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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Parla Salvatore Sibilla, neo Presidente della Fondazione. Con le oo.ss un clima sereno e di massima collaborazione

 

"Siamo consapevoli che il percorso da intraprendere è irto di difficoltà, ma siamo anche sereni e certi di operare al meglio per il proseguimento del lavoro già impostato da coloro che, appartenenti alla precedente consiliaturahanno lavorato per il bene della Cittadella della Carità negli ultimi anni”. Il neo Presidente della Fondazione avv. Salvatore Sibilla sta operando perché il piano di risanamento sia portato avanti, nell’ottica del perseguimento del benessere della persona e del mantenimento dei posti di lavoro

In questo senso gli avvenimenti degli ultimi giorni si possono definire molto importanti: è stato pagato lo stipendio del mese di dicembre, ed è stato realizzato un incontro molto proficuo con i vertici della ASL Taranto, rispettivamente rappresentati dal Direttore Generale avv. Stefano Rossi, dal Direttore Amministrativo dott. Andrea Chiari e dal Direttore Sanitario dott. Vito Gregorio Colacicco. Giovedì 14 febbraio, nel corso dell’incontro, è stato anche chiarito il fatto che la ASL sbloccherà, già a breve, crediti verso la Cittadella. 

E nella giornata di giovedì 21 febbraio p.v. le oo.ss., in un clima di massima collaborazione ed apertura,  sono state convocate per un incontro con i vertici della Fondazione. 

La  Cittadella della Carità va avanti e lo fa con l’obiettivo precipuo di non disperdere il patrimonio economico, culturale e spirituale indicato dal suo fondatore mons. Guglielmo Motolese. Le indicazioni arrivano dall’Arcivescovo mons. Filippo Santoro, che, nel corso dell’ultimo CdA ha ribadito nuovamente le linea: quella di mantenere l’autonomia.

Sulla crisi del settore parlano Antonio Marinaro e Silvio Gulli , Presidente e Vice Presidente della Cassa Edile Taranto.

 

Restiamo una delle stazioni appaltanti virtuali più importanti d’Italia ma la lettura dei dati provenienti dalla nostra Cassa Edile ci riporta tristemente con i piedi per terra e tra le pieghe della narrazione di una crisi senza fine. Così il presidente dell’ente bilaterale per il settore dell’ediliziaAntonio Marinaro, che in attesa dei bilanci definitivi a chiusura dell’esercizio finanziario2017/2018, traccia una prima linea di demarcazione sui numeri che connotano, senza possibilità di smentita, la stagnazione del settore delle costruzioni.

Ci apprestiamo ad approvare un bilancio del nostro Ente bilaterale caratterizzato ancora una volta da numeri negativi nella massa salari e nelle ore lavorate (si perdono dal biennio 2015/2016 ad oggi quasi 4milioni di euro in massa salari e circa 70 mila ore lavorate - ndr), a conferma che in un decennio l’attività edilizia si è pressoché dimezzata nei suoi livelli di attività – afferma Marinaro.

Calano i lavoratori (- 252 - ndr) e le imprese (-56) – spiega il vice presidente di Cassa Edile Silvio Gulli – nonostante il racconto che in questi anni ha caratterizzato la vertenza Taranto e le innumerevoli opportunità di potenziali investimenti territoriali, e di risorse pubbliche che qui si sarebbero dovute trasformare non sol in una dotazione infrastrutturale di livello ma anche in boccata d’ossigeno per un sistemaproduttivo in serissima difficoltà.

L’elenco delle chimere a cui guardava con attenzione il settore sono tante: ambientalizzazione dei grandi impianti industriali, porto, progetti del CIS; rigenerazione urbana e manutenzione del territorio. Fronti aperti rispetto ai quali tante sono le attese per un importante impatto per le dotazioni finanziarie pubbliche programmate.

 

Ma i nostri dati ci raccontano altro – specifica Marinaro – e c’è da chiedersi, interrogando tutti i livelli istituzionali coinvolti dov’è il corto circuito, dov’è la strettoia che impedisce a questo territorio, alle sue aziende, ai suoi lavoratori, di essere motore dell’auspicata rinascita. Soprattutto in virtù del fatto che quei quasi 4 milioni in massa salari persi riverberano i loro effetti non solo sul settore delle costruzioni ma anche su ampia parte dell’economia ionica.

