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Giornale di Taranto - Giornalista1

Le  PRIORITA’ di FEDERMODA:  ABUSIVISMO, CONTRAFFAZIONE, DEGRADO DELLE AREE URBANE.

RIELETTO  ALLA GUIDA DELLA CATEGORIA GIOVANNI GERI

 

I commercianti del settore abbigliamento, aderenti a Federmoda/Confcommercio (330 soci) , riconfermano Giovanni Geri alla guida della categoria.

Un settore alle prese con tante difficoltà e contrassegnato negli ultimi anni da vistose perdite, determinate dal calo dei consumi che in parte ha penalizzato proprio il settore moda, ma anche da una serie di  problematiche che investono la maggior parte delle aree commerciali urbane dei principali centri della provincia, in primo luogo   la presenza di venditori  di merci contraffatte.

Il nuovo Direttivo di Federmoda, eletto nel corso di una movimentata assemblea,  dovrà infatti da subito affrontare diverse questioni di non  poco conto, comuni alla maggior parte dei centri della provincia: il degrado delle aree urbane del commercio, l’elevata  tassazione locale, ma soprattutto  la  lotta all’abusivismo. La presenza incontrollata di venditori abusivi di capi di abbigliamento e prodotti  contraffatti  è ormai  una vera e propria piaga denunciata dai commercianti in  diversi  comuni della provincia;  ma, è soprattutto a Taranto  che il fenomeno ha assunto dimensioni sproporzionate, assumendo le sembianze di  un vero e proprio mercato parallelo del taroccato, concorrenziale alle regolari attività di vendita.

Calzature, borse, accessori vari, t-shirt, felpe, un mix di merci a  brand  contraffatto,  simili ai marchi – spesso di prestigio-  esposti  nelle vetrine dei negozi.   Una situazione che sta generando uno stato di profondo malessere tra commercianti e cittadini  che si vedono privati dei  luoghi del passeggio, sottratti dalle esposizioni improvvisate   di decine e decine di ambulanti.   Nel capoluogo la  denuncia di  Federmoda trova pieno appoggio nelle  tre  delegazioni di quartiere Borgo, Italia Montegranaro e Solito Corvisea,  che nei giorni scorsi hanno individuato un percorso di attività finalizzate a sensibilizzare commercianti e cittadini in merito alle problematiche delle aree urbane della città. Il presidente  di Federmoda, Giovanni Geri, già  all’indomani della sua elezione ha inoltrato una formale richiesta di incontro  al comandante della Polizia municipale, Michele Matichecchia, per mettere a punto un piano di azione operativo, preannunciando che i commercianti del settore sono  in stato di mobilitazione e che sono  ormai   pronti ad attuare vistose azioni  di protesta. Uno stato di allerta che sta coinvolgendo anche gli operatori degli altri settori del commercio che denunciano il  degrado delle aree urbane, la inefficacia delle politiche di gestione dei servizi (trasporto pubblico, mobilità, raccolta rifiuti, parcheggi), e che soprattutto rivendicano efficaci politiche di  riqualificazione delle aree urbane a partire dall’avvio dei tanti progetti ( Palazzo degli Uffici, ex Barracamenti Cattolica) bloccati, per i quali vi sarebbero in alcuni casi anche  risorse finanziarie disponibili (ex cinema Fusco). Una situazione di degrado che  tieni lontani gli    investitori e che contribuisce alla   svalutazione del patrimonio immobiliare.

Qui di seguito il Direttivo provinciale di Federmoda

Presidente Giovanni Geri (Lord srl- Taranto). Consiglieri: Anna Amico (Gypsi Moda –Sava); Salvatore Cafiero ( Cafiero –Taranto); Giuseppe Castellano ( Castellano- Ginosa); Nicola De Florio (De Florio- Taranto); Nicola Di Michele (Dimitex-Pulsano); Lorenzo Di Pierro (Di Pierro snc - Taranto); Giuseppe Friolo (Liviana –Taranto); Teodosio Higro ( Blackout –Taranto); Roberto Massa (Massa srl- Martina Franca); Christian Miccoli (Hangi srl- Taranto); Mario Raffo ( Lifestyle srl- Taranto); Saverio Schiavone (Centromedia srl); Antonio Schinaia (Maschi- Taranto); Giovanni Scialpi (Aff. OVS – Massafra); Gianluca Speciale ( Speciale- Taranto) Giusppe Spadafino (Gattamatta- Taranto); Daniele Mirabile (Linea Verde srl- Taranto)     

 

