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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1903)

“Il decreto per Taranto, una opportunità per lavoro e sviluppo” è il titolo del convegno organizzato dal Pd di Taranto il prossimo 17 marzo, alle ore 17,30 alla la Cittadella delle imprese in viale Virgilio a Taranto, le cui conclusioni saranno affidate all’on. Paola De Micheli, sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e Finanze.

All’indomani della sua approvazione il decreto Taranto "segna - sottolinea Tommy Lucarelle, segretario cittadino del Pd - un radicale cambio di fase per lo sviluppo ed il lavoro nella e per la nostra città. Possiamo certamente direche siamo di fronte a una svolta epocale che ridà speranza ad una città, una boccata di ossigeno, di cui lo Stato, attraverso l’amministrazione straordinaria dello stabilimento Ilva, si è fatto carico della difficile opera di risanamento ambientale, del riconciliare la produzione con l’ambiente e la salute, e  dell’applicazione  dell’Aia. Porre in essere il rilancio della città, sviluppo, diritto al lavoro, diritto alla salute, ed un ambiente quanto più salubre - aggiunge Lucarella - è una scommessa che Taranto ha il diritto di giocare per il bene della sua comunità. Non volendo essere assolutamente di parte, - prosegue il segretarioo cittadino del Pd - riteniamo che, in una vicenda così delicata, un plauso deve essere fatto al premier Matteo Renzi, e al suo dal Governo, nonché al parlamentare tarantino del Pd, on. Michele Pelillo, per l’impegno profuso in materia in quel di Roma e nella città capoluogo. Oggi, però, ci sono da affrontare ben altri problemi, ovvero a Roma attendono progetti e proposte per rilanciare la nostra città per ciò che riguarda il settore culturale (polo museale in particolare) e porto. Ci auguriamo che le istituzioni locali facciano la loro parte nei tempi giusti, superando inutili steccati anche di natura politica che potrebbero sorgere in corso d’opera. Il decreto legge su Taranto (e sull'Ilva) - è opinione di Lucarella - è un progetto che riguarda tutta la citta', non soltanto il polo siderurgico, perché vi sono ingenti risorse anche per le bonifiche e le risorse per il porto e per il museo, come dicevamo. Condividiamo - conclude Lucarella - il pensiero del premier Matteo Renzi quando afferma: "ci siamo assunti la responsabilità e l'impegno a rimediare gli errori fatti in quella citta', che merita tutta l'attenzione dello Stato”.

Tutti argomenit, questi, che, moderati dal giornalista Pierpaolo D’Auria, saranno chiamati a discutere Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto; Walter Musillo, segretario provinciale Pd; Gianni  Azzaro, capogruppo Pd al Comune di Taranto; Antonio Marinaro, presidente di Ance Taranto; Giancarlo Turi, segretario generale Uil Taranto; Michele Mazzarano, consigliere regionale Pd; Loredana  Capone, assessore Regione Puglia allo Sviluppo economico; on. Michele Pelillo. Concluderà i lavori Paola De Micheli, sottosegretario di stato ministero Economia e Finanze.

 

BARI- Sarà a Taranto la prima tappa del Roadshow dell'innovazione pugliese che attraverserà la nostra regione. Nel capoluogo ionico l'appuntamento è per  martedì 17 marzo in due luoghi diversi. In Piazza Maria Immacolata dalle 9.30 alle 19.30, dove l’avveniristico ed itinerante “movin’ truck” farà sosta aprendo il roadshow di anticipazione del Festival dell’Innovazione, in programma dal 21 al 23 maggio a Bari. I visitatori potranno così provare di persona prototipi inediti di imprese innovative, mentre ricercatori e startupper potranno raccontare la propria storia di Innovazione. Alle 16:00 il secondo appuntamento, nel salone del Palazzo del Governo. Si parlerà di Nidi e Microcredito in un incontro aperto ai giovani del territorio e quanti sono interessati a fare impresa, insieme all’assessore Loredana Capone e a Puglia Sviluppo.

