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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

CHIESTO ANCHE UN CHIARIMENTO SU COME SIANO STATI GESTITI GLI APPALTI DELL'AZIENDA PARTECIPATA DALLA PROVINCIA DI TARANTO. 

 

I consiglieri regionali del M5S, Marco Galante, Grazia Di Bari, Antonella Laricchia e Mario Conca, hanno presentato una interrogazione indirizzata alla Giunta di Michele Emiliano per capire come la società Isolaverde, in house alla Provincia di Taranto, abbia potuto usufruire dei fondi Europei dal 2007-2013, nonostante fosse in una conclamata crisi finanziaria già del 2010, con un contestuale DURC negativo.
Situazione in cui, ad una società a capitale pubblico, per sua natura non si potevano affidare delle commesse straordinarie finanziate con fondi europei.
“Abbiamo chiesto al Presidente Emiliano e all'Assessore Capone di chiarire come siano stati gestiti gli appalti dell'azienda partecipata della provincia di Taranto. La situazione non è chiara, - dichiarano i consiglieri del M5S - come gruppo consiliare abbiamo chiesto, sin dall’inizio del nostro mandato,  di  tutelare i lavoratori della società Isolaverde, ci auguriamo che le risposte che perverranno possano chiarire una situazione che al momento ci appare alquanto ‘fumosa’”.
“Privi di ogni valenza operativa si sono dimostrati i tavoli convocati fino ad ora in Prefettura - proseguono i pentastellati - ai quali il Presidente Tamburrano ha dimostrato totale incapacità nella trovare una soluzione ai problemi, ormai da considerare drammatici, dei lavoratori della partecipata della Provincia. Il compagno Tamburrano, tanto vicino al PD come lui stesso ha avuto modo di dichiarare agli organi di stampa, non ha avuto la determinazione necessaria per farsi sentire nei confronti della Regione Puglia e del Presidente Emiliano".


PROTEZIONE CIVILE SITUAZIONE IDROGEOLOGICA
 
Sulla base delle previsioni meteo emanate dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile , il Centro Funzionale Decentrato della Protezione civile regionale ha valutato un’ ALLERTA ROSSA PER RISCHIO IDROGEOLOGICO LOCALIZZATO su Puglia-E Bacini del Lato e del Lenne e un’ALLERTA ARANCIONE PER RISCHIO IDROGEOLOGICO LOCALIZZATO sulle restanti zone d’allerta a partire dalla mezzanotte di oggi e per le successive 20 ore.
Si prevedono inoltre a partire dal primo pomeriggio di domani e per le successive 24/36 ore venti forti o di burrasca forte dai quadranti orientali con rinforzi di burrasca forte, specie sui settori ionici. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.
Per una corretta comprensione dello scenario di evento previsto in caso di allerta ROSSA E ARANCIONE visionare la tabella degli scenari.
Il Servizio Protezione Civile seguirà l’evolversi della situazione, invitando ad attenersi alle raccomandazioni riportate nelle norme di autoprotezione.

E' venuto a mancare l'imprenditore Antonio Argento, esponente di riferimento di una classe dirigente che, a cavallo tra gli anni '80 e '90, governò una particolare fase dello sviluppo della città. Presidente di Assindustria (all'epoca si chiamava così) prima  e di Camera di Commercio poi, credeva nella "diversificazione produttiva" quale elemento costitutivo di un  al servizio del territorio e della sua crescita. Un obiettivo, quello di aprirsi a nuove e diverse forme di sviluppo, che a distanza di circa vent'anni, non è stato ancora raggiunto.

Di seguito pubblichiamo i messaggi inviati da Camera di Commercio e Confindustria Taranto. 

“Taranto perde una figura che tra gli anni Ottanta e Novanta ha segnato profondamente e in maniera positiva le vicende economiche del territorio ionico”.

