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Giornale di Taranto - Giornalista1
Il consigliere regionale Francesco Laddomada ha scritto una nota ai dirigenti dell’Asl di Taranto a “sostegno della prosecuzione del Servizio di Trasporto oncologico, nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2013 con lo stanziamento di euro 650.000 per il completamento temporale del Progetto Ares Puglia”. “Si tratta di un Servizio socio-assistenziale – sostiene Laddomada - estremamente importante per la tutela dei malati oncologici che si trovano in una condizione di particolare fragilità, aggravata spesso dal disagio di dover gestire da soli la malattia. Un Servizio, dunque, che merita di essere adeguatamente riconosciuto. “Ritengo opportuno sottolineare – spiega il consigliere - che il predetto Servizio è stato attivato in maniera incompleta e diseguale nell’ambito del territorio provinciale, tanto da apportare disagi, sia agli operatori che agli ammalati, i quali lamentano, di fatto, un ‘boicottaggio’ dell’iniziativa, voluta dalla Regione Puglia”. Il consigliere Laddomada conclude chiedendo alla Dirigenza Asl di Taranto “quali determinazioni intende seguire per conformarsi a quanto previsto dalla Legge di previsione 2013 e per dare così serenità e certezza lavorativa agli operatori impegnati nel Servizio e conforto a quanti malati oncologici su questo Servizio ci contano”./
Una tranquilla giornata di pesca trasformatasi in una vera e propria operazione di servizio. E’ quanto accaduto a due militari della Guardia di Finanza, i quali, approfittando delle favorevoli condizioni meteorologiche del fine settimana, hanno pensato bene di recarsi al mare per una battuta di pesca. I Finanzieri, liberi dal servizio, erano intenti a pescare nelle acque di Campomarino di Maruggio – località Piri Piri –, quando hanno notato, abbandonati sulla spiaggia, diversi involucri di cellophane colorati, intuendo che gli stessi potevano contenere sostanze stupefacenti. Immediatamente intervenuti, i militari hanno potuto così constatare all’interno dei cellopohane la presenza di sostanza stupefacente del tipo marijuana, quantificata successivamente in circa 35 Kg.. Avvertita tempestivamente la Sala Operativa del Comando Provinciale, la quale ha inviato sul luogo del ritrovamento una pattuglia di “Baschi Verdi” che ha provveduto a sottoporre a sequestro lo stupefacente.
La sezione tarantina dell’A.I.FI. (Associazione Italiana Fisioterapisti) denuncia le condizioni in cui gli studenti del corso di Laurea in Fisioterapia sono costretti a seguire le lezioni. Il Corso, a numero chiuso, è una delle offerte formative dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. La sede del corso, a partire dal 2014, si sarebbe dovuta spostare presso il Polo Universitario Jonico di Paolo VI, ma al momento le lezioni continuano in via Deledda, al quartiere Tamburi. La struttura ospita anche gli altri corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie – Infermieristica e Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. La situazione, afferma Massimo Matera, responsabile provinciale, è irrispettosa dei diritti fondamentali. Gli studenti frequentano le lezioni solo di mattina, perché mancano corrente elettrica e riscaldamento. Non essendoci corrente, a causa del furto di cavi di rame, molti degli studenti frequentanti, che sono fuori sede, sono impossibilitati ad usare i distributori automatici, e, per quanto attiene alla didattica, non si può proiettare neanche una slide……. Un danno notevolissimo, denuncia l’A.I.FI., per il territorio. Taranto costituisce centro di formazione nella materia da oltre 30 anni; dopo una sospensione di qualche anno dal territorio tarantino il corso è stato riattivato a Taranto nel 2012, e vanta un corpo docenti di professionalità, competenza ed esperienza. Gli studenti di questi corsi, afferma Eugenio D’Amato del direttivo regionale, frequentano nella sede di Via Deledda, in attesa dell’avvio dei lavori della loro reale sede, l’ex Ospedale Vecchio. Questi lavori, tuttavia, non sono mai partiti né si può avere un’idea del tempo necessario per ultimarli. La cultura è un'occasione di sviluppo per tutta la città. Il degrado in cui versa la sede universitaria potrebbe avere come conseguenza la dismissione della stessa. L’A.I.FI. chiede che le Istituzioni locali risolvano questa problematica una volta per tutte, fornendo una sede dignitosa ai corsi di Laurea di Professioni Sanitarie e garantendo agli studenti il diritto allo studio e servizi adeguati.
