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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Martedì, 14 Luglio 2015 19:03

Incendio a Torre Colimena. Paura tra la gente

Scritto da
di Andrea Centrone
Allertati dagli abitanti del paese, i ViIigili del Fuoco hanno impegato l'intera mattina per sedare il furioso incendio divampato ieri fra la statale 122 ed il porto di Torre Colimena. Sul luogo anche la Protezione Civile, mentre Carabinieri e Polizia Stradale hanno a tratti chiuso il passaggio sulla statale per ragioni di sicurezza. Non ancora accertate le cause del rogo, ma fonti locali escludono che si tratti dei pastori della zona che notoriamente appiccano le fiamme per beneficiare poi della nuova vegetazione, e sembra invece probabile che si sia trattato di un mozzicone di sigaretta lanciato da un'auto in transito nella rotonda fra la statale 122 e la Provinciale 140, ossia dove l'incendio ha avuto inizio. La siccità e le alte temperature di questi giorni, assieme al forte vento, hanno favorito il diffondersi delle fiamme ed hanno reso difficile e pericoloso il lavoro dei pompieri, che solo nel primo pomeriggio hanno definitivamente estinto le fiamme impedendo loro di raggiungere l'abitato. 
Andrea Centrone

 

Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio con Decreto n. 238 del 10 luglio, in allegato, ha nominato Sergio Prete, con decorrenza 13 luglio, Commissario Straordinario dell'Autorità Portuale di Taranto. In definitiva il Presidente Prete succede a se stesso cambiando veste e quindi in qualità di Commissario Straordinario, figura attraverso la quale assume tutti i poteri fino all'altro giorno in seno all'organismo portuale. L'incarico è per non più di sei mesi.

Non mancano novità nella nuova geografia delle parrocchie di Taranto ridisegnata dalla diocesi di Taranto. Come ogni anno, infatti, l'arcivescovo mons. Filippo Santoro ha rivisto le assegnazioni nelle parrocchie della diocesi di Taranto fedele al criterio di rotazione dei parroci a seconda delle esigenze della stessa diocesi e laddove se ne renda necessaria. 

Così, don Emanuele Ferro, portavoce dell'Arcidiocesi e parroco della chiesa Nostra Signora di Fatima, a Talsano, sarà il nuovo parroco della cattedrale di San Cataldo, in città vecchia. Sostituisce mons. Marco Morrone inviato ad amministrare il culto nella parrocchia della SS. Croce (e Lido Azzurro ) ma nominato, soprattutto, Rettsoprattutto, Rettore di San Domenico nonché padre spirituale della confraternita SS. Addolorata e San Domenico. ATalsano, invece, il nuovo parroco della chiesa Nostra Signora di Fatima sarà  don Pasquale Laporta. Tra gli altri spostamenti, don Giovanni Chiloiro diventa parroco nella chiesa Cuore Immacolato di Maria mentre don Mimino Quaranta della chiesa di Santa Lucia. Spostamenti riguardano anche le parrocchie di San Donato (don Gerardo Veneziani) e di Monteparano dove nella parrocchia della Santissima Annunziata è stato nominato don Saverio Calabrese. Infine, don Antonio Caforio è stato nominato cappellano dell'Istituto Maria Immacolata.  