Sabato 25 aprile, 2 maggio e 30 maggio si rinnovano le aperture prolungate del MARTA
nell’ambito del programma Open Days promosso dall’Agenzia Regionale Puglia Promozione in
accordo con il Segretariato Regionale per la Puglia.
In tali giorni l’orario di apertura del Museo Nazionale Archeologico di Taranto sarà prorogato fino
alle ore 23.00 (ingresso consentito fino alle ore 22.00), con ingresso gratuito a partire dalle ore
20.00.
Sono previste anche visite guidate gratuite, a cura del Concessionario dei servizi aggiuntivi Nova
Apulia, alle ore 20.00 e alle ore 21.30 (informazioni e prenotazioni telefoniche al numero 099/4538639).
 

Trasportounito torna alla carica ma, soprattutto, a battere cassa. Dopo le manifestazioni romane, le promesse e gli impegni, i fatti, come si dice in questi casi "stanno a zero". Ecco quindi la nota con cui l'organizzazione torna a chiedere interventi in grado di dare ossigeno alle ditte di autotrasporto ormai al collasso. "Grande liquidità e pagamento immediato dei fornitori: promesse elargite alla fine di febbraio agli autotrasportatori che mobilitavano in Italia fuori dai cancelli dell’Ilva dall’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Delrio, e che decorsi due mesi dalla composizione – per certi versi incauta - di quella vicenda, rimangono lettera morta.

Nel merito:

1 -  i crediti vantati dalle imprese dell’autotrasporto anteriormente al 21 gennaio 2015 (data di ammissione di Ilva Spa alla procedura di Amministrazione Straordinaria) saranno liquidati, non oltre un terzo, fino al 30 giugno prossimo. Decorsa quella data, sarà nuovamente massima incertezza sui tempi necessari per l’erogazione dei successivi acconti.  

Intanto, nell’attesa di ricevere quanto di competenza, le imprese sono invitate a “pazientare con fiducia”, dovendo peraltro dimostrare la fondatezza della propria pretesa con un ulteriore ingombro di carattere burocratico che non garantisce celerità al pagamento del debito contratto.

2 - la dotazione finanziaria di 35 milioni di euro del Fondo di Garanzia per le PMI che avrebbe dovuto sostenere le imprese creditrici prossime al baratro al termine del fermo dei servizi, è rimasta solo sulla carta. Numerosi imprenditori si sono rivolti a Trasportounito lamentando che i propri istituti di credito si dichiarino non al corrente della misura in questione.

 

Rinnoviamo pertanto l’invito a dare attuazione a misure concrete per dotare Ilva SpA in A.S. della necessaria liquidità economica per continuare a prestare i servizi di trasporto e salvaguardare l’attività produttiva."

 

L’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro,  alle 17 di oggi, 22 aprile, darà la sua benedizione per i lavori di un nuovo cantiere edile in Città Vecchia. Si tratta del palazzo attiguo alla Cattedrale, completamente inagibile di proprietà dell’arcidiocesi che sarà destinato al nuovo centro pastorale parrocchiale e all’abitazione del parroco.

 

L’edificio d’intervento è ubicato in Taranto alla via Duomo ai numeri civici 130/136, con ingresso di fronte a Palazzo Visconti, sede dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Guardini”. L’intervento in corso di realizzazione comprende opere di consolidamento, recupero, ristrutturazione e rifunzionalizzazione finalizzate, in aderenza a quanto prescritto nelle Norme di Attuazione del PRG del Comune di Taranto per la zona D1 - “Zona del centro storico della Città Vecchia”, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico esistente della Città.

L'edificio è costituito da un unico corpo di fabbrica sviluppato su quattro livelli fuori terra e da alcuni vani contigui, al piano terra e primo, limitrofi alla Cattedrale di San Cataldo.

Lo stato conservativo della struttura è del tutto compromesso: parziali crolli del solaio del piano secondo, avvenuti nel recente agosto 2014, hanno determinato l’indispensabile urgenza di eseguire opere di puntellatura per la messa in sicurezza dell’edificio stesso. 

 

L’immobile occupa una posizione strategica rispetto al centro storico della Città Vecchia di Taranto: attiguo alla Cattedrale San Cataldo e con affaccio su Piazza Duomo, esso, infatti, rappresenta un potenziale polo di aggregazione sociale per la comunità residente nel Borgo Antico.

