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Giornale di Taranto - Giornalista1

La pluripremiata storia di un «ragazzo grasso ma leggero come una farfalla»

 

La stagione «Periferie» della compagnia Crest di Taranto all’Auditorium TaTà con il sostegno della Regione Puglia, stasera, giovedì 7 dicembre (ore 21) apre lo sguardo sull’attualità con «La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza» di Alberto Fumagalli, che è anche regista con Ludovica D’Auria di questo pluripremiato spettacolo sulla «body positivity» coprodotto da Les Moustaches, Società per Attori e Accademia Perduta Romagna Teatri (i costumi sono di Giulio Morini). La pièce racconta la storia di un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima delicata. Talmente delicata che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea.

Interpretato da Damiano Spitaleri, Cicco Speranza vive dentro una vecchia e soffocante catapecchia di provincia, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ma ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio. Ciccio Speranza vuole danzare. Una bella impresa per chi abita nella remota provincia di un’Italia sperduta, dove la smarrita famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate.

Sebbastiano (Alberto Fumagalli) è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis (Federico Bizzarri) è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno cucinare riso, patate e cozze. E Ciccio, nel fondo della sua fragilità, vuole scappare da quel luogo che non ha mai sentito come casa, raccontando con il suo linguaggio gutturale, il suo corpo grassissimo stretto in un tutù rosa, il proprio sogno, grande e impacciato. Ciccio appartiene a un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire i propri desideri. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto, come un cappottino antigelo va piccolo a un bulldog inglese.

Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli? Ciccio è pieno di sogni, a volte decisamente fuori dalla sua portata, ma ha il diritto di provarci e di vivere la vita che vuole. Ed è attraverso un linguaggio inventato, poetico e ironico nel suo impasto di dialetti, che lo spettacolo evoca una famiglia di provincia schiacciata dalla sua marginalità sociale, da un immobilismo drammatico e contemporaneo.

È una storia colma di disagio, giovinezza, identità e voglia di libertà. Ma il teatro consente di superare i pesantissimi limiti che ingabbiano l\\\'esistenza del protagonista, che nel suo tutù vola come una farfallaccia, passando da una dimensione pesante e terrena a una leggera e sognante, con la quale catapultare gli spettatori in salti emotivi carpiati come in una commedia nera, ma tra barbabietole e muggiti stonati. Una commedia nerissima, simpaticamente reazionaria nei confronti di una società che tarpa le ali e anestetizza i sogni, prendendo il tono di uno spettacolo vitale, colmo dell’anima dei suoi personaggi, di Ciccio e della sua famiglia, destinati a restare negli occhi e nella memoria. E, forse, anche nel cuore.

Info e prenotazioni 366.3473430.

Natale, festa delle famiglie, ma anche occasione per donare.  Come di consuetudine, nelle piazze italiane ritorna Telethon, il grande appuntamento  con la solidarietà, giunto quest’anno alla 34 esima edizione, promosso in tutta la penisola dalla omonima fondazione nelle giornate del 10,16 e 17 dicembre. 

 

E naturalmente, non poteva mancare la risposta della delegazione ‘Tre Carrare Solito’ di Confcommercio Taranto che domenica 10 dicembre darà il suo sostegno all’appello di Telethon per la ricerca nell’ambito delle malattie rare.

 

“ Per tutta la giornata – spiega Lelio Fanelli, presidente della delegazione Confcommercio-   via Cesare Battisti, dalle 8.00 alle 24.00, sarà interdetta al traffico per consentire la manifestazione ‘Notte di Natale 2023’ (patrocinata  dall’Amministrazione comunale di Taranto) che ospiterà il Mercatino di Natale, la casetta di Babbo Natale, le esibizioni delle scuole di ballo, quattro postazioni musicali; il tutto sarà animato dai personaggi del mondo dei piccoli, sono state infatti ingaggiate   20 mascotte con le quali i bimbi potranno fare una foto ricordo.  

