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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

“I migranti sbarcati oggi a Taranto dalla nave Ocean Viking si presentano in buone condizioni di salute. Tranne alcuni ustionati, o con delle ecchimosi o delle storte agli arti inferiori, tutti camminano sulle proprie gambe. Ed è stato bello vederli scendere finalmente sorridenti dalla nave, questa è la cosa che ogni volta che accade, ci riempie il cuore”. Lo dichiara ad AGI l’assessore del Comune di Taranto, Gabriella Ficocelli, responsabile dei Servizi sociali, che questa mattina si è recata sul molo San Cataldo dove l’unità di Medici Senza Frontiere ha attraccato. Il Comune di Taranto è uno dei soggetti coinvolti nella macchina dell’assistenza e della prima accoglienza.

 

 I migranti adulti sono stati trasferiti nell’hotspot che si trova nel porto per sottoporsi alla procedura di identificazione e fotosegnalamento. “Rispetto agli ultimi sbarchi, quelli avvenuti a Taranto da questa estate in poi, è la prima volta - dichiara Ficocelli - che ci sono così tanti minori, dai 130 ai 140. In passato avevamo avuto sbarchi di minori anche più consistenti numericamente, ma da settembre scorso ad oggi, mai. Questo - prosegue Ficocelli - non ci crea problemi organizzativi perché già da ieri sino state contattate le comunità di assistenza che prenderanno in carico i minori - parliamo di minori non accompagnati - e che si trovano a Taranto, nella provincia, a Mesagne, nel Brindisino, e a Foggia. Comunità che abbiamo utilizzato già per gli sbarchi precedenti. Ci sono anche una decina di bambini, alcuni dei quali al di sotto dei dieci anni, quindi molto piccoli, ma questi sono arrivati con i loro nuclei familiari che sono circa una ventina”. 

 "Abbiamo detto il 31 gennaio, se non si chiude entro questa data ci vediamo il 7 febbraio in tribunale". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli a margine dell'intesa Enea-Eni sulla fusione a chi gli chiedeva un aggiornamento sulla situazione con ArcelorMittal.

di Ingrid Iaci

Si chiude un’epoca per la Provincia di Taranto. 

È venuto a mancare nel tardo pomeriggio di ieri colui che ha ricoperto il ruolo di Capo di Gabinetto per circa 40 anni, Angelo Rusciano. 

Sono in ufficio con quei pochi di noi rimasti e sopravvissuti alle intemperie che hanno travolto le Province e sono in contatto con gli ex colleghi che hanno collaborato con lui. È un susseguirsi di ricordi, aneddoti divertenti, momenti indimenticabili che resteranno  impressi nella nostra memoria. 

Il “dottore” era il nostro faro, una presenza rassicurante per noi suoi stretti collaboratori e per tutti i vari Presidenti, assessori e consiglieri che si sono avvicendati negli anni.

Fine conoscitore del mondo dello spettacolo, a lui si devono le rassegne di Provincia Estate degli anni 90, e tante altre manifestazioni culturali, musicali, teatrali, pubblicazioni che hanno arricchito il patrimonio culturale di questo territorio. 

Altri tempi, si, sembra una vita fa, quando la Provincia poteva “contare” su risorse economiche ed umane, numeri che non esistono più.

In tutti questi anni, non c’è stato giorno in cui non ci siamo chiesti come sarebbe stato se lei, dottore, fosse stato ancora qui con noi a fronteggiare i tagli, la riforma, l’avanzare incalzante della tecnologia. Dottore,  mi perdoni, ma questa la devo dire, è rimasto memorabile il suo “incolla-incolla”, il suo massimo sforzo verso la tecnologia che per lei si era fermata al fax. 

Ma per tutto il resto, lei dottore, era un balzo avanti a tutti, maestro di cerimoniale, uomo d’onore e delle istituzioni. 

Un signore.

Un esempio.

Altri tempi.

Le imprese dell’indotto-appalto di ArcelorMittal e Confindustria Taranto effettueranno domattina intorno alle 10 una autoconvocazione davanti alla direzione dello stabilimento siderurgico. Il 'sit in' è per rivendicare il pagamento delle fatture scadute e non ancora pagate dalla committente. Mancato pagamento che sta mettendo in seria difficoltà le aziende. “Chiediamo certezze” dichiara il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro. Lo scaduto non pagato, secondo fonti vicine alle imprese, si riferisce a novembre e dicembre scorsi ed è compreso tra i 20 e i 30 milioni. Già a novembre le imprese e Confindustria Taranto effettuarono un presidio per una decina di giorni davanti alla portineria C della fabbrica, poi rientrato a seguito dello sblocco dei pagamenti.

