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Giornale di Taranto - Giornalista1

«Questa regione va declinata al plurale. 

È talmente tanta la malia sprigionata che si corre il rischio di restarne abbagliati. Come dal sole in una controra estiva salentina. 

È un caleidoscopio di immagini e di colori.»

 

 

I rosoni delle cattedrali, gli ulivi secolari, i castelli di Federico II, i vitigni nodosi, i merletti e le luminarie, le colline boscose, i trulli e le spiagge cristalline: la Puglia è tutto questo, ma non solo. C’è un’altra Puglia, culla di un movimento culturale che ha regalato alla letteratura italiana degli ultimi trent’anni tre Premi Strega, e che si è fatta madre di una nuova generazione di autori. 

Questo è il senso delle pagine di In Puglia scritto da Piero Meli per Passaggi di Dogana che unisce in un unico viaggio emozionale le due anime della regione, attraversando  luoghi e suggestioni narrative: ci racconta il Gargano con Anna Maria Ortese e Mariateresa Di Lascia, Taranto con Alda Merini, il Salento con Omar Di Monopoli e Gabriella Genisi, la Valle d’Itria con Mario Desiati, Bari con Nicola Lagioia e Pier Paolo Pasolini. A impreziosire le soste del viaggio, la melodia delle poesie dedicate alla regione (da D\'Annunzio in poi), e le dritte sui migliori posti da visitare e fotografare (librerie comprese).

 

Piero Meli (Bari, 1980) è consigliere nell’Associazione culturale #WeAreInBari. Ha partecipato negli ultimi anni come autore a oltre venti antologie di racconti con case editrici di tutta Italia (Besa Muci, Edizioni Dal Sud, PAV, l’Erudita, Rudis, Historica, Affiori). Collabora stabilmente con il magazine «Amazing Puglia» su cui sono pubblicate le sue short story con lo pseudonimo “il tizio dell’alba”. Per lo stesso periodico cura la rubrica Wine&Vinyl. Scrive per la rivista letteraria «Correlazioni Universali» occupandosi della rubrica Wine&Book. A maggio del 2022 è uscito il suo primo libro: AmoreAmaro: racconti tratti da storie (quasi) vere (Secop Edizioni).

 

Le presentazioni:

 

FEBBRAIO

 

29 – Bari, Feltrinelli

 

MARZO:

 

1 – Lecce, Libreria Palmieri

 

6 – Santeramo, Presidio del Libro

 

12 – Roma, Gli Esploratori

 

13 – Bari, Stardust

 

14 – Barletta, I Funamboli

 

22 – Martina Franca

 

APRILE

 

10 – Bari, Zaum

 

12 – Sannicandro Garganico con Associazione Racconti di Esperidi

 

21 – Trani, Ubik Luna di Sabbia

 

22 – Monopoli, Chiesa Sant’Angelo   

 

GIUGNO

 

21 – Bitonto, Libreria del Teatro

 