Nei giorni scorsi i genitori di una bimba di 19 mesi colpita da febbre altissima dopo aver portato la piccola all'Ospedale di Taranto preoccupatissimi per la temperatura di 41°, avrebbero deciso, dopo il no al ricovero dei Medici di via Bruno, di trasportarla a Bari dove tutt'ora è in terapia. La piccola, che ora sta bene, aveva fatto temere il peggio al padre ed alla madre tanto da indurli ad una corsa nel nosocomio tarantino per prestarli le prime cure. Ma, stando a quanto si è appreso, avrebbero ottenuto un no da parte dei dottori in quanto non avrebbero riscontrato particolari problemi tali da richiedere un ricovero. A questo punto i due preoccupati delle condizioni della loro figlioletta hanno deciso, nonostante l'ora tarda, di caricarla in macchina ed andare a Bari dove è stata regolarmente ricoverata ed alla quale sarebbero state portate le prime cure per far scendere la febbre. Ora per la piccolina il peggio è passato tanto che già in questi giorni dovrebbero essere dimessa.
E a Taranto arrivò il gran giorno di Tango Macho, lo straordinario spettacolo di danza, musica e folklore argentino che vedrà esibirsi al Teatro Orfeo i due fratelli Enrique e Guillermo De Fazio con la loro compagnia argentina
 “Los Hermanos Macana“, sette ballerini e quattro musicisti. In tournée dal 1995 con lo spettacolo “Tango Macho”, i due Fratelli De Fazio sono diventati famosi in tutto il mondo, tanto che Francis Ford Coppola li ha scelti come icona tanghera per il film “Assassination Tango”. Per inaugurare in modo strepitoso il nuovo anno, l’Orchestra della Magna Grecia ospita nel cartellone della stagione “XXII Eventi Musicali” di Taranto lo spettacolo “Tango Macho” dei fratelli De Fazio con i “Los Hermanos Macana“: l’evento si è tenuto, martedì 14 gennaio, al Teatro Orfeo di Taranto (start ore 21.00), un grande evento reso possibile da Business Stockhouse Abbigliamento di Molfetta; Ballerini talentuosi e ironici al limite della sbruffoneria, Enrique e Guillermo De Fazio hanno scelto come soprannome la parola “macana” che, nel gergo popolare di Buenos Aires, descrive da sempre il “dritto”, ovvero il tipo disinvolto e sveglio, il dominatore dei bassifondi metropolitani. Con lo spettacolo “Tango macho” i due fratelli non solo hanno conquistato fama di essere fra i migliori ballerini tangheri al mondo, ma hanno riportato in auge le usanze delle origini del tango: all’inizio del secolo scorso, infatti, per mancanza di donne i “compadritos” (i guappi) erano costretti per allenarsi a ballare in strada tra loro, senza per questo rinunciare a mostrare le rispettive abilità virili. Lo “strano” ballo di coppia finiva così per diventare un confronto serratissimo, un corpo a corpo ad alto contenuto tecnico e virtuosistico. I due fratelli De Fazio hanno iniziato a ballare tra loro per mancanza di partner femminili sufficientemente alte, ma subito si sono accorti che il loro stile, l’affiatamento e la provocatoria leggerezza delle loro performance affascinavano il pubblico di tutto il mondo. Lo spettacolo Tango Macho, infatti, è denso di pathos e ironia: accompagnati da un quartetto di musicisti, Enrique e Guillermo De Fazio si esibiscono insieme ad altri sette ballerini (quattro donne e tre uomini) in un magico show che ha nel ritmo e nella velocità funambolica dei passi il proprio atout: con “mordida”, “medialuna”, “sacada” e “volcada” che si snocciolano fulminei sotto gli occhi del pubblico come le imprese di irrefrenabili prestigiatori della danza. Il partner culturale e sociale dell’Orchestra della Magna Grecia per la Stagione 2013-2014 è Ubi Banca Carime; la Stagione Concertistica “XXII Eventi Musicali” è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Confindustria Taranto, Comune di Taranto, Shell Italia E&P S.p.A., I&S Group e Fondazione Oro 6 per il Sociale.