Sicuramente non tutto il potenziale di risorse per gli investimenti si è trasformato in cantieri. Molto resta ancora da fare per completare le progettazioni, procedere con gli affidamenti ed avviare i relativi lavori, ma la Cassa Edile non manca di fare un riferimento anche alle trasformazioni contrattuali del sistema.

Il contratto dell’edilizia e gli adempimenti ad esso collegati resta applicato in parte, in favore – spiega Gulli – di altre forme contrattuali a volte più convenienti ma certamente non adatte al settore che ha bisogno di grande attenzione anche sul fronte della sicurezza e delle tutele, come gli ultimi tragici fatti di cronaca raccontano.

 

A questo punto ci poniamo qualche interrogativo – continua il presidente Marinaro - Sono sufficienti le intese istituzionali in materia di legalità per intercettare e contrastare tali fenomeni elusivi ? Sono reali ed efficaci i meccanismi interistituzionali di monitoraggio e controllo dei procedimenti di esecuzione delle opere per tutelare i lavoratori e le imprese sane che ambiscono a competere applicando leggi e contratti collettivi di settore ? Noi continueremo a fare la nostra parte – termina il presidente di Cassa Edile – contando sul lavoro spalla a spalla con ANCE e organizzazioni sindacali, ma chiediamo a tutte le istituzioni di rendersi conto del corto circuito e finalmente lavorare per il bene comune.

In occasione del Trigesimo della scomparsa del piccolo Giorgio Di Ponzio i Genitori Tarantini hanno organizzato una Fiaccolata per il prossimo 25 febbraio. Il raduno è previsto alle ore 18 davanti all'ingresso principale dell'Arsenale.Percorso: Via Di Palma - Piazza M. Immacolata - Via D'Aquino - Corso Ai Due MariArrivo e Cerimonia commemorativa: Piazza Carbonelli (Statua dei Marinai). 

Parla Vito De Gregorio Presidente dell’Associazione Culturale Occhio Fotografico di GROTTAGLIE.

 

"Silente", questo il titolo di un importante progetto fotografico che ha voluto rappresentare il melanoma, tumore cutaneo molto aggressivo. L'ideatore, un grottagliese, Vito De Gregorio, fotoamatore nonché Presidente dell'Associazione Culturale Occhio Fotografico di Grottaglie, ha deciso di descrivere questo male in modo abbastanza singolare.

Gli scatti che si ispirano alla famosa fotografa ipovedente Sonia Soberats, vedono in posa Imma Di Bari, persona realmente colpita da questo male e che porta con sé le sue cicatrici.
"Ho voluto portare l'obiettivo su un tema sentito e purtroppo vicino a molte persone" - afferma De Gregorio - " la luce che disegna i tratti del soggetto, rappresenta l'interiorità dello stesso. La protagonista è l'anima, non il corpo. Il dolore, la tristezza e la rassegnazione prima; la rabbia, la forza e la rinascita poi, pur restando il corpo segnato dalle ferite."
Il progetto sarà esposto presso l'Istituto Oncologico " Giovanni Paolo II " di Bari, in occasione del "Mela Talk on tour" il prossimo 16 febbraio.

In tanti stanno paventando il rischio che l'autonomia differenziata crei un ulteriore divario tra Nord e Sud, tra Regioni ricche e Regioni povere. E' l'eterna questione meridionale che si ripropone in tutta la sua drammaticità perchè, diciamolo, nessun governo centrale è mai riuscito a realizzare una politica che colmasse divari e disuguaglianze. Ciò ha cronicizzato i problemi amplificando spaccature che si sono fatte sempre più ampie e profonde. Basta prendere un treno, andare in un qualsiasi Cup o Centro per l'Impiego, per accorgersi che l'Italia è divisa in due, spaccata, e che in questa divisione il Sud ci ha sempre rimesso. Adesso il ministro Salvini va in giro a distribuire patenti alle Regioni virtuose che in quanto tali meritano una citazione a parte e rassicura che nessuno perderà una lira per cui non se ne abbiano a male le altre, basta impegnarsi, risparmiare, spendere bene i soldi... Mentre sulle sponde dello Ionio tutto tace, le voci contrarie stanno cominciando a farsi sentire. Tra queste c'è quella dell'economista Gianfranco Viesti docente di Economia applicata all'Università di Bari, il quale in un'intervista a Open attacca la riforma sia nel metodo che nel merito definendola "Una secessione di fatto, politica e culturale". Secondo Viesti il "processo di sgretolamento del  Paese sarà inarrestabile". 