Si è recentemente costituita l’Associazione Amic.A (Amici dell’Addolorata), Associazione di volontariato che persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile e culturale, e che  svolge attività di accoglienza e  sostegno verso famiglie del territorio in difficoltà,  in Taranto. Un’attività iniziata nel mese di settembre 2014, con lo scopo della promozione umana nel territorio, e con un impegno privilegiato verso chi vive in condizioni di disagio e marginalità,  cercando di   rispondere ai  bisogni insoddisfatti dei giovani, dei lavoratori,  degli anziani e delle persone più esposte a rischi di emarginazione. Amic.A  vuole realizzare nuovi rapporti basati su uno stile di vita rispettoso delle enormi differenze che tante persone devono sopportare nel nostro territorio, radicato nell’accoglienza, e che tenga conto di una via solidale con tanti che fanno fatica nel quotidiano. 
L’Associazione presenterà  alla Città l’attività caritativa  martedì 14  luglio 2015 alle ore 20.00 presso la Sala Convegni dell’Ospedale Militare,  Via Pupino 1, Taranto.   
Interverrà Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto dott. Umberto Guidato.
Il Chitartarentum, gruppo di studenti dell’Istituto di Alta Formazione Musicale Paisiello di Taranto, guidato dal M° Pino Forresu,  si esibirà in apertura di serata con i chitarristi Michele Santoro, Giuseppe Pompigna,  Silvio Silvestre, Giovanna Delfino e Giovanni De Fazio. 
Il programma prevede i saluti del Direttore del Centro Ospedaliero, dr. Salvatore Mendicini, del Priore della Confraternita della SS. Addolorata e San Domenico, ing. Raffaele Vecchi e del  Presidente della Croce Rossa di Taranto on Domenico Maria Amalfitano. 
La presidente dell’Associazione, dott.ssa Gabriella Ressa, presenterà  l’attività della neonata Associazione discorrendo su: “Associazione Amic.A, una risposta ai bisogni”. Mimmo Muolo, Vaticanista di Avvenire, relazionerà  su “Il posto dei poveri nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco”, enciclica che tratta il tema dell’ambiente e della salvaguardia del Creato. 
“Ben noto fin dall’inizio del Pontificato – afferma Muolo dalla pagine di Avvenire -  è il magistero di Papa Francesco in tema di salvaguardia del creato …. Francesco ha indicato all’uomo contemporaneo un comportamento da tenere e una condotta da evitare. Il primo è appunto l’atteggiamento del custode, di chi si prende cura, di chi non considera il creato e le creature come risorse da sfruttare in maniera intensiva e sciagurata, ma come un giardino da coltivare. La seconda è la tendenza di chi invece scarta tutto ciò che non gli serve”.
Mimmo Muolo, 52 anni, monopolitano, dopo la laurea in giurisprudenza, dal 1988 vive e lavora a Roma come vaticanista del quotidiano Avvenire. Recentemente è stato nominato vicecapo della Redazione romana di Avvenire.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra le quali "Le feste scippate" e "Generazione Gmg".
E' direttore del Serrano, rivista del Serra Club Italia, ed è il referente regionale per la Puglia del Progetto culturale della Cei.
La serata sarà presentata dalla prof.ssa Francesca Passantino, Vice Presidente dell’Associazione Amic.A.

 

Dopo la festa nazionale, i professionisti tarantini hanno dibattuto sulle linee di sviluppo della Città e della provincia.

 

Progettare luoghi dove vivere e crescere, non periferie: spazi pubblici, edifici pubblici e privati, centri storici, ambiti di città consolidata sono tutte parti di un insieme metropolitano ed urbano che oggi ha bisogno di nuove visioni; valorizzare e non sprecare il suolo:

non c’è dubbio che, il consumo di suolo deve essere arginato, ma serve anche un uso intelligente dei suoli, urbanizzati e non. E, ancora, attivare la partecipazione dei cittadini al processo di pianificazione che sia concertato con spazi di confronto e di pubblico dibattito fin dalle fasi di preliminare indirizzo e progettazione del piano o del progetto: costruire, insomma, una comunità consapevole e capace di esprimere le proprie idee e necessità senza essere ideologica;recuperare, infine, la dimensione del progetto che è sempre propositiva, che lavora non per divieti o negazioni ma scegliendo la soluzione che appare come la più adeguata a risolvere il problema.

 Sono questi i paradigmi della rigenerazione urbana e, di conseguenza, della tutela del paesaggio, della sostenibilità ambientale, della tutela dal rischio idrogeologico e sismico, che gli architetti italiani lanciano da Taranto come dichiarazione di responsabilità civica – un vero e proprio Manifesto - rispetto al governo del territorio.