 

Naturalmente, sarà anche presente BNL, la banca che da sempre associa il suo nome alla raccolta benefica Telethon, una felice collaborazione a Taranto (e a tal proposito voglio ringraziare la direttrice della sede centrale,  Marina Grottoli) e chi vorrà contribuire alla buona causa della Fondazione, potrà accedere ai salvadanai di  Telethon per offrire il proprio contributo. Concludo con invito alle famiglie, ma anche ai ragazzi che tante volte ci sorprendono per la loro spontanea generosità, a far mancare il sostegno  alla  importante causa della ricerca”.

 

Dai sindacati alle imprese appaltatrici, monta la protesta per l’ennesimo nulla di fatto dell’assemblea di Acciaierie d’Italia (ex Ilva) che ieri avrebbe dovuto decidere in merito al sostegno finanziario urgente dell’azienda. Da ArcelorMittal, socio di maggioranza, è peró venuto un nuovo segnale di indisponibilità, mentre Invitalia ha dichiarato di essere pronta a fare pro quota la sua parte finanziaria (Mittal ha il 62 per cento di Acciaierie, Invitalia, invece, il 38). Secondo quanto si apprende, Mittal ha portato in assemblea una memoria di una dozzina di pagine evidenziando quanto il Governo aveva promesso nel tempo alla società e non erogato. Si tratta di finanziamenti e garanzie di vario tipo. Secondo Sasha Colautti e Francesco Rizzo, dell’Usb nazionale, “dopo l\'ennesima presa in giro nei confronti dei lavoratori e di questo Paese, è sancito a chiare lettere che il Governo si fa ricattare dalla multinazionale. A noi sembra che stiamo consegnando le politiche industriali del Paese nelle mani di aziende prive di alcun scrupolo verso i territori in cui operano, sprezzanti delle istituzioni fino all’ultimo, irrispettosi di chi i lavoratori li rappresenta”. E con Aigi arriva anche la voce delle imprese dell’indotto metalmeccanico. “Restiamo sconcertati di fronte all’ennesimo nulla di fatto e all’ennesimo rinvio della trattativa tra soci cui è legato il destino della grande fabbrica, delle imprese e dei lavoratori - commenta il presidente Fabio Greco, soprattutto preoccupato dell’ipotesi di un ulteriore commissariamento -. Un nuovo rinvio che lascia prefigurare scenari allarmanti rispetto all’immediato futuro dello stabilimento siderurgico. La situazione è insostenibile. La soluzione tarda ad arrivare e rischia di far sprofondare nel baratro l\'indotto e con esso tutto il circuito economico locale”. 

“Le notizie che trapelano dall’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia, in merito all’ennesimo rinvio, sono inaccettabili. E’ chiaro ormai l’intento di Arcelor Mittal di minare l’ex Ilva non dando avvio alla ricapitalizzazione ed impedendo gli investimenti necessari per garantire il presente ed il futuro del gruppo siderurgico”. Lo dichiara Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil. “Il Governo italiano - prosegua - difenda la dignità del Paese, dignità che i lavoratori difendono scioperando per salvare gli impianti, evitando lo spegnimento di altoforno 2, e per garantire la transizione ecologica della produzione di acciaio. Il Governo - conclude la Fiom - non si faccia più tenere in ostaggio da Arcelor Mittal e nelle prossime ore intervenga per prendere il controllo e la gestione dell’azienda”. 

L’azienda intanto comunica che ieri nel siderurgico di Taranto, nella prima delle due giornate di sciopero indette da Fim, Fiom e Uilm contro la fermata dell’altoforno 2 già avviata da lunedì, “tutti i 70 lavoratori previsti nei primi due turni hanno regolarmente prestato servizio”. L’azienda ricorda infine “come siano previste comandate specifiche nell’area a caldo al fine di salvaguardare gli impianti e proteggere l’incolumità delle persone”. 

 

<Siamo e resteremo tarantini e vogliamo uno scambio continuo per lo sviluppo di questo territorio>

 

In 102 anni di storia è la prima donna a guidare la family company targata Ninfole.