"L’innovazione è la nostra strada verso il futuro. – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone. L’innovazione, oggi, è il paradigma della crescita. Deve entrare nella cultura del nostro Paese, deve entrare nella testa di ciascuno di noi. Purtroppo l'Italia è in ritardo, per questo cresciamo poco e siamo meno competitivi rispetto a quanto, invece, potremmo. In Puglia, però, stiamo provando a invertire la tendenza e a spingere il piede sull’acceleratore stimolando giovani e imprenditori ad avere coraggio: il coraggio di innovare.

I risultati sinora raggiunti con le nostre iniziative a sostegno della ricerca e dell’innovazione per il sistema produttivo sono straordinari e ci convincono che l’innovazione può davvero migliorare la vita dei cittadini. Innovare per crescere, per emergere dalla crisi, per ritornare ad avere fiducia nel futuro. E’ questo il messaggio che porteremo in giro per la Puglia nelle sei tappe che anticipano il Festival dell’Innovazione. Vogliamo attraversare la regione, chilometro dopo chilometro, per costruire una relazione diretta con i territori, per ascoltare le storie di chi li abita, condividere la ‘strada’ per il futuro, le politiche che nutrono e nutriranno nei prossimi anni il nostro ecosistema dell’innovazione".

“Vedere il futuro attraverso il presente è quello che l’innovazione consente di fare - dichiara la presidente dell’ARTI Eva Milella, che aggiunge – per questo stiamo costruendo un Festival in cui l’interazione tra i ricercatori, le imprese, i giovani, le amministrazioni, la società sia il mezzo per comprendere lungo quali traiettorie sta nascendo il futuro e come attrezzarsi per cogliere al meglio le opportunità di sviluppo e crescita, contaminando i saperi e le idee”.

 

Le innovazioni che animeranno le sei tappe del roadshow saranno numerose. Dai rivoluzionari droni e pali telescopici per scattare foto dal cielo ad altissima precisione alle lampade Led per l’illuminazione stradale, dal robot che disegna superfici verticali alla cyclette che rende possibile pedalare tra i paesaggi pugliesi in una sorta di realtà virtuale. Ed ancora, laboratori sui temi ambientali, installazioni e molto altro.

 

Il roadshow sarà anche l’occasione per promuovere le tre call utili a dare spazio alle idee di ricercatori, start up e spin off. Con la “Call for Making” potranno proporre laboratori, giochi scientifici, mostre interattive ed exhibit. Con la “Call for Telling”, invece, potranno presentare la propria storia di straordinaria innovazione o candidarsi per partecipare a “A Parole tue”, il talent dei ricercatori e degli startupper, con giuria popolare. Agli imprenditori innovativi è, infine, dedicata la “Call for Exhibit”: un’occasione imperdibile per dare visibilità al proprio prodotto o servizio.

 

Il roadshow proseguirà il 19 marzo a Barletta in Piazza Aldo Moro con il truck e nella Sala rossa del Castello alle 16:00 con un secondo appuntamento sugli strumenti di finanziamento alle imprese. Successivamente, sarà a BrindisiBari, Lecce e Foggia.

 

Il Comitato Portuale, nella odierna seduta ha discusso all’o.d.g. circa l’esito della riunione

convocata dal Sottosegretario di Stato Delrio lo scorso 11 marzo, presso la Presidenza del Consiglio

dei Ministri, avente, come scopo, di verificare ed eventualmente confermare i cronoprogrammi dei

lavori e, conseguentemente, gli impegni della TCT SpA relativi agli investimenti ed al rinnovo della

CIGS dei lavoratori.

Nel corso della seduta, il Comitato ha preso atto della concretezza del cronoprogramma

complessivo che prevede la fine di tutti i lavori previsti dall’Accordo Generale, alla data del 30

giugno 2016, salvo eventi estranei alla volontà delle Parti e che non possono costituire motivo di

responsabilità a loro carico. Cronoprogrammi, in particolare, quelli relativi alla riqualificazione

della banchina e quelli relativi ai dragaggi e vasca di colmata, derivanti da offerte presentate in sede

di gara e da contratti stipulati.