Gli allarmi lanciati in questi giorni da piu parti sullo stato in cui versa la delicata e complessa struttura dell’Oncologia dell’ospedale Moscati, ripropongono le sofferenze complessive della sanità nel territorio jonico. Gli allarmi, le denunce, le richieste si infrangono contro il muro della ragione economica che ha sacrificato in questo territorio posti letto ma anche e, soprattutto, personale. Tutto. Medici, infermieri, tecnici, personale di supporto. Nonostante fosse chiaro a tutti la debolezza di questo territorio che partiva già in condizioni di svantaggio rispetto ad una dotazione organica mai adeguata alle reali necessità. Non bastano le deroghe al piano di rientro. Occorre altro. Occorre quella rete di servizi sul territorio, ancora debolissima a fronte del taglio subito dagli ospedali. Occorrono apparecchiature. Ma tutto questo e anche gli screening gratuiti – se pure qualcuno riterrà opportuno e necessario una strategia di questo tipo – o l’allungamento orario per fare gli esami in notturna, non serviranno a niente se non ci sarà il personale per dare gambe ai servizi. E neppure tutta l’abnegazione e il sacrificio del personale in servizio alla fine potrà colmare un disagio che, dai reparti ospedalieri, ai pronto soccorsi, agli ambulatori sparsi sul territorio, all’assistenza domiciliare, si tocca tutti i giorni con mano. Chiederemo l’ennesimo incontro al Direttore Generale per conoscere se tutte le azioni opportune vengono messe in atto per fronteggiare le emergenze, se l’organizzazione aziendale delle strutture è rispettata e… COSA? Ma solleciteremo anche l’Assessore alla salute, il Presidente della Regione e il Ministro della salute a dare risposte a questa comunità. Il tempo delle attese è finito. E il prezzo non possono continuare a pagarlo i cittadini di questo territorio. COSIMO BELLANOVA FILOMENA PRINCIPALE S.G. CGIL-FP TARANTO SEGRETARIA CGIL TARANTO
È attualmente in vigore una importante agevolazione che permette alle imprese di poter assumere delle persone disoccupate con il vantaggio di una riduzione del 50% della spesa contributiva previdenziale. Un significativo bonus che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe indurre i datori di lavoro a inserire nei propri organici aziendali un numero crescente di giovani privi di un’occupazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo beneficio! Chi può avere accesso alle agevolazioni Come già anticipato, può avere accesso alle assunzioni agevolate tutti i datori di lavoro che sceglieranno di assumere, all’interno delle proprie strutture organizzative: uomini o donne con almeno cinquant’anni di età e “disoccupati da oltre dodici mesi”; donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi”. I contratti agevolabili Il vantaggio predisposto dalla l. 92/2012 consiste nella riduzione della spesa contributiva, ovvero nella spesa che il datore di lavoro sostiene ogni mese per pagare all’Inps icontributi pensionistici e previdenziali del proprio dipendente. In proposito, si noti come la riduzione della spesa contributiva operi per tutte le principali forme di relazione lavorative, ovvero: contratto a tempo indeterminato contratto a tempo determinato trasformazioni di contratto a tempo determinato in tempo indeterminato contratto di lavoro part time assunzione a scopo di somministrazione contratto per soci di cooperative La durata delle agevolazioni La durata delle agevolazioni dipende fondamentalmente dal tipo di contratto che si desidera attivare. Pertanto, l’agevolazione avrà una durata pari a 18 mesi per le assunzioni mediante contratto a tempo indeterminato, mentre sarà limitata a 12 mesi per quanto invece attiene le assunzioni con contratto a tempo determinato. Come richiedere l’agevolazione Richiedere l’agevolazione è molto semplice. Il datore di lavoro non dovrà fare nient’altro che collegarsi sul sito internet dell’Inps e, di seguito, scaricare e inviare il modulo a disposizione presso il c.d. “Cassetto previdenziale Aziende”. Il modulo dovrà essere inviato prima dell’invio della denuncia contributiva: tale successivo modulo dovrà infatti indicare e contenere la contribuzione agevolata. Richiedere chiarimenti Per domandare chiarimenti vi consigliamo di contattare l’Inps attraverso il call center 803 164 o – in alternativa – trovando la sede Inps più vicina a questo specifico collegamento. Bonus assunzioni per giovani disoccupati L’Inps ha diramato una serie di utili informazioni per facilitare la richiesta e l’ottenimento del bonus assunzioni per giovani disoccupati under 30.