Così il presidente della Camera di commercio di Taranto, cav. Luigi Sportelli ricorda Antonio Argento, scomparso ieri sera all’età di 85 anni, già presidente di Confindustria Taranto e della Camera di commercio ionica dall’82 al ’97 e componente, in quegli stessi anni, del Comitato di presidenza di Unioncamere, Cerved e Infocamere.

“Il suo impegno – aggiunge Sportelli – tanto nelle istituzioni, quanto nel mondo bancario, contribuì a portare le istanze della nostra città e della nostra provincia all’attenzione dei governi centrali in una stagione di grandi cambiamenti e di forte instabilità nazionale ed internazionale”.

Il presidente Sportelli, unitamente al segretario generale Francesco De Giorgio, ai dirigenti, al personale tutto della Camera di commercio di Taranto, si unisce al dolore di congiunti e familiari. 

 

La scomparsa di Antonio Argento, malgrado il suo allontanamento dalla vita pubblica e sociale fosse già tangibile da qualche anno, lascia, assieme ad un doloroso senso di perdita, un vuoto incolmabile per quanto ha rappresentato per il territorio in almeno quarant’anni di storia, dagli anni ’70 in poi.

 

Argento è stato Presidente di questa Confindustria dal 1980 e per i successivi sette anni, nel corso dei quali esercitò la sua leadership con la stessa forza operativa e lo stesso vigore che ne caratterizzarono gli anni di presidenza, successivamente, in Camera di Commercio.

 

Per Taranto e per gli industriali tarantini fu una presenza importante, una guida illuminata e competente, un esempio di equilibrio ed autorevolezza.

 

Il carattere schivo e rigoroso, unito ad un sano pragmatismo ma anche ad uno spiccato senso di umanità, fecero di Antonio Argento, per molti anni, una delle indiscusse figure di riferimento della città e della sua provincia, e questo senza mai aggiungere o sovrapporre al suo ruolo di profondo conoscitore del tessuto sociale ed economico tarantino altri incarichi di carattere politico e amministrativo.

Fu proprio questa scelta, probabilmente, a renderlo interlocutore severo e affidabile anche del mondo della politica, ed allo stesso tempo a rendere sempre più apprezzabile il suo impegno all’interno degli istituti in cui assunse i vari incarichi.

 

La particolare competenza maturata in ambito economico e finanziario lo portò infatti a ricoprire, negli anni a seguire, incarichi prestigiosi, oltre che in Confindustria nazionale e Unioncamere, in Cerved, Infocamere e Banco di Napoli,  finanche alla presidenza dell’Isveimer.

 

Il vuoto profondo che lascia è legato al ricordo di una spiccata personalità, di un leader incontrastato, e, per molti che hanno partecipato alla vita attiva all’interno della Confindustria di quegli e di questi anni, e ancora oggi lo ricordano, anche di un grande amico.

 

 

Alla moglie e ai figli, alla famiglia tutta, vanno i più profondi sentimenti di cordoglio da parte del Presidente, del Direttore, degli organi direttivi e dell’intera struttura tecnica di Confindustria Taranto.

 

 

 

L’Istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile (gestione infomobilità e infrastrutture logistiche) “GE.IN.LOGISTIC” scalda i motori entrando sempre di più nella fase operativa grazie alla determinazione e all’impegno dei soggetti fondatori. Giovedì 29, nell’aula magna dell’Istituto Cabrini, capofila del Progetto, riflettori puntati sull’Open Day dedicato alla formazione dei formatori.

I lavori sono stati aperti dalla prof.ssa Rosmunda Gentili, preside del Cabrini, la quale ha parlato de “La Scuola e l’Istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile”. A seguire sono interventi la dott.ssa Valentina Ferri ORSIF Puglia

Sul tema “Gli ITIS e il Sistema di istruzione e Formazione: scenari e trend occupazionale” e il dott.Silvio Busico presidente della Fondazione GE.IN Logistic di Taranto il quale ha illustrato caratteristiche e scopi della Fondazione. Nel suo intervento Busico ha preannunciato che nel corso di Job Orienta in programma a Verona sarà sottoscritto un protocollo di intesa fra i 6 ITS della logistica in Italia per lavorare in rete.