Ripercorsa oggi in Tribunale a Taranto la vicenda della morte del piccolo Lorenzo Zaratta (5 anni) avvenuta nel 2014 a causa di una forma rara di tumore al cervello. Decesso che la pubblica accusa e studi presentati dalla difesa della parte lesa attribuiscono alle emissioni nocive dell’ex Ilva, in quanto nel cervello del bambino sono stati trovati materiali inorganici. Oggi, in udienza, davanti al giudice Anna Lucia Zaurito, il padre Mauro é stato ascoltato dalla Procura (pm Mariano Buccoliero) e dagli avvocati degli imputati, sei ex dirigenti Ilva che rispondono di concorso in omicidio colposo. Il piccolo Lorenzo è stato sottoposto a 28 interventi di cui 15 solo al cervello. “Un figlio deve succedere ad un genitore e vorrei che in qualche modo Lorenzo mi succedesse rimanendo come simbolo, colui che è riuscito a scardinare questo sistema se dovesse essere appurato, é dovuto all’inquinamento della città e dell’Ilva” ha detto Mauro Zaratta. Nel cervello di Lorenzo, esami molto particolari hanno riscontrato la presenza di materiale inorganico, fumi e polveri siderurgiche, che la mamma del piccolo, che lavorava in uno studio di un commercialista nel rione Tamburi, attiguo al siderurgico, avrebbe respirato nei mesi della gravidanza. Il 19 marzo verrà ascoltata in Tribunale la madre del piccino. “Stiamo tentando di non ripetere più quello che è accaduto e di dare un nome e un volto a tutti questi bambini che, non per colpa loro, sono morti” ha detto il legale della famiglia Zaratta, Leonardo La Porta. “Stiamo solo cercando di stabilire se vi é una correlazione tra l’inquinamento dell’ex Ilva e la malattia e la morte di Lorenzo” ha aggiunto l’avvocato. A luglio 2022 il gup Pompeo Carriere dispose il non luogo a procedere verso otto imputati affermando che non era provato il nesso causale tra le emissioni inquinanti e la morte di Lorenzo. Non fu quindi disposto il rinvio a giudizio per gli imputati, allora 8. Ma il pm Buccoliero ha impugnato il provvedimento del gup in Corte d’appello che ha quindi disposto il processo in Tribunale cominciato il 5 febbraio. 

È ripartito questa mattina nel siderurgico di Taranto l’altoforno 4. Era stato fermato ieri da Acciaierie d’Italia “per attività di manutenzione sulla parte alta del forno, sul piano tubiere e sul campo di colata”. Attività già programmate e che avrebbero dovuto fare le imprese dell’indotto, solo che quest’ultime sono ferme da settimane in quanto rivendicano il mancato pagamento dei crediti milionari maturati verso AdI. Già ieri la società aveva annunciato che il fermo sarebbe stato solo di 24 ore, arco di tempo nel quale la fabbrica a ciclo continuo, per la prima volta, si è ritrovata senza produzione. Continuano invece a restare fermi gli altri due altiforni, l’1 e il 2, e un’acciaieria su due (la 1). Intanto, si registrano nuove valutazioni positive sulla nomina, da parte del ministro Adolfo Urso, di Giancarlo Quaranta quale commissario per l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia. Il comitato unitario delle professioni, col presidente Giovanni Prudenzano, auspica che “la nomina di un professionista con una enorme esperienza nel settore siderurgico maturata proprio nello stabilimento tarantino, del quale Giancarlo Quaranta conosce in modo approfondito tutte le problematiche, possa contribuire a far uscire velocemente la situazione dell’azienda dall’empasse che ha caratterizzato questo periodo. Soprattutto i professionisti del Cup Taranto auspicano che contestualmente venga risolta positivamente anche la problematica che vede le aziende indotto dello stabilimento siderurgico impegnate a rivendicare il loro legittimo diritto a vedersi liquidati i crediti vantanti nei confronti di Acciaierie d’Italia”. Per il mondo delle professioni, “come deve essere garantita la prosecuzione delle attività del siderurgico, in modo green e sostenibile, devono essere garantite le aziende che costituiscono una parte importante del tessuto produttivo del territorio”.

 La quarta edizione di Sempre aperti a donare arriva a Taranto dove McDonald’s, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Banco Alimentare della Puglia donano insieme oltre che un pasto, anche un momento di conforto e convivialità a chi è più fragile. In città sono 50 i pasti caldi donati a settimana attraverso un ente partner territoriale convenzionato. Un piccolo gesto come offrire un pranzo o una cena per essere vicini a chi vive in condizioni difficili e precarie.

 

Il McDonald’s di Taranto presso il Centro Commerciale Porte dello Jonio è coinvolto da vicino nel progetto. Il team di lavoro del ristorante si occupa della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti all’Associazione Nazionale Famiglie.

 

Alimentare la rete,  a sostegno delle fasce più fragili – afferma Luigi Riso Presidente del banco Alimentare Puglia Onlus - per dare conforto ai più bisognosi e sostenere quella comunità locale che vive in continuo stato di emergenza alimentare – rappresenta il vero antidoto, all’accrescimento della povertàNon solo – continua Luigi Riso  - ma anche sul piano umano, non è da poco l’idea di regalare un semplice sorriso ad un bimbo che, magari, in un ristorante McDonald’s non è mai riuscito ad entrare.