Il Comitato ha rilevato, ancora una volta, come a tutt’oggi la totale assenza di un piano di

investimenti con i relativi cronoprogrammi da parte della società concessionaria del terminal

contenitori, TCT SpA, faccia desumere il disinteresse della stessa ad investire sul porto. Ciò

malgrado il 3 settembre 2014, TCT avesse formalmente comunicato all’Autorità Portuale, in

considerazione dell’avvenuta consegna dei lavori, di voler accelerare con gli interventi di

ristrutturazione di loro spettanza e di voler avviare immediatamente il revamping delle gru, al fine

di addivenire al rilancio del terminal nel più breve tempo possibile, predisponendo la quasi

immediata sospensione dei traffici. Ad oggi non è stata avviata alcuna attività in tal senso.

Il Comitato, pur prendendo atto delle argomentazioni espresse dall’impresa terminalista durante la

riunione di Palazzo Chigi anche con riferimento al complesso iter burocratico, ha chiesto al

Presidente di mettere in atto ogni azione utile affinché il prossimo incontro a Roma, previsto per

l’ultima settimana del corrente mese di marzo, sia quello definitivo. Ciò per consentire all’Autorità

Portuale ed al Comitato medesimo di poter programmare lo sviluppo del porto con o senza TCT

SpA.

Gli investimenti pubblici, già avviati, andranno comunque avanti, in quanto rappresentano una


Si chiama Sinergia per il Lavoro l’insieme di attività offerte da una rete di Enti e Scuole di Formazione accreditati nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile messo in atto dallo Stato italiano e reso operativo anche dalla Regione Puglia. Obiettivo di Sinergia per il Lavoro è quello di dare un’opportunità, un’occasione ai tanti giovani disoccupati tarantini. Giovani cosiddetti “Neet”, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano, non sono inseriti in nessun percorso formativo.

Sinergia per il Lavoro è nata per offrire loro una chance, una prospettiva occupazionale concreta, attraverso i finanziamenti messi in campo dalla Regione Puglia. L’iniziativa è stata presentata ieri alla stampa dal dott.Sabino Martiradonna, coordinatore regionale di Rete, e dal dott.Angelo Lorusso, coordinatore provinciale di Rete, insieme ai referenti e ai rappresentanti degli enti inseriti nel progetto, l’Ispa di Lecce (ente capofila), l’Agenzia
Ulisse di San Giorgio, il Centro di Formazione Professionale di Martina Franca, Formare Puglia di Taranto, l’Istituto Fermi di Massafra, Sistea di Fragagnano.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le azioni che saranno sviluppate nei prossimi mesi per mettere in atto attività formative in diversi settori economici e produttivi. Il tutto attraverso la piena collaborazione ed il coinvolgimento del sistema delle aziende e delle imprese locali.

Sinergia per il Lavoro prevede che, in una prima fase, ai giovani interessati vengano offerti accoglienza, orientamento, formazione (retribuita) mirata all’inserimento o al reinserimento nel mondo del lavoro e tirocini (retribuiti). Come hanno spiegato i due coordinatori, si tratta di un vero è proprio percorso di accompagnamento al lavoro, sostenuto e supportato in tutte le sue fasi. 

Nella fase iniziale centrale è il ruolo giocato dai Centri per l’Impiego da cui i giovani disoccupati saranno chiamati  a seguito della loro spontanea iscrizione sul portale di Garanzia Giovani. Per agevolare l’avvio di questo percorso, gli enti  formativi tarantini che fanno parte di Sinergia per il Lavoro sono a totale disposizione degli interessati per analizzare insieme la soluzione più adatta alle esigenze di ciascuno in un clima di grande flessibilità e collaborazione.