L’ultimo intervento della mattinata è stato affidato al dott.Silvano Stellini presidente della Fondazione ITS LAST di Verona il quale ha parlato dell’esperienza dell’ITS sul territorio regionale.

Dopo una breve pausa i lavori hanno fatto registrare gli interventi di Claudio Mauceri, coordinatore di Programma Sviluppo su “Formazione e Lavoro”, della dott.ssa Barbara Scozzi del Politecnico di Bari su “La mobilità sostenibile e le infrastrutture logistiche”, della dott.ssa Vincenza Chiarazzo del Politecnico di Bari su “La mobilità sostenibile e l’infomobilità”, del dott.Giorgio Pellegrini Manager Lenovys srl su “Il gap di figure professionali legate al settore della mobilità sostenibile all’intero delle imprese” e del dott. Luigi De Filippis di Confindustria Taranto su “Merato del Lavoro e prospettive di sviluppo”.

 

 

 

 

Dopo i brillanti successi di Roberta Vinci nel tennis un'altra tarantina, Roberta Chyurlia, porta sul palcoscenico dell’eccellenza mondiale lo sport jonico. 

Lo scorso fine settimana a Bangkok, in occasione dei 16mi Campionati Asiatici Juniores di judo, la Chyurlia ha conseguito la massima qualifica per un giudice di gara, quella di arbitro mondiale.

Il risultato assume particolare rilevanza poiché porta la brillante tarantina ad un risultato storico: è la prima donna italiana a fregiarsi della prestigiosa qualifica.

"Questo risultato  – dice Roberta Chyurlia– non è un successo personale ma il frutto  di un  grande e silenzioso lavoro svolto dalla mia famiglia, dalla mia società sportiva, la Nuova Linea Sport Taranto, e dai suoi giovani atleti. Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata in questo difficile percorso".

Un successo giunto in un momento particolare per la società sportiva  jonica che è ancora ai blocchi di partenza, a causa dei lavori di bonifica e ristrutturazione che coinvolgono i plessi scolastici del quartiere Tamburi e nonostante la disponibilità della dirigente scolastica dell'XI Circolo Elisabetta Scalera. Il sodalizio, non avendo una palestra a disposizione per diverse ore consecutive, deve rinunciare a causa delle oggettive difficoltà dovute al montaggio e smontaggio dei tatami (materassine dove si pratica judo). “Mi auguro  che questo mio risultato – afferma Roberta Chyurlia - sia per i nostri atleti un esempio di come bisogna sempre dare il meglio di se in qualsiasi condizione”.

“Fare sport nella nostra città - conclude - non è una impresa facile, in modo particolare per uno sport come il judo; mi auguro che questo mio risultato possa essere di sprone a tutti quei giovani e a tutti quegli sportivi che, nonostante tutto, continuano a lottare per realizzare i loro sogni e ad onorare i colori della propria città”

Roberta Chyurlia è tra i più giovani arbitri con la qualifica mondiale ed ha nel suo curriculum diverse medaglie nei campionati nazionali di classe e podi in numerose competizioni internazionali.

 

Una conferenza stampa quella dell’on. Giancarlo Cito, leader nazionale di AT6 Lega d’Azione Meridionale convocata per venerdì 30 ottobre prossimo che sa tanto di presentazione della propria candidatura a Sindaco di Taranto nella primavera del 2017. Nel corso dell’incontro con i giornalisti l’on. Cito, oltre a commentare il suo intervento di domenica scorsa alla trasmissione “Domenica live” di canale 5,ospite di Barbara D'Urso dove ha fortemente attaccato le attuali governance locali,  proporrà infatti una riflessione sulle criticità della città di Taranto derivanti dalla attuale amministrazione comunale. D'altra parte non potrebbe essere  diversamente considerato l'opposto schieramento politico di Cito rispetto a quello che attualmente governa il Comune di Taranto. Sarà quindi  una giornata particolarmente interessante in quanto con questo incontro le diverse compagini politiche cominceranno ad affilare le armi in previsione delle prossime consultazioni amministrative. 


