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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

È alla soglia dei 50 anni il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, evento internazionale di musica belcantistica del ‘700 e di pagine rare. A pochi giorni dalla prima (il 18 luglio alle 21) il 60% dei biglietti risulta già venduto in prevendita ad acquirenti provenienti da 9 Paesi europei oltre a Giappone, Canada e Stati Uniti. Il Festival, definito oggi “tra gli appuntamenti di musica colta più importanti in Europa e nel mondo”, tra i suoi fondatori annovera Paolo Grassi, di origini pugliesi, che è stato presidente della Rai, sovrintendente del teatro La Scala di Milano e ideatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Giorgio Strehler. La quarantanovesima edizione del Festival parte nell’atrio del Palazzo Ducale di Martina Franca. Nel cartellone, 5 titoli d’opera e di teatro musicale e 12 tra appuntamenti sinfonici e recital. Si apre il 18 con “Il Turco in Italia” di Gioacchino Rossini, nell’edizione critica di Margaret Bent, con la direzione di Michele Spotti per la regia di Silvia Paoli. A seguire, “Il paese dei campanelli” di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, con la direzione di Fabio Luisi per la regia di Alessandro Talevi. E ancora tre prime rappresentazioni: la prima in tempi moderni de “L’Orazio” di Pietro Auletta, con la direzione di Federico Maria Sardelli per la regia di Jean Renshaw, la prima italiana in tempi moderni de “Gli uccellatori” di Florian Leopold Gassmann, con la direzione di Enrico Saverio Pagano per la regia di Jean Renshaw, e, infine, la prima assoluta in Italia de “L’adorable Bel-Boul” di Jules Massenet su libretto di Paul Poirson, con la direzione di Francisco Soriano per la regia di Davide Garattini. Direttore artistico del Festival é Sebastian Schwarz, già sovrintendente e direttore artistico (sino allo scorso anno) del Regio di Torino.

 

. - “Si parla di qualcosa di magico che poi magico non è - afferma Schwarz - perché dietro ci sono centinaia tra artigiani e artisti e così via che contribuiscono con la loro competenza e la loro qualificazione che hanno ottenuto nel corso di tanti anni di vita professionale, una confluenza di tutte queste competenze che porta al risultato. Con questa iniziativa è proprio lo sguardo di Paolo Grassi che ci sta guardando perché era proprio lui a promuovere all\'epoca il lavoro nelle periferie. Presenteremo cinque titoli di opere nel Festival della Valle d\'Itria, sono titoli per la maggior parte dimenticati, scomparsi dai cartelloni, però sono il nostro patrimonio che vogliamo e dobbiamo tenere unito”. Michele Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi, indica i numeri della 49esima edizione: “20 giorni di festival, 25 spettacoli, 2 giorni di conferenza internazionale sull’operetta e 2 talk di presentazione delle opere, 5 produzioni operistiche originali, 13 location diverse tra chiese, masserie, chiostri, palazzi e teatri a cui si aggiungono un’altra produzione e 4 luoghi di spettacolo che ci permetteranno di andare nelle contrade e nelle periferie. E poi, 403 persone coinvolte nell’organizzazione tra artisti, maestranze, personale amministrativo e di sala”. Sono infine 12 i Paesi di provenienza degli artisti impegnati nella rassegna e 4 i complessi orchestrali coinvolti. Il 60% dei biglietti risulta già venduto in prevendita ad acquirenti provenienti da 9 Paesi europei oltre a Giappone, Canada e Stati Uniti.

Una donna uccisa,  ogni  tre  giorni,  in Italia! Per non parlare dei tanti casi di violenza  fisica, stupri, stalking  che non raggiungono l’attenzione della cronaca

 

Tante   troppe  sono  le  discriminazioni,  gli  abusi,  le  ingiustizie  che  la  donna  ovunque subisce,spesso   silenziosamente.