Prima di lei, il padre Renato e prima ancora il nonno Ciro, che nel 1921 nella sua drogheria nel cuore di via Cava in città vecchia a Taranto, comprò la prima partita di caffè dal Brasile e coltivò il sogno di far diventare quello con il suo nome il caffè dei tarantini.

Lei è Rossella Ninfole, classe 1968, laureata in lingue e letterature straniere e una vita passata tra i sacchi del caffè, le miscele e le mura di quello stabilimento che rappresenta a tutti gli effetti il Caffè di Taranto, ma anche la storia di una imprenditoria sana che vince la sfida della crisi e la tentazione della delocalizzazione e rimane fedelmente legata alla città della sua origine.

Rossella Ninfole è la nuova presidente della Caffè Ninfole Spa.

Si tratta di un impegno e un onore insito nel mio nome che però intendo ottemperare a mio modo creando attorno alla rete dell’impresa saldamente tarantina una stretta connessione con il territorio che la ospita ormai da più di 100 anni” – dice Rossella Ninfole.

 

L’idea del nuovo corso si chiama azienda-comunità ed accentua il profilo partecipativo e un modello di impresa che dal rapporto con i fornitori, passando per il mercato e la relazione con collettività è destinato a caratterizzare la conduzione al femminile dell’azienda tarantina.

E’ chiaro che si tratta di uno schema che avrà bisogno dei suoi tempi – sottolinea ancora la nuova Presidente del Gruppo Ninfole - ma credo che anche le aziende, in special modo in realtà come quella di Taranto, debbano cominciare a sostenere il cambiamento, a consolidare e promuovere l’etica dei valori, facendosi promotrici di azioni che abbiamo un impatto sociale, economico, culturale e ambientale in grado di accompagnare le nuove generazioni verso un nuovo modello di sviluppo”.

 

Un modello di localizzazione radicata, quello di Ninfole, in risposta al trasferimento massiccio dei processi produttivi all’estero, che per la nuova Presidente dell’importante marchio del caffè è destinato a diventare anche un capitale di fiducia e di scambio continuo con il territorio, a cominciare dal sostegno a progetti di sviluppo sociale e culturale.

Siamo tarantini - conclude Rossella Ninfole - e resteremo a Taranto. Sembra una banalità, ma in realtà è la cifra di un legame che crediamo non sia ininfluente per noi, per i consumatori, ma anche per il futuro di questa città”.

 

“Fermiamoli finché siamo in tempo, mancano poche ore”. È l’appello lanciato oggi al Governo per l’ex Ilva dai sindacati nazionali Fim, Fiom e Uilm con riferimento a socio di maggioranza di Acciaierie d’Italia (ex Ilva), cioè la multinazionale Arcelor Mittal. “Il Governo - dicono le sigle - non ha altra scelta: deve estromettere questo gruppo industriale per inadempienza contrattuale e deve fare una richiesta di risarcimento per gli ingenti danni subìti, reinvestendoli in azienda. Il Governo, con un provvedimento d’urgenza, deve acquisire la maggioranza e quindi individuare soluzioni industriali, precettando produttori nazionali, affidandogli, transitoriamente, la gestione di Acciaierie d’Italia e il salvataggio dei 20 mila lavoratori di tutti gli stabilimenti. In base alle conclusioni dell’assemblea dei soci di domani, siamo pronti - è la conclusione - a realizzare un presidio permanente al fine di essere ricevuti a Palazzo Chigi, a partire dal prossimo 11 dicembre”.