Una professoressa Minervini in gran forma ha incantato, l’altra sera, i soci del Rotary Club Taranto Magna Grecia narrando l’affascinante storia di Maria d’Enghien, l’eroina tarantina quattrocentesca, moglie e poi vedova del principe di Taranto, Raimondello del Balzo Orsini. Josè Minervini è stata presentata ai soci dal presidente del Club, il vecchio amico e collega del Corriere del Giorno, Antonio Biella: ed è stato un piacevole riallacciare di antichi e affettuosi rapporti ed eterne reciproche stime. Biella ha poi messo in evidenza l’importanza del ruolo rivestito, nel mondo culturale tarantino, dalla docente di liceo, giornalista e scrittrice Minervini. Ma scrivevamo di “incanto” dell’uditorio per la concomitanza di due elementi: la vita, gli amori, le avventure e le disgrazie di questa donna che illuminò le ultime propaggini del medioevo nel Mezzogiorno d’Italia; e la competenza, il rigore di ricercatrice, ma soprattutto la passione espositiva di Josè Minervini. La storia di Maria d’Enghien è ormai nota ai più. La giovane e bella contessina di Lecce, ma di origini francesi, fu data in sposa, appena 17enne, al nobile Raimondello del Balzo Orsini, giovane di belle speranze e di bell’aspetto, ma soprattutto spregiudicato. Tanto da far dire alla relatrice che con Raimondello (sì proprio quello della Cittadella e della Torre a Porta Napoli abbattuti alla fine dell’ ‘800 dai superficiali tarantini) finisce la cavalleria e si entra quasi – ma questo pensiero è nostro – nell’Italia repubblicana dove il cambio di casacca è giudicato sport di moda. Raimondello, infatti, porta le sue armi a servizio di vari padroni finchè indovina quello giusto che lo premia concedendogli il Principato di Taranto. Un piccolo regno che però presto si espande a quasi tutta la Puglia e a un pezzo di Basilicata, tanto da impensierire il re di Napoli, Ladislao di Durazzo, che nel 1406, per evitare sorprese, muove verso Taranto in assetto di guerra. Proprio mentre il re marcia verso la nostra città, Raimondello muore nella vicina San Giorgio. Per evitare il panico tra il popolo, Maria indossa le armi del marito e si mostra in pubblico: la città non è senza guida. Ladislao si accampa davanti a Santa Maria della Giustizia (tra il quartiere Croce e la raffineria) ma quando tenta con sicumera di attaccare la città, viene respinto dagli arcieri tarantini, abilissimi non perché dediti alla guerra, ma alla caccia. Il re di Napoli torna l’anno successivo ad assediare Taranto ma stavolta con un esercito vero. La città capisce che prima o poi dovrà soccombere; molti alleati (primi fra tutti i martinesi) tradiscono; Maria d’Enghien medita sul da farsi. Ladislao, non volendo perdere tempo, propone a Maria il matrimonio. La vedova del Balzo, da saggia politica, pone una serie di condizioni: di essere trattata come regina ; di tenere con sé i quattro figli avuti da Raimondello; di affrancare Taranto dal saccheggio e dalla distruzione. Il re firma tutto ed entra in città accolto da Maria in armi. Pochi giorni dopo, il 23 aprile 1407, i due si sposeranno nella cappella di S. Leonardo al Castello. Poi Maria fu inviata a Napoli e, praticamente, imprigionata con i figli in Castel Novo. Sette anni dopo, alla morte di Ladislao, la principessa di Taranto venne rimandata a Lecce dalla regina Giovanna II che, dopo qualche anno, concesse al primogenito di Raimondello e Maria, Giannantonio, quel Principato di Taranto che era stato prima del padre e poi, come reggente, della madre. Tornata ad essere contessa di Lecce, Maria spese i suoi ultimi anni governando saggiamente e scrivendo gli Statuti, un importante trattato sull’amministrazione della giustizia.