Il prossimo martedì  18 luglio, per parlare di questo, con le Associazioni e i Centri AntiViolenza (CAV) della zona, sarà presentato il libro\\\" La libertà può volare \\\"editore Besa.Appuntamento alle h. 19,30 a Leporano, nelle sale del Castello Muscettola\\\"

Organizzato dal presidio del libro di Leporano  coordinatrice prof. Antonella Falcioni, 

 insieme al Comune di Leporano Converserà con le autrici Annachiara Bruno e Maria Piera Lo Prete  la giornalista Luisa Campatelli  Interverranno  la Presidente dell \\\'Associazione \\\"Alzaia\\\" Valentina L\\\'Ingesso e l\\\'avvocata Teresa Tatullo. A sottolineare l\\\'impegno dell\\\'Amministrazione Comunale, interverranno il Sindaco Vincenzo Damiano e l\\\'Assessora Iolanda Lotta.

 

 

La consueta rassegna di cortometraggi e lunghi si terrà dal 17 al 21 agosto al castello di Massafra, ma sono diversi gli appuntamenti che quest’anno apriranno il festival. Oltre alla retrospettiva sulla regista romana, Il Serraglio ospiterà una mostra di Luana Rigolli

 

 

Vicoli Corti diventa maggiorenne e, per l’occasione, propone agli amanti del cinema più di un mese di interessanti appuntamenti. Il festival cinematografico organizzato dall’associazione Il Serraglio quest’anno giunge alla diciottesima edizione e ha stilato un ricco programma, a partire già da luglio, che culminerà con la storica sezione legata alle proiezioni di cortometraggi e lungometraggi, dal 17 al 21 agosto al castello di Massafra.

 

Intanto dal 20 luglio al 3 agosto, nell’atrio di Palazzo De Notaristefani in via Vittorio Veneto, si terrà una retrospettiva su Lina Wertmüller intitolata “Vicoli d’Amore e d’Anarchia”. Tre giovedì per tre differenti prospettive sull’opera della cineasta romana, pioniera, esempio e apripista per generazioni di registe e sceneggiatrici: si comincia il 20 luglio con la proiezione di “Film d\'amore e d\'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza”, pellicola del 1973 con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Il 27 luglio sarà la volta di “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti”, film con Harvey Keitel e Angela Molina. Chiuderà l’omaggio alla Wertmüller, il 3 agosto, “Noi ce la siamo cavata”, il documentario di Giuseppe Marco Albano in cui, a trenta anni dall’uscita del film cult della regista romana “Io speriamo che me la cavo”, l’attore Adriano Pantaleo si mette sulle tracce dei suoi ex compagni di classe nel film. L’ingresso alle proiezioni è libero. È partner dell’iniziativa la Massafra World Library.

 

Il secondo momento di avvicinamento al festival è rappresentato dalla mostra fotografica “L’isola degli arrusi” di Luana Rigolli, che sarà ospitata nel Palazzo della Cultura “N. Lazzaro” dal 30 luglio al 30 agosto. Anche in questo caso sono previste delle proiezioni extra legate al tema della mostra.

 

La diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia ha il contributo e patrocinio del Comune di Massafra e rientra nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission.

 

 

Una storia sull’invidia, nella quale è facile riconoscersi. Perché provare invidia, uno dei sette vizi capitali, non è sbagliato: è solo umano. Esattamente ciò che racconta «La dea del cerchio», produzione che la compagnia La Luna nel Letto presenta a Taranto per la rassegna «In Cortile» del Teatro Crest questa sera giovedì 13 luglio (ore 20.30) nella parrocchia Regina Pacis e mercoledì 19 luglio(ore 20.30) in largo San Gaetano.

Lo spettacolo è diretto da Michelangelo Campanale, che firma anche scene e luci, ed è interpretato dall’autrice del testo, Marianna di Muro, che porta in scena una storia di bambini e giochi nei cortili. Una storia personale che si incrocia con il mondo mitico dell’antica Grecia, semplicemente riaprendo la stessa scatola con la quale la protagonista giocava nell’estate del 1988.

Ogni giorno Marianna giocava in cortile con le amiche e gli amici sotto la statua della dea Atena, la dea della saggezza, della sapienza e delle arti femminili. E la presenza della statua aiutava tutti a rimanere ligi alle regole del gioco, onesti con gli avversari. Alla fine, le bambine diventavano dee del gioco nel quale risultavano più brave. E Marianna divenne la dea del cerchio, addirittura per tre anni di seguito. Fino a quando non arrivò Elisa e tutto cambiò.