 “Vogliamo essere interlocutori privilegiati in queste tematiche non solo per la nostra competenza in materia ma anche perché ci  assumiamo la responsabilità di essere parte attiva del processo di rigenerazione”.

 Per il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e per la Rete provinciale degli Ordini “serve, però, procedere a un necessario ed urgente sfoltimento normativo che consenta la semplificazione dei procedimenti nel quadro della semplificazione degli adempimenti e delle valutazioni.A partire da una nuova normativa Urbanistica che comprenda i principi della pianificazione, il governo delle tutele paesaggistiche, le azioni per le tutele idrogeologiche e sismiche e che governi la riduzione del consumo di suolo a vantaggio della rigenerazione della città con estrema attenzione alla salvaguardia delle attività agricole e dell’economia dello spazio rurale che va incentivato”.

 Occorre insistere, quindi,  nell’obiettivo della rivisitazione del Testo Unico dell’ edilizia che affronti con determinazione questa la semplificazione con una revisione complessiva del concetto di rendita che non più legato alla trasformazione di una zona agricola in area edificabile, ma che invece deve misurarsi sulla situazione dei servizi pubblici connessi all’intervento, sulla restituzione di qualità urbana e ambientale conseguente al recupero e su quanto già prodotto dall’ambito oggetto di intervento.

 Ma tutto ciò non può avvenire senza affrontare il tema del rispetto delle norme che non può prescindere dall’affrontare il fenomeno dell’abusivismo edilizio, una delle principali cause del consumo, anzi, dello spreco di suolo. L'abusivismo edilizio e, in generale, il mancato rispetto delle leggi costituiscono una problematica importante e un costo sociale rilevante per il recupero e il ripristino dei luoghi.

 

IERI SERA INTORNO ALLE ORE 20.00 IN LIZZANO, UN INDIVIDUO ARMATO DI PISTOLA COPERTO DA PASSAMONTAGNA, IRROMPEVA ALL’INTERNO DI UN SUPERMERCATO UBICATO IN VIA PRINCIPE UMBERTO, E, SOTTO LA MINACCIA DELL’ARMA, SI FACEVA CONSEGNARE L’INCASSO PER UN IMPORTO PARI A CIRCA 500,00 EURO. TERMINATA L’AZIONE DELITTUOSA, IL PREDETTO SI DILEGUAVA A BORDO DI UN’AUTOVETTURA CONDOTTA DA UN COMPLICE CHE LO ATTENDEVA ALL’ESTERNO DELL’ESERCIZIO COMMERCIALE, PER LE VIE CITTADINE FACENDO PERDERE LE PROPRIE TRACCE. INDAGINI IN CORSO A CURA DEI MILITARI DELLA LOCALE STAZIONE COADIUVATI DAL NOR DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI MANDURIA.

A Palagiano invece sorpresi con oltre 9 quintali tra rame ed ottone, un Sorvegliato Speciale. che è stato arrestato, e i suoi complici che sono stati denunciati. Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Palagiano hanno infatti arrestato CARRIERO Giuseppe, 27enne del luogo, noto alle Forze di Polizia, poiché responsabile di aver violato la prescrizione di rispettare le leggi impostagli con la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno cui era in atto sottoposto. I militari, nel corso di un servizio di controllo del territorio, notavano l’individuo, unitamente ad altri due soggetti, intento a caricare del materiale su un autocarro. L’ulteriore e più approfondito accertamento eseguito dagli operanti, consentiva di appurare che sul mezzo in uso ai tre erano stati caricati circa otto quintali e mezzo di materiale in rame, costituito per lo più da cavi elettrici in parte già ripuliti dalla guaina, nonché un altro quintale circa di manufatti in ottone e alluminio, costituiti soprattutto da rubinetteria varia, il tutto prelavato dal box-garage in uso al predetto CARRIERO ove il materiale in questione si trovava depositato.Nella circostanza, né il CARRIERO né gli altri suoi due compari erano in grado di giustificare la provenienza del materiale in questione che, essendo pertanto di verosimile provenienza illecita, veniva sottoposto a sequestro unitamente al furgone in uso ai tre.Alla luce di quanto sopra, tutti e tre i soggetti venivano deferiti in s.l. per il reato di ricettazione e, contestualmente, il predetto CARRIERO Giuseppe veniva inoltre tratto in arresto considerato che, con tale condotta, aveva violato le prescrizioni alla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari su disposizione del P.M. di turno Dott.ssa Rosalba LOPALCO.