Insomma, sembra di essere alla vigilia dell'ennesimo colpo di mano, anche perchè benchè Salvini abbia aperto a una discussione preliminare prima del voto, come  spiega Viesti, non è prevista la discussione di merito o emendativa ma solo il voto di ratifica da parte del Parlamento. Insomma, malgrado sia Di Maio che Salvini cerchino di gettare acqua sul fuoco, ci sono processi in atto che consolidano il sentimento culturale prevalente, basato su divisioni, contrapposizioni e sulla convinzione sempre più diffusa che sia giusto che a vincere debba essere "la legge del più forte" . Ancora una volta la parole d'ordine è "semplificare" senza tenere conto della complessità della materia oggetto della Riforma e delle conseguenze che questa potrà avere su un Paese già lacerato.                                                                                                                                                                                                                                                             

 

LAVORATORI EX ILVA DI TARANTO, LAVORIAMO PER I CORSI DI RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
 
Prendiamo atto dell’invito avanzato in queste ore dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, affinchè si proceda rapidamente all’attivazione dei progetti formativi per i circa 1700 lavoratori ex ILVA di Taranto che risultano in esubero dopo le assunzioni fatte nei mesi scorsi da Arcelor Mittal e le fuoriuscite volontarie e incentivate.
Si tratta di una vicenda per la quale la Regione Puglia sta profondendo ogni sforzo, come dimostrano gli incontri svoltisi nei mesi scorsi nell’ambito della Task Force per l’Occupazione e le Crisi Aziendali, nel corso dei quali è stata ribadita da parte nostra la volontà di stare accanto a questi lavoratori con specifici percorsi formativi finalizzati, da un lato, ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze e competenze, e, dall’altro, ad integrare (grazie al riconoscimento di una indennità economica per la partecipazione ai corsi) il loro reddito, in un momento particolarmente difficile e delicato per loro e per le loro famiglie.
Da questo punto di vista, grazie anche all’interessamento dell’Assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, e del Presidente della Task Force sull’Occupazione, Leo Caroli, e alla ferma determinazione, sul punto, del Presidente Michele Emiliano, che sta seguendo in prima persona questa vicenda, insieme convocheremo una riunione con tutte le parti coinvolte al fine di dare operatività a questa importante misura.
Per quanto mi riguarda, confermo tutto il mio impegno e la mia collaborazione, come Assessore allo Sviluppo Economico, per giungere quanto prima all’avvio di questi corsi, dal momento che la crescita del territorio jonico non può prescindere dal contributo che potrà essere fornito da questi lavoratori che, anche grazie a percorsi di riqualificazione professionale pensati specificatamente per loro, possono rientrare nel mercato del lavoro e contribuire allo sviluppo del tessuto imprenditoriale tarantino.

 

Le organizzazioni sindacali di FIM - FIOM UILM chiedono un incontro presso la sede della Regione Puglia in riferimento alla riattivazione del bando Regionale (ex avviso IV/2017) concernente l’inserimento in percorsi formativi e di riqualificazione dicassa integrati a zero ore per la rapida attuazione del bando formativo per il 2019.

Ribadiscono che il piano formativo è finalizzato ad un primo ed immediato percorso di aggiornamento e/o rinforzo del bagaglio di competenze professionali per i lavoratori Ilva in Amministrazione Straordinaria per (Integrazione al reddito) a zero ore.

Nell’ultimo confronto avvenuto in Regione nella data del 10/12/2018 la stessa comunicava alle scriventi, che entro il mese di Gennaio 2019 convocava, ma ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione in tal senso.

Sollecitano pertanto ad una convocazione urgente,finalizzata alla ripartenza del tavolo di confronto.

 

Domenica 17 febbraio ore 18,00 sala Amphipolis nella sede Comunale in Piazza san Giovanni. 