La nave Ocean Viking è attraccata poco fa al molo San Cataldo del porto di Taranto. A bordo vi sono 403 migranti che si avviano ad essere sbarcati e il loro sbarco avviene ad una una decina di giorni di distanza dall’ultimo: lo scorso 16 gennaio la Sea Wacht 3 con 119 migranti a bordo. Nei migranti arrivati oggi, secondo dati della Prefettura di Taranto, ci sono  132 minori non accompagnati, 12 donne in stato di gravidanza e 20 nuclei familiari. Dalla fine dell’estate, da quando sono ripresi gli sbarchi nel porto di Taranto, questo è quello più consistente numericamente. I migranti arrivano da Marocco, Guinea , Burkina Faso, Nigeria, Mali, Kenya e Somalia. Le navi sinora approdate avevano invece a bordo intorno al centinaio di migranti.

 

In Prefettura ieri mattina, per un punto di situazione sul piano organizzativo, c’è già stato, coordinato dal prefetto Demetrio Martino, un vertice tra Polizia locale, Comune di Taranto, Asl Taranto, 118 di Taranto, Croce Rossa, Sanità marittima, Capitaneria di porto e Marina Militare comando Sud. I migranti hanno appreso ieri mattina presto che sarebbero sbarcati a Taranto, ha dichiarato Medici senza Frontiere.Sebbene siano già stati diversi, dalla fine della scorsa estate ad oggi, gli arrivi di migranti a Taranto (la Ocean Viking aveva già fatto scalo in passato) sono stati ulteriormente verificati e rimessi a punto gli aspetti relativi ad accoglienza, assistenza sanitaria con i relativi controlli, fornitura di generi alimentari di prima necessità e di indumenti. Una volta che i migranti avranno toccato terra, saranno avviati a bordo di pullman nell’hotspot ubicato in un’area dello stesso porto. Qui saranno sottoposti alla procedura di identificazione e fotosegnalamento, quindi, nell’arco di 48-72 ore, saranno avviati a nuova destinazione. 

 

Per i minori non accompagnati, si profila il trasferimento in strutture assistenziali di Taranto, della provincia e di località vicine. Contestualmente all’arrivo della nave, scatteranno anche le indagini delle forze di polizia per verificare se eventualmente a bordo ci sono anche gli scafisti, cioè coloro che hanno trasportato i migranti in mare aperto. Già altre volte queste indagini hanno dato esito positivo grazie alle testimonianze fornite dagli stessi migranti. È il caso della Sea Wacht 3 arrivata a metà gennaio. Individuato lo scafista, un 22enne del Gambia, prima fermato dalla Polizia e poi trasferito in carcere a Taranto.Infine, circa le proteste della Lega e del suo leader, Matteo Salvini, per l’arrivo di altri migranti a Taranto, l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, che è anche presidente della commissione Cei per la Giustizia sociale, ha dichiarato oggi, in una intervista al “Corriere Del Mezzogiorno”: “L’ex ministro dovrebbe sapere che i profughi sbarcheranno e resteranno a Taranto il tempo di rifocillarsi ed espletare le procedure di identificazione, al massimo un paio di giorni, per poi essere inviati alle destinazioni che saranno assegnate loro”.

 La Regione Puglia lavora all’allestimento del Mediterranean Aerospace Matching, un salone dedicato all’aerospazio, alle tecnologie e alle aziende del settore, che si svolgerà a Grottaglie (Taranto) dal 25 al 27 marzo prossimi. Si è fatto un ulteriore punto della situazione tra Regione Puglia, Aeroporti di Puglia, Distretto Tecnologico Aerospaziale, Puglia Sviluppo, Ice Agenzia, Enac e Arti. Si è lavorato, spiega la Regione Puglia, “per la finalizzazione del programma della Fiera, del logo, del materiale di comunicazione, del progetto grafico, degli aspetti relativi alla dimensione istituzionale”.

   Il gruppo organizzatore ha poi incontrato il comitato di coordinamento istituzionale territoriale  formato dai rappresentanti dei Comuni di Taranto, Grottaglie, Monteiasi, Carosinone della Camera di Commercio di Taranto.

   “Abbiamo – dice l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Mino Borraccino - fortemente voluto la partecipazione  del sistema istituzionale tarantino poiché  lo riteniamo importante per la buona riuscita di questo storico evento internazionale  al quale stiamo lavorando con notevole impegno. Possiamo dire che c’è stato molto apprezzamento a riguardo. I rappresentanti istituzionali presenti - dice ancora Borraccino - hanno mostrato molto interesse e soddisfazione per il coinvolgimento”. 

