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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 Il Politecnico di Bari sta seguendo con la massima attenzione l'evoluzione della diffusione del coronavirus. In attesa delle eventuali indicazioni che potranno arrivare nelle prossime ore dalla task force della Regione Puglia, il rettore Francesco Cupertino ha intanto concordato con i rettori degli atenei di Bari, Stefano Bronzini, di Foggia, Pierpaolo Limone, del Salento, Fabio Pollice, e Lum, Emanuele Degennaro, di costituire un apposito gruppo di lavoro congiunto tra i due atenei, come richiesto dal presidente della Crui-conferenza dei rettori delle università italiane, Ferruccio Resta.

     "Abbiamo bisogno – dichiara Cupertino –  di scambiarci innanzitutto informazioni verificate e tempestive. Lavorando in sinergia, potremo essere pronti a mettere in campo, se sarà necessario, ogni azione utile a salvaguardare la salute dei nostri studenti e dipendenti". In concomitanza con l’avvio delle lezioni del secondo semestre, il rettore ha dato oggi disposizioni perché i docenti del Politecnico riepiloghino ai propri studenti le principali raccomandazioni del ministero della Salute per limitare la diffusione del virus. Per quanto riguarda la Regione Puglia, il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, d’accordo con quello della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito che "misure restrittive dell'attività didattica nelle università possono essere adottate dai singoli atenei esclusivamente in seguito a precise disposizioni ministeriali, di concerto con la Regione, alle quali è fatto obbligo di attenersi". E che "al momento attuale non sono previste per gli atenei della Regione Puglia misure cautelari", invitando i rettori a rispettare il calendario didattico, "senza alcuna sospensione o dilazione".

 Un aumento delle emissioni di acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2) sono stati registrati lo scorso 21 febbraio nell’area del siderurgico ex Ilva, ArcelorMittal. Lo scrive oggi Arpa Puglia, Agenzia regionale protezione ambiente, rispondendo al Comune di Taranto, alla Prefettura di Taranto e all’Asl Taranto. Era stato  proprio il Comune a chiedere un chiarimento in materia avendo riscontrato degli allarmi. Arpa Puglia afferma che “dalla rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria, in data 21/02/2020, sono stati registrati valori di interesse per il parametro SO2 presso la centralina “Meteo Parchi”  (interna allo stabilimento ArcelorMittal Spa) e presso la centralina della rete QA “Machiavelli”. Quest’ultima è la centralina di rilevamento posizionata nel rione Tamburi, attiguo all’acciaieria. QA è la sigla di Qualità Aria. Parchi si intendono invece i Parchi minerali dove sono stoccate le materie prime necessarie alla produzione dell’acciaio.

 

- “Inoltre - spiega Arpa Puglia -, le concentrazioni di SO2 rilevate dai sistemi DOAS (Differential Optical Absorption Spectroscopy) di Meteo-Parchi hanno raggiunto valori di interesse con un picco registrato tra le ore 3 e 4 del 21 febbraio scorso. A partire dalle 11 del 20/02/2020 - dice ancora Arpa Puglia - è stato registrato anche un incremento delle concentrazioni di H2S presso la centralina Meteo Parchi nonché alle centraline della rete QA via Archimede-Tamburi e in Via Orsini-Tamburi (prime ore del 21/02/2020)”. “A riguardo - puntualizza Arpa Puglia - sono in corso gli accertamenti da parte dell’Agenzia per individuare le cause di tali eventi e si comunica che, in considerazione di quanto previsto dai provvedimenti Aia”, Autorizzazione integrata ambientale, “l’Agenzia proporrà ad Ispra, organo di vigilanza in materia di Aia nazionali, approfondimenti specifici su tali accadimenti. In merito ai potenziali rischi per la salute dei cittadini”, Arpa Puglia osserva che tali “valutazioni non ricadono tra le competenze dirette di Arpa Puglia”. “l’Agenzia resterà tuttavia a disposizione della Asl  di Taranto per il supporto tecnico dovuto su tale aspetto, laddove richiesto”,si puntualizza. Nelle scorse ore il sindaco di Taranto,Rinaldo Melucci, aveva scritto  al Ministero dell’Ambiente, e per conoscenza all’Arpa Puglia e all’Asl di Taranto, circa gli eventi emissivi riconducibili allo stabilimento siderurgico di Taranto. “Al Ministero, in qualità di autorità competente in materia di Autorizzazione integrata ambientale - aveva scritto il sindaco -, si chiedono accertamenti con l’urgenza del caso e eventualmente di attivare le disposizioni” in materia. Da rilevare, infine, che il sindaco ha chiesto e ottenuto già da fine maggio dal ministro Sergio Costa il riesame dell’Aia rilasciata ad ArcelorMittal per l’ex Ilva. ArcelorMittal ha impugnato al Tar tale procedimento di riesame e qualche giorno fa ha notificato al sindaco di Taranto “motivi aggiunti” circa l’opposizione aziendale in sede di giustizia amministrativa. Questo ha provocato una dura protesta da parte del sindaco Melucci che si è rivolto al premier Giuseppe Conte chiedendogli tra l’altro di non proseguire più il negoziato con ArcelorMittal che lo stesso sindaco ritiene ormai inaffidabile. 