Sabato, 11 Luglio 2015 07:46

Agricoltura: guida incentivi ai giovani.

Scritto da

 

A cura di Amedeo Cottino.

 

Il nuovo regime di aiuto SA 40395 “Agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura” favorisce il ricambio generazionale nelle imprese agricole erogando un contributo ISMEA (Istituto per i servizi nel mercato agricolo alimentare) in conto interessi fino a 70mila euro,  in due rate:

  • la prima al 60%, alla stipula dell’atto di vendita, con patto di riservato dominio;

  • la seconda al 40%, previa verifica dell’attuazione del piano aziendale.

Il premio di insediamento è concesso per operazioni di leasing finalizzate all’acquisizione dell’azienda agricola, in conto interessi e abbattimento rate, da restituire con piano di ammortamento di 15-30 anni. L’aiuto è calcolato in base al tasso di riferimento vigente al momento della concessione, fissato periodicamente dalla Commissione Europea per le operazioni di attualizzazione.

Requisiti

I giovani agricoltori, anche organizzati in forma societaria, che intendono insediarsi per la prima volta in un’impresa agricola in qualità di capo azienda, devono avere precisi requisiti in capo al singolo (in caso di ditta individuale) o alla maggioranza assoluta e numerica e delle quote di partecipazione dei soci (in caso di società di persone, di capitali o cooperative):

  • età 18-39 anni al momento della domanda;

  • esercizio di attività agricola su tutto il territorio nazionale. 

Il giovane deve anche possedere competenze: titolo di studio di livello universitario o scuola superiore in campo agrario; esperienza lavorativa di almeno due anni come coadiuvante familiare o lavoratore agricolo; frequenza attestata con profitto a corsi di formazione nazionale o regionali.

La data di insediamento per acquisire lo status di agricoltore in attività decorre da quella di assunzione della gestione aziendale: da questo momento ci si impegna a condurre l’azienda per un minimo di 5 anni, salvo cause di forza maggiore. Il giovane deve insediarsi dopo la domanda, ottemperando a tali obblighi:

  • iscrizione al regime previdenziale agricolo;

  • apertura posizione/attività IVA;

  • iscrizione alla CCIAA nella sezione riservata;

  • assunzione di responsabilità civile e fiscale nella gestione dell’azienda agricola; 

Domanda

Per ottenere le agevolazioni occorre presentare domanda ad ISMEA tramite la modulistica sul sito e fornire in via telematica, a pena di irricevibilità, la documentazioni richiesta. La domanda deve essere compilata da un soggetto accreditato presso il portale PrimoInsediamento. Saranno verificati requisiti, validità dell’iniziativa e affidabilità professionale.

Piano aziendale

Per accedere agli aiuti è necessario presentare un piano aziendale - che dimostri la sostenibilità economica dell’operazione di leasing in relazione allo sviluppo dell’attività agricola – articolato almeno su 5 anni, indicando:

  • situazione iniziale dell’azienda con particolare riferimento a ubicazione, caratteristiche territoriali, aspetti strutturali ed eventualmente occupazioni, risultati economici conseguiti e sbocchi di mercato;

  • tappe essenziali e obiettivi per lo sviluppo delle attività;

  • sostenibilità economica e finanziaria degli investimenti previsti;

  • fabbisogno formativo per l’acquisizione di capacità e competenze professionali;

  • eventuale percorso per acquisire lo status di agricoltore in attività;

  • cronoprogramma degli interventi previsti;

  • situazione finale dell’azienda, con eventuali strategie di mercato. 