 

Le donazioni a Taranto fanno parte di Sempre aperti a donare, l’iniziativa benefica frutto della collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali, anche per il 2024, vuole contribuire a dare una risposta concreta ai bisogni delle comunità, attraverso segni di vicinanza come donare un pasto caldo. Sfruttando la capillarità di McDonald’s sul territorio e la capacità di ascoltare le necessità di chi vive situazioni difficili, quest’anno l’azienda e la sua fondazione rinnovano il proprio impegno alla luce del complesso scenario socioeconomico attuale, puntando a rendere questa forma di sostegno continuativa nel tempo. Un proposito già messo in atto da diversi ristoranti che proseguono, dal lancio dell’iniziativa, con donazioni regolari a persone e famiglie in difficoltà.

 

La nuova edizione del progetto si inserisce nel più ampio percorso di avvicinamento e profondo sostegno alle comunità di cui McDonald’s è parte e, dal suo lancio nel 2020, ha permesso di donare 527mila pasti in totale in tutta Italia.

 

Sempre aperti a donare è parte integrante di I’m Lovin It Italy che, attraverso progetti e iniziative concrete, esprime e riassume l’impegno di McDonald’s per il sistema paese.

 

 

 

 

McDonald’s Italia

In Italia da 37 anni, McDonald’s conta oggi oltre 680 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 32.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1.2 milioni di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie a 150 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei fornitori McDonald’s conferma la volontà di essere un marchio “locale”, con l’85% di fornitori che è rappresentato da aziende italiane o aziende che producono in Italia. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 38.000 ristoranti.

 

Fondazione per l\'Infanzia Ronald McDonald Italia

La Fondazione per l\'Infanzia Ronald McDonald Italia ETS è un\'organizzazione non profit, nata nel 1974 negli Stati Uniti e nel 1999 in Italia, con l\'obiettivo di creare, trovare e sostenere progetti che contribuiscono a migliorare in modo diretto la salute e il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Un bambino gravemente malato deve spesso curarsi lontano dalla sua città. Fondazione Ronald si propone di costruire, acquistare o gestire Case Ronald ubicate nelle adiacenze di strutture ospedaliere e Ronald McDonald Family Room, situate direttamente all’interno dei reparti pediatrici, per offrire ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie durante il periodo di cura o terapia ospedaliera. Fondazione Ronald tiene la famiglia vicina quando la cura è lontana, perché stare insieme migliora il loro benessere. Attraverso i suoi programmi - Casa Ronald e Family Room - non solo consente l’accesso a cure d’eccellenza, ma supporta le famiglie, permette loro di essere attivamente coinvolte nella cura dei propri figli e favorisce l’implementazione del modello di cura Family Centered Care. Oggi in Italia le Case sono 5: due a Roma, una a Bologna, all’interno dell’Ospedale S. Orsola, una a Brescia e una a Firenze, cui si aggiungono una Family Room all’interno del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, una all’interno dell’Ospedale S. Orsola di Bologna, una all’interno dell’Ospedale Infantile Cesare Arrigo di Alessandria e una all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze. Dal 1999 ad oggi, nel corso della sua attività in Italia, Fondazione ha supportato più di 54.000 bambini e famiglie, offrendo oltre 290.000 pernottamenti.

 

Banco Alimentare

Fondazione Banco Alimentare Onlus coordina e guida la Rete Banco Alimentare dando valore agli sforzi e ai risultati di ogni Organizzazione Banco Alimentare territoriale. Promuove il recupero delle eccedenze alimentari dal campo alla ristorazione aziendale e la loro redistribuzione oggi a circa 7.600 strutture caritative che assistono circa 1.750.000 persone bisognose. Nel 2022 ha già distribuito circa 110.000 tonnellate di alimenti.