 

L’evento, ideato dal direttore artistico, Ciro Preite (agente) sarà riproposto anche quest’anno ed avrà come protagonisti giovani promesse nel campo musicale.

L’Evento si è terrà a Sava nel cinema-teatro Vittoria. 

Lo scorso anno vivamente partecipato da artisti, personalità in giuria e tanta gente che ha gustato con entusiasmo la serata, dopo un master per i cantanti nel pomeriggio, è partita la serata con un susseguirsi di promesse nel mondo del canto. La prima Classificata è stata Marika Mele; secondo classificato Roberto Radeglia.  Anche per la categoria junior la prima classificata, Zaira, la seconda, Alice Alfieri. I primi in classifica, per le prime categorie, hanno portato un brano inedito per la finale del Cantagiro a Fiuggi.

I secondi classificati invece hanno partecipato alla finale di “Stasera Canto Io” a Torino. Per quanto riguarda la critica, sono stati premiati: Nicolò Proto, Vincenzo Alighieri e Anna Maisto 

Altri partecipanti: Sara De Marzo, Daniela Rizzi,,Alessia Calabrese,  Anna Lucia Spinosa, Michelle Fiati, Cristiana RadegliaAngy DP, Francesca Galeone, Valentina Damiani, Aurora Azzarri, Nadia DeLucaEyceStephany.

La rappresentazione è stata un vero successo. Ma quest’anno il direttore Ciro Preite ci riserverà senz’altro delle sorprese e tanti nuovi cantanti in gara provenienti da tutta l’italia.

“ Felice per la mia prima rete allo Iacovone”. Mister Panarelli: “ Vittoria fortemente voluta, complimenti al Savoia.”

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto infila l'ottava vittoria in campionato ai danni del Savoia dopo una prestazione gagliarda ma anche di sofferenza. A firmare i tre punti ci pensa Antonio Croce con una deviazione sottoporta al 92' minuto che fa esplodere gli oltre seimila dello Iacovone. Con questa vittoria il Taranto sale a 51 punti in classifica e mantiene la vetta nonostante le concomitanti vittorie di Picerno e Cerignola. A fine gara a parlare sono solo i protagonisti del Taranto. Antonio Croce non sta nella pelle: “ Sono molto felice per aver siglato questa rete che ci regala tre punti importantissimi, è la mia terza rete in rossoblù ma la prima in casa davanti al nostro pubblico. Segnare sotto la curva è davvero speciale. Subito dopo il gol ho controllato l'assistente dell'arbitro. Sapevo di essere in posizione regolare ma ho temuto che me lo annullasse. Ora dobbiamo andare avanti, quella di oggi è stata una partita dura contro un avversario ben messo in campo. Da qui alla fine ci aspettano 11 finali in cui dovremo dare tutti il massimo.”

 

Mister Paarelli fa i complimenti alla sua squadra senza lesinare elogi anche al Savoia: “ Abbiamo vinto una partita sofferta che abbiamo cercato con tutte le nostre forze e alla fine siamo stati premiati. Devo fare però i complimenti anche al Savoia per la grinta con la quale è scesa in campo, senza paura e con dei giovani di qualità. Questa è una vittoria che accresce ulteriormente la nostra autostima ma ormai siamo consci della nostra forza. Oggi ad un certo punto nel secondo tempo ho giocato con la difesa interamente composta da under; mi fido di loro e le loro prestazioni sono alla pari dei più grandi. Il terreno di gioco forse anche oggi ci ha condizionati ma non voglio parlare di questo, in campo ci sono anche gli avversari che nel primo tempo ci hanno ostruito le fonti di gioco, sono stati bravi. Nella ripresa ci siamo sbloccati ed è andata bene. Mancano 11 partite alla fine del campionato e dobbiamo giocarle al massimo, pensando gara dopo gara. Adesso ci godiamo questa vittoria ma poi penseremo subito all'Andria, un'altra partita difficile.”

 

Anche il presidente Massimo Giove è raggiante alla fine del match: “Devo ringraziare questa squadra che è davvero straordinaria. Il Savoia ha disputato una grandissima partita dal punto di vista atletico ma ero convinto che nel secondo tempo sarebbero calati. Poi con l'espulsione di Nives abbiamo accelerato ulteriormente trovando nel finale una rete preziosa. Una volta tanto la zona Cesarini premia anche noi. Sono contento per questo pubblico che è davvero da serie A, mi dispiace non aver guadagnato qualcosina sulle dirette concorrenti ma si tratta di un campionato equilibrato. Io però credo nella fora dei miei ragazzi e sono certo che daranno il massimo fino alla fine per vincere questo campionato.