 

La scelta di Grottaglie viene motivata dal fatto che la località del Tarantino, oltre ad essere sede di aeroporto, ha sviluppato negli ultimi anni un ruolo significativo nel campo della produzione industriale e nella ricerca collegata ai voli a pilotaggio remoto. Per il primo aspetto, a Grottaglie Leonardo costruisce in uno stabilimento con oltre mille addetti una coppia della sezione della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. Già prodotta e consegnata la coppia numero mille. Per la ricerca, invece, Grottaglie è ormai riconosciuta come piattaforma europea per la sperimentazione e il test del pilotaggio remoto con la ricerca di tutte le soluzioni che consentano sempre più il lancio di questa modalità operativa.

   Grottaglie è stata anche riconosciuta piattaforma europea per i voli suborbitali. L’aeroporto, in questa fase, è infine soggetto ad un programma di potenziamento impiantistico e infrastrutturale da parte di Aeroporti di Puglia.

 

 La scelta di Grottaglie viene motivata dal fatto che la località del Tarantino, oltre ad essere sede di aeroporto, ha sviluppato negli ultimi anni un ruolo significativo nel campo della produzione industriale e nella ricerca collegata ai voli a pilotaggio remoto. Per il primo aspetto, a Grottaglie Leonardo costruisce in uno stabilimento con oltre mille addetti una coppia della sezione della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. Già prodotta e consegnata la coppia numero mille. Per la ricerca, invece, Grottaglie è ormai riconosciuta come piattaforma europea per la sperimentazione e il test del pilotaggio remoto con la ricerca di tutte le soluzioni che consentano sempre più il lancio di questa modalità operativa.

   Grottaglie è stata anche riconosciuta piattaforma europea per i voli suborbitali. L’aeroporto, in questa fase, è infine soggetto ad un programma di potenziamento impiantistico e infrastrutturale da parte di Aeroporti di Puglia. 

 Comune di Taranto e Asvis, l’Associazione per lo sviluppo sostenibile guidata da Enrico Giovannini, ex presidente Istat ed ex ministro del Lavoro nel Governo Letta, sottoscriveranno il 31 gennaio un protocollo d’intesa finalizzato alla transizione energetica, ecologica ed economica di Taranto. “Un nuovo modello di governance sostenibile dello sviluppo della città” si evidenzia. Attraverso quattro assi di intervento (culture dell’abitare, accessibilità e connessione, innovazione di processo e spazio alla comunità), il programma Ecosistema Taranto, si spiega, “è volto alla creazione di una forma di governance della rigenerazione urbana e territoriale in cui il partenariato pubblico-privato ha un ruolo attivo, entrando in diretto contatto con la pubblica amministrazione e concorrendo alla elaborazione di politiche pubbliche più adeguate a intervenire nella realtà complessa della città di Taranto”.

    In questo modo, si afferma, si vuole agevolare “l’impiego di risorse, materiali e immateriali, sottoutilizzate per il superamento dell’emergenza territoriale e della monocultura, con la creazione di una economia circolare alternativa conforme al paradigma della sostenibilità dell’Agenda 2030”. Con l’accordo che sarà firmato il 31 gennaio, Comune di Taranto, Asvis ed altri soggetti coinvolti “sinimpegnano a stabilire una collaborazione per l'approfondimento degli indicatori di sostenibilità dell'Agenda 2030 riferiti all'impatto derivante dall'attuazione della strategia Ecosistema Taranto”. 

Grandi manovre in vista delle regionali e come da copione prima calata di big in Puglia. Tra i prossimi arrivi è segnalato quello di Matteo Salvini che non sfugge al Movimento delle Sardine che si preparano ad organizzare l’accoglienza. “Le notizie non sono ancora ufficiali (mica ci fidiamo di un post) - si legge nella pagina fb Sardine Tarantine- ma il #19febbraio potrebbe arrivare a #Taranto l'ex ministro dell'interno. Noi siamo città ospitale e pertanto saremo in grado di dare un degno benvenuto al leader della #Lega già Lega Nord (ve lo ricordate vero?)

Ci state?

Un comitato di accoglienza fatto solo di creatività, arte e bellezza, con sentimenti pacifici e solidali 

Siamo aperti a grandi proposte. Crediamo nel #talento dei #tarantini e di tutti i #pugliesi che vorranno far sentire forte il calore della nostra bella regione.”

