranto.

Pur valutando positivamente l’interesse locale per le problematiche dell’archeologia tarantina, si fa presente che questa Soprintendenza è costantemente accanto agli enti territoriali preposti alla valorizzazione del territorio, facendosi promotore di programmi “non episodici” ma rispondenti a una visione globale e trasversale dei beni culturali, indispensabile in una città pluristratificata come Taranto, nel rispetto della normativa vigente e tenendo conto delle effettive potenzialità di valorizzazione dei beni messi in luce, oltre che della compatibilità degli eventuali interventi di valorizzazione con le esigenze generali di interesse pubblico.

Preme inoltre sottolineare che questo Ufficio effettua efficacemente l’azione di tutela e controllo sul territorio attraverso la direzione tecnico-scientifica dei diversi cantieri in corso in area urbana e alle porte della città e che tali interventi sono frutto di attività preliminari, e non solo, che richiedono contatti, incontri, sopralluoghi con gli Enti e i soggetti coinvolti.

L’azione di tutela, infatti, si esplica in forme diverse, innanzitutto attraverso la conoscenza e la conservazione, cui seguono, soltanto quando possibile, le attività di valorizzazione e fruizione, anche in considerazione delle problematiche di gestione, nel tempo, delle strutture emerse.  Il reinterro, come nel caso della fornace di Piazza Marconi (una struttura delicatissima e soggetta a rapidissimo degrado per le caratteristiche costruttive), costituisce, in alcuni casi, l’unica soluzione possibile a fini di tutela, quando i progetti di valorizzazione e fruizione (peraltro a suo tempo, prima della ricopertura della fornace, elaborati) non trovano opportune, e immediate, fonti di finanziamento.

Nel caso di aree o monumenti archeologici che abbiano evidenziato condizioni tali da consentire la fruizione pubblica, la Soprintendenza ha realizzato progetti e ottenuto importanti finanziamenti per l'esecuzione di interventi di valorizzazione, non ultimo quello pari a € 2.200.000,00 per la messa in rete e la fruizione dell’area archeologica di Collepasso, dell’ipogeo di via Fratelli Mellone e delle tombe a camera, in corso di affidamento.

Va in ogni caso sottolineato che, malgrado le misure di sicurezza sui cantieri siano molto rigide e che tali cantieri, una volta consegnati alle imprese esecutrici dalle diverse Stazioni Appaltanti, siano da considerarsi in tutto e per tutto delle proprietà private, continuano a circolare sul web foto di “sopralluoghi” non autorizzati da parte di non addetti ai lavori che, nel farsi promotori di programmi di valorizzazione, diffondono informazioni errate dal punto di vista scientifico sulle emergenze archeologiche in corso di scavo e si aggirano sui resti antichi calpestandoli e anche rimuovendo le coperture di protezione.

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