L'intervento si configura come recupero e ristrutturazione dell'edificio sito in Città Vecchia di Taranto alla via Duomo n°130/136 da adibire a Canonica e Aule Parrocchiali a servizio della Cattedrale di San Cataldo. Nello specifico, la nuova distribuzione funzionale prevede l’attivazione delle seguenti attività:

Al piano terra un'ampia sala sarà adibita a catechesi e la restante parte di piano sarà destinata ad uffici e aule parrocchiali.

Al primo piano saranno collocate ulteriori tre aule di catechesi di cui due comunicanti tra loro, separate esclusivamente da una chiusura “impacchettabile”; allo stesso piano, inoltre, è prevista la realizzazione di una sala ludico ricreativa e dei servizi igienici.

Al secondo piano saranno distribuite altre tre aule di catechesi oltre una zona servizi.

Il terzo piano è interamente riservato all'alloggio del Parroco e del vice Parroco.

Il collegamento verticale dei livelli è assicurato da un vano scala e da un vano ascensore di nuova realizzazione.

L’ascensore, così come in generale l’intera riorganizzazione funzionale dell’edificio, sono stati progettati rispondendo a tutti i requisiti di accessibilità prescritti dalle relative norme generali e di settore in merito all’accessibilità dei diversamente abili.

Il 25 ed il 26 aprile al Parco Archeologico di Saturo (Leporano/Ta), si è svolto l’Open Core Fest, manifestazione radicata sul territorio, giunta alla terza edizione che intende promuovere le più svariate discipline sportive, comprese quelle acquatiche, rivalutando la bellezza archeologica e storica del luogo che, per sua spontanea propensione, invita al contatto con la natura. Importante la partecipazione di giovani, giovanissimi e meno giovani.

L’idea dell’Open Core Fest nasce da una intuizione di Emilio Porchetti, appassionato di mare, cavalcando le onde del cambiamento e della sua passione: quella del surf. Open Core Fest volutamente già nel nome tende a voler fondere due linguaggi: uno internazionale, l’inglese, ed uno più legato al territorio ma con un significato analogo. “Open” indica ‘apertura’, quindi la voglia di aprirsi a nuove esperienze e conoscenze, uscendo da uno stato di chiusura, per guardare oltre.

“Core” in inglese vuol dire ‘centro’ in generale, sia esso il centro della terra o del nostro corpo, indica la parte più nascosta del nostro essere, quella in cui si concentrano le energie e da cui partono i movimenti verso l’esterno. Ma “Core”, in dialetto tarantino, indica il Cuore, il centro emotivo, quello che nelle culture orientali è chiamato il grande trasformatore capace di raffinare e infondere significati più alti alla natura puramente animale degli istinti umani, ma anche di riscaldare i freddi ragionamenti di una mente puramente intellettuale priva di esperienze dirette.

“Fest”, per concludere, indica il clima di gioia e festa appunto in cui l’evento si svolgerà.
Il Parco Archeologico di Saturo è gestito dalla Cooperativa PoliSviluppo Servizi Archeologici, che con grandi sforzi cerca di riportare alla luce questo sito dove ha avuto origine la storia della città di Taranto, naturalmente dotato di bellezza, cosa che rende questo evento memorabile.

L'organizzazione era così composta: Ciro Merode, Emilio Porchetti dell’ A.S.D. Tiki Team Taras supportata dal WWF Taranto con il suo presidente Fabio Millarte, dall’associazione culturale ArciNota, dalla Coop. PoliSviluppo Servizi Archeologici e Artesia – servizi per l’Arte e lo Spettacolo.

 

 

 

Sempre in prima linea nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri del Nucleo operativo della della Compagnia di Taranto, nel primo pomeriggio di martedi, hanno tratto in arresto Francesco Puglisi, tarantino 21enne, già noto alle forze dell'ordine.

L'attività investigativa svolta dai militari portava a individuare nel giovane il punto di riferimento di numerosi tossicodipendenti che si sarebbero rivolti a lui per l’acquisto di stupefacente. Per tali motivi, i militari in borghese, nel primo pomeriggio di martedì, appostati nei pressi della sua abitazione, hanno iniziato a seguire i suoi movimenti. I risultati di tale paziente lavoro non tardavano ad arrivare, infatti di li a poco giungeva presso la casa del Puglisi, un ragazzo che entrava in tutta fretta. I militari decidevano quindi di intervenire; dopo essersi fatti aprire la porta d’ingresso entravano nell’abitazione, dove sorprendevano il giovane in compagnia del ragazzo entrato poco prima, un 23enne tarantino. Entrambi, si dimostravano alquanto nervosi ed insofferenti al controllo. Iniziava quindi una minuziosa perquisizione, dapprima personale e successivamente domiciliare. I risultati non tardavano a giungere, in quanto  nascosti all’interno del comodino della camera da letto del Puglisi, i militari trovavano, all’interno di un cofanetto in legno, 45 grammi di hashish, nonché due bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento dello stupefacente oltre alla somma contante di 220,00 euro, in vario taglio, anche questa sequestrata poiché considerata provento dell’attività illecita sino a quel momento posta in essere dal giovane.

