Nel corso dell’ultima Assemblea del Movimento riunitasi a Taranto nei giorni scorsi sotto la Presidenza del Coordinatore uscente, il Consigliere Regionale Francesco Laddomada, aderenti e simpatizzanti hanno eletto all'unanimità le nuove figure di Coordinatore Provinciale nella persona di Angelo Lorusso di Taranto e del Tesoriere e Vice Coordinatrice nella persona di Maria Antonietta Carucci (detta Antonella) di Martina. Angelo Lorusso - nel suo intervento – nel ringraziare tutti i presenti per la fiducia accordatagli, ha sottolineato l'importanza di lavorare in grande sintonia e in collaborazione all'interno del Movimento, costruendo un percorso comune per affrontare con capacità e professionalità le tante questioni che attengono alla realtà provinciale tarantina. L’obiettivo – ha proseguito il neo Coordinatore – è quello di avvicinare sempre più il cittadino alla politica, di parlare la stessa lingua della gente, di capire ed affrontare i loro problemi che oggi sono tanti e che riguardano fra gli altri una più facile ricerca del lavoro, un ambiente più salubre, trasporti più efficienti, città più pulite e con servizi più adeguati, una istruzione ed una formazione più efficaci, una sanità più celere. Il Coordinatore ha quindi sottolineato la necessità di rendere ancora più incisive nel territorio ionico quelle politiche già positivamente avviate dalla Regione Puglia per dare risposte concrete alle tante richieste che provengono dal mondo giovanile. Contestualmente ha anche ribadito l’impegno a lavorare per avviare sul territorio nuove iniziative culturali nei centri storici dei comuni, che devono rappresentare dei veri e propri laboratori su cui puntare per una affermazione del turismo nella provincia tarantina. In tal senso - concludendo - ha evidenziato l’opportunità di investire in attività legate alle risorse e alle vocazioni naturali presenti nell’area provinciale che sono il mare e la terra che pertanto vanno adeguatamente valorizzate e sostenute. E’ quindi intervenuta Maria Antonietta Carucci che, concordando con quanto evidenziato da Angelo Lorusso, ha proseguito con il concetto di filiera all'interno del coordinamento per raggiungere migliori obiettivi sul territorio e quindi poter creare delle figure che, a seconda delle proprie competenze, possano dare un reale e concreto contributo alla crescita in primis del Movimento, ma anche della Provincia. Il Consigliere regionale Francesco Laddomada, in apertura dei lavori Assembleari ha introdotto ai partecipanti il background politico attuale e i futuri appuntamenti che terranno impegnati il Movimento nei prossimi mesi. Si è quindi soffermato sulla necessità di dare nuovi e freschi impulsi al Movimento sia in risorse (giovani con una mente fresca e positiva volta al territorio) umane, che in nuove idee (concetto di filiera). L'Assemblea, favorevole alle tematiche affrontate dal Consigliere, ha approvato all’unanimità l'iniziativa di costituire il coordinamento provinciale giovanile che intenderà coadiuvare il lavoro del coordinamento provinciale attraverso l'aggregazione di nuovi giovani simpatizzanti e che aiuteranno il Movimento alla continua crescita sul territorio. Si è quindi affrontata anche la tematica del prossimo passaggio del Movimento verso la nuova realtà della Puglia in Più con la leadership di Dario Stefano. Dalla riunione del Coordinamento Provinciale, a chiusura dei lavori, sono emerse le premesse positive e lungimiranti per meglio lavorare sul territorio e , in particolare, nella provincia di Taranto.