 

 Eseguiti sequestri per 500.000,00 euro a carico di dieci indagati tra Ufficiali, Sottufficiali e dipendenti civili.

 

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Taranto e della 2^ Sezione del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale ionico hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare personale, traendo in arresto due ufficiali della Marina Militare ed inoltre stanno dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente, nei confronti di 10 soggetti, indagati nell’ambito dell’attività: si tratta di 8 ufficiali, fra cui i due arrestati, 1 sottufficiale ed un dipendente civile della Marina Militare

I provvedimenti sono stati emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, dott. Pompeo CARRIERE, su richiesta del P.M. inquirente, dr. Maurizio CARBONE.

Concussione continuata in concorso è l’ipotesi di reato contestata agli arrestati che si identificano nel Capitano di Corvetta Alessandro DOREora in servizio presso il Comando Scuole della Marina Militare in Ancona e nel Capitano di Fregata Giovanni CASOattualmente in servizio presso l’Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Internazionali del Ministero della Difesa ed afferisce a condotte poste in essere dagli indagati quando erano effettivi al IV° Reparto della Direzione di Commissariato di Taranto della Marina Militare.

Le misure cautelari scaturiscono dall’attività investigativa – espletata tra il 2014 ed il 2015 dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo provinciale – naturale prosecuzione delle indagini e dei successivi provvedimenti  emessi dall’Autorità Giudiziaria del capoluogo ionico nei confronti di sei Ufficiali della Marina Militare e di un dipendente civile tratti in arresto per i medesimi reati,nonchè del precedente arresto in flagranza,  per analogo reato, di un altro Ufficiale della Marina. Gli approfondimenti investigativi, svolti sempre sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Maurizio CARBONE, hanno permesso agli inquirenti di focalizzare l’attenzione su alcuni contratti e forniture di servizi in favore della Marina Militare, in particolare del  IV e V Reparto di MARICOMMI.

L’indagine prese avvio nel marzo del 2014, in occasione dell’arresto di un Capitano di Fregata della Marina Militare, Capo del V Reparto di MARICOMMI Taranto, operato in flagranza di reato all’interno del suo ufficio, sorpreso dopo aver riscosso una tangente da un imprenditore locale, che aveva denunciato qualche giorno prima ai Carabinieri quanto subiva ormai ininterrottamente da anni. L’ufficiale,nell’occasione, fu indagato per concussione nei confronti di una serie di imprenditori locali, assegnatari di servizi per conto della Pubblica Amministrazione nell’ambito degli appalti gestiti dalla direzione di Commissariato per la Marina Militare di Taranto. Dopo l’arresto del graduato, furono perquisiti il suo ufficio e l’abitazione, con conseguente sequestro di copioso materiale informatico e cartaceo, nonché di una somma di denaro contante, suddivisa in singole mazzettedi un ammontare complessivo pari a 44.000,00 euro.

L’analisi del materiale sequestrato, gli interrogatori nei confronti dell’indagato, le numerose perquisizioni eseguite presso le sedi delle ditte che avevano rapporti commerciali con la Marina Militare, l’escussione di persone informate sui fatti (soprattutto imprenditori), l’acquisizione di documenti, nonché l’ascolto di utenze telefoniche intercettate, permisero di ricostruire un quadro investigativo tale da individuare responsabilità penali in capo ad alcunicomandanti, succedutisi nell’arco degli ultimi anni ed effettivi in Reparti che gestivano gli appalti con le imprese che forniscono beni e servizi alla Marina Militare.

In particolare è emerso che gli imprenditori, qualora non avessero pagato una tangente pari al 10% circa del valore dell’importo dell’appalto assegnato, rischiavano ritorsioni come il ritardato pagamento delle fatture o, addirittura, l’ingiusta esclusione dalle gare.