“Terremoto!”.  L’allarme è rimbalzato sui social e pochi minuti dopo le agenzia hanno confermato che in serata in Albania c’era stata una scossa ra di magnitudo 5.0 con epicentro a Durazzo: «Sentito da Tirana fino a Valona». Trema ancora la terra in Albania, dunque, con la scossa di magnitudo 5.0, riferisce l'Istituto albanese di geologia, che si è avvertita distintamente anche nella capitale Tirana e più a sud fino a Valona. Il 26 novembre del 2019 l'Albania è stata colpita da un forte terremoto di magnitudo 6.5. Il bilancio definitivo della tragedia fu di 50 morti e circa 2000 feriti.  Come dicevamo il

sisma è stato avvertito distintamente in Puglia dove si sono registrate tantissime segnalazioni. 

Nel 2018 il Pil in volume è aumentato dell’1,4% nel Nord-est, dello 0,7% nel Nord-ovest e nel Centro e dello 0,3% nel Mezzogiorno. Lo rileva l'Istat, sottolineando che il Pil pro capite vede in cima alla graduatoria l’area del Nord-ovest con un valore in termini nominali di oltre 36.000 euro, quasi il doppio di quello del Mezzogiorno, pari a circa 19.000 euro annui.

    Le famiglie residenti nel Nord-ovest dispongono del livello di reddito per abitante più elevato (oltre 22.000 euro), quasi il 60% in più di quelle del Mezzogiorno (14.000 euro). 

 

 A livello regionale sono le Marche a registrare la crescita del Pil più elevata, con un 3% di aumento rispetto all’anno precedente. Un deciso recupero dell’attività produttiva si rileva anche per l’Abruzzo, dove il Pil è cresciuto del 2,2% a fronte dello 0,6% del 2017, e per la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen (+2%). Sopra la media nazionale si posizionano altre tre regioni del Mezzogiorno: Sardegna e Puglia (+1,4%) e Molise (+1,2%). In Lombardia la crescita economica rallenta sensibilmente: nel 2018 il Pil è aumentato dello 0,5%, contro il + 2,2% dell’anno precedente. Lazio (-0,2%) e Sicilia (-0,3%) chiudono il 2018 con una diminuzione del Pil in volume, ma le flessioni più rilevanti si riscontrano in Campania (-0,6%) e Calabria (-0,8%). 

   Quanto alla spesa per consumi delle famiglie, la dinamica nel 2018 è positiva e pari allo 0,9%  appena superiore a quella del Pil (+0,8%). Gli incrementi più significativi dei consumi delle famiglie in volume si registrano in Liguria e Lazio (+1,7% in entrambe le regioni), seguite da Abruzzo (+1,5%), Umbria e Molise (+1,4%). Un rallentamento deciso della spesa delle famiglie si riscontra, invece, per la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen e per il Piemonte, dove i consumi sono aumentati solo di un modesto 0,3%.

  Con 36.200 euro nel 2018 (35.700 nel 2017) il Nord-ovest resta l’area geografica con il Pil per abitante più elevato (misurato in termini nominali). Seguono il Nord-est, con 35.100 euro (34.300 euro nel 2017) e il Centro, con 31.600 euro (31.100 euro nel 2017). Il Mezzogiorno, con 19.000 euro (poco più della metà di quello del Nord-ovest), supera lievemente il livello del 2017 (18.700 euro).

   La graduatoria regionale vede in testa la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen, con un Pil per abitante di 47.000 euro, seguita da Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (38.900 euro) e Lombardia (38.800 euro). Con 33.600 euro, il Lazio risulta la prima regione del Centro in termini di Pil per abitante. Nel Mezzogiorno la prima regione è l’Abruzzo con 25.600 euro, mentre l’ultimo posto della graduatoria è occupato dalla Calabria, con 17.000 euro, lievemente sopra i 16.900 euro del 2017.

   Nel 2018 in Italia la spesa per consumi finali delle famiglie per abitante, valutata a prezzi correnti, è stata di 17.800 euro. I valori più elevati di spesa pro capite si registrano nel Nord-ovest (20.600 euro) e nel Nord-est (20.400 euro); il Mezzogiorno si conferma, invece, l’area in cui il livello di spesa è più basso (13.700 euro). A un maggior dettaglio territoriale il più alto livello di consumi finali pro capite si registra In Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e nella Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen (rispettivamente 25.500 e 24.300 euro).