 

Comunità di Sant’Egidio

Sant’Egidio è una Comunità cristiana nata nel 1968, all’indomani del Concilio Vaticano II, per iniziativa dell’allora studente Andrea Riccardi, in un liceo del centro di Roma. Oggi è una rete di comunità, presente in più di 70 Paesi del mondo con oltre 60mila aderenti e una più vasta cerchia di simpatizzanti e amici che collaborano attivamente in diverse iniziative. È conosciuta nel mondo per il suo impegno sociale e religioso, il lavoro per la pace e il dialogo, le campagne per i diritti. Raccoglie uomini e donne di ogni età e condizione, uniti da un legame di fraternità nell’ascolto del Vangelo e nell’impegno volontario e gratuito per i poveri e per la pace. www.santegidio.org

\'Taranto nel cinema: tour culturale tra film girati a Taranto e ipogei\', è questo il tema dell’appuntamento itinerante proposto dall’Associazione Culturale “Taranto In Diretta” per l’ultimo fine settimana di Febbraio a Taranto.

 

Si tratta di una visita guidata inedita, che grazie alla collaborazione sinergica di Alessandro Ricci, archeologo e guida specializzata, l\'Associazione Itaca di Irene Scialpi, con il coordinamento di Angelo Galasso di Taranto In Direttacondurrà alla scoperta di curiosità, aneddoti e luoghi dove si sono girate le scene più belle e interessanti di alcuni dei numerosi film e fiction  ambientate a Taranto.

 

Non sarebbe un sabato sera, senza un piccolo momento di ristoro, che sarà servito ai partecipanti presso   l\'appartamento nobiliare di Palazzo Stola.

 

L’appuntamento è alle ore 20.00, sabato 24 Febbraio  presso Piazza Castello. Durata prevista,  2 ore circa.  Abbigliamento comodo. Posti limitati.  Contributo di € 12.00.

Il tour guidato potrà essere prenotato esclusivamente telefonicamente o su WhatsApp al numero 340.5538931 (Angelo Galasso, Presidente Associazione Culturale Taranto in Diretta)

 

 

La CGIL e la UIL Taranto hanno indetto questo pomeriggio un sit-in di protesta che si è svolto sotto la sede della Prefettura di Taranto.

Un sit-in sulla sicurezza sul

lavoro, in un paese che continua a registrare incidenti mortali come raccontano le cronache quotidiane da sud a nord. 

Il sit-in si affianca alle iniziative promosse dalle categorie nazionali degli edili e dei metalmeccanici di CGIL e UIL che sempre per oggi hanno indetto due ore di sciopero a fine turno in segno di protesta, sdegno e reazione alla continua emergenza degli incidenti sul lavoro, come successo ancora venerdì scorso all’interno del cantiere per la costruzione di un punto vendita Esselunga a Firenze.

Il solo porgere cordoglio - si legge in una nota-  anche se immenso e fortemente sentito, non serve purtroppo a fronteggiare quella che è la vera e propria emergenza delle morti sul lavoro.

Il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza devono assumersi la responsabilità per dire basta al massimo ribasso, ai sub appalti a cascata, alla precarietà, alla mancanza di controlli, alle procedure di sicurezza sempre più superficiali.

Temporanea fermata nello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto dell’altoforno 4, l’unico attualmente in funzione su tre (sono infatti fermi da tempo gli altiforni 1 e 2). Lo comunica la società Acciaierie d’Italia. La quale in una nota afferma “che nella giornata odierna è prevista una fermata di altoforno 4 per attività di manutenzione sulla parte alta del forno, sul piano tubiere e sul campo di colata. La durata prevista della manutenzione è di circa 24 ore”.

Pronti per eleggere Leporano Il Borgo dei Borghi 2024? Il borgo di Leporano gareggia nella competizione all interno del programma televisivo Kilimangiaro, in onda su Rai3. Il video che ne racconta la bellezza è andato in onda nella trasmissione del 4 febbraio. Chi lo avesse perso può naturalmente recuperarlo su RaiPlay.