Nato nel percorso di formazione «Heroes - I miti del contemporaneo» curato da Salvatore Marci e Antonella Ruggiero, «La dea del cerchio» ha il taglio tipico delle produzioni della compagnia, nata a Ruvo di Puglia nel 2002 sotto la sapiente direzione artistica di Michelangelo Campanale. Diverse le realizzazioni di teatro ragazzi realizzate sinora, seguendo sempre un attento percorso di ricerca sull’immaginario, i desideri e i bisogni infantili e giovanili. Alcune hanno anche ottenuto prestigiosi riconoscimenti. È il caso degli spettacoli «Senza piume», «Il vecchio e il mare» e «Cappuccetto Rosso» per i quali La Luna nel Letto ha ricevuto tre premi Eolo rispettivamente nelle categorie «migliore novità», «miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani» e «miglior spettacolo in assoluto». Inoltre, nel 2016 la compagnia è stata invitata al Festival Iberoamericano de Teatro de Bogotà in Colombia e al Festival Internacionál 5 de Mayo a Puebla in Messico con le produzioni «SeMino» e «Cinema Paradiso».

Biglietti 5 euro, info e prenotazioni al numero 366.3473430 (attivo anche WhatsApp).

Il MedFestival Puglia torna a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) nei prossimi 5 e 6 agosto. Dopo tre anni di assenza, il festival si ripropone con alcune novità. La prima è il luogo in cui si svolgerà la manifestazione, che da quest’anno troverà spazio nell’area del Santuario della Madonna delle Grazie: un luogo mistico e di grande pregio paesaggistico, tra gravine, ulivi e macchia mediterranea, in cui si fondono natura, sacralità e storia. L’altra novità è il tema scelto per questa undicesima edizione: sarà “fjala”, sostantivo arbëreshë che tradotto significa “parola”. Il MedFestival è organizzato dalla Pro Loco Marciana, con il patrocinio del Comune di San Marzano di San Giuseppe.

I dettagli saranno illustrati in un primo appuntamento di anticipazione del Med Festival: giovedì 13 luglio, alle ore 20.30, si terrà “Parole gustose”. L’appuntamento si svolgerà nel piccolo uliveto del Santuario Madonna delle Grazie che i volontari della Aps Pro Loco Marciana, organizzatori del festival, hanno restituito alla comunità. In questa occasione il team del MedFestival Puglia presenterà il programma completo del festival. “La vita dentro le parole” sarà l’argomento che Vincenzo di Maglie affronterà con Omar Di Monopoli, scrittore, ed Ilaria De Vanna, psicoterapeuta esperta di giustizia riparativa, che hanno fatto della parola il loro “mestiere”.  

Nato nel 1971 a Bologna da famiglia pugliese, Omar Di Monopoli ha esordito nel 2007 con il romanzo Uomini e cani (premio Kihlgren 2008, recentemente rieditato per i tipi di Adelphi), cui ha fatto seguito Ferro e fuoco (2008), La legge di Fonzi (2010) e la raccolta di racconti Aspettati l’inferno (2014) – tutti pubblicati da Isbn edizioni. Nel 2017 ha pubblicato per Adelphi il noir Nella perfida terra di Dio, tradotto all’estero, trasposto in fumetto per Sergio Bonelli editore. Insegna scrittura creativa per la Scuola Holden. Scrive per la radio e per il cinema, e collabora con La Stampa, Il Fatto Quotidiano e Rolling Stone Italia. Nei suoi romanzi utilizza differenti registri linguistici, dando forza al linguaggio aulico con l’uso di dialoghi dialettali. Nell’anteprima del MedFestival racconterà il suo ultimo romanzo, \"In principio era la bestia\", edizioni Feltrinelli. Un viaggio affascinante e oscuro al termine dell’Illuminismo, fra superstizione, sentimento del sacro, esoterismo e razionalità, in un Sud indomito e mannaro. Un romanzo ispirato ad una storia vera. Ilaria De Vanna è autrice, insieme a Lisangela Sgobba, del volume “Dizionario minimo di parole necessarie”, che raccoglie un insieme di parole e ne ricostruisce, sebbene senza pretesa filologica, il significato, ricercandone il potere d’uso. Minimo perché raccoglie solo alcune parole, frutto di corrispondenze, ricerca, bisogno di identità e rifondazione attraverso il linguaggio, le sue radici, le sue suggestioni. Necessarie perché sono parole fondative e irrinunciabili per chi le ha scritte e sente di condividerle. Questa raccolta è nata per caso durante la pandemia, quando la lontananza forzata ha chiesto soccorso alle parole per colmare le distanze e confortare i cuori. Le parole sono diventate le presenze e gli abbracci che si sarebbe voluto offrire.