Intanto le tre sigle  hanno indetto oggi 48 ore di sciopero a partire da domani dei lavoratori di esercizio dell’area altiforni del siderurgico ex Ilva diffidando Acciaierie d’Italia dalla fermata dell’altoforno 2. Operazione, questa, le cui prime manovre sono scattate ieri. L’altoforno 2 resterà fermo, ha comunicato l’azienda, sino all’11 dicembre e lo stop temporaneo rientra in un piano di interventi di manutenzione che riguarda varie aree del siderurgico. Questa modalità di sciopero - dicono i sindacati - è “per impedire che Arcelor Mittal continui nel suo ricatto utilizzando i lavoratori e la fabbrica come scudo per ricevere ulteriori risorse pubbliche da sperperare sino alla chiusura dello stabilimento”. I sindacati non credono alle affermazioni dell’azienda circa uno stop momentaneo e citano al riguardo l’altoforno 1. “Questa - dicono le sigle - ormai è diventata una consuetudine” tant’è che “non vi è stata la ripartenza dell’altoforno 1”. Quest’ultimo è infatti fermo da agosto e sarebbe dovuto restare fermo solo un mese. Domani alle 15 torna a riunirsi di nuovo - dopo le sedute del 23 e 28 novembre - l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia e il privato Mittal, che ha la maggioranza del 62 per cento, e la società pubblica Invitalia (Mef) che ha il 38 per cento, sono chiamati a trovare un accordo per un intervento finanziario urgente che assicuri la sopravvivenza dell’azienda. 

 

 

Mister Lerda: Prendiamo gol troppo facilmente

 

Di Andrea Loiacono 

 

Il Taranto di Mister Capuano centra il successo esterno a Potenza, il terzo del suo campionato, battendo 1-2 il Potenza grazie ad una doppietta del suo bomber principe Mamadou Kanoute. Importante successo per gli ionici che vincono nel capoluogo Lucano 17 anni dopo l\' ultima vittoria e salgono a quota ventisei punti in classifica in piena zona play-off. Da segnalare la presenza al \"Viviani\" di oltre duecentocinquanta supporters rossoblu giunti da Taranto.  Queste le dichiarazioni nel post gara del tecnico del Taranto Ezio Capuano : In questa partita siamo scesi in campo con il giusto approccio e tutta la gara è stata giocata con il piglio della grande squadra. Abbiamo preparato benissimo la gara e sono contento della fase di abnegazione e di sacrificio dei ragazzi. Penso che in questo periodo abbiamo subito critiche ingeneroso da parte di chi non è del settore. Sono nel calcio da trentasette anni ma non mi sono mai permesso di giudicare l\' operato altrui. Nel complesso il campionato del Taranto è super positivo,  rimaniamo con i piedi per terra consapevoli che nel prossimo mercato faremo qualcosa per rinforzare la squadra in maniera futuristica. Adesso possiamo pensare serenamente al match col Bitonto.

 

 

Queste le parole di un rammaricato mister Lerda: Abbiamo preso subito gol iniziando la partita in salita, poi siamo riusciti a proporre gioco e pareggiare. Purtroppo nel secondo tempo abbiamo concesso una rete a campo aperto. Farò comunque i complimenti alla squadra perché abbiamo disputato.una buona partita ma subiamo gol troppo facilmente. Per risolvere questo problema e uscire fa questo periodo dobbiamo solo lavorare sodo, mi aspetto una reazione già dalla sfida di Foggia. (foto di repertorio di Aurelio Castellaneta) 

