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Giornale di Taranto - Giornalista1

Grande Papagni. Così ha commentato il Presidente Fabrizio Nardoni al termine nell' anticipo giocato sabato 18 gennaio. Il Taranto fuori casa contro il Mariano Keller vince 5 a 1 e si porta a -1 dalla vetta della classifica capeggiata dal Marcianise. Una tripletta di Molinari ha dato il la alla netta vittoria della squadra rossoblu che ha riscattato la sconfitta in casa di della precedente giornata .  Un Taranto che resta in lizza per la promozione in serie C soprattutto dopo questa  corposa vittoria ottenuta comunque contro una buona squadra.

A Taranto, dopo l'abbattimento di animali contaminati da diossina, l'adozione da parte di alcuni Sindaci di specifiche ordinanze in campo alimentare, lo spostamento in Mar Grande degli impianti di allevamento dei mitili e, da ultimo, la presenza di diossina in quantità superiore ai limiti di legge nel latte prodotto da un allevamento a Massafra, c'è – in una parte dei cittadini – una sempre maggiore attenzione ai cibi che mangiamo. Per rispondere, anche in concreto, ad una esigenza di maggiore sicurezza e naturalità nella nostra alimentazione, Legambiente ha promosso a Taranto la costituzione di un G.A.S. , un Gruppo d'Acquisto Solidale di cibi biologici, che proprio in questi giorni festeggia il terzo anno di attività. Olio, farina, pasta, legumi, agrumi tutto l'anno e altra frutta nei mesi di maggio e giugno, uva, verdure, ortaggi, conserve, sottolii, formaggio pecorino ed altri latticini: questi i prodotti che – ovviamente secondo stagionalità e disponibilità - attualmente possono essere ordinati tramite il G.A.S.. Per maggiori informazioni vai al link: http://www.legambientetaranto.it/index.php/attivita-sociali/item/283-un'esperienza-concreta-contro-allarmi-e-paure-su-quello-che-mangiamo-compie-tre-anni-il-gruppo-d'acquisto-solidale-di-cibi-biologici-promosso-da-legambiente-a-taranto.html/
Nasce il nuovo contratto di rete, grazie al quale le imprese agricole potranno fare assunzioni congiunte. Creato con il*"Pacchetto occupazione" (DL76/2013), questo nuovo strumento di *job sharing* è stato messo a punto dal *Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*, anche attraverso consultazioni delle associazioni di categoria, per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole che vogliano cogliere nuove opportunità di sviluppo, ad esempio assumendo uno specialista di marketing o di nuove tecnologie dell'informazione, ripartendone gli oneri tra più soggetti legati da un contratto di rete. Per un settore che sta vivendo una stagione di forte innovazione, anche grazie alla nuova imprenditoria giovanile, il decreto firmato dal *Ministro Giovannini* fornisce anche alle imprese agricole un'importante opportunità per reclutare professionalità e crescere sui mercati interni e internazionali. Il decreto specifica anche le modalità per effettuare un'unica comunicazione delle assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole, fra cui cooperative, imprese appartenenti allo stesso gruppo di imprese, riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela.
“Giovedì 16 gennaio 2014 presso il Salone Monfort –ha esordito il Sindaco di Ginosa Vito De Palma- numerosi cittadini si sono riuniti per discutere di diverse problematiche che stanno interessando non solo la popolazione ginosina e marinese, ma tutti i cittadini in generale: TARES, IMU, sicurezza, funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti differenziati ed altro ancora. Ritengo che tale iniziativa debba essere tenuta nella massima considerazione da parte mia personale, nella mia qualità di Primo cittadino, e di tutta l’Amministrazione comunale. Come sempre ho fatto e come continuerò a fare, sono pronto ad incontrare immediatamente tutti coloro che vorranno formulare le loro proposte dirette alla soluzione di tutte le problematiche che interessano i cittadini e la nostra amata comunità, al fine di poterle trasformare in validi, efficaci e legittimi provvedimenti amministrativi.” “La partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica –ha concluso il Sindaco De Palma- è indice di grande maturità della nostra comunità. Il segnale inviato dai cittadini giovedì scorso è di grande importanza e non deve essere assolutamente sprecato. Da parte mia, lo ribadisco, continuerò come sempre a stare al fianco dei cittadini nelle loro battaglie per la difesa degli interessi comuni.”