CONTATTATE SUBITO FORMARE PUGLIA PER PROGRAMMARE INSIEME IL VOSTRO FUTURO LAVORATIVO VENENDO TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI' DALLE 9.00 ALLE 13.00 NELLA NOSTRA SEDE IN VIA TEMENIDE 117 A TARANTO O TELEFONANDDO ALLO 099 6614691 O AL 327 3895936 O AL 347 5322995 O INVIANDO UNA MAIL A  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Apertura di un tavolo tecnico con il Ministero del Lavoro per affrontare la questione occupazione e ammortizzatori sociali, ripristino del collegamento Feeder per evitare che il traffico venga dirottato su altri porti. Sono questi, in sintesi, gli aspetti fondamentali definiti nel corso della riunione tenuta a Palazzo Chigi dal Sottosegretario alla
Presidenza, Graziano Delrio, sulle prospettive di sviluppo del porto di Taranto.
All’incontro erano presenti rappresentanti dell’Autorità Portuale e della Taranto Container Terminal
(TCT) e dei suoi azionisti.
A termine dell’incontro, il Governo ha rilevato che permangono punti di divergenza sul
cronoprogramma dei lavori. Governo, Autorità Portuale e TCT hanno convenuto di avviare un
tavolo tecnico con il Ministero del Lavoro sugli ammortizzatori sociali.
Inoltre, l'Autorità Portuale sta verificando la possibilità di ripristinare un collegamento Feeder con il
porto di Taranto, creando le condizioni per evitare che lo stesso venga dirottato verso altri porti.

Fanno discutere e suscitano reazioni le dichiarazioni dell'Alenia circa la produttività dello stabilimento ionico. Così, mentre - come testimonia la foto che pubblichiamo-nei cieli del capoluogo è possibile vedere volare a bassa quota l'aereo che trasporta le fusoliere made in Grottaglie, sulla questione interviene Confindustria Taranto che nel rimarcare la pressoché totale assenza di aziende del territorio operanti nell’indotto dello stabilimento aeronautico, torna a proporre all’azienda un contributo sui temi del trasferimento tecnologico e del know how di cui dispongono le imprese di Taranto e provincia.

Di seguito la nota diffusa dagli Industriali ionici.

 

Apprendiamo e non senza stupore, del deficit di produttività denunciato dall’amministratore delegato di Alenia Aermacchi Giuseppe Giordo all’interno dello stabilimento di Grottaglie.

 

Un gap che l’ad imputa alle maestranze interne all’impianto aeronautico e che suscita senza dubbio molte perplessità in considerazione delle ingenti risorse pubbliche e private che dal 2006 ad oggi sono state destinate per rendere altamente competitivo lo stabilimento grottagliese, sia in termini di risorse tecnologiche sia di risorse umane. Si tratta pertanto di un deficit che va contrastato al più presto ed efficacemente se si vuole riportare la struttura su adeguati livelli di competitività, che  ne possano riaffermare pienamente la riconosciuta strategicità all’interno del polo aeronautico sia in ambito pugliese sia su scala nazionale.

 

La perplessità principale, tuttavia, non sta tantonella disfunzione che l’amministratore denuncia su questo aspetto quanto nella non meglio specificata carenza di competitività che sarebbe ravvisata anche nelle aziende fornitrici, dalle quali discenderebbe, a loro volta, il deficit produttivo riscontrato.

 

Una constatazione ben diversa dalla precedente che sicuramente apre              a ben altre valutazioni, e che fornisce l’occasione per rammentare le molteplici sollecitazioni avanzate anche in tempi recenti da Confindustria Taranto nei confronti di Alenia sulla possibilità di mettere a disposizione dei processi produttivi il know how  delle aziende del territorio, che non ci risulta, al momento, facciano parte di quell’indotto che la stessa azienda vorrebbe più attrezzato sul piano della qualità ed efficienza.            

 

Sollecitazioni che andavano nella direzione di quella competitività che Alenia oggi richiede alle sue aziende fornitrici e che – lo sottolineiamo –finora non sono state accolte.

 

Auspichiamo pertanto che l’amministratore delegato di Alenia possa accogliere, anche ma non soltanto alla luce dell’attuale fase di flessione che si registra nei livelli produttivi, le istanze portate avanti da Confindustria e, di converso, da parte di tutte quelle imprese del territorio jonico forti di capacità e competenze tecnologicamente avanzate da sempre riconosciute.