Quattro appuntamenti - tre opere e un concerto - ed un programma sinfonico; formazione per i giovani musicisti e cantanti del territorio e programmi per far avvicinare all’opera i bambini, i ragazzi e le famiglie. Il Taranto Opera Festival torna nel capoluogo ionico con il programma della stagione invernale 2023-2024. Nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, a Taranto, si è svolta la conferenza di presentazione del cartellone. Il festival dedicato all’opera lirica, presente in maniera costante a Taranto, è organizzato dall’Associazione musicale Domenico Savino di Taranto, attiva da dieci anni sul territorio, con il patrocinio del Comune di Taranto e il sostegno di alcuni partner, tra questi la BCC Banca Bari e Taranto presieduta da Lelio Miro. La stagione operistica invernale comprende: Rigoletto, opera lirica in tre atti di Giuseppe Verdiil 20 dicembreLa Cenerentola, dramma giocoso di Gioacchino Rossiniil 20 gennaio 2024l’Elisir D’Amore, opera lirica di Gaetano Donizettiil 9 marzo 2024. Questi tre spettacoli saranno in scena al Teatro Orfeo di Taranto (recita pomeridiana, ingresso ore 15, sipario ore 16; recita serale, ingresso ore 20, sipario ore 21). Sarà invece la Concattedrale di Taranto ad ospitare, l’8 febbraio, il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart (concerto pomeridiano, ingresso ore 15, sipario ore 16; concerto serale, ingresso ore 20, sipario ore 21). Per tutti gli spettacoli, la regia è curata dalla regista Vivien HewittRigoletto e La Cenerentola saranno diretti da Lorenzo BizzarriStefano Seghedoni sarà il direttore del Requiem; a Marc Moncusì è affidata la direzione dell’Elisir. Suonerà l’orchestra del Taranto Opera Festival. Le produzioni comprendono artisti di rilievo nazionale ed internazionale, oltre che nomi del territorio. Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Pierpaolo de Padova, direttore generale del Taranto Opera Festival; Paolo Cuccaro, direttore artistico del Taranto Opera Festival; Fabiano Marti, assessore allo spettacolo e agli eventi del Comune di Taranto; il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio e Vito Caliandro, direttore del Conservatorio Paisiello di Taranto. Nei mesi di aprile e maggio, il Taranto Opera Festival, in collaborazione con il Conservatorio Paisiello di Taranto e con il Comune, promuoverà anche una stagione sinfonica, con tre appuntamenti mattutini ad ingresso libero “Domeniche in concerto”, al Teatro Fusco di Taranto, in cui si terranno i concerti di sinfonie di Mozart, Schubert e Haydn (il programma è in corso di definizione; direttore, Antonio Legrottaglie, suonerà l’orchestra del Taranto Opera Festival). Nel corso della presentazione, sono state illustrate inoltre iniziative di formazione rivolte ai talenti del territorio e progetti di coinvolgimento delle famiglie e dei ragazzi, per avvicinare sempre più settori del pubblico all’opera lirica.

Il direttore artistico Paolo Cuccaro ha illustrato le opere e i concerti in programma. “Oltre ad avere un cast di grandi nomi del panorama nazionale ed internazionale - ha dichiarato Cuccaro -, abbiamo svolto, nel mese di ottobre, audizioni a cui hanno partecipato tanti solisti da tutto il mondo; avremo dunque la presenza di cantanti stranieri da ogni parte del mondo, molto validi, che ci sorprenderanno con le loro qualità. Tra i nomi dei cast, ci sono Zi-Zhao Guo, che è uno dei più grandi tenori del panorama nazionale, Luca Bruno e Luca Simonetti che si alterneranno nel ruolo di Rigoletto, Federico Buttazzo nella Cenerentola di Rossini e tanti altri; ci saranno inoltre delle sorprese, per esempio, nel Requiem di Mozart, perché stiamo studiando un nuovo tipo di rappresentazione di questa opera mozartiana”.

Ha dichiarato il direttore generale del Taranto Opera Festival Pierpaolo de Padova: “Riprende la stagione operistica a Taranto: è una stagione che ha aperto le porte alla lirica dal 2019 e, a distanza di pochissimo tempo, registra oggi oltre mille abbonati; credo sia la stagione musicale a Taranto più seguita. La presenza così numerosa di pubblico è legata al fatto che, da tempo, abbiamo intrapreso percorsi di formazione e di alfabetizzazione alla lirica che partono dalla scuola dell’infanzia fino all’università della terza età. Organizziamo incontri settimanali con associazioni e scuole, per far conoscere il repertorio operistico”.