Fabrizio Bosso è un trombettista jazz conosciuto in tutto il mondo che si esibirà a Taranto lunedì 20 gennaio presso il Teatro Turoldo in via Leonida ang. Via Laclos. Si tratta del secondo appuntamento con la Stagione Concertistica “Larry Franco Nights”, dopo l’avvenuta esibizione di successo di Enrico Rava, lo scorso 3 gennaio. Occasione è il tributo a Chet Baker, per celebrare la sua sublime arte, visto che il 13 maggio 2013 ricorreva il 25esimo anniversario della scomparsa del grande trombettista e cantante di Yale. Bosso reinterpreterà il suo più affascinante repertorio, rileggendolo anche alla luce del rilevante segno che l’artista ha lasciato durante i suoi lunghi anni trascorsi in Italia. Ricordiamo gli straordinari brani cantati di Chet, che hanno certificato il suo linguaggio rivoluzionario e inimitabile. “The best of Chet Baker sings”, per esempio, rimane uno dei dischi di maggior riferimento. Da non dimenticare anche i pezzi più belli che Chet ha interpretato negli anni di prolifica frequentazione che ha avuto con il nostro Paese. Inoltre più di trenta anni fa, negli anni ’80, Baker venne a suonare proprio a Taranto, accompagnato dalla Jazz Studio Orchestra con Eddy Olivieri, Ilario De Marinis, Vincenzo Mazzone e Nucci Guerra. Fabrizio Bosso avrà quindi anche il compito di far rivivere le emozioni che Chet regalò alla città in quella occasione. Negli ultimi anni Bosso ha accresciuto ancor di più, la sua già vasta popolarità, proponendosi al pubblico televisivo. In più occasioni ha accompagnato artisti famosi a Sanremo. Ha suonato la sigla della puntata finale di “Ballarò”, partecipato al programma di Canale 5 “Panariello non esiste”, esibendosi con artisti come James Taylor, Massimo Ranieri, Rocco Papaleo, Claudio Baglioni e Renato Zero. Il trombettista torinese è pugliese di adozione avendo vissuto una buona parte della sua vita a Bari. Ritorna al Teatro Turoldo con il suo quartetto Barese con cui lo scorso anno aveva presentato il disco “Four friends in Bari” composto da Guido Di Leone alla chitarra, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria. La prevendita sarà effettuata da Basile Strumenti Musicali in Via Matteotti (vicino Ponte Girevole). L’inizio del concerto è fissato alle ore 21 e 30. Per informazioni telefonare al 339-2986584 o visitare il sito internet www.larryfrancomusic.com Vito Piepoli
Le OO.SS. di categoria hanno proclamato una prima iniziativa di sciopero dei lavoratori della TRA.DE.CO srl di Altamura, esercente il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti per conto del comune di Martina Franca, in regime di proroga da oramai più di 20 anni. Da più tempo i lavoratori denunciano per il tramite delle rappresentanze sindacali le precarie condizioni di igiene e sicurezza dei mezzi impegnati nello svolgimento dei servizi di igiene urbana e solo grazie alla loro buona volontà e senso di responsabilità la cittadinanza non ha ancora sofferto disservizi a causa di questa situazione. Purtroppo alle oggettive difficoltà quotidiane nel fornire un adeguato servizio alla comunità, negli ultimi giorni vanno sommate le incertezze sul futuro oltre che sulla erogazione delle competenze retributive del mese di dicembre a tutt'oggi non ricevute, rendendo la situazione davvero di complicata gestione. Nonostante i tentativi delle OO.SS. di esperire ogni tentativo di conciliazione e stante l'atteggiamento evasivo della Azienda circa la problematica sopra esposta e concretizzatosi nella mancata presentazione della delegazione aziendale all'incontro previsto per il 16 Gennaio u.s., i lavoratori della TRA.DE.CO. del cantiere di Martina Franca sciopereranno per l'intera giornata del 28 Gennaio p.v., in attesa di risposte concrete sul loro futuro da parte di Azienda e della Amministrazione Comunale. Carmelo Sasso Segretario Provinciale Uiltrasporti Taranto
L’Itis “Falanto” a Talsano , in via Brunelleschi, ora aggregato all’Ipsia Archimede di Taranto nell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore, ha lo scopo di cimentarsi con qualcosa di utile dal punto di vista tecnico, sollecitando l’impegno e la dedizione a progetti pluriennali portati avanti dagli stessi studenti con passione e con sempre più conoscenze tecniche. Non più solo teoriche ma finalizzate al concreto. La soddisfazione che quello che si studia sui libri poi venga realizzato con il supporto dei loro insegnanti tecnici è la vera gratificazione per gli uni e per gli altri, in una scuola italiana che in generale sembra andare a rotoli. Certo è che non è nemmeno tanto facile saper discernere una scuola tecnica da un’altra. Oggi poi è invalsa la