Mercoledì, 05 Febbraio 2014 04:51

TARANTO - Sposa sirena: IL 9 FEBBRAIO al TEATRO TaTÀ

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Filomena che fu sposa e sirena. Per “favole&TAmburi”, la rassegna del Crest per tutta la famiglia, domenica 9 febbraio 2014, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Sposa sirena, drammaturgia Katia Scarimbolo, regia Michelangelo Campanale, con Valentina Franchino, Salvatore Marci, Lucia Zotti, produzione Crest. Vincitore del Premio "L'uccellino azzurro" (Molfetta, 2013), lo spettacolo racconta la storia di Filomena, sposa di un marinaio, spesso assente, che si lascia sedurre da un giovane e che, abbandonata, viene gettata in mare dal marito, dove Nettuno la trasforma in sirena. Fuori abbonamento. Posto unico 6 euro. Info:Info: 099 4707948 – 366 3473430
Presso la Sala Convegni dell’Argentario Golf Resort ha avuto luogo la Tavola Rotonda sulla “grande” Nautica da diporto in Maremma. Hanno partecipato diversi importanti players dell’Economia del Mare come Cosimo Caliendo , Direttore Generale dei Porti; Gianluca Ievolella, dirigente tecnico componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; Matteo Dusconi (NELLA FOTO A SINISTRA) Segretario generale di Assonautica italiana e Commissario Assonautica di Grosseto, Maria Sargentini Direttore Generale Governo del territorio della Regione Toscana; Vincenzo Poerio, Amministratore Delegato di Benetti Azimut e presidente di PENTA, Silvio Di Virgilio, già Capo Dipartimento per il Trasporto e la Navigazione Marittima ed Aerea del Ministero Infrastrutture e Trasporti, Luigi Scotto, Assessore all’Economia del Mare di Monte Argentario, Antonio Bufalari, Legal Counsel di Marinedi Group. Ievolella ha focalizzato l’intervento sulla necessità di migliorare notevolmente l’accoglienza portuale turistica italiana che al momento non ha grandi possibilità di far attraccare i maxi yacht dai 100 mt in su. Caliendo si è soffermato sulla caotica successione di novità normative fino al dramma della Finanziaria 2007 e ha sottolineato la grande esigenza di realizzare una “rete portuale turistica”. Molto articolato e diretto l’intervento di Vincenzo Poerio che ha declinato una serie di numeri che hanno descritto la nuda realtà e la dimensione dello scenario attuale: significativo e drammatico il passaggio delle cifre del fatturato dai 6,5 miliardi di euro di qualche anno fa ai 2,5 miliardi attuali, una discesa in picchiata incredibile. Anche Poerio ha lamentato l’assenza di una rete italiana e la mancanza di senso di responsabilità. Sul limite dei titoli professionali e sulle problematiche delle “small passenger ships” si sono incentrati gli interventi del comandante Scotto e degli altri colleghi di LDM, i Lavoratori del Mare. Quality Marine® A conclusione del seminario il Segretario generale di Assonautica italiana ha presentato il progetto “Quality Marine®”: con tale progetto Assonautica – in collaborazione con il sistema delle Camere di commercio – intende costruire un percorso di qualificazione delle strutture portuali per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione, in chiave qualitativa, dei porti turistici. Quality Marine® si basa essenzialmente su uno Standard di servizio (o specifica tecnica) elaborato da Dintec, consorzio di sistema per l’innovazione tecnologica, che possa qualificare i porti turistici in tema di garanzie sulla qualità delle infrastrutture, di efficienza dei processi e di sostenibilità ambientale. L’obiettivo finale dell’intervento è quello di creare strumenti standardizzati e omogenei applicabili su tutto il territorio nazionale utili a costruire, nel tempo, una “rete di strutture” qualificate e certificate. “Quality Marine” – che partirà già dalla fine di febbraio con un format base di 11 Camere di commercio - sarà presentato al prossimo Sea - Teac 2014 a Marina di Carrara.
Tempo di bilancio per il Comando Provinciale di Taranto impegnato in prima linea nel contrasto a fatti e fenomeni illeciti di maggiore pericolosità per la collettività. Nel settore delle uscite, specie a carico del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea, è stata condotta un’ azione intensa, decisa e selettiva, anche attraverso analisi di rischio, attività informative ed investigative che hanno permesso di intervenire in contesti rivelatisi di elevata pericolosità. Sono state recuperate ingenti risorse distratte dalle finalità originarie di sostegno alle imprese, lavoratori e famiglie. Ciò nella consapevolezza che contrastare simili pratiche è missione fondante del Corpo al pari della lotta all’evasione. I risultati di assoluto rilievo ottenuti nell’anno 2013, inducono a proseguire il percorso tracciato anche nel 2014, con un deciso incremento dei controlli e delle risorse dedicate al settore, in linea con le direttive dell’Autorità di Governo. Partendo dalle truffe in materia di finanziamenti pubblici, sono state denunciate n.49 persone, delle quali nr. 6 sottoposte a misura cautelare personale. E’ stata rilevata l’illecita richiesta o percezione di provvidenze pubbliche per oltre 6 milioni di euro, dei quali 4 milioni a valere sul bilancio Comunitario ed 2 milioni su quello nazionale e/o locale. D’iniziativa e su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, sono stati conclusi 15 interventi, con la individuazione di danni erariali per circa 23 milioni di euro e la denuncia di 33 soggetti, tra funzionari pubblici e privati percettori. Gli accertamenti svolti nello specifico settore hanno riguardato:  amministratori e dirigenti di Enti locali che hanno percepito indennità non spettanti, nonostante il proprio trattamento economico fosse omnicomprensivo;  la gestione