 

 

 “Credo che Taranto abbia pagato abbastanza in questi anni, c’è bisogno di una rivoluzione vera e propria e spero che si possa lavorare tutti insieme”. Lo ha detto il cantante Diodato, vincitore della 70esima edizione del festival di Sanremo con la canzone “Rumore”, ricevendo dall’amministrazione comunale a Palazzo di Città la “civica benemerenza”. Diodato è infatti vissuto a Taranto e alla città pugliese ha dedicato la sua canzone e la sua vittoria a Sanremo specificando che i problemi ambientali di Taranto, generati dall’inquinamento, hanno appunto bisogno di “rumore” per essere evidenziati su larga scala. E la “civica benemerenza” attribuitagli oggi dal Comune riconosce a Diodato il merito sociale ed artistico a favore di Taranto. “Spero che lo si possa fare per i nostri cittadini, per i nostri cittadini che non ci sono più - ha detto Diodato riferendosi al suo impegno e ricordando  le vittime per inquinamento -, per i nostri operai che non meritano di andare al lavoro tutti i giorni con questo peso che devono portare sulle spalle”. “Credo sia arrivato il momento di pretendere - ha detto ancora Diodato - un futuro diverso per la nostra città, un presente diverso. Dobbiamo stare attenti a parlare sempre di futuro: noi abbiamo bisogno di una soluzione adesso. E credo che abbiamo dato abbastanza. Ci vorrebbe un intervento dello Stato importante e definitivo”.

 

“Sono felice di aver sentito questa unità nella mia città perché noi viviamo in una città in cui il tessuto sociale è stato distrutto da questa guerra tra poveri a cui ci hanno costretto in questi anni - ha aggiunto Diodato -. Sono sicuramente convinto che ci voglia un confronto costante tra le istituzioni e la popolazione. Uniti, in qualche modo, possiamo pretendere una soluzione”. “Credo che sia evidente il tributo che abbiamo pagato in tutti questi anni - ha rilevato Diodato a proposito dei contraccolpi causati dall’inquinamento - e siamo ovviamente anche stanchi di sentire ogni volta politici che arrivano qui da noi e promettono delle soluzioni che, sappiamo, non sono mai arrivate. Stamattina mi sono svegliato e avevo la fortuna di avere uno sguardo sulla città. Ho pensato a quanto sia bella la nostra città, a quante potenzialità abbia e a quanto poco siamo riusciti a difendere in tutti questi anni tutta questa bellezza. Credo che lo Stato italiano debba intervenire sul nostro territorio per darci la possibilità di vivere una vita diversa ormai. Abbiamo dato abbastanza”. “Sono all’interno della manifestazione 1 Maggio Taranto - ha sostenuto Diodato parlando del suo ruolo di direttore artistico del concerto insieme all’attore Michele Riondino, anch’egli tarantino, e al musicista Roy Paci - che chiede delle cose ben precise. Lo sappiamo. Credo che si possa amplificare ancora di più - ha aggiunto Diodato circa il suo impegno per Taranto dopo la vittoria a Sanremo -. Credo che si possano lanciare dei messaggi importanti attraverso la musica o comunque farli arrivare il più lontano possibile. Metto un po’ più attenzione su questa manifestazione. Per me cambia poco sinceramente, ma penso di poter fare ancor di più per il comitato - ha detto Diodato riferendosi al comitato “Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti” che promuove l’1 Maggio a Taranto - e per la mia città”. 