tendenza per gli insegnanti di presentare progetti tra i più svariati e con priorità diverse che poi vengono considerati allo stesso modo e pertanto tutti approvati forse più che altro per non fare torto a nessuno. Alcuni poi fanno ricorso a soggetti esterni. Certo è di notevole importanza anche questo. Ma singolare e particolarmente meritorio e degno di lode deve essere considerato far uscire novità dalla normalità e dalla quotidianità delle stesse ore di lezione, magari in laboratori che il più delle volte non sono nemmeno al top. È il caso per esempio dell’Itis Falanto che però gode di laboratori ben attrezzati che ha sempre ben utilizzato, organizzando ogni anno per i suoi alunni corsi tecnici, realizzando manufatti elettronici e applicazioni informatiche. Quest’anno poi ha in più da poco organizzato anche per i genitori degli alunni, quelli delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado, dei corsi pratici di “attività laboratoriali”. In foto due esempi di quello che si può trovare in questa scuola: una macchina cella idrogeno e un robot. Tra i 6 corsi programmati, quelli aperti anche ai genitori sono quello di Informatica, “L’uso delle nuove tecnologie finalizzato all’osservazione dell’andamento didattico disciplinare del proprio figlio” nel Laboratorio d’Informatica, quello di Elettronica, “Robotica educativa” (Esperienze di programmazioni di Robot) nel Laboratorio di Tecnologia e Progettazione Sistemi Elettrici e quello di Sistemi, “Installazione Reti di computer” nel Laboratorio di Sistemi. Si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio al fine di orientare gli alunni e le loro famiglie verso una scelta più consapevole dell’istituto tecnico da scegliere. Obiettivo è naturalmente il successo finale con l’inserimento professionale dei suoi allievi dotati di diploma di Perito Informatico o Perito Elettronico. Uno di questi lo abbiamo incontrato casualmente nei corridoi della scuola che ha aperto i battenti al pubblico per farsi visitare. È Andrea Zaccaria, diplomato nel 2012. È diventato esperto Informatico nel progetto PON-FSE “Assemblaggio e Manutenzione PC” rivolto agli alunni frequentanti le classi terza, quarta e quinta. E’ passato dai banchi in cattedra, ma non fa solo il formatore, ci riferisce. Una soddisfazione per la scuola e uno sprone per tutti gli studenti che possono crescere in un ambiente formativo che glielo permette. Può essere questo scontato e naturale, ma non è così. Ci si rende conto magari in futuro di essere stati dei privilegiati. Per esempio chissà per quale motivo qualche anno fa Andra Zaccaria avrà scelto questa scuola. Probabilmente non per le particolari competenze tecniche offerte, di cui poi ha potuto usufruire inconsapevolmente e con successo, ma magari per qualche circostanza occasionale. La scelta per una scuola tecnica andrebbe effettuata con più discernimento. Ci vorrebbe più consapevolezza e riconoscimento delle buone opportunità, quelle vere, create nei tanti laboratori, sì dalle macchine, ma soprattutto dalla competenza , dalla serietà professionale e dalla voglia esigente di fare di alcuni docenti. Per prenotare e partecipare alle attività previste, sono in programma anche delle visite domenicali, è possibile telefonare allo 099-7314045 e chiedere del prof. Raimondo, collaboratore del Dirigente Scolastico o del responsabile di sede prof. Nuzzi o dell’assistente tecnico signora Romanelli. Vito Piepoli
Il dado è tratto: il ministero dei Trasporti ha finalmente “sdoganato” l’aeroporto di Grottaglie indicandolo come “aeroporto di interesse nazionale”, così dando allo stesso pari dignità rispetto a quello di Brindisi, con buona pace del sindaco di Brindisi del PD Consales che si è segnalato per la sua improvvida e politicamente vergognosa “uscita” sul nostro aeroporto. E con buona pace soprattutto di Aeroporti di Puglia che nulla ha fatto negli anni passati per lo sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie, né per attivare collegamenti di linea, né tantomeno per trasformarlo in aeroporto cargo; ciò contravvenendo apertamente a un contratto che la stessa Aeroporti di Puglia ha con ENAC, contratto che vincola la società controllata dalla Regione Puglia a sviluppare anche l’aeroporto di Grottaglie garantendone la piena operatività e la disponibilità a favore di compagnie aere che volessero operarvi. Ora possiamo costruire un futuro: l’aeroporto di Grottaglie ha avuto il placet ministeriale con l’inserimento nella tabella del Ministero dei Trasporti, c’è una affidabile e seria compagnia aerea svizzera che vuole operare da Grottaglie e, soprattutto, c’è la volontà di