     


 
Cominciamo dalla fine. Dalle battute conclusive di una giornata lunghissima e convulsa. La giornata del debutto della Giunta regionale a guida di Michele Emiliano che per scelta dello stesso presidente ha fatto a Taranto il suo esordio. Ed era inevitabile che questa decisione dal forte significato simbolico, considerate le tante e drammatiche problematiche che affliggono la città, avvenisse in un clima particolare, che ad accogliere l'arrivo del presidente ci fossero cittadini arrabbiati e delusi, che sulle pareti degli edifici campeggiassero slogans contro l'Ilva e per il lavoro. Insomma, il clima era quello che ovviamente si respira in una città difficile e sofferente. Che ha tante, tantissime cose da dire, chiedere, rivendicare. Una buiona parte di queste sono state trasmesse al presidente e alla sua Giunta nel corso delle audizioni delle 38 delegazioni che a Taranto hanno incontrato il presidente della Regione Michele Emiliano e gli assessori, nel giorno dell'insediamento della giunta.  Al termine della serie di colloqui e prima del commiato il presidente ha tratto lesue conclusioni. "Siamo qui per lavorare - ha detto Emiliano - ciascuno deve utilizzare il ruolo che riveste per svolgere al meglio la sua funzione e dimostrare così quello che vale. Agli assessori, con questa giornata, vorrei trasmettere un metodo di lavoro, che si fonda in primo luogo sull'essere vicini ai sindaci, ai cittadini, ai territori. Bisogna essere concentrati sulle tante questioni da affrontare e non sottrarre tempo alla risoluzione dei problemi. I ruoli sono importanti nella misura in cui organizzano il lavoro e non tutelano le prerogative personali. Il modello al quale ci ispiriamo è quel meridionalismo pragmatico che richiama l'idea nazionale di Sturzo. Pensiamo che il Sud non abbia tutta le colpe e nemmeno che abbia subito solo ingiustizie, vogliamo partecipare alla soluzione dei nostri problemi. Come sempre ripeto quando vengo qui a Taranto, la comunità nel suo complesso deve riprendere in mano il proprio destino e realizzare i sogni e le strategie cui aspira. La giunta regionale intende applicare con grande umiltà e rigore il programma di governo, un programma fortemente legittimato perché viene dal basso, da un lungo processo partecipativo, riconosciuto e approvato da tutti i partiti della maggioranza. Il presidente della regione una volta eletto rappresenta tutta la regione, non solo una parte. É un ruolo che, come prevede l'articolo 97 della Costituzione, intendo svolgere con imparzialità. Questo esecutivo da oggi dovrà lavorare senza sosta. Fondamentale sarà il ruolo dei consiglieri regionali - e ringrazio tutti i presenti della maggioranza e dell'opposizione - senza i quali sarà impossibile attuale la rivoluzione prevista nel nostro programma. A cominciare dal cambio dello statuto per quanto attiene la parità di genere che attualmente non è garantita". "Sulla base di tutto quanto è stato registrato nella seduta odierna - ha concluso Emiliano - la giunta elaborerà un documento di indirizzo sulla provincia di Taranto e il relativo cronoprogramma, che dia una risposta a tutti gli input ricevuti. L'assemblea odierna rappresenta solo l'inizio di un dialogo che proseguirà per tutto il corso della legislatura". La giornata è stata seguita in diretta streaming da circa tremila persone.
 