Verificare ogni segnalazione e, nel farlo, affidarsi a fonti qualificate: è l'appello dell'Ordine dei giornalisti della Puglia a tutti gli iscritti che si occupano della situazione sanitaria legata alla diffusione del coronavirus. "Ci vuole massima responsabilità in queste ore e una scrupolosa attenzione nella pubblicazione delle notizie per evitare la diffusione di allarmi e psicosi ingiustificate. Mai come in queste ore è necessario evitare la ricerca di facili sensazionalismi che, oltre a comportare la violazione delle norme deontologiche, può configurarsi come ipotesi di reato. Casi eventuali - conclude la nota dell'Ordine - di diffusione di notizie non corrispondenti a verità, anche via social, saranno segnalati al Consiglio di disciplina.

Come aveva annunciato ieri, il consigliere comunale Massimo

Battista questa mattina alle ore 8.30 ha depositato l'ennesimo esposto in Procura della Repubblica, contro la grande industria, ex ilva.

Il  reato é l'art 674 del codice penale che se accertato porterebbe a "punire la condotta" di Arcerol/Mittal  per le emissioni di gas, vapori o fumi che si disperdono nella città di Taranto quotidianamente h24 e per 365 giorni all'anno.

Tre persone sono morte in un incidente stradale tra un tir e due auto, sulla statale 100 Taranto-Bari nel tratto Mottola-San Basilio, nel Tarantino. Nell'impatto sono rimaste ferite anche alcune persone. La strada è chiusa al traffico nel tratto interessato, e sono al lavoro le forze di polizia ed i soccorritori. In quella zona, negli ultimi anni, si sono verficati numerosi incidenti mortali. 

Nell’incidente ci sono anche tre feriti. Come già detto sono coinvolti nello schianto un Tir, che si è anche ribaltato finendo nella parte sottostante della carreggiata, e due auto, una Panda ed un Fiat Multipla.  Le vittime sono i passeggeri delle due auto, decedute sul colpo.  L’autista del Tir è invece tra i feriti in codice rosso. A lanciare l’allarme sono stati automobilisti di passaggio e in breve tempo sono affluiti sul posto mezzi di soccorso e forze di polizia. Terrificante la scena che si è presentata: i corpi di alcune vittime sbalzati sull’asfalto, ovunque pezzi di lamiere e rottami delle auto. Traffico interrotto per molte ore nella zona interessata.

 

Emissioni fuori controllo dall’impianto siderurgico ? Sulla vicenda che ha già fatto registrare una denuncia da parte del consigliere comunale Massimo Battista interviene il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che scrive al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare e per conoscenza all’Arpa Puglia e all’Asl di Taranto circa gli eventi emissivi riconducibili allo stabilimento siderurgico di Taranto. 

“Al Ministero - si legge nella missiva-in qualità di autorità competente in materia di autorizzazione integrata ambientale, si chiedono accertamenti con l’urgenza del caso e eventualmente di attivare le disposizioni di cui all’articolo 29 decies del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii con particolare riferimento ai commi 7 e 10.”

Ed ecco cosa dicono i due commi citati dal primo cittadino 

“7. Ogni organo che svolge attivita' di vigilanza, controllo, ispezione e monitoraggio su impianti che svolgono attivita' di cui agli allegati VIII e XII, e che abbia acquisito informazioni in materia ambientale rilevanti ai fini dell'applicazione del presente decreto, comunica tali informazioni, ivi comprese le eventuali notizie di reato, anche all'autorita' competente.

10. In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie, l'autorita' competente, ove si manifestino situazioni di pericolo o di danno per la salute, ne da' comunicazione al sindaco ai fini dell'assunzione delle eventuali misure ai sensi dell'articolo 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265.”

L’art.217 recita così “Quando vapori, gas o altre esalazioni, scoli di acque, rifiuti solidi o liquidi provenienti da manifatture o fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il podestà prescrive le norme da applicare per prevenire o impedire il danno o il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza.

Nel caso di inadempimento il podestà può provvedere di ufficio nei modi e termini stabiliti nel testo unico della legge comunale e provinciale.”

Qualora non dovessero giungere risposte, quindi, il sindaco adotterà le misure indicate nella normativa attraverso ordinanza finalizzata alla tutela della salute pubblica.

 

 

 

Per la capolista un punto prezioso in ottica promozione. Il Taranto prosegue nel silenzio stampa. Mister Taurino: “Il Taranto ha fatto una grande gara , erano senza pressioni e ci hanno messo in difficoltà. Noi dobbiamo migliorare nella gestione di certe pressioni.”

 


di Andrea Loiacono

 

 

 

Il Taranto che non ti aspetti, soprattutto in virtù della contestazione ormai certificata e ribadita in settimana anche all'esterno dello stadio, per le strade della città e nella fattispecie considerando l'avversario di turno che per la venticinquesima giornata di serie D girone H pone il Taranto opposto alla capolista Bitonto, vera e propria corazzata che può contare tra le sue fila calciatori del calibro di Lo Masto, Biason, l'ex Marsili, Turitto e gli attaccanti Lattanzio e Patierno.

 

 

 

Il Taranto di contro deve fare a meno degli squalificati Allegrini e Luigi Manzo e dell'indisponibile Benvenga reduce da una distorsione alla caviglia. Mister Panarelli dunque opta per il 4-2-3-1 o 4-4-2 con Sposito tra i pali, Pelliccia e Marino sulle corsie esterne di difesa con Matute adattato difensore centrale accanto a Ferrara; Manzo e Cuccurullo in cabina di regia con Oggiano, Guaita e Goretta alle spalle dell'unica punta Olcese. Panchina almeno dall'inizio per Giuseppe Genchi. Il Bitonto di mister Taurino è reduce dalla sconfitta casalinga contro il Cerignola e si schiera con il 3-5-2 con il tandem d'attacco composto da Lattanzio e dal capocannoniere Patierno. Il match si gioca in uno stadio praticamente deserto. Gli unici ad incitare la propria squadra sono i circa centocinquanta sostenitori provenienti da Bitonto. Il Taranto gioca in completo bianco, divisa completamente blu per il Bitonto.

 

 

 

Dopo un solo giro di lancette Patierno si proietta in avanti e giunge a contrasto con un difensore rossoblù invocando inutilmente il penalty. I neroverdi sembrano approcciare meglio alla partita e al 10' Lattanzio riceve la sfera e calcia in diagonale ma la palla termina sull'esterno della rete. Il Taranto al 12' risponde con Oggiano che riceve da Goretta e calcia a giro alto. Al 20' Kelvin Matute ci prova dalla distanza, il tiro è forte ma impreciso. Al 21' il Bitonto conquista il primo calcio d'angolo. Sugli sviluppi Marsili ex di turno ci prova da fuori ma il tiro è impreciso. Al 22' anche il Taranto guadagna il primo corner grazie ad una azione insistita di Guaita. Dopo due minuti arriva il secondo angolo per i rossoblu ma la battuta non viene gestita bene. Il Bitonto appare sorpreso dall'intraprendenza del Taranto e non riesce ad esprimere il solito gioco grazie anche alle ottime chiusure di Ferrara e la spinta di Pelliccia. Matute dopo qualche minuto di adattamento al nuovo ruolo tiene botta a Patierno. Al 28' il Taranto guadagna il terzo cornere; sugli sviluppi c'è un cross di Manzo e proprio Matute prova un colpo di testa senza pretese. La partita ristagna a centrocampo con Cuccurullo e Manzo che ribattono colpo su colpo a Marsili e Biason. Proprio Stefano Manzo però si fa male cadendo ad una spalla, per lui sospetta lussazione. Al 38' viene ammonito Olcese per ostruzione sul portiere Figliola. Chiude in avanti il Bitonto che guadagna il secondo angolo. L'arbitro concede un solo minuti di recupero e si va così sullo 0-0 all'intervallo.

 

 

 

La seconda frazione riparte senza ulteriori sostituzioni, Nelle primissime battute il match sembra lo stesso del primo tempo, in pù è da segnalare un po' di nervosismo tra le fila neroverdi. Infatti al 6' viene ammonito Riccardo Lattanzio per una sbracciata nei confronti di un avversario. Altro calcio d'angolo nelle fila del Bitonto, questa volta per l'under Piarulli. Mister Taurino cerca di predicare calma tra i suoi e conferma il 3-5-2. Al 9' della ripresa primo cambio anche per il Bitonto. Si tratta di un cambio tra under, esce il già ammonito Piarulli al suo psto Terrevoli. Al 12' c'è la più grossa occasione di tutta la partita ed è griffata Taranto. Guaita autore di una buona prova se ne va sulla corsia di competenza e serve Actis Goretta che calcia ma colpisce incredibilmente la traversa. Da segnalare anche le ottime prove di tutti gli under tra i quali spiccano Ferrara e Pelliccia, proprio loro che in settimana sono stati vittime di un'aggressione verbale. Al 19' Taurino sostituisce un nervoso Lattanzio con Montaldi. Nel Taranto esce Olcese ed entra Genchi. Il Bitonto con l'ingresso di Montaldi passa al 3-4-3 con Montaldi, Patierno e Turitto a comporre il trio d'attacco. Al 21' Genchi da poco entrato riceve palla e conclude alto. Al 22' ancora Guaita scende sulla fascia fa ammattire il difensore dirimpettaio, crossa al centro per Genchi che si gira e da posizione ravvicinata calcia ma Figliola compie un'ottima parata. Al 25' sempre Genchi, entrato bene in campo, ci prova dalla distanza guadagnando il quarto angolo. Il Taranto a questo punto spinge e crede nella vittoria, il Bitonto è costretto sulla difensiva. Al 26' ancora i ragazzi di Panarelli vanno vicini al gol con una bella punizione di Vam Ransbeck che calcia direttamente sul palo. Il Taranto mantiene il pallino del gioco e il Bitonto invece recrimina solo per un presunto fallo da ultimo uomo commesso da Matute su Patierno. Al 37' nel Taranto Avvantaggiato ed esce Oggiano. Al 38' il Bitonto si affaccia in avanti con Montaldi che prova un gol spettacolare in rovesciata, apprezzabile il tentativo ma non l'esecuzione. Al 40' entra un altro ex, Mauro Bollino per Turitto. Al 42' il Bitonto potrebbe sfruttare meglio una ripartenza ma Ferrara compie un recupero prodigioso. Al 44' nel Taranto entra Paolo Serafino, prodotto della Juniores rossoblu allenata da mister Latartara. Per lui si tratta della seconda presenza in campionato. Vengono assegnati dall'arbitro 5' di recupero Al 2' di recupero il Taranto potrebbe suggellare una prestazione molto generosa con un gol su punizione dal limite dell'area. Ma la battuta di Genchi finisce sulla barriera. L'arbitro fischia e per la prima volta, in casa da oltre u mese a questa parte ci sono gli applausi convinti da parte dei pochi presenti. Il Taranto, in virtù della vittoria del Casarano contro il Foggia scivola al sesto posto, a meno due punti proprio dal Casarano. Per il Bitonto, i punti di vantaggio dalla seconda salgono a tre a nove giornate dal termine del torneo.

 

 

 

Come detto il Taranto conferma il suo silenzio stampa. Gli unici a parlare sono i tesserati del Bitonto. In sala stampa ad analizzare il match c'è mister Roberto Taurino: “ Penso che nel primo tempo la partita sia stata sostanzialmente equilibrata, mentre nella ripresa le cose sono cambiate. Il Taranto oggi ha giocato meglio di noi. A mio avviso la chiave della partita è stata nei differenti stati emotivi delle due squadre. Il Taranto non aveva niente da perdere da questa partita. Per noi invece in ballo c'erano punti pesanti e abbiamo avvertito la pressione, dobbiamo imparare a gestire meglio queste situazioni, non siamo stati sereni. Da parte mia comunque vanno tutti i complimenti al Taranto. Noi siamo mancati nell'uno contro uno, pur non avendo giocato una grande partita se avessimo sfruttato meglio le ripartenze e se fossimo stati più cinici avremmo potuto ottenere di più. Comunque questo è un punto molto importante, a volte i campionati si vincono anche così. Bisogna saper affrontare i momenti di sofferenza e io sapevo che non sarebbe stato facile allo Iacovone. Il Taranto è una grossa squadra, la più accreditata da tutti gli addetti i lavori in estate per la vittoria del campionato. Mi spiace perché penso che tra le squadre di testa manchi proprio il Taranto. Non credo che la mia squadra abbia risentito della sconfitta contro il Cerignola di domenica scorsa. Stiamo pur sempre parlando di una squadra che ha totalizzato diciannove risultati consecutivi e i cui numeri dicono che questa posizione di classifica sia meritata. Adesso mancano nove partite e vedremo cosa accadrà, ma io sono sereno, abbiamo i mezzi per poter coronare questo sogno. Foggia e Cerignola sono due squadre diverse ma ugualmente forti. Le rispetto entrambe, ora sarà il campo a decidere chi la spunterà.”

 

“Sono risultati negativi i test per SARS-CoV-2, l’agente del COVID-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia.”

È quanto scrive il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.

“In particolare - prosegue Emiliano- è risultato negativo il caso sospetto ricoverato alle Malattie Infettive di Lecce per cui c’era stato allarme. I test sono stati eseguiti presso il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica, indicato nella nuova circolare Ministeriale, emanata proprio ieri,  quale centro di riferimento per la Regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell’influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive.

“È FONDAMENTALE - scrive ancora il governatore della Puglia- che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio, Cina in particolare, o in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus, o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso. I test, dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente.”

La denuncia, gravissima, è stata per ora affidata ad un post pubblicato su facebook ma certamente non può finire qui dal consigliere comunale Massimo Battista il quale ha infatti preannunciato che si rivolgerà alla Procura della Repubblica. Parla di emissioni fuori controllo da parte dell’impianto siderurgico, di centraline di rilevamento in tilt. Visivamente e olfattivamentr l’attività degli impianti è evidente, fumi e vapore (che solo vapore non è) si sollevano costantemente e c’è un cattivo odore diffuso. Anche questa mattina abbiamo potuto constatarlo. 

“Taranto - scrive Battista- è sottoposta ad emissioni altamente cancerogene provenienti dalla zona industriale.

L'indiziata principale come sempre è l'ex Ilva, oggi Arcelor/Mittal, nello specifico l'impianto AFO 1 ( altoforno) che avrebbe sprigionato nell'aria una quantità di sostanze killer tali da mandare in tilt le centraline di rilevamento interne ed esterne alla fabbrica.

Tra i vari gas rilasciati ci sarebbe la pericolosissima anidride solforosa (So2) che è particolarmente pericolosa per gli asmatici ed è irritante per le mucose e per le vie respiratorie.

Sembrerebbe che i dati riscontrati siano quattro volte superiori all'interno della fabbrica (centralina cockeria) e tre volte all'esterno, nella fattispecie questo dato sarebbe stato rilevato dalla centralina sita in via Machiavelli al quartiere Tamburi. 

Lo stesso quartiere invaso da puzza di gas, come anche il resto della città.”

 È così - sottolinea Battista- che un intera popolazione viene sterminata, chi come il sindaco potrebbe interrompere questo scempio si limita a dichiarazioni a mezzo stampa, senza intervenire a difesa della popolazione.

Il resto della politica tace rendendosi complice di un genocidio di Stato, permettendo che una intera città sia sacrificata per il bene della Nazione.

I tarantini da parte loro continuano a lasciar fare, escluse poche eccezioni, c'è la totale rassegnazione, come se si aspettasse l'inevitabile sentenza di morte.

I tarantini dormono, Taranto muore.

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