La tangente, una volta riscossa, veniva suddivisa in quote in base al numero di soggetti protagonisti della pratica amministrativa in modo “da remunerare equamente tutti coloro che partecipavano all’approvazione dell’appalto, della fornitura o del servizioil tutto naturalmente suddiviso in percentuali formulate in base all’importanza ricoperta da ogni singolo attore.

Isistema ideato faceva si che gli imprenditori concussi fossero vittime di una vera e propria prassi illecita che in alcuni casi si trasferiva da un comandante all’altro.

In tale quadro, nella mattinata odierna, sono stati arrestati i due ex Capi del IV Reparto della Direzione di Commissariato di Taranto della Marina Militare: il Capitano di Corvetta Alessandro DORE e il Capitano di Fregata Giovanni CASO. I due ufficiali sono stati raggiunti dai Carabinieri del capoluogo jonico nelle città ove attualmente prestano servizio, ossia rispettivamente Ancona e Roma.

Dopo gli arresti dello scorso gennaio, durante gli interrogatori di garanzia si registrarono importanti ammissioni di responsabilità, in particolare da parte di un indagato che, nel fornire ulteriori nomi di imprenditori costretti a pagare corroborava quanto già appurato nella prima fase dell’indagine. Infatti, dalle dichiarazioni di alcuni imprenditori emergeva  in risposta a specifiche domande degli inquirenti - che il sistema concussivo non riguardava solo il V Reparto ma che analoghe richieste di denaro venissero avanzate anche dagli ufficiali posti a capo del IV Reparto. 

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari con imposizione del braccialetto elettronico, su disposizione del GIP del Tribunale di Taranto, dr. Pompeo CARRIERE.

A completamento dell’operazione e su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Maurizio CARBONEla Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione del Nucleo Investigativo di Taranto sta procedendo ad eseguire un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”,emesso dal predetto GIP, teso ad individuare e sequestrare somme contanti e depositi bancari/postali nonchè beni immobili nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo di 500mila euro: tale è risultata la quantificazione globale del prezzo/profitto dei reati contestati nel tempo. Si tratta di somme e beni riconducibili ai 10 indagati (tra cui i due ufficiali arrestati oggi), tutti dipendenti della Marina Militare.   

Nel corso delle perquisizioni eseguite presso i domicili e gli uffici degli arrestati sono stati sequestrati carte di credito, computer portatili e telefoni cellulari su cui saranno effettuati ulteriori accertamenti.

 

RIDOTTA LA TASSA SUI RIFIUTI SU DECISIONE DELLA LOCALE AMMINISTRAZIONE A SEGUITO DI RICHIESTA DELLA CONFCOMMERCIO.

 La riduzione delle tariffe dei tributi locali è una delle richieste più pressanti che le imprese del commercio, dei servizi e del turismo rivolgono alle pubbliche amministrazioni. Confcommercio Taranto a tal fine ha avviato già da un paio di anni, tavoli di confronto con gli Enti locali dei comuni jonici per definire percorsi che consentano di alleggerire il peso degli oneri tributari.

A Massafra  l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti speciali ed assimilati prodotti dalle imprese ha consentito di  giungere al contenimento dei costi e di conseguenza alla  riduzione delle tariffe. Già lo scorso anno, in occasione del tavolo sulla fiscalità e regolamenti dei tributi, Confcommercio aveva sollecitato la  locale Amministrazione comunale  ad avviare al più presto un tavolo operativo per la definizione del regolamento Tari, attraverso il quale giungere alla individuazione di criteri di ripartizione dei costi relativi alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti urbani.

Grazie anche  all’impegno personale del consigliere comunale delegato, Raffaele Gentile,  il servizio di  raccolta differenziata ha raggiunto buoni picchi di efficienza e di qualità, investendo  il 60% dell’utenza e consentendo così una riduzione delle tariffe. Naturalmente vanno apportate migliorie ed estese anche alle utenze non domestiche,  pratiche (come il compostaggio) che consentirebbero un ulteriore flessione dei costi.