irregolare di un impianto comunale d’incenerimento di rifiuti solidi urbani con conseguente danno erariale per l’Ente;  l’erogazione di prestazioni sanitarie da parte di strutture private convenzionate con l’ASL in assenza di specifici accreditamenti. Nel comparto degli aiuti economici e delle prestazioni sociali agevolate, (es. contributi dei Comuni per gli affitti, per le mense scolastiche, per gli asili nido, le borse di studio, servizi socio-sanitari domiciliari, agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce e gas o trasporti, ecc.) sono stati effettuati 57 controlli, con la costatazione di 37 irregolarità, ovvero circa il 65% del totale. Rientrano a pieno titolo nell’ambito della spesa pubblica, per il proficuo scambio di informazioni previsto dai protocolli d’intesa, quelli siglati con la Regione Puglia. Tali informazioni, “incrociate” con le banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di conseguire, nel tempo, significativi risultati in materia di “spesa sanitaria”. Proprio in questo settore l’attività ispettiva ha portato, nella decorsa annualità, all’accertamento di truffe al Servizio Sanitario Nazionale con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 22 soggetti, dei quali 14 per omissione del pagamento dei ticket sanitari, ricorrendo a false dichiarazioni sulle effettive condizioni economiche. Tra i risultati più significativi nel comparto spicca l’operazione “TRAPIANTATI”, eseguita nel mese di maggio 2013 dal Gruppo di Taranto. All’esito di detta attività è stato accertato che 8 persone hanno esibito all’Asl di Taranto false certificazioni mediche attestanti il ricovero e la fruizione di prestazioni specialistiche presso strutture sanitarie di Modena e Bari, inducendo così erroneamente l’Asl medesima ad erogare in loro favore somme di denaro pari a circa 140 mila euro a titolo di rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per visite mediche e ricoveri pre-trapianto, in realtà mai effettuati. Le predette 8 persone sono state denunziate all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa aggravata continuata in danno di ente pubblico. Nei loro confronti sono stati altresì eseguiti sequestri preventivi “per equivalente” di nr. 2 unità immobiliari, 9 autovetture e 2 motocicli.
Nel gennaio 2013 Alfio Pini, veniva nominato Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto. A distanza di un anno – il 30 gennaio scorso- si è tenuta la riunione della cabina di regia sulle bonifiche, presieduta da Pini, e in tale occasione, tra i vari argomenti trattati, si è parlato anche del Mar Piccolo. Quel che è sostanzialmente emerso è che siamo ancora lontani dall’aver individuato un percorso di bonifica, che si stanno ancora raccogliendo le informazioni – i campionamenti per accertare la presenza di pcb, mercurio e metalli pesanti-, che si è alla ricerca delle fonti inquinanti (in mare o in terra, o entrambe?), e che successivamente si dovrà risalire ai soggetti inquinanti. Entro fine marzo, Arpa Puglia dovrebbe rendere ufficializzare l’esito dei campionamenti, ma non è dato di sapere se tale esito sia sufficiente per definire l’inquadramento ambientale dal quale partire per formulare l’intervento di bonifica (capping, dragaggio, altro). Insomma, a parte le 26 stazioni di campionamento e l’approccio sempre più scientifico nella ricerca delle fonti inquinanti del Mar Piccolo, la bonifica per ora appare ancora molto lontana. Intanto è dal 2011 (e già allora vi era una relazione della Regione Puglia che tra le fonti inquinanti indicava una discarica dell’Arsenale Militare) che i mitilicoltori, hanno dovuto abbandonare i loro impianti nel primo seno del Mar Piccolo. Se in tre anni, l’unica cosa prodotta sarà un inquadramento ambientale, per quanto scientifico ed attendibile possa essere, vi è da temere che occorrano almeno altri tre anni per arrivare a definire quale tipo di intervento realizzare. Non ci sembra, che si stia procedendo con un tempismo da codice rosso, come il Mar Piccolo richiederebbe. Con assoluta naturalezza si sta decretando: la fine di un’attività da secoli legata al Mar Piccolo (le fonti dicono che il bizantino Niceforo II Foca abbia voluto la mitilicoltura nello specchio di mare ); con assoluta naturalezza si tollera che una produzione riconosciuta in Italia e all’Estero, possa perdere il suo valore di marchio naturale, probabilmente per non riconquistarlo mai più nell’immaginario del consumatore; con assoluta naturalezza si tollera che tanti lavoratori del mare e tante famiglie abbiano perso la loro (nella maggior parte dei casi l’unica) fonte di sostentamento. D’altra parte la storia della mitilicoltura jonica non è mai stata costellata di successi costruiti a tavolino, supportati da politiche pubbliche di promozione come è stato altrove per il Parmigiano Reggiano o il Prosciutto di Parma; ciò malgrado il settore, sebbene al di sotto delle sue reali potenzialità, ha sempre espresso -pur nel suo spontaneismo- una capacità produttiva di ottimo livello. La nomina di Alfio Pini, tecnico di riconosciuta esperienza, aveva fatto ben sperare in un accelerazione delle procedure di bonifica del Mar Piccolo, e soprattutto aveva fatto sperare in un metodo di lavoro basato sul confronto con gli stakeholder. Si prende atto invece che con la categoria dei mitilicoltori e le loro organizzazioni, malgrado le diverse richieste di incontro non vi sono stati momenti di approfondimento delle problematiche tecniche legate alla produzione, ignorando in tal modo che il Mar Piccolo appartiene agli abitanti di questo territorio, e che il futuro di esso va anche discusso con quella gente che per secoli ha legato ad esso la sua stessa vita.