Adesso le premesse ci sono tutte affinchè l’aeroporto di Taranto spicchi finalmente il volo! E non è una frase retorica, alla luce degli ultimi avvenimenti e del processo in itinere, anche se alcune associazioni di cittadini che si battono per il completo utilizzo dello scalo jonico, non abbasseranno la guardia, fino a che la nebbia che ha volutamente (da parte di certa politica) avvolto una delle maggiori e più sicure piste d’Italia, si diraderà completamente. La conferenza stampa promossa sabato 11 gennaio 2014 dalla Camera di Commercio di Taranto, e presentata dal presidente cav. Luigi Sportelli, ha portato una sensazione di cauto ottimismo tra le nostre associazioni e movimenti, trattando delle novità positive per l'aeroporto di Taranto -Grottaglie. In concomitanza con le comunicazioni del presidente Sportelli, anche la buona notizia che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mauro Lupi, avrebbe intenzione di reinserire lo scalo ionico tra i 36 di interesse nazionale, in controtendenza col precedente Piano nazionale degli aeroporti, proposto in prima lettura dal precedente ministro Corrado Passera. Il provvedimento, naturalmente, dovrebbe essere portato, entro gennaio, alla attenzione del Consiglio dei Ministri. Abbiamo, peraltro, appreso una confortante notizia a smentire, ancora una volta e se ce ne fosse bisogno, che non ci siano compagnie interessate al nostro aeroporto. Infatti, un operatore aeronautico svizzero, ha deciso di operare su Taranto, indicando alcuni collegamenti che includono Catania, Palermo, Roma, Albenga-Nizza, Timisoara (località romena). Era, purtroppo, prevedibile che, a questo punto, la società che gestisce i 4 scali pugliesi, e cioè AdP (Aeroporti di Puglia) iniziasse il suo puntuale boicottaggio pretendendo tasse di approdo aumentate del triplo, rispetto alle tariffe pubblicate dalla stessa AdP. E' evidente che, almeno in questo caso, l'operatore, il quale non ha condizionato il suo intervento all'ottenimento di contributi pubblici, sappia che la società di gestione non può chiedere tariffe discriminanti, rispetto agli altri scali, pertanto queste scaramucce fanno solo perdere tempo e non potranno creare ripensamenti operativi, dal momento che la scelta di Taranto è stata frutto di un attento studio di fattibilità aziendale. Il presidente Sportelli, già ampiamente schierato dalla parte del territorio, ha registrato, suo malgrado, alcune anomalie puntualmente evidenziate ai consiglieri regionali presenti alla conferenza stampa. con l'imbarazzo di chi, in rappresentanza istituzionale, è costretto a manifestare dissenso, spingendosi fino al ricorso alle sedi giudiziarie, qualora la politica regionale dovesse persistere nell'attuale atteggiamento discriminatorio. Comunque, l'ottimismo delle associazioni pro-aeroporto di Taranto, insieme al presidente di TarantoVola, Francesco Gravina, artefice assoluto di tutta l'operazione,ci porta a vedere il traguardo del 14 aprile (data programmata per l’inizio voli della Cityline Swiss) con l'appianamento di tutte le difficoltà poste fino ad oggi da Aeroporti Puglia, e quindi l'auspicio che la società regionale, provveda al restiling dell'aerostazione, perchè l'immagine di Taranto non può essere lasciata nelle mani di chi fino ad oggi, ci ha marginalizzato, privandoci della possibilità di competere sul mercato dell'offerta trasportistica al massimo delle sue potenzialità. Quanto sopra è stato condiviso dalle seguenti associazioni e movimenti: Comitato Arlotta 1995 (portavoce Gianni Lacava), Benvenuti a Taranto (coordin. Giacomo Lanzafame), Mov. Aeroporto Magna Grecia (presid. Walter G. Fischetti) Progentes (presid. Cinzia Amorosino), Puglia Internazionale (presid. Stefania Bellanova), Taranto…Voglia di volare!!! (coordin. Alfredo Luigi Conti), TarantoVola (presid. Francesco Gravina)