 

 

Il movimento civico “ Taranto Respira”, nell’immediatezza dei lavori di bonifica di aree gravemente compromesse come quelle dei Tamburi e del Mar Piccolo e più  in generale di quelli riguardanti la riqualificazione di tutto il territorio,   auspica che venga applicato nella sua interezza il principio della informazione partecipata, "principio imprescindibile allorquando la posta in gioco riguarda tutta la città ed i suoi cittadini. Si chiede ,pertanto,  . spiegano Vittoira Orlando, Giovanni Carbotti e Giuseppe Aralla - che venga istituito un coordinamento cittadino a cui tutti i movimenti, comitati e associazioni possano prendere parte e visionare i progetti presentati ,per far sì che non venga tralasciata possibilità alcuna  di recuperare e salvare aree di inestimabile valore naturalistico come appunto il nostro Mar Piccolo, storico /archeologico come la città vecchia o strategico come il nostro porto. Per lo stesso principio - concludono i tre rappresentanti del movimento Taranto Respira - si chiede che vengano rese pubbliche le società che materialmente parteciperanno alla fase esecutiva con i relativi costi di intervento e le modalità con cui si sono aggiudicati i lavori, dando coì finalmente un segnale di cambiamento di rotta con l’apertura al dialogo a tutti i soggetti e non solo ai portatori di interessi economici".

La Camera di commercio di Taranto ha pubblicato un comunicato inerente la designazione del candidato alla presidenza dell’Autorità portuale, con scadenza 20 marzo 2015. Solo successivamente, sarà indicato l’esperto da inserire nella terna, prevista dall’art.8 della legge 84/94, che sarà sottoposta al ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Come già in occasione del precedente rinnovo, l’Ente camerale ha scelto, dunque, la strada della consultazione pubblica che garantisce partecipazione degli stakeholder ai processi decisionali della Pubblica amministrazione e trasparenza nelle procedure.

"Lo spirito della legge - spiega in una nota la Camera di commercio - è quello di consentire al ministro competente di procedere alla nomina potendo scegliere, nell’ambito di un’unica terna, le migliori e comprovate professionalità in campo. Si tratta di un ruolo, quello di Comune, Provincia e Camera di commercio, non propriamente “politico”, non di una competizione sui nomi, quasi fosse una corsa alla primogenitura, ma di una scelta equilibrata e trasparente il cui fine ultimo è quello di rendere il miglior servizio al territorio. Proprio per questo - aggiunge la Camera di commercio - è fondamentale che tra gli enti chiamati a definire la rosa dei candidati vi siano, innanzitutto, confronto, collaborazione e condivisione. Sarebbe stato più opportuno che la terna venisse composta congiuntamente, al termine delle procedure previste dagli enti preservando ovviamente l’autonomia decisionale di ciascuno".

Nel merito della designazione, la posizione dell’ente camerale "si ispira al massimo rispetto interistituzionale". La Camera di commercio indicherà un candidato che sarà individuato prioritariamente "in considerazione delle competenze e delle esperienze manageriali nel settore e della capacità di dialogare con gli altri enti. L’interazione e la coesione fra le Istituzioni diventa, infatti, elemento necessario per dare rapida ed efficace attuazione alle misure previste dal legislatore.  Tanto più in una fase così delicata per il territorio: la legge 20/2015 inserisce, infatti, l’Autorità portuale, insieme alla Camera di commercio, - conclude la nota - è fra i componenti del Tavolo che sottoscriverà il Contratto istituzionale per Taranto. È sempre più chiaro, dunque, come in ogni decisione che il territorio deve adottare il dialogo rappresenti lo strumento dirimente, cui le Istituzioni sono chiamate da ormai costanti riferimenti normativi".

di Vito Massimano

E che non si dica che il Governo non ha a cuore Taranto. La città bimare è sempre al centro dei pensieri del nostro esecutivo.

Nei primi anni novanta l’acciaieria più importante d’Italia fu considerata a tal punto strategica da essere affidata ad un uomo illuminato a capo di un grande gruppo industriale che portò benessere e lavoro in riva allo Jonio coniugando il tutto con un rispetto quasi maniacale dell’ambiente.

Poi accadde che qualche togato manigoldo volle cercare il pelo nell’uovo ed iniziò con accuse pretestuose ad ostacolare i grandi progetti dello Steve Jobs lumbard e la città, con il raziocinio che l’ha sempre contraddistinta, ha subito centrato il problema progettando con equilibrio il proprio futuro. Mica ha fatto la stupidaggine di dividersi in industrialisti ed ambientalisti! No, quelli sono errori cruciali che una grande città come Taranto, un città aperta al mondo e che ha ben presente cosa significhi guardare oltre il proprio naso prescindendo dai provincialismi, proprio non commette. Ed infatti buon sangue non ha mentito.