 

Nel 2017 Milano è la provincia con il più elevato valore aggiunto per abitante, pari a 48.700 euro, quasi il doppio della media nazionale (25.700 euro). Seguono la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen con 41.000 euro e Bologna con 36.300. Con 12.900 euro la provincia Sud Sardegna ha il valore aggiunto per abitante più basso; in posizione solo leggermente migliore si trovano Agrigento e Caltanissetta, con circa 13.500 euro.

   Dal punto di vista dell’importanza dei segmenti produttivi, il contributo maggiore in termini assoluti è fornito quasi ovunque dai Servizi alle imprese, finanziari e immobiliari (che a livello nazionale pesano per il 28,3%), con circa 18.000 euro per abitante a Milano e circa 11.000 a Roma. Il valore aggiunto per abitante del settore è invece il più basso a Vibo Valentia e nel Sud Sardegna (3.200 euro). 

   Anche l’apporto dei Servizi del commercio, di ristorazione e dei trasporti e telecomunicazioni è il più elevato nella provincia di Milano (15.600 euro per abitante). Seguono Bolzano con 11.600 euro e Roma e Genova con circa 10.000 euro. Il valore più basso si registra a Enna con 2.700 euro. 

   I Servizi pubblici e gli altri Servizi privati alle famiglie forniscono il maggiore contributo nelle province di Aosta (9.700 euro), Bolzano (9.000), Roma (8.600), e Cagliari (8.300). Di nuovo nel Sud Sardegna si riscontra il valore più basso (3.400 euro). 

   Il peso dell’Industria è particolarmente rilevante in molte province del Nord-est, in particolare in quelle di Modena (12.900), Vicenza (11.900 euro) e Reggio nell'Emilia (11.200). Il valore aggiunto pro capite dell’Industria è, invece, pari a poco più di 700 euro a Caltanissetta e Reggio Calabria. 

   Il valore aggiunto pro capite del settore delle Costruzioni supera i 2.000 euro solo a Bolzano. Infine, l’Agricoltura fornisce il contributo più significativo nelle province di Bolzano e Pistoia (con circa 2.000 euro di valore aggiunto per abitante) e, nel Mezzogiorno, in quelle di Crotone e Oristano (circa 1.600 euro).

 

Nel 2018 le famiglie residenti nel Nord-ovest dispongono del livello di reddito per abitante più elevato (22.300 euro), seguite da quelle residenti nel Nord-est (21.900 euro). Nel Centro il livello è pari a 19.900 euro, nel Mezzogiorno a 14.000 euro, con un differenziale negativo del 26% rispetto alla media nazionale. 

   In testa alla graduatoria del reddito disponibile per abitante si conferma la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen, con 26.000 euro correnti (25.300 euro nel 2017), seguita da Emilia-Romagna e Lombardia (22.900 euro). La Calabria chiude la graduatoria con 12.700 euro, preceduta da Campania e Sicilia (rispettivamente 13.500 euro e 13.600 euro).

   Nel 2018, il reddito disponibile a prezzi correnti ha segnato per il complesso dell’economia nazionale un incremento dell’1,9% rispetto al 2017. Più intensa della media nazionale è risultata la crescita nel Nord-est (+2,1%), dove la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen registra la variazione più elevata di tutto il territorio nazionale (+3,7%), seguita a stretto giro dalla Provincia Autonoma di Trento (+3,2%).

   Nel Nord-ovest l’incremento è stato del 2%, con il risultato più favorevole nella Valle d’Aosta (+2,9%), seguita dalla Liguria (+2,7%). Soltanto in Piemonte il reddito disponibile ha segnato una crescita inferiore alla media nazionale (+1,4%).

   Nel Centro le famiglie residenti hanno sperimentato un aumento del loro reddito disponibile pari all’1,8%; la crescita più marcata si registra in Toscana (+2,3%) e nelle Marche (+2,2%) mentre è sensibilmente più bassa nel Lazio (+1,4%) e, soprattutto, in Umbria (+1%) che, tra tutte le regioni italiane, è risultata quella con il più basso tasso di crescita. Anche nel Mezzogiorno il reddito disponibile delle famiglie è aumentato dell’1,8%, con un massimo del +2,9% in Molise e del +2,4% in Abruzzo e un minimo del +1,3% in Calabria e del +1,1% in Campania.

   Nel 2017, la regione che aveva registrato la crescita annua più sostenuta era la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen (+3,2%), seguita dall’Emilia Romagna (+3%). L’incremento più contenuto era stato registrato in Basilicata (+0,4%), preceduto da quello osservato in Calabria (+0,7%). 

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