tutta la Comunità tarantina di non farsi prendere più in giro da Aeroporti di Puglia. Posso testimoniare che a Bari Donato Pentassuglia, presidente della Commissione regionale ai Trasporti di cui sono vicepresidente, ha sempre fatto il massimo per cercare di smuovere gli ostacoli per lo sviluppo di Grottaglie, convocando più volte Aeroporti di Puglia da cui abbiamo sempre ricevuto ampie rassicurazioni, mai seguite da fatti... Ora è il momento della verità, perché se è vero che il Ministero dei Trasporti ha indicato Grottaglie come “aeroporto di interesse nazionale”, è altrettanto vero che, affinché possa ricoprire effettivamente questo ruolo, nei prossimi mesi la Regione Puglia dovrà indicare al Governo centrale quale sarà la “specializzazione” di Grottaglie nell’ambito del sistema aeroportuale di zona e, soprattutto, dovrà presentare un business plan credibile attestante che la gestione dell’aeroporto non sarà passiva.Ritengo che, alla luce di quanto ha fatto Aeroporti di Puglia negli ultimi anni, o meglio “non ha fatto”, sia il caso che la comunità jonica tutta si attivi per realizzare un comitato, comprendente istituzioni, enti, politici, associazioni datoriali e sindacali, che possa da un lato individuare autonomamente il ruolo che potrà rivestire Grottaglie, da un altro elaborare un business plan credibile per la sua gestione futura. Tali indicazioni dovranno essere poi presentate ad Aeroporti di Puglia che “dovrà” farle necessariamente proprie.È arrivato il momento che la nostra Comunità si dimostri matura e propositiva e la smetta di aspettare passivamente che qualcuno a Bari, o altrove, decida il nostro futuro: ognuno deve fare la sua parte! Arnaldo Sala Consigliere regionale FI
E’ un unico coro, che grida tutto il malessere di un tessuto imprenditoriale che fatica già a misurarsi con la stretta creditizia, con il carico fiscale che supera il 65% in Italia , e che non ha uguali in tutta Europa, e con i vari oneri ai quali è sottoposta l’impresa, a prescindere dalle dimensioni e dal fatturato. E’ la voce, come ci riporta la cronaca, talvolta esasperata ed perfino aggressiva, di quelle piccole e micro imprese che –da Nord a Sud- rappresentano il motore dell’economia e che si sentono vessate e lasciate sole con i loro problemi (credito, fisco, burocrazia, illegalità, sicurezza), perché non riescono a dialogare con le Istituzioni. E’ quel che accade ogni giorno in tutto il Paese; è quanto è accaduto ieri a Ginosa in un incontro di piccoli imprenditori e di cittadini, esasperati dalle ultime cartelle esattoriali e dalle notizie che si rincorrono di ora in ora di nuovi aumenti e di nuove tasse. E’ chiaro che il livello di tensione tra gli imprenditori è alto in tutto il Paese e che può generare forme di protesta talvolta clamorose, indomabili, e proprio per questo è necessario che le amministrazioni locali – pressate a loro volta dalle politiche di riduzione della spesa pubblica e reperimento di risorse da parte dello Stato- non interrompano quel dialogo e quel confronto con i portatori di interessi necessario per la vita della comunità. E’ in quest’ottica che organizzazioni come Confcommercio svolgono una funzione primaria nel ruolo di rappresentanza degli interessi e di ricerca di soluzioni condivise, come nel caso dei recenti aumenti Tarsu che stanno riguardando tutti i comuni della provincia, o della tassa di soggiorno, o del controllo e della sicurezza del territorio. <
I Finanzieri della Tenenza di Casarano, nei giorni scorsi, hanno apposto i sigilli a due attività commerciali che resteranno chiuse per sei giorni per aver ripetutamente omesso il rilascio dello scontrino fiscale. Il provvedimento ha riguardato un negozio di abbigliamento di Ugento gestito da una cittadina di nazionalità cinese e un ambulante di Casarano, entrambi ripetutamente recidivi. Proprio a tale circostanza deve ricondursi la particolare durata della chiusura disposta. Tali provvedimenti fanno riferimento alla sanzione accessoria prevista dalla normativa in vigore, oltre quella nella misura del cento per cento dell’imposta corrispondente all’importo non documentato (comunque non inferiore di 516 euro) specifica per le mancate emissioni di scontrini e ricevute. Infatti, in caso di scoperta, in giorni diversi, di 4 scontrini non battuti o ricevute non emesse nel corso di 5 anni, l’Agenzia delle Entrate – su proposta della Guardia di Finanza – dispone la chiusura dell’esercizio. Per alcuni casi di particolare gravità è prevista anche la proposta di sospensione della licenza o l’autorizzazione all’esercizio stesso.
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