Ha dichiarato l’assessore comunale allo spettacolo e agli eventi Fabiano Marti: “Il Taranto Opera Festival continua a crescere, come numero di serate. È sold out tutte le sere, come numero di spettatori, già da qualche anno; intanto, cresce come qualità e livello. A questo si aggiunge anche il momento importante della stagione sinfonica, nelle domeniche mattina, che abbiamo costruito insieme con l’obiettivo di ascoltare musica di qualità alle famiglie, perché nella domenica mattina le famiglie si riuniscono e avranno così la possibilità di passare dal teatro comunale e ascoltare musica di qualità. Rivolgo il mio plauso a tutta la squadra del Taranto Opera Festival, per il gran lavoro che sta facendo per la promozione della musica lirica che è tornata di casa a Taranto, con una particolare attenzione per i ragazzi e per gli studenti delle nostre scuole”.

Ha dichiarato il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio: “Dopo i grandi successi delle scorse edizioni, la Regione non ha potuto che essere vicina, in maniera fattiva ed importante. Continuiamo su questa strada, perché, con la cultura, si combatte anche il disagio sociale. Si crea, tra l’altro, economia in maniera significativa, dobbiamo supportare queste grandi iniziative che vengono dal territorio”. Il consigliere regionale Enzo Di Gregorio ha suggerito inoltre di promuovere un cartellone estivo di opera lirica, all’aperto, nelle periferie di Taranto (per esempio, i quartieri Talsano e Lama, ma anche tutte le altre periferie urbane). Sarebbe bello – è stato detto – che l’opera lirica incontri le comunità delle periferie, arrivasse in quei quartieri. Tra le proposte che potrebbero essere valutate, si è pensato a delle rappresentazioni all’aperto in un luogo vicino al mare, che possano attrarre un pubblico giovanile. L’idea è stata accolta positivamente dagli organizzatori del Taranto Opera Festival.

Ha spiegato il direttore del Conservatorio Paisiello Vito Caliandro: “Il conservatorio collabora da ormai quattro anni con il Taranto Opera Festival, attraverso una partecipazione di allievi e docenti validissimi. La sinergia che si è creata sin dall’inizio va mantenuta molto alta, tant’è che stiamo lavorando su una nuova convenzione, con delle novità alla luce della statizzazione avvenuta da circa un anno. Dopo la stagione lirica, si darà vita a quella sinfonica che vedrà la partecipazione di tre allievi che saranno selezionati per partecipare ai concerti solistici. Il Conservatorio intende partecipare per aiutare gli allievi ad esprimere al meglio le loro esperienze artistiche. È sempre un percorso di formazione, in senso più ampio, perché i ragazzi sin da piccoli devono abituarsi a mostrarsi in pubblico, a suonare e a migliorare le loro capacità esecutive”.

Previste promozioni e agevolazioni, per incentivare il pubblico e far conoscere l’opera lirica e la musica classica sinfonica alle fasce di età di spettatori più giovani: i bambini fino ai 12 anni (accompagnati da due adulti), potranno pagare il biglietto di ingresso alle opere 1 euro; per gli adolescenti dai 13 ai 17 anni, il biglietto costerà 5 euro; presenti inoltre anche quest’anno convenzioni con tour operator, b&b e hotel del territorio.

Per informazioni www.tarantoperafestival.it; telefono e WhatsApp 3757044367.

Un primo assaggio del nuovo album, un nuovo modo di vedere l’amore, meno convenzionale e più vero. Max Gazzè, questa sera lunedì 4 dicembre alle ore 21.00, sbarca al Teatro Fusco con la sua tournée “Amor Fabulas – Preludio”, in quello che si preannuncia come un appuntamento unico all’interno dello straordinario palinsesto musicale messo a punto dallo storico teatro tarantino in collaborazione con l’Amministrazione comunale, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese.

 

«Accogliamo un artista che ci ha sempre abituato a musica di alta qualità – le parole dell’assessore allo Spettacolo del Comune di Taranto, Fabiano Marti –, soprattutto per la sua capacità di parlarci attraverso stili e sonorità sempre nuove ed eclettiche. Max Gazzè è l’ennesimo fiore all’occhiello di questa stagione musicale, siamo certi che il pubblico rimarrà incantato da questo concerto».