La città pugliese è l unica a rappresentare la Regione Puglia, e la Provincia di Taranto, al concorso Il borgo dei Borghi 2024. Ora è il momento di darsi da fare per portare Leporano sul podio.

Sarà possibile votare per Leporano a partire dal prossimo 25 febbraio, registrandosi sul sito di RaiPlay, mentre la classifica finale  del “Borgo dei Borghi 2024” sarà resa nota domenica 31 Marzo 2024.

 Dalle ore 17.15 del giorno 25 Febbraio 2024 sul sito https: https://www.rai.it/borgodeiborghi/        è pubblicata e resa raggiungibile una pagina di presentazione dei 20 (venti) borghi in concorso per il titolo Il Borgo dei Borghi 2024.

La pagina invita gli utenti a votare il proprio borgo preferito, la votazione, pertanto, potrà essere espressa dalle ore 17.15 del 25 febbraio 2024.

 La classifica finale e quindi la nomina del Borgo dei Borghi 2024 viene svelata durante una “prima serata speciale”, in onda su RAI 3 domenica 31 Marzo 2024.

 

La votazione viene chiusa domenica 17 marzo 2024 alle 23.59. Pertanto, successivamente alle ore 23.59 del 17 marzo 2024 non sarà più tecnicamente possibile esprimere il proprio voto.

Lu.Lo.

Nella nomina di Giancarlo Quaranta a commissario dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, Confindustria Taranto ripone “da sempre grande fiducia, in quanto professionista stimato e profondo conoscitore della fabbrica e delle sue complessità, che siamo sicuri potrà lavorare al meglio in questa fase ancora una volta molto critica per l’acciaieria, le aziende, i dipendenti diretti e indiretti e per tutta la comunità jonica”. “Allo stesso tempo - si afferma -, è forte l’auspicio, da parte di Confindustria Taranto, che il Governo possa al più presto adottare strumenti straordinari per sostenere tutte le aziende dell’indotto, favorendo loro misure idonee per il ristoro delle fatture e per poterle così traghettare fuori da una crisi irreversibile che comporterebbe il crollo di un pezzo importante del sistema siderurgico italiano”. 

Nel periodo di inagibilità dello stadio Iacovone per i lavori di adeguamento in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026 - inagibilità che partirà dal prossimo campionato -, il Taranto giocherà a Brindisi. A margine di consultazioni effettuate tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, si è infatti verificata la concreta possibilità che il Taranto FC possa giocare allo stadio Fanuzzi di Brindisi, omologato per le partite di Serie C. 

“Una soluzione che l’amministrazione comunale mette a disposizione della società rossoblù - dichiara il Comune di Taranto -. Un lavoro, quello del sindaco, che in queste settimane non si è mai fermato, a partire dalla convocazione dello scorso tavolo di concertazione che ha riunito il commissario dei Giochi del Mediterraneo e i sindaci dei comuni di Martina Franca, Massafra, Brindisi e Francavilla, ringraziandoli per la disponibilità e la prontezza operativa. Un momento in cui, tra l’altro, il rappresentante delegato del Commissario ha assicurato la possibilità di utilizzare il campo B dello stadio Iacovone per lo svolgimento degli allenamenti del club tarantino, in quanto sarà stralciato dall’area di cantiere. “Oggi mettiamo a disposizione del Taranto FC la soluzione più funzionale affinché la squadra e i tifosi possano proseguire il loro cammino futuro vicino casa - ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci -. Vale la pena rimarcare come tutto questo lo abbiamo fatto ancora una volta per la città e per i tifosi, non lesinando alcuno sforzo. Ai toni roboanti di queste ultime settimane, rispondiamo quindi con una soluzione positiva, protesa alla risoluzione di questa delicata vicenda. Per questo, ringrazio sentitamente il sindaco Giuseppe Marchionna che è stato ben lieto di ricambiare la disponibilità ricevuta lo scorso anno dello stadio Iacovone per la disputa delle partite casalinghe da parte del Brindisi Calcio”. 

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