 

Protagonista in campo è stato anche Stefano D'Agostino: “Sapevamo che quella di oggi sarebbe stata una partita difficile. Noi però abbiamo fatto quello che andava fatto leggendo bene le situazioni di gara. Non ho mai perso le speranze di vincere questa partita e alla fine vincere così è ancora più bello. Il campionato è entusiasmante, nessuno molla un centimetro ma mancano ancora tante partite e un passo falso di una delle tre non pregiudicherebbe nulla. Adesso non dobbiamo soffermarci sui record perché abbiamo un altro obiettivo più importante da conquistare. “

 

Per anni ha guidato La TCT.

Articolo tratto dal Quotidiano Il Piccolo di Trieste del 10 febbraio 2019

Due big della portualità per Monfalcone. Da una parte GianCarlo Russo uomo di fiducia di Pierluigi Maneschi, nel gruppo da oltre 20 anni, comandante di lungo corso, dirottato dal terminal di Taranto per gestire Monfalcone come amministratore delegato della Compagnia. Dall’altra Carlo Merli, altra autorità indiscussa del mondo terminalistico, di casa nel Tirreno, amministratore delegato della MarterNeri che lavora a Livorno e a Monfalcone. Segnali inequivocabili che il porto sta voltando pagina ed ora sperabilmente inizia il rilancio. Questo per i lavori infrastrutturali impostati, dalle manutenzioni del canale di accesso in corso all’escavo avviato dalla Regione che porterà il fondale a -12,50 metri, senza contare il piano regolatore che risale agli anni ’70 e che ora verrà rifatto. Sull’altro fronte l’ingresso del porto di Monfalcone con Trieste nell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale sotto la guida di Zeno D’Agostino. Tutti investimenti per lo sviluppo dello scalo.

Se ne è parlato nella recente visita in porto del vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e non è passata inosservata l’accoglienza riservata da quest’ultimo a Russo e Merli come due “autorità” del campo marittimo, riconosciute dallo stesso D’Agostino.

Cinquantacinque anni, originario di Piano di Sorrento, GianCarlo Russo ha visto decollare la suaesperienza professionale in particolare con Msc dove ha scalato i vari incarichi fino ad assumere a soli 27 anni il comando una un’unità portacontenitori (Msc Alexandra). Dal ’95 conclusa l’esperienza con Msc gli incarichi come Terminal operator a Napoli, fino a quelli tra 2001 e 2004 a Taranto controllato dal colosso taiwanese Evergreen. Nel 2004 l’incarico di executive vice president e in vari incarichi in Assologistica con delega al Mezzogiorno e all’Università come docente. Da poco l’incarico a seguire lo sviluppo di Monfalcone come amministratore delegato della Compagnia portuale. Una realtà che ha fatturato nel 2018 16-16 milioni di euro, dà lavoro a circa 140 persone tra diretti e indiretti, si occupa di merci varie di tutte le specie (dai metalli alla cellulosa ai legnami) e in porto opera su circa 110 mila metri quadri più altri spazi su cui sta investendo all’esterno del porto. Un curriculum diverso da quello di Merli, 59 anni, nato a Piacenza, ingegnere nucleare, che ha iniziato alla Siet (con soci Enea ed Enel), che si è spostato all’Agusta (aerospaziale), poi in varie altre industrie private sino alla Piacenza intermodale. Infine il salto in Maersk e dal luglio 2018 alla MarterNeri che gestisce Livorno e Monfalcone. L’azienda che svolge attività terminalistiche e di logistica con le rinfuse (in particolare siderurgici e prodotti forestali) nel 2018 ha fatturato circa 48 milioni nelle due unità. Ha 125 dipendenti diretti e a Monfalcone gestisce circa 65 mila metri quadrati di spazi coperti, 100 mila scoperti. A Portorosega movimentate circa 2 milioni di tonnellate di merce (2 milioni con Livorno). —

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