 

Dal passato al futuro, passando per un presente poliedrico e ricco di stimoli: in “Amor Fabulas – Preludio” Max Gazzè mette tutto sé stesso, sogni, speranze, e il suo credo su quello che è il motore delle nostre vite, quell’amore che, spesso ingenuamente, associamo a una fiaba. Passione e vitalità si fondono per coinvolgere con la sua tipica energia gli spettatori, Max Gazzè anticipa con questo tour l’uscita del suo nuovo album, “Amor Fabulas”, che verrà lanciato nella primavera del 2024.

A fare da atmosfera alla serata ci saranno i successi di una vita, insieme a brani storici mai suonati dal vivo e anche quattro inediti, tra cui la recente “Che c’è di male”.

Alla band storica, composta da Cristiano Micalizzi alla batteria, Daniele Fiaschi alla chitarra, Clemente Ferrari alle tastiere, e Max Dedo ai fiati, si aggiungono due nuove importanti figure: Greta Zuccoli ai cori e Nicola Molino al vibrafono, entrambi polistrumentisti.

 

«Con Max Gazzè arriva sul nostro palcoscenico un artista a tutto tondo del cantautorato italiano – ha commentato Michelangelo Busco, direttore del Teatro comunale Fusco –, capace di affascinare con la sua musica diverse generazioni di appassionati. Avere al Fusco personalità di questo tipo impreziosisce la stagione, e sicuramente i tanti che riempiranno il teatro si godranno appieno questo autentico spettacolo».

 

Biglietti in vendita sul circuito Ticket One

Poltronissima – intero € 48 + più diritto di prevendita

Poltrona platea settore b – intero € 45 + più diritto di prevendita

Galleria – € 38 + più diritto di prevendita

Palchi visibilità limitata – € 32 + più diritto di prevendita

 

I giornalisti che volessero richiedere accrediti per lo spettacolo sono pregati di fare domanda entro e non oltre domenica 3 dicembre al seguente numero: 3208221720.

 

 

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, partecipando oggi all’assemblea nazionale a Roma, all’Adriano, ha ufficializzato il suo ingresso in Italia Viva (dove dovrebbe avere un incarico nazionale) dopo aver lasciato il Pd, partito col quale era stato eletto, poco più di un mese fa. “Abbiamo fatto diventare Italia Viva il primo gruppo consiliare di una città di 200 mila abitanti - ha detto Melucci dal palco -. Non una cosa piccola. Con le pressioni che potete immaginare avendo in coalizione Cinque Stelle, Europa Verde, tanti amici che, insomma, hanno ideologicamente l’idea che Matteo Renzi, Italia Viva, fossero pro Ilva e non pro Taranto, e quindi spiegare che dentro alla salvaguardia di una produzione riconvertita, riqualificata, esistesse la via di fuga per la sostenibilità di una intera comunità, è stato un impegno faticoso\".

    Italia Viva, conclude, \"intercetta quello spazio terzo di centro, equilibrato, moderato, riformista, che non si arrende e che genera speranza\" e \"ci mette contenuti\". 

C\\\'è anche Antonio Diodato tra i big che si esibiranno nell\\\'edizione 2024 del Festival di Sanremo. 

<A febbraio partecipo a una grande festa> scrive l\\\'artista sulla sua pagina Facebook. E\\\' un momento felice e creativo per il musicista che ha colto più che nel segno con La mia terra, canzone scritta per l\\\'opera prima del regista Michele Riondino Palazzina Laf, il sui confinati dell\\\'Ilva di Taranto dal

30 novembre nelle sale.

Tornando a Sanremo, Amadeus che quest\\\'anno sarà affiancato da Lorella Cuccarini, Giorgia e Teresa Mannino, ha presentato la lista dei big di cui oltre a Diodato fanno parte:  Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Il Tre, Renga & Nek, Sangiovanni, Alfa,
Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè,
The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr. Rain, Maninni, Ricchi & Poveri. Un gruppo di artisti, trasversale, tra vecchie glorie, giovani e giovanissimi. 

Lu.Lo. 

 

 

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