Entrambi  venivano accompagnati presso la caserma di Viale Virgilio, dove espletate le formalità di rito, il padrone di casa veniva arrestato e su disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Filomena Di Tursi, riaccompagnato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre il 23enne veniva denunciato in stato di libertà per concorso in attività di spaccio.

Lo stupefacente sequestrato veniva consegnato ai militari del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto per le analisi quali-quantitative.

Taranto, 22 aprile 2015, la striscia marrone si staglia netta all’orizzonte. Una nuvola lunga che divide il cielo in due. Prima o poi precipiterà con il suo carico di veleni targati Ilva. Le particelle di sostanze inquinanti e cancerogene (Ipa e affini) finiranno sul terreno… Sì, anche su quello che si sta bonificando…. E allora, la domanda sorge spontanea: a che gioco stiamo giocando? 

La cassiera  del supermercato ha l’aria di chi non vede l’ora che finisca il suo turno di lavoro. Siamo alla periferia di Taranto, è domenica mattina, fa caldo e in coda ci sono ancora  diverse persone. Così, quando si  trova davanti il giovane dalla pelle color ebano che le offre  una manciata di spiccioli per pagare la merce acquistata, ha un moto di stizza.  Il giovane rimane immobile con le mani unite a mo’ di coppetta : dentro ci sono le monetine raccolte all’ingresso, sistemando il carrello nell’apposita corsia, portando le buste della spesa fino all’auto di qualche generoso avventore, semplicemente allungando il cappello con la visiera  e salutando con un confidenziale “ciao bello”.

 “Ma non puoi pagare con questi!!!”, si lamenta la cassiera.  L’extracomunitario non capisce il perchè di quel rifiuto: troppi spiccioli da contare nell’era delle carte di credito che velocizzano tutto?  Quei soldi non hanno  forse lo stesso valore degli altri? Cosa c’è che non va? Le persone in coda insorgono contro la cassiera invitandola a fare il suo dovere. Lei sbuffa e prende in consegna le monete.  Il giovane si allontana.  Mai nessuno lo aveva fatto sentire diverso, inadeguato e fuori posto come quella cassiera.

Non c'è pace per Palazzo degli Uffici, eterno cantiere divenuto, a quanto pare, terra di scorribande da parte di chi, contando evidentemente sua sua facile accessibilità, è alla ricerca di oggetti da riciclare sul mercato dei ricettatori.

E' infatti accaduto che la notte scorsa sconosciuti siano entrati nel Palazzo portandosi via due palfoniere in alluminio e due campate in bronzo che si trovavano all'interno delle aule del liceo classico Archita.

Sull'episodio, che è anche riflesso dello stato di abbandono in cui versa il prestigioso edificio, indagano i carabinieri della Stazione di Taranto Centro.

 

 

 

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto nell’ultimo week-end ha eseguito una serie di interventi finalizzati al controllo economico del territorio ed al contrasto dei traffici illeciti in genere.

Nel corso di tali attività, una pattuglia di “Baschi Verdi”, con l’ausilio di un cane addestrato all'individuazione di droga, notava, nei pressi di una discoteca situata sulla litoranea salentina, un’autovettura con a bordo due persone.

Si procedeva al controllo dell’automezzo.  Di fronte all'intervento dei finanzieri, il conducente dell'auto, M.A.F., ventitreenne di Monteparano (TA), avrebbe  manifestato segni di insofferenza e nervosismo, un atteggiamento che ha indotto  i militari ad approfondire l’attività medesima di controllo.

Ogni dubbio veniva fugato dall’entrata in azione dal cane antidroga “Pavo” che, grazie al suo formidabile fiuto, consentiva il ritrovamento di alcune dosi di hashish e di una busta in cellophane,  che conteneva 112 involucri di stupefacente del tipo “MDMA”, più comunemente noto come Ecstasy.

M.A.F. veniva perciò tratto in arresto per il reato di  detenzione e traffico di sostanze stupefacenti in carcere, mentre l’altra persona minorenne, che era a bordo dell’autovettura, veniva segnalata alla Prefettura, quale assuntore di droga, in quanto trovata in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana.

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