Al MedFestival collaborano alcune realtà del territorio. Giovedì 13 luglio, al termine dell’incontro con gli autori si terrà uno “show cooking”, a cura dello chef Oronzo De Padova del ristorante La Brasserie; cocktail del New Fashion Bar. Musica live e dj set con Giulio De Padova. Ingresso gratuito.

In merito al tema generale del MedFestival, la parola, intesa come unità del linguaggio, mette a confronto le persone e i popoli, può essere dialogo e comunicazione. Si proverà ad affrontare alcuni argomenti, tra questi: parole che uniscono, dividono, parole in continua evoluzione, manomissione delle parole, nomina agentis femminili, galateo delle parole, neo comunicazione giornalistica e politica.

 “Alla specie umana - spiega il team del MedFestival sul tema scelto quest’anno - è data la possibilità di comunicare tramite codici simbolici: pensiamo, comunichiamo, interagiamo mediante le parole. Lingua, società e realtà hanno intrecci strettissimi, l’uno influenza ed è influenzato dall’altra in un rapporto circolare. E la lingua ha un ruolo importante perché costruisce la società. Il verbo “comunicare” deriva dal latino communicare, da communis “comune”, cum più munus (fare il proprio dovere insieme agli altri): l’azione comunicativa funziona quando tutte le persone in quel determinato contesto cooperano per farla funzionare. Per comunicare bene occorrono soprattutto consapevolezza e responsabilità nell’uso delle parole. La scelta delle parole nella comunicazione è un atto cruciale perché produce sempre conseguenze. Le parole, citando Gianrico Carofiglio, “cariche di significato e dunque di forza nascondono in sé un potere diverso e superiore rispetto a quello di comunicare, trasmettere messaggi, raccontare storie. Hanno il potere di produrre trasformazioni, possono essere letteralmente lo strumento per cambiare il mondo””.

 

Si torna a girare in Puglia. La nuova produzione è “L’ULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE” di GIANNI DE BLASI, film 

prodotto da TRAMP LTD E PASSOUNO CINEMA

e distribuito da MEDUSA.

Le riprese si svolgeranno tra Roma e la Puglia a partire da ottobre 2023.

Ed è quindi il momento del casting per la ricerca del protagonista e non solo. Si cerca infatti un ragazzo pugliese preferibilmente salentino per il ruolo del protagonista

-DIEGO 16/18 ANNI

Inoltre cerchiamo anche :

-1 RAGAZZA che sappia suonare il BASSO 16/20 ANNI

-1 RAGAZZO che sappia suonare la CHITARRA 16/20 ANNI

-1 RAGAZZO che sappia suonare la BATTERIA16/20 ANNI

 Gli interessati possono candidarsi Inviando  all’indirizzo mail  \n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. \\\\"\\"\"> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

- N.1 foto  primo piano,

- N.1 foto figura intera,

- link video  PRESENTAZIONE.  Chi ha esperienza può inviare un video selftape con monologo o una scena recitata. Nel caso dei musicisti si può inviare un video con performance musicali.

Lu.Lo. 

Grandi produzioni, testi e autori classici, teatro contemporaneo, danza, comicità. La nuova stagione teatrale del Fusco, voluta dal Comune di Taranto e organizzata insieme al Teatro Pubblico Pugliese, si presenta al pubblico pronta all’avvio il 15 e 16 novembre prossimi. Prima, il 24 ottobre, il teatro comunale ospiterà uno dei due concerti che oggi si annunciano come anticipazione del cartellone musicale. 