Quindi l’illuminata società civile magnogreca, accompagnata in questo da una classe dirigente veramente all’altezza e di respiro internazionale, ha cominciato a progettare il proprio futuro nell’ottica di una diversificazione  che comunque non abbandoni l’antica e fulgida vocazione industriale.

In questo, in verità, sollecitata da una classe politica famosa in tutto il mondo oltre che temuta e rispettata in qualsiasi consesso politico ed amministrativo si trovi a sedere.

A dare man forte a questa Primavera tarantina ci hanno pensato Renzi e Franceschini che, facendo piovere miliardi di euro su Taranto, hanno innescato un circolo virtuoso capace di coniugare la cultura, il turismo, l’ambiente, l’industria e l’enogastronomia (una cosa che piace tanto ai tarantini e che quindi che ci azzecca sempre).

In virtù di questi miliardi piovuti su Taranto, gli autotrasportatori dell’indotto Ilva si sono sentiti in dovere di andare a Roma per ringraziare personalmente il Premier per lo splendido esempio di attaccamento alla città e lo hanno fatto col cuore in mano e col portafoglio gonfio. Una scena strappalacrime.

Neanche il Presidente della Regione ha fatto mancare il suo apporto, facendo dello scalo tarantino un aeroporto internazionale, costruendo il nuovo ospedale e facendone un bel Policlinico universitario, perla rara della nuova Università degli Studi di Taranto tanto desiderata in primis dall’affezionato Nichi Vendola.

A questo punto Alfano si è ingelosito ed ha voluto prendere parte anche lui alla rinascita di Taranto, potenziando la struttura ricettiva portuale.

Taranto voleva che il porto diventasse struttura ricettiva a livello turistico? Benissimo allora, grazie ad Alfano ed al Governo di centrosinistra, pioveranno migliaia di turisti provenienti dal nord Africa (principalmente dalla Libia e dall’Iraq) che, accolti a Lampedusa, verranno subito portati in gita a Taranto per un piacevole e lungo soggiorno.

Non potevamo sperare di meglio, non possiamo che ringraziare la classe politica nazionale che a Taranto pensa sempre ed abbracciare calorosamente i nostri rappresentati in Parlamento, alla Regione Puglia, al Comune di Taranto, sempre vigili ed influenti oltre che attentissimi quando si tratta di difendere gli interessi della città.   Grazie, grazie , grazie.

“Condividiamo e sosteniamo con forza la rielezione dell’attuale presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, Sergio Prete. Del resto, è stato l’unico a concretizzare opere per 500 milioni di euro, nonostante avesse tutto il mondo politico e imprenditoriale contro, che non ha esitato a frapporre mille ostacoli che hanno ritardato di oltre due anni interventi assolutamente necessari per il futuro del porto e della città ionica, interventi che, per fortuna, ora si stanno concretizzando”.

Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, ritiene più che logica, quindi, “la decisione del sindaco di Taranto di proporre la ricandidatura di Prete, sia per l’ottimo lavoro svolto sia per la professionalità e l’esperienza maturate in questi anni, che permetteranno senz’altro di continuare percorsi già avviati che non ci si può permettere di fermare”.

“D'altronde – prosegue Pugliese – gli altri enti preposti a indicare candidati (Camera di Commercio e Provincia) sono chiamati a indicare altri nomi, onde evitare quanto successo negli scorsi anni, quando il Ministero rispedì al mittente la candidatura unica. Così come ci auguriamo che nessuno ripeta la figuraccia di proporre un nome non tarantino, come accadde in altre occasioni quando addirittura i diretti interessati declinarono gentilmente l’invito, ovvero candidature già bocciate in altre circostanze. Non ci si può continuare a far male da soli, puntando su candidati che rappresentano chi non vuole il bene di Taranto e del suo porto, ma solo difendere piccoli orticelli politici. Senza considerare che la mancata riconferma di Prete causerebbe malumore e vibranti proteste fra i lavoratori del porto e nell’intera comunità tarantina, che vede proprio nel porto un volano indispensabile per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio”.

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