In un incontro con  i delegati di Confcommercio Massafra, guidati dal presidente, Angelo Melone e dal direttore Angelo Colella,  il consigliere Gentile ha illustrato il percorso attivato che ha portato ad una riduzione della Tari di oltre il  16%, determinando per  alcune tipologie di attività commerciali che pagavamo di più, un risparmio significativo: ortofrutta da 14,16% al 9.43; bar da 8,18 a 5,45%; banchi merci alimentari da 26,59 al 17,57%; ristoranti da 10,89 al 7,25%.  

Dunque, la riprova che attivando percorsi di collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione, si migliora il servizio e si diminuiscono i costi con  reciproco vantaggio per utenza ed ente pubblico .  


 

 

Le Segreterie territoriali Cisl e Fit Cisl Reti considerano l’esito positivo del recente incontro a Roma tra il Presidente della Regione Puglia, il Ministro dei Trasporti e l’Amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, che ha deciso il proseguimento del treno Frecciarossa da Bari fino a Brindisi e Lecce, una dimostrazione esemplare di come la politica determini risultati cogenti ed esigibili quando si impegna e si fa carico dei bisogni espressi dalla collettività.

E’ un fatto negativo rilevante, tuttavia, che il territorio ionico rimanga contestualmente estromesso anche da tale nuovo collegamento ferroviario e che, pertanto, risulti isolato ancora di più dal resto dell’Italia.

Le Segreterie Cisl e Fit Cisl Reti chiedono, dunque, alla Regione Puglia di assumere immediato impegno insieme con Trenitalia affinché, in coincidenza con l’orario ferroviario che entrerà in vigore dal prossimo dicembre, siano istituiti collegamenti rapidi ed efficaci da Taranto a Bari e viceversa, così che anche ai pugliesi che abitano il grande ed esteso bacino ionico sia consentito di utilizzare efficacemente le Frecce dirette da Bari a Milano e/o a Roma.

E’ fatto comprovato che la mobilità delle persone, oltre a quella delle merci, determini progresso e sviluppo dei territori che ne sono il transito o la destinazione e Taranto, così come l’intera area ionica, proprio per le potenzialità economiche, logistiche, culturali, turistiche e per le peculiarità geografiche possedute (sistema portuale e non solo) non possono essere ancora penalizzate, né più tagliate fuori dalle grandi reti di collegamento ferroviario con il Centro ed il Nord del Paese e con i grandi corridoi ferroviari europei.


 

"Già da qualche anno - ricorda Stefàno - la Dieta Mediterranea è patrimonio dell'umanità Unesco e il nostro Paese ne è la culla per eccellenza. Seguirla è il modo migliore per abbassare di molto il rischio di affrontare malattie legate all'alimentazione".
E' il commento del senatore Dario Stefàno all'allarme lanciato nelle scorse ore nel rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
 
"L'Italia, in questo senso, ha fortunatamente anche una sana e robusta cultura alimentare. Abbiamo prodotti e filiere produttive improntati alla qualità e anche un sistema di controlli e monitoraggi, organizzato delle autorità e degli organismi nazionali, da sempre considerato modello da seguire".

"Questo chiaramente non significa - continua - che non si debbano correggere e migliorare le abitudini alimentari e che non si debba fare prevenzione a tavola o educazione a partire dalle scuole. Sappiamo quanto sia importante seguire regole alimentari precise, sia dal punto di vista sociale che economico. Basti pensare, per fare solo un esempio, che i cattivi comportamenti alimentari costituiscono potenzialmente un problema anche per i bilanci del nostro sistema sanitario".

"Dunque - conclude Stefàno - non facciamoci impressionare dai titoli frettolosi e allarmanti e aspettiamo di conoscere gli esiti dell'analisi sul rapporto dell'OMS che verranno condotti ora dalla Commissione Ue e dal Comitato per la Nutrizione".
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