 

«Il nostro sistema culturale sta diventando talmente articolato da richiedere una gestione più raffinata. - ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci nel corso della conferenza stampa di presentazione del cartellone- Abbiamo scisso programmazione e gestione proprio perché vogliamo rilanciare ancora, se possibile, il settore. E la stagione che presentiamo oggi è immagine di questa aspettativa, perché parte dagli eccellenti risultati degli anni scorsi per costruirne di più ambiziosi. Per questo sono grato a tutti per la qualità confermata anche quest’anno in un teatro comunale, non dimentichiamolo. Grazie all’assessore Marti per quanto realizzato, quindi, al direttore Busco e al suo team per il consueto impegno e a Regione e Teatro Pubblico Pugliese per esserci stati vicini sin dall’inizio».

 

Fabiano Marti, assessore allo Spettacolo del Comune di Taranto ha messo in evidenza l’importanza del gioco di squdra.

«Presentiamo una stagione che - ha sottolineato- nel solco di quanto accade ormai da anni, cresce nei numeri e nella qualità, una stagione che definirei trasversale e dove trovano sempre più spazio, accanto a grandissimi nomi del panorama teatrale nazionale, le eccellenze pugliesi. Siamo orgogliosi della squadra che ha realizzato tutto ciò, la meravigliosa squadra del teatro comunale “Fusco” che mette soprattutto passione in ogni cosa che produce. La passione è un elemento fondamentale soprattutto nella scelta degli spettacoli, operazione alla quale io e il direttore Busco dedichiamo le migliori energie. Lo facciamo anche perché crediamo nel valore imprescindibile della cultura per una comunità che si è rimessa in cammino, investendo in un modello alternativo di futuro. Tutto ciò è possibile grazie agli indirizzi del sindaco Rinaldo Melucci, ma anche all\'enorme disponibilità del Teatro Pubblico Pugliese, per la quale ringrazio Giulia Delli Santi e Paolo Ponzio ai quali mi lega affetto sincero e stima professionale».

 

«Mi sento integrato in questa città - ha detto Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese -dove ho insegnato per tre anni Storia della filosofia. Abbiamo scommesso su questo territorio in termini di teatro, musica e cultura ed è qui che si sviluppa da tempo un vero e proprio sistema delle imprese culturali pugliesi. Continueremo a lavorare con l\'amministrazione comunale nella logica di una educazione della cultura della cittadinanza, perché Taranto venga citata e ricordata come merita: perla del sud in una prospettiva sempre nuova di bellezza e di benessere».

 

 

Michelangelo Busco, direttore del teatro comunale Fusco ha tracciato un bilancio fortemente positivo.

«Il bilancio della passata stagione è molto positivo perché è riuscito a superare i già eccezionali risultati della stagione 21/22, non solo nei numeri ma anche nel gradimento da parte del pubblico rispetto le nostre proposte artistiche. 110 sono state le aperture di sipario, 34 proposte interamente prodotte dal Fusco. Degli 8.358 biglietti messi in vendita per le stagioni, tra abbonamenti e biglietti singoli sono stati staccati 8.003 ticket per una copertura media di pubblico in sala del 95,5%. Per la stagione di prosa sono stati emessi 6.672 biglietti sui 7.008 messi in vendita per una copertura media di pubblico in sala del 95% circa. I sold out sono stati 16 su 19 repliche». 

 

 

 

«Taranto è una sede molto richiesta dalle produzioni teatrali- ha dichiarato Giulia Delli Santi -dirigente responsabile delle attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese

gli spettacoli che proponiamo in questa stagione intrecciano stili e letture dal classico al contemporaneo e anche testi tradizionali interpretati in chiave contemporanea. La città risponde, lo dicono i numeri, e se ci fossero altri teatri comunali in città, faremmo sold out anche in quelli, ne sono certa».

 

 

 

 

TEATRO

Undici  spettacoli da novembre ad aprile, di cui nove in abbonamento ed uno a scelta. 

15-16 novembre apre la stagione uno tra gli attori attualmente più amati dal grande pubblico, Lino Guanciale (il Commissario Ricciardi in tv ma con una grande carriera e collaborazioni in teatro, da Gigi Proietti a Luca Ronconi), che con Francesco Montanari sarà impegnato in una produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni, il testo e la regia di Davide Sacco: L’Uomo più crudele del mondo, un thriller psicologico sul senso della giustizia e la morale. 

