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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: DICHIARATO LO STATO DI CALAMITA’ PER GINOSA E I COMUNI COLPITI DALL’ALLUVIONE
La Giunta regionale pugliese ha deliberato oggi l’avvio dei procedimenti per lo Stato di emergenza a Ginosa e nelle zone della provincia di Taranto colpite dagli eventi alluvionali dello scorso 7 e 8 ottobre. Dopo il vertice in Prefettura di ieri sera – ha detto l’Assessore alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni – abbiamo posto in essere tutte le azioni di nostra competenza per tentare di arginare l’emergenza, sia a riguardo le esigenze di protezione civile, sia per quanto riguarda lo stato di calamità naturale per il settore agricolo e zootecnico. Nello specifico per quanto riguarda la declaratoria di calamità naturale l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione avrebbe già individuato circa un milione e mezzo di risorse provenienti dalle disponibilità di bilancio. Provvederemo nei prossimi giorni – ha specificato Nardoni – a porre in essere la delibera necessaria a liberare queste risorse dalle maglie del Patto di Stabilità. “Nel corso della Giunta straordinaria - ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine della riunione - abbiamo esaminato le questioni da affrontare in queste ore. Prima di tutto abbiamo attivato la procedura di richiesta di stato di calamità naturale e di stato di emergenza di protezione civile per il “territorio dell'arco jonico occidentale della provincia di Taranto, con epicentro il comune di Ginosa”. Le nostre strutture tecniche hanno già preparato e inviato alla Protezione civile tutto il carteggio utile all’ottenimento della dichiarazione di stato di calamità e di stato di emergenza. In queste ore il servizio Protezione civile sta anche procedendo alla ricognizione puntuale di tutte le somme disponibili nel bilancio regionale. Al momento è stata individuata la somma di 374.871,12 euro (dal capitolo bilancio autonomo € 160.000,00 e dal capotolo bilancio vincolato € 214.871,12 residui di stanziamento) come contributo straordinario e primo immediato riconoscimento al Comune di Ginosa per interventi civili. Contemporaneamnte la Giunta ha dato mandato all’assessore Fabrizio Nardoni di effettuare, con la massima urgenza, una verifica di tutte le somme disponibili sui capitoli relativi alle bonifiche in agricolutra in modo da garantire l’immediata attivazione di ogni intervento utile a lenire i gravissimi danni che ha subito tutto il comprensorio agricolo. Da una prima informale ricognizione, che successivamente sarà precisata dagli stessi uffici competenti, il complesso delle risorse, tra quelle reperite dalla Protezione civile e quelle reperite dal settore agricoltura, dovrebbe ammontare a circa 2 milioni di euro. Naturalmente ci rendiamo perfettamente cono che stiamo parlando di somme largamente insufficienti per intervenire, in modo adeguato, sui territori così duramente colpiti dagli eventi aluvionali. È indispensabile che a queste risorse vengano aggiunte, nel più breve tempo possibile, ulteriori risorse del Governo nazionale al quale chiediamo, tra l’altro, celerità nell’accoglimento della dichiarazione di stato di emergenza e di calamità naturale. Purtroppo così come hanno dimostrato gli eventi di calamità naturali degli ultimi anni, è assolutamente indispensabile un intervento straordinario dello Stato con la collaborazione delle regioni, per programmare, progettare e realizzare insieme tutti gli interventi essenziali a mettere in sicurezza una porzione vastissima di territorio meridionale, le sue popolazioni, le sue imprese e tutte le colture di pregio”. Il Presidente Vendola infine, dopo aver relazionato insieme con gli assessori regionali Guglielmo Minervini e Fabrizio Nardoni sulla riunione operativa svoltasi ieri sera presso la Prefettura di Taranto, ha poi annunciato di aver inviato una nota alla Presidenza della Regione Basilicata e al Viceministro Filippo Bubbico perchè sia attivato un tavolo di coordinamento operativo che, con la collaborazione delle Autorità di bacino di Puglia e Basilicata, faccia una puntuale ricognizione delle criticità del bacino idrografico del Bradano.