“Volare dall’aeroporto di Taranto/Grottaglie si può. Non solo perché la struttura è perfettamente funzionante, ma anche perché ci sono vettori che hanno deciso di avviare voli di linea da e per lo scalo ionico e che, a tal fine, hanno manifestato nelle forme di legge previste, questa volontà ad Aeroporti di Puglia”. Ha esordito così il presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli illustrando la proposta avanzata dalla compagnia aerea Cityline Swiss sagl, con sede a Lugano, in collaborazione con il brand commerciale Kiss Fly. La società ha avanzato ad Aeroporti di Puglia un programma di voli operativo dal prossimo 14 aprile 2014, con collegamenti con Roma Fiumicino, Palermo, Catania, Timisoara e Nizza Albenga. “Questa proposta – ha sottolineato Sportelli – conferma quanto sostenuto nei mesi scorsi nelle riunioni e nei documenti del Tavolo della Mobilità, voluto ed istituito dalla Camera di commercio. In questi anni, infatti, il nostro aeroporto è stato mantenuto in una condizione di inoperatività non perché è mancato l’interesse nei confronti della struttura e del suo bacino passeggeri di riferimento ma per una precisa volontà tesa ad impedire qualsiasi tentativo di crescita dello scalo. Specifiche richieste di utilizzo dello scalo ionico sono state dirottate su altre realtà. Questo non può più accadere, la proposta della Cityline Swiss dimostra che l’aeroporto di Taranto/Grottaglie può svilupparsi. E’ un dovere di Aeroporti di Puglia assicurare pari opportunità a tutti gli scali della regione ed è un diritto dei cittadini della provincia ionica poter contare su una mobilità moderna ed efficiente”. I dati sull’andamento del traffico aereo in Puglia relativi al 2013 indicano un calo dei passeggeri, ma con un costante recupero rispetto ai primi mesi dello scorso anno. Il segmento che tiene meglio è quello dei voli internazionali. “Per questo accogliamo in maniera positiva – ha detto il presidente della Camera di commercio – la previsione di voli con la Romania, un’apertura importante verso l’Est europeo, un mercato in forte crescita. Di sicuro interesse anche i collegamenti con la Sicilia”. L’aeroporto di Taranto/Grottaglie è collocato in una posizione baricentrica che abbraccia l’Alto Jonio su cui affacciano le province di Taranto, Matera e Cosenza, un’area che conta circa 700mila abitanti ed oltre 2 milioni di presenze nei periodi di maggiore flusso turistico. “Ci auguriamo – ha concluso il presidente Sportelli – che Aeroporti di Puglia non ostacoli con manovre ostruzionistiche anche questo vettore. Auspichiamo che la società unica di gestione degli aeroporti pugliesi garantisca a Taranto le stesse condizioni, le stesse tariffe, le stesse agevolazioni, gli stessi servizi degli altri aeroporti della regione. Ci auguriamo, inoltre, che le potenzialità dell’Arlotta siano tenute nella giusta considerazione nei documenti di programmazione regionale e che Taranto non sia rinchiusa in una gabbia quale rischia di diventare la destinazione cargo. Anzi, crediamo che l’apertura ai voli civili di linea contribuisca a crescere l’appeal complessivo dello scalo e quindi anche di un ipotetico terminal merci che al momento non esiste”. Infine, un’altra buona notizia per Taranto. Il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sta rivedendo il Piano Nazionale degli Aeroporti. La precedente versione del ministro Passera aveva cancellato l’aeroporto di Taranto/Grottaglie. Lupi, invece, intende inserire l’Arlotta tra i 36 scali nazionali considerati nel Piano. Il provvedimento dovrebbe essere discusso nel Consiglio dei ministri entro la fine di gennaio. COLLEGAMENTI DA E PER TARANTO ORARI PARTENZA ORARI ARRIVO dal lunedì al venerdì NIZZA ALBENGA 05.45 07.00 ROMA FIUMICINO ROMA FIUMICINO 07.45 09.00 TARANTO TARANTO 16.25 17.40 ROMA FIUMICINO ROMA FIUMICINO 18.20 19.35 NIZZA ALBENGA (volo Taranto – Nizza Albenga via Roma Fiumicino) lunedì - mercoledì – venerdì TARANTO 09.20 10.20 PALERMO PALERMO 10.50 11.50 TARANTO martedì – giovedì TARANTO 09.20 10.20 CATANIA CATANIA 10.50 11.50 TARANTO TARANTO 12.10 13.50 TIMISOARA TIMISOARA 14.20 16.00 TARANTO I voli saranno operati con ATR72-200 da 66 posti (MTOW 22 ton) di compagnia aerea comunitaria certificata EASA.
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