Il 25 e 26 novembre Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Uomo e Galantuomo, regia di Armando Pugliese (GITIESSE Artisti Riuniti / Teatro della Toscana), con la partecipazione di Ernesto Mahieux. Il primo testo in tre atti di Eduardo dal meccanismo comico straordinario, basato sulla storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare.

A dicembre, il 5 e il 6, una commedia di straordinaria forza emotiva con protagonisti due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli (lo ricordiamo in TV in Tutto può succedere, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista per il film La cena (1998) di Ettore Scola e David di Donatello nel film L’aria salata (2006) di Alessandro Angelini) e Mariano Rigillo (signore del teatro e sceneggiati tv) per raccontare il complesso rapporto tra Ratzinger e Bergoglio: I due Papi, regia di Giancarlo Nicoletti (Goldenart Production, Viola Produzioni, Altra Scena, I due della città del sole).

Il 16 e il 17 gennaio Arturo Cirillo riporta in scena Ferdinando, indiscusso capolavoro della drammaturgia del commediografo e regista napoletano Annibale Ruccello, in una produzione Marche Teatro, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.

Quattro giorni di teatro a gennaio: Il 24 e 25 Monica Guerritore, Claudio Casadio, Ginger e Fred, di Federico Fellini, adattamento e regia Monica Guerritore (Teatro della Toscana - Società per Attori, Accademia Perduta Romagna Teatri). Si prosegue il 27 gennaio in matinèe per le scuole e in serale a scelta in abbonamento con Uno&Trio, Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leoci: Tanto vale divertirsi, regia e interpretazione di Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci, un surreale omaggio alla comicità del ‘900 tra vaudeville, teatro comico futurista, kabarett, avanspettacolo, rivista, umorismo yiddish.

Il 3 e il 4 febbraio Gitiesse – artisti riuniti si propongono con un tris attoriale d’oro: Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato, Così è (se vi pare), di Luigi Pirandello, per la regia di Geppy Gleijeses. Dramma del 1917, è fra i lavori più spregiudicati di Pirandello “di un\'originalità che grida, per l\'audacia straordinaria della situazione” lo definì lo stesso autore, che lo riteneva “la miglior cosa che io abbia fatto finora”.

Il teatrodanza il 16 febbraio 2024 in matinèe per le scuole e in serale a scelta in abbonamento con Resextensa e la sua Antigone Opera Rock, spettacolo ispirato alla tragedia di Sofocle, coreografie e movimenti di scena di Elisa Barucchieri, la regia, le scene e i costumi di Enzo Toma. Il 27 e il 28 febbraio arriva il Teatro Nazionale di Genova con Claudio Bisio, La mia vita raccontata male, per la regia di Giorgio Gallione, da Francesco Piccolo (romanziere Premio Strega), un melologo, armonia sostenuta dalle parole, esistenziale e intenso.  Il 12 e 13 marzo, Giuliana De Sio, Alessandro Haber, La signora del martedì, regia Pierpaolo Sepe (Gli Ipocriti – Melina Balsamo, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale) e con Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Paolo Persi.

Ultimo spettacolo il 4 e il 5 aprile 2024, Malalingua con Il colloquio, produzione made in Puglia di Marco Grossi, con Giuseppe Scoditti, Fabrizio Lombardo, Alessandra Mortelliti, William Volpicella, Valentina Gadaleta, Marco Grossi, Alessandro Anglani e Augusto Masiello. Spettacolo di denuncia sociale sulla liquidità del rapporto tra uomo e lavoro, sull’aumento della competitività come elemento propulsore di alterazioni emotive e comportamentali.

 

di  Luisa Campatelli

 

Ripetere una parola, ritrovarla ovunque, come a voler trasferire nel segno sulla pagina tutto ciò che evoca, per ammansirlo, addomesticarlo, introiettarlo e liberarsene. In “Anna sta coi morti” il romanzo di Daniele Scalese pubblicato da Pidgin Edizioni accade questