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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1903)

Una collaborazione concreta tra Agromed, Autorità portuale di Taranto, Greenery e Ciao Italia nell'ambito del progetto Freshport. E’ questa la proposta di Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto e presidente del Consorzio Agromed.

Nei giorni scorsi l’Autorità portuale ionica ha presentato il progetto di collaborazione con il gruppo olandese The Greenery, finalizzato alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari di Puglia, Basilicata e Calabria. “Si tratta di una grande opportunità – sostiene il presidente Sportelli – in un settore su cui il nostro territorio punta molto. Un’opportunità che giunge in un momento decisivo per il futuro della società consortile Agromed. Questa struttura, frutto di una programmazione che risale ai primi anni Duemila, si trova oggi ad un punto cruciale anche per la concomitante presenza di iniziative analoghe. Agromed deve operare nell’esclusivo interesse del territorio e degli operatori dell’agroalimentare di Puglia, Basilicata e Calabria. La stessa platea di riferimento di Freshport ed è per questo che le due realtà devono incontrarsi per definire percorsi  sinergici e complementari”.

Il presidente Sportelli nel corso della presentazione di Freshport svoltasi a Palazzo di città, ha invitato pubblicamente i responsabili del progetto, i partner olandesi, gli operatori dell’agroalimentare ad un confronto operativo. “Agromed – ha ricordato Sportelli – opera secondo una mission che è quella di favorire e sviluppare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari attraverso l’infrastrutturazione del territorio. E' compito di tutti, ma in primo luogo di chi ricopre incarichi pubblici,   evitare la creazione di strutture che possono risultare in eccesso se non addirittura  concorrenti. I doppioni non servono. Occorre, invece, creare una rete di servizi e di infrastrutture che supporti e favorisca la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Creando le giuste sinergie ed operando in modo complementare, Agromed e Freshport possono rendere un utile servizio all’economia ed allo sviluppo di un settore strategico per la macro-regione Puglia, Basilicata, Calabria”.

 

Mercoledì, 01 Ottobre 2014 18:47

#SVEGLIAGOVERNO: primo flash-mob dei metalmeccanici

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Pubblichiamo la dichiarazione del segretario nazionale della FIM Cisl Marco Bentivogli sul primo flash-mob dei metalmeccanici

In  Piazza Montecitorio è andato in scena il primo flash-mob sindacale. Gli oltre 1700 tra lavoratori in mobilità, cassaintegrati e delegati di centinaia di aziende in crisi del settore metalmeccanico hanno accompagnato il suono di una grande sveglia che dal silenzio passava alle grida assordanti verso Governo e Parlamento. Il flash-mob, ha accompagnato la velocissima sequenza degli interventi di oltre 30 delegati di fabbriche in crisi. Che hanno rappresentato un mosaico, in carne e ossa, dell’Italia che in questi anni si sta battendo contro  questa crisi interminabile.

 

Le ritualità delle mobilitazioni sindacali sono un elemento su cui la Fim Cisl sta lavorando da tempo. Servono modalità più partecipate e più coinvolgenti. Abbiamo dimostrato, con una piazza strapiena di lavoratori che si muovevano all’unisono, si ascoltavano e concentravano tutta la loro energia per svegliare i palazzi del potere. Questi sono i passi del sindacato 2.0 che in questi anni ha accorciato la sua filiera organizzativa avvicinandola ai luoghi di lavoro, dando centralità ai rappresentanti di fabbrica.

Abbiamo voluto rappresentare “l’Italia migliore” quella colpita dalla crisi più drammatica della nostra storia, che ha scelto di non rassegnarsi mai e di uscire tutt’insieme dal guado organizzandosi nel sindacato più giovane e innovativo, la Fim nella Cisl.

Tra poco il lancio del video sul canale Youtube Fim Cisl Stampa

 

Mar Piccolo, la bonifica non può attendere! Legambiente: pubblicizzare subito lo studio dell’ARPA

Mar Piccolo, la bonifica non può attendere! Legambiente: pubblicizzare subito lo studio dell’ARPA
 
"Siamo fortemente preoccupati per lo stallo in cui sembrano versare le attività di bonifica previste per Taranto" dichiara Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, "Non si sa nulla dei lavori nelle scuole del quartiere Tamburi che avrebbero dovuto svolgersi entro l'estate appena trascorsa. Non si sa nulla dello studio sul mar Piccolo realizzato da ARPA Puglia."
Eppure proprio la bonifica dell'area del mar Piccolo a Taranto, gravata dai veleni dell'Arsenale Militare, degli ex Cantieri Navali di Fincantieri e dal siderurgico, può rappresentare un momento di ripresa per una città in ginocchio. Ben 119 milioni di euro sono stati destinati alle bonifiche di una delle aree inserita già dal 1990 fra quelle ad elevato rischio ambientale e dal 1998 fra i Siti di interesse nazionale.
Dello studio realizzato da ARPA Puglia, relativo alle condizione in cui versa il bacino del primo seno del Mar Piccolo, presentato alla riunione del 15 aprile scorso della Cabina di Regia (istituita per realizzare gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto) non si hanno altre notizie se non che è diviso in due parti: la prima riguardante la "Predisposizione del modello di circolazione e risospensione dei sedimenti", la seconda concernente "l'individuazione delle fonti ancora attive e le dimensioni del loro inquinamento".
Da quanto ci risulta ARPA Puglia non è stata autorizzata finora dalla Cabina di Regia a rendere pubblico lo studio.
Legambiente aveva espressamente richiesto al precedente Commissario alle bonifiche, Alfio Pini, che il direttore scientifico di ARPA Puglia, dott. M. Blonda, e il dott. Ungaro fossero autorizzati a presentare una loro comunicazione al Convegno "TARANTO, ITALIA: LE BONIFICHE, TRA CHIMERA E REALTA' "organizzato dall'associazione lo scorso 11 aprile presso la Biblioteca Acclavio . Ma tale autorizzazione non fu data con la motivazione che si era in attesa di conoscere i risultati dello Studio e che gli stessi sarebbero stati valutati dalla Cabina di Regia prima di essere resi pubblici.
Dal 15 aprile sono trascorsi oltre cinque mesi, ma lo studio dell'ARPA continua a non essere reso pubblico e la bonifica del mar Piccolo sembra....tornata in alto mare.
Abbiamo appreso dagli Organi di Informazione che mercoledì 1 ottobre tornerà finalmente a riunirsi la Cabina di Regia per l'attuazione del "Protocollo di Intesa per interventi urgenti di bonifica ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto", e che a presiederla sarà il nuovo Commissario, la dottoressa Vera Corbelli, nominata del ministro dell'Ambiente nello scorso luglio in sostituzione di Alfio Pini dimessosi dopo essere andato in pensione da comandante nazionale del Corpo dei vigili del fuoco.
Alla dottoressa Corbelli abbiamo chiesto un incontro per fare il punto e per sollecitare la divulgazione dei risultati dello Studio propedeutico alla bonifica del primo seno del mar Piccolo.
"Riteniamo indispensabile che si proceda con la massima urgenza alla bonifica del mar Piccolo ed agli interventi che lo studio di ARPA Puglia indicasse come necessariafferma Lunetta Franco – " Per questo chiediamo al nuovo Commissario che autorizzi con urgenza ARPA Puglia a rendere pubblico il suo studio e che le attività relative alla bonifica di Taranto riprendano con vigore recuperando i ritardi accumulati"

Considerato il grande interesse suscitato dal bando #Coopstartup 2014, promosso da Legacoop Puglia e Coopfond, sono stati prorogati i termini per la presentazione della domanda. Ci sarà infatti tempo fino al prossimo 13 ottobre per partecipare all'azione 1 e sino al prossimo 28 novembre per l'azione 2. #Coopstartup è un programma sperimentale di accompagnamento, formazione e consulenza per la creazione d'impresa cooperativa in Puglia.


Aperto il 3 settembre, Coopstartup Puglia ha riscontrato numerose richieste di incontri di promozione dell'iniziativa. Grazie alla proroga, del termine ultimo per partecipare, seguiranno così altri momenti di presentazione dell'iniziativa, dopo gli appuntamenti di settembre di Bari, Lecce, Brindisi, Lucera, Mesagne, Trani, Andria, Monopoli e Taranto.


Il bando "Coopstartup Puglia" è rivolto a gruppi informali, o realtà d’impresa già esistenti da non più di un anno, che intendono costituire una cooperativa. Il progetto, che promuove crescita sostenibile, sviluppo tecnologico, innovazione e nuova occupazione, è promosso in collaborazione con una rete di partner esperti d’impresa cooperativa e non solo: Informa di Bari, specializzata in servizi di informazione e orientamento, Qiris, acceleratore  d’impresa, PazLab, società di comunicazione, The Qube, associazione che sostiene progetti innovativi,  Officine Cantelmo di Lecce e il coordinamento dei giovani cooperatori pugliesi under 40 Generazioni Legacoop Puglia. Coopstartup Puglia offre la possibilità di partecipare a due specifiche Azioni: la prima prevede la realizzazione di “Laboratori d’Impresa”, con due giornate di formazione intensiva in cui mentori e coach esperti offriranno ai giovani partecipanti supporto personalizzato e strumenti per sviluppare l’idea d’impresa, valutarne la reale fattibilità e rafforzare la motivazione dei team. La seconda Azione, invece, è l’ “Incubatore diffuso Coopstartup Puglia”, percorso di accompagnamento al pre-startup, alla costituzione impresa cooperativa a costo zero e al post-startup per i successivi 36 mesi.. A questa seconda fase potranno accedere solo i gruppi o le cooperative di nuova costituzione che avranno superato la  selezione che individuerà i 15 migliori progetti d’impresa cooperativa. Entro il prossimo 13 ottobre si potrà presentare la manifestazione d’interesse per l’iniziativa Laboratori d’Impresa (Azione 1); entro il prossimo 28 novembre, invece, è possibile presentare la domanda per la partecipazione all’Incubatore diffuso Coopstartup Puglia (Azione 2). Il bando e la modulistica sono consultabili e scaricabili dal sito www.coopstartup.it/puglia


Per maggiori informazioni:
Web site: www.coopstartup.it/puglia
www.reteinforma.it www.legacooppuglia.it
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. " ' + path + '\'' + prefix + ':' + addy17089 + '\'>'); document.write(addy_text17089); document.write('<\/a>'); //-->\n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. " ' + path + '\'' + prefix + ':' + addy42625 + '\'>'); document.write(addy_text42625); document.write('<\/a>'); //-->\n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Martedì, 30 Settembre 2014 20:25

Parte il progetto Freshport

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Presenta sempre due volti la realtà a Taranto. Sotto palazzo di città i dipendenti della Tct manifestano in difesa del posto di lavoro. Il porto non deve morire recitano le t-shirt che indossano davanti ad un fitto cordone di poliziotti. Al primo piano, nel Salone degli specchi, si  celebra l'avvio del progetto Freshport. Si tratta della collaborazione tra  The Greenery, un grosso operatore olandese leader nel mercato ortofrutticolo internazionale, l'Autoritá portuale e le aziende dell'agroalimentare di Puglia, Calabria e Basilicata.
L'obiettivo è quello di commercializzare e, in un secondo momento, trasformare i prodotti agricoli del Meridione creando occasioni di business e di occupazione. Più di una speranza, ha detto il presidente della Port Autorthy Sergio Prete, una certezza. Una realtà che prende forma in un contesto segnato da crisi e sfiducia. Una rondine non fa primavera, ma in ogni caso meglio che vedere volare corvi scuri. La "prima pietra" di Freshport risale al 9 maggio del 2013 quando Autorità portuale e Greenery Italia sottoscrissero un protocollo d'intesa per rafforzare la filiera logistica nel settore agroalimentare facendo perno sul porto di Taranto. Freshport guarda alla realizzazione della Piattaforma logistica integrata ormai in costruzione, al Distripark, ad Agromed. A proposito di quest'ultima, Luigi Sportelli presidente della Camera di commercio e del consorzio Agromed, intervenendo al dibattito, ha invitato i responsabili di Greenery ad un incontro operativo per coniugare la missione del Freshport con quella di Agromed.
Al fine di dare concreta attuazione al progetto, il 7 luglio scorso, i produttori di Puglia, Calabria e Basilicata del settore ortofrutticolo hanno costituito un consorzio operativo chiamato Ciao Italia. In questo modo si intende mettere in contatto la domanda con l'offerta creando un network di imprese in grado di intercettare e soddisfare le richieste del mercato.
Alla presentazione del progetto sono intervenuti il sindaco Ippazio  Stefáno, l'ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia Michiel Den Hond, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il manager di Greenery Franz Scholt, il presidente del consorzio Ciao Italia Giorgio Mercuri, il direttore di Ernes&Young Fulvio Lino Di Blasio. I lavori sono stati moderati dal giornalista Domenico Palmiotti.

Venerdì, 26 Settembre 2014 20:54

FOTO NOTIZIA - Una T-shirt per salvare il porto di Taranto

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"Il porto di Taranto non deve morire". Lo slogan è bello e stampato sulle T-shirt indossate dai lavorati dedll'azienda Tarabto container terminale, da due anni in cassa integrazione in attesa che nello scalo ionico abbiano, finalmente, inizio i lavori di adeguamento della struttura e il dragaggio dei fondali unica soluzione per permettere alle navi portacontainer di ultima generazione di raggiungere il porto ionico.

Ma a protestare non sono solo i lavoratori. Con loro, con tanto di maglietta indossata, ci sono anche i massimi rappresentanti della Tct, Francesco Velluto e Giancarlo Russo. Tutti uniti da un'unica volontà: quella di evitare che anche il porto di Taranto entri in quella spirale eutanasica che ha avvinghiato numerose realtà imprenditoriali ioniche.

"La criminalità sta mettendo le mani sulle imprese agricole". Le parole di Paolo Rubino, ex parlamentare Ds e leader del Tavolo, verde rimbombano nella saletta "Monfredi" della Cittadella delle imprese. Parole pesanti come macigni pronunciate mentre i circa cinquanta rappresentanti di imprese agricole ioniche, presenti all'incontro convocato dal Tavolo verde, le accompagnavano con un movimento della testa a voler rimarcare quanto sacrosante fosse quella verità.

Tutta colpa della crisi che sta mettendo in ginocchio il mondo agricolo tarantino fiaccato, anche, dagli ultimi episodi alluvionali che hanno contribuito a gettare nello sconforto centinaia di imprenditori. E quando crisi e disatri ambientali si mettono insieme aprono il campo a chi, speculando cinicamente sulle difficoltà degli agricoltori, è pronto a mettere il coltello alla gola per accaparrarsi l'attività a prezzi stracciati. 

Allora ecco l'allarme lanciato nel corso del'incontro al quale i frappresentanti del Tavolo verde hanno invitato parlamentari, consiglieri e e assessori regionali tra i quali c'erano il sen. Dario Stefàno, l'on. pentastellato Giuseppe L'Abbate, l'assessore regionale alle Politiche agricole, Fabrizio Nardoni, il consigliere regionale Alfredo Cervellera.

E ai parlamentari, proprio pewr arginare il fenomeno criminalità e rilanciare l'intero comparto, Paolo Rubino ha chiesto di prendere atto delle proporste di legge del Tavolo verde e di farsene promotori nelle commissioni parlamentari specifiche. Intanto, il prossimo 4 ottobre, a Palagiano il Tavolo verde presenterà le iniziaitve che è pronto a mettere sul campo proprio per cercare di far uscire dalla crisi l'agricoltura ionica.

Venerdì, 26 Settembre 2014 17:13

PORTO - Bonelli: "Su Tct istituzioni irresponsabili"

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"Quello che si sta compiendo nei confronti del porto di Taranto è un vero e proprio omicidio e la drammatica situazione dei 530 lavoratori della Tct che da due anni sono in cassa integrazione  ne è la prova provata".
Non usa mezzi termini Angelo Bonelli. Per il coportavoce nazionale dei Verdi e consigliere comunbale, per la anni la politica sul porto è stata "quella di impedirne uno sviluppo che non fosse quello legato all'Ilva e all'Eni. La maggioranza delle movimentazioni navi è rappresentato dalle navi a servizio dell'acciaieria e Eni. Inoltre in modo irresponsabili la regione Puglia ha chiesto e ottenuto il definanziamento di un investimento di 35 milioni di euro per il distripark che era previsto dalla delibera Cipe del 2011. Voglio quindi esprimere la solidarietà ai lavoratori di TCT. I lavori di dragaggio al porto sono stati bloccati di nuovo per l'ennesimo ricorso al Tar di una delle ditte partecipanti alla gara di appalto e l'Evergreen ha spostato l'ultima linea di trasporto rimanente nel porto del Pireo in Grecia. Milioni di euro - prosegue Bonelli - sono stati stanziati per effettuare i dragaggi e altri lavori per ampliare il porto mercantile e aumentarne la profondità; grazie al completamento dei lavori previsti ormai da anni le navi mercantili di grosso pescaggio e specialmente le porta container potrebbero venire a Taranto.   I lavori di ampliamento del porto, insieme alle bonifiche, al distripark, alla rigenerazione urbana e al risanamento ambientale sono opere strategiche per dare nuove opportunità occupazionali a Taranto. Con il decreto n.129 del  7 agosto del 2012  per la riqualificazione ambientale di Taranto - conclude il Verde Bonelli - venivano previsti oltre 187 milioni di euro per il potenziamento e ampliamento del porto di Taranto, era uno stanziamento deciso dal governo dopo il sequestro degli impianti llva da parte dell'autorità giudiziaria.  Come sono state utilizzate quelle risorse?".
Venerdì, 26 Settembre 2014 17:08

LAVORO - Formazione indotto Ilva, al via i corsi

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Confindustria Taranto e la Scuola Edile hanno incontrato in ILVA lo scorso 25 settembre le imprese dell’indotto per presentare l’avvio dei primi percorsi formativi che garantiranno la formazione aggiuntiva in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro richiesta alle aziende appaltatrici e subappaltatrici dal Protocollo Operativo sottoscritto in Prefettura a Taranto nel novembre 2013.

In collaborazione con l'Ilva, che ha da subito sensibilizzato i propri fornitori e ha collaborato nell’individuazione delle imprese destinatarie dei nuovi adempimenti, Confindustria e Scuola Edile hanno presentato un piano formativo a valere sull’Avviso 1/2014 di Fondimpresa che sarà operativo sin dal prossimo ottobre.

Un percorso suddiviso in quattro moduli, per un totale di 16 ore, già condiviso con  l’organismo operativo di orientamento delle attività e di assistenza per la realizzazione delle azioni previste nel protocollo, il GIVI (Gruppo Integrato di Valutazione ed Intervento), per rendere efficace l’impegno di abbattere gli incidenti e gli infortuni sul lavoro in tutta l’area industriale ionica.

Saranno simulate - con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche - le principali situazioni che, sulla base delle rilevazioni elaborate dagli Organi di controllo, appaiono maggiormente pericolose per la salute e la sicurezza del lavoratore.

Non si procederà quindi con un semplice aggiornamento delle nozioni in materia di sicurezza - già oggetto della formazione obbligatoria - ma saranno esaminate situazioni reali per provare ad incidere maggiormente sulle capacità di prevenire e di scongiurare i pericoli connessi allo svolgimento delle attività produttive in un’area industriale assai complessa come appunto quella dello stabilimento siderurgico.

In questa prima fase sono oltre venti le imprese che hanno formalmente aderito all’iniziativa proposta da Confindustria e Scuola Edile e che potranno pertanto partire da subito con i percorsi formativi.

Confindustria e Scuola Edile mettono tuttavia a disposizione delle altre imprese chiamate ad adeguarsi agli adempimenti conseguenti il Protocollo Operativo ulteriori strumenti per formare i propri dipendenti anche attraverso soluzioni gratuite per l’impresa avvalendosi delle risorse rese disponibili da Fondimpresa.

Per eventuali contatti ed informazioni rivolgersi a Confindustria Taranto tel. 0997345111 o a Scuola Edile Taranto tel. 099 7302530.

La necessità di un approfondimento reale sulle tematiche del rapporto tra enti locali e patto di stabilità, alla luce delle gravi condizioni nelle quali versa l'economia italiana e locale in particolare, è il motivo principale dell'azione di Ance Taranto che sollecita i sindaci di tutti i Comuni a fare richiesta al MEF di allentamento del patto di stabilità per consentire il pagamento alle imprese dei lavori regolarmente eseguiti. 

Rispetto a questo problema, il Governo ha adottato misure per consentire il pagamento dei debiti pregressi di Regioni, Province e Comuni, attraverso l’allentamento del Patto di stabilità interno e l’erogazione di anticipazioni di liquidità per gli enti con difficoltà di cassa. "In particolare, - spiega Antonio Marinaro, presidente di Ance Taranto - l’articolo 4, commi 5 e 6 del decreto-legge 12 settembre 2014, n.133 (cosiddetto “Sblocca Italia”) ha stanziato ulteriori 200 milioni di euro nel 2014 per l’allentamento del Patto di stabilità interno degli enti territoriali. La possibilità di beneficiare di questa misura è però condizionata alla formulazione di specifiche richieste da presentare da parte degli enti interessati".

Ragion per cui, viste le improcrastinabili scadenze e la rilevanza delle questioni  per le imprese impegnate nel settore dei lavori pubblici, "come Ance Taranto - aggiunge Marinaro - ci permettiamo di ricordare la necessità di presentare, entro martedì 30 settembre p.v., richiesta di allentamento del Patto di stabilità interno ai sensi dell’articolo 4, commi 5 e 6 del Decreto-legge n. 133/2014. Ricordiamo, ad ogni buon fine, che la richiesta dovrà essere effettuata attraverso il sito internet http://certificazionecrediti.mef.gov.it (menù “Ricognizione debiti >> Richiesta Spazi Finanziari 2014”)".

La richiesta di allentamento del Patto di stabilità interno, spiega Marinaro nella lettera indirizzata a tutti i sindaci dei Comuni ionici, deve inoltre essere relativa al pagamento di debiti pregressi di parte capitale: "certi, liquidi ed esigibili maturati entro il 31 dicembre 2013, ovvero per i quali è stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento (ad esempio Stato Avanzamento Lavori) entro il 31 dicembre 2013,  ovvero riconosciuti in bilancio, o che presentavano i requisiti per il riconoscimento, alla data del 31 dicembre 2013. Inoltre, sottolineiamo che i pagamenti che possono beneficiare dell’allentamento sono quelli da sostenere tra il 13 settembre 2014 (data di entrata in vigore del decreto-legge 133/2014) ed il 31 dicembre 2014".

Per quanto riguarda i debiti di parte capitale maturati nel corso dell’anno 2014, "questi  - conclude Marinaro - potranno beneficiare dell’allentamento del Patto di stabilità interno da 250 milioni di euro, disposto dall’articolo 4, commi 1 a 3, del decreto-legge n°133/2014, a condizione che le opere interessate siano state segnalate dai Comuni alla Presidenza della Consiglio prima del 15 giugno 2014".

 

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