 

 

 

 

Nella serata di ieri, i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castellaneta hanno effettuato un servizio di prevenzione nell’abitato di Laterza, al fine di contrastare la commissione dei reati contro il patrimonio ed in genere. Nel corso dei controlli, l’attenzione dei militari si focalizzava sugli occupanti di una Lancia Y ferma lungo la centrale via Roma. Questi sostavano, a bordo strada, per oltre dieci minuti senza mai scendere dall’abitacolo e in più occasioni i militari udivano imprecazioni verbali da parte dei due, tali da far trasparire uno strano nervosismo; ripresa la marcia, i militari appostati nelle vicinanze decidevano di intervenire, bloccando il mezzo per procedere al controllo. A bordo del veicolo venivano identificati R.R. di anni 63 e G.V di anni 55 entrambi incensurati, di Ginosa. Nel corso delle operazioni, entrambi i soggetti continuavano ad avere un atteggiamento piuttosto nervoso, che induceva i militari ad approfondire gli accertamenti, sottoponendo ad una accurata perquisizione il veicolo utilizzato. Tale controllo permetteva di rinvenire, nel portaoggetti posto sul lato passeggero, una busta in cellophane contenente 20 banconote da euro 100,00, e nel portafogli del conducente altri due biglietti dello stesso taglio. Interpellati in merito al possesso di tale danaro, i due non fornivano plausibili spiegazioni. Da una più attenta verifica, i militari accertavano che dette banconote risultavano essere abilmente contraffate constatando inoltre che difficilmente, senza idonei strumenti, sarebbe stato possibile accertarlo.

I due soggetti, venivano condotti in caserma dove, espletate le formalità di rito,  venivano arrestati; entrambi dovranno rispondere, in concorso tra loro, del reato di  spendita e introduzione nello stato di banconote contraffatte.  Successivamente, come disposto dal P.M. di turno della Procura tarantina, i due venivano tradotti presso le rispettive abitazione ove dovranno permanere in regime di arresti domiciliari.

Le 22 banconote venivano sequestrate e nei prossimi giorni saranno depositate presso la Banca d’Italia del capoluogo jonico, per certificarne la falsità

 

Due le priorità per il rappresentante degli edili, nominare l'Assessore all'Urbanistica e dotare il Comune delle risorse necessarie.

 

 

“La tragedia di Via Pupino, con la perdita di una vita umana, con il ferimento di altre persone, con la paura e il disagio per decine di famiglie ci rattrista e ci colpisce profondamente", così il Presidente di ANCE Taranto Antonio Marinaro che esprime anche a nome di tutti le imprese del settore il profondo cordoglio ai familiari e alle persone colpite.

 

Secondo il Presidente Marinaro il tragico evento accaduto nella centralissima Via Pupino ripropone in tutta la sua assoluta emergenza lo stato di complessivo decadimento sociale, economico e anche edilizio del borgo. Ormai capita sovente che, passeggiando per le vie centrali della nostra città ci si trovi al cospetto di facciate di edifici segnate implacabilmente dal tempo, dall'abbandono e dal degrado.

Un impoverimento edilizio evidente per un declassamento urbano che attrae marginalità e fragilità sociali, in un circolo vizioso che sembra essersi ormai impadronito di larghi brani della città storica.

 

L’ANCE Taranto ripropone al Sindaco e a tutta l'amministrazione comunale l'urgenza di una visione complessiva delle problematiche di riqualificazione e consolidamento dell'intera parte storica del nostro tessuto urbanistico che comprende la Città Vecchia ma anche il Borgo.

 

Si rende dunque indispensabile - con il dialogo ed il contributo di tutti , con la rinnovata attenzione del Governo Regionale, del nuovo Assessore tarantino Liviano e di tutti i nuovi rappresentanti territoriali in Regione – lavorare per un immediato e visibile rilancio delle politiche di rigenerazione urbana a partire da quelle per la città storica.

 

Per far ciò, diventa a questo punto davvero imprenscindibile puntare con immediatezza a risolvere due questioni fondamentali: individuare un assessore all'urbanistica che possa autorevolmente dare i giusti impulsi per le azioni di rilancio urbano e dotare tale fondamentale settore dell’amministrazione delle risorse che servono per fare piani, programmi e progetti per Taranto. Un assessorato all'urbanistica “senza portafoglio” e senza mezzi per operare, sarebbe assolutamente inefficace e improduttivo e servirebbe solo a scrivere nuove storie di ritardi ed inadempienze.


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