Questa mattina un edificio situato nei pressi della pensilina Liberty e' crollato in città vecchia a Taranto. Uomini e donne della Polizia locale e della Polizia statale, del 118, diretti da Mario Balzanelli, e dei Vigili del fuoco sono prontamente intervenuti sul luogo del sinistro. Per ora non si conosce l'entità dei danni e se ci sono vittime o feriti a seguito del crollo. Non si hanno notizie sulle motivazioni che hanno portato ad un altro disastro nel Borgo Antico, un episodio che rischia di vanificare gli sforzi dei tanti privati sul territorio. Probabilmente, ma questa è solo una ipotesi, a contribuire a questo grave fatto, potrebbero essere state le abbondanti piogge di queste giorni. Resta il fatto che la Città Vecchia di Taranto continua a morire ed una Amministrazione comunale che dovrebbe prontamente intervenire, resta invece a dormire. Su questa questione è prontamente intervenuto il Presidente dell'Ordine degli Architetti MASSIMO PRONTERA. Ancora un crollo nella città vecchia di Taranto - dice Prontera. Dopo i crolli degli ultimi mesi che hanno visto sgretolarsi alcuni stabili già pericolanti della parte più degradata dell'isola, il crollo di un nuovo edificio - continua - sveglia il sonno dei pochi abitanti ancora residenti nella Città Vecchia. Un altro edificio che sparisce, un altro pezzo di storia del nostro centro storico che si dissolve per incuria e colpevole dimenticanza di chi deve garantire non solo la conservazione della memoria collettiva ma anche la pubblica incolumità. Un altro edificio crollato su se stesso mentre altri si incamminano sulla stessa strada perché avviluppati in un degrado che ha raggiunto ormai livelli non più tollerabili. L'Ordine degli Architetti di Taranto fa appello a tutte le forze amministrative ed economiche del territorio perché si mettano in campo, con urgenza, tutte le azioni necessarie per porre fine a questo vero e proprio disastro. Occorre più che mai mettere in sicurezza tutti gli stabili, tanti, che presentano evidenti segni di degrado strutturale. È necessario che, con urgenza, il Comune, previa verifica dello stato di conservazione del proprio patrimonio abitativo nell'isola, predisponga ogni intervento, anche minimo, necessario alla sua salvaguardia, obbligando anche i proprietari degli immobili privati degradati ad operare subito con azioni atte a garantirne la staticità. Tutto ciò al fine di evitare che le opportune politiche di rigenerazione urbana ed edilizia che l'Amministrazione comunale ha in animo di avviare in questa parte incredibilmente bella ed affascinante ma altrettanto complessa della città siano messe definitivamente in secondo piano rispetto ad urgenti e necessarie azioni di difesa della pubblica incolumità. E per evitare - conclude Prontera - che altre parti della nostra memoria e del nostro patrimonio di valori e conoscenze siano cancellate per sempre dal prossimo crollo annunciato. A prendere posizione è anche il consigliere comunale dante Capriulo il quale ricorda che "Dopo l'ennesimo crollo nel cuore del Borgo Antico, con il rischio anche di una tragedia trattandosi di una zona aperta al pubblico, ho chiesto una discussione in tempi rapidi nella apposita commissione. Se ne discuterà tra qualche giorno".
Era da tanto che non li si vedeva. Ogni tanto ricompaiono. Sono i Vigili della Polizia locale in servizo davanti alle scuole elementari. La foto scattata all'uscita dei bambini della Scuola elementare Carrieri in via Medaglie d'Oro mostra due Vigili Urbani in servizio, dopo un'assenza di tante settimane. Peraltro la nostra vigilessa sembra concentrata in una conversazione telefonica immaginiamo di servizio urgente considerato che in quel momento era impegnata nel traffico di quell'ora cruciale dell'uscita dalla Scuola dei tanti bambini.
La Segreteria Provinciale di Brindisi del Nuovo PSI, retta da Pino Trinchera, riscontra quanto appreso dalla stampa in relazione all’appoggio al candidato sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, ed evidenzia che a qualcuno sfugge la presenza del Nuovo PSI !!! E pertanto, sottolinea Trinchera, il Nuovo PSI è forza politica nazionale! e che vanta parlamentari in carica, presidenti di regione, consiglieri regionali, provinciali e comunali, con altrettanti assessori !!! Si vuol ricordare, quindi, a tutte le altre forze politiche della coalizione che il Nuovo PSI è rimasto al fianco di Gianfranco Coppola sin dall’inizio delle sue intenzioni di candidarsi a primo cittadino della “città bianca”. Per quanto sopra, il Nuovo PSI appoggia la linea di coalizione proposta da Gianfranco Coppola, visti i legami non solo politici, ma anche di amicizia e stima che caratterizzano lo stesso Coppola e il Nuovo PSI e in particolare con il Segretario Pino Trinchera. Pertanto, rammentando a tutti i partiti della coalizione di centro-destra che anche il Nuovo PSI è forza politica da sempre impegnata e presente nella stessa area di centro-destra, si dichiara col presente comunicato, il pieno appoggio a Gianfranco Coppola – candidato sindaco per il centro-destra – per la città di Ostuni.
La Guardia di Finanza tarantina traccia il bilancio dei risultati conseguiti nel 2013, a presidio della sicurezza economico-finanziaria del territorio. L’attività svolta a tutela delle Entrate si è sviluppata attraverso l’esecuzione di 1.004 verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di proporre agli Uffici Finanziari il recupero a tassazione di basi imponibili ai fini delle Imposte Dirette per 94 milioni di euro ed ai fini IVA per 17 milioni di euro. In particolare, i Reparti operativi hanno concentrato l’attenzione sui fenomeni evasivi di maggiore pericolosità, attuati attraverso insidiosi comportamenti fraudolenti quali frodi all’applicazione dell’IVA, emissione/utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, sottofatturazioni ecc., che continuano a porsi quali gravi fattori distorsivi del mercato. 4 mila sono stati i controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, che hanno portato all’accertamento di 1.500 irregolarità. Nel dettaglio, la percentuale media, a livello provinciale, delle mancate emissioni è stata pari a circa il 38%. Sono stati inoltre effettuati 312 controlli (cc.dd. “indici di capacità contributiva”) su beni mobili ed immobili (es. auto, imbarcazioni, abitazioni) espressivi di elevata disponibilità economica, utili ai fini del successivo riscontro con la “posizione fiscale” dichiarata dai proprietari. Il contrasto all’economia sommersa ha portato all’individuazione di 47 evasori totali (intendendo per essi quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco), nei confronti dei quali sono stati proposti all’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, 67 milioni di euro di basi imponibili ai fini delle Imposte Dirette e 11 milioni di euro ai fini IVA. I soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari sono stati 139, di cui 1 in stato di arresto. Per conferire ulteriore efficacia all’effettivo recupero delle imposte evase, sono state avanzate alla detta Agenzia 20 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative, ex art. 22 D.lgs. 472/97, a garanzia di crediti erariali per un valore di circa 13 milioni di euro. Per le stesse finalità, i Reparti del Corpo hanno avanzato all’Autorità Giudiziaria 20 proposte di “sequestro per equivalente”, per reati tributari, di beni per un valore complessivo di oltre 17 milioni di euro, mentre sono stati 12 i provvedimenti di sequestro “per equivalente” eseguiti, anche a seguito di precedenti proposte, emessi dalla Autorità Giudiziaria, riguardanti beni e valori per un importo complessivo di circa 16 milioni di euro. Il contrasto al lavoro nero ha portato all’individuazione di 271 lavoratori “in nero” o irregolari, con conseguenti contestazioni a carico di 60 datori di lavoro. Una citazione particolare merita il servizio di pubblica utilità “117”, che nel 2013 ha ricevuto 385 segnalazioni. Tra queste, si è confermato il significativo aumento delle segnalazioni non più anonime (oltre il 42% sul totale, il 3% in più rispetto allo scorso anno). Anche il livello “qualitativo” delle chiamate è stato superiore, in termini di dettagli riferiti: in materia di mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale, di irregolarità in materia di disciplina dei prezzi, di tentativi di truffe commerciali, senza tralasciare le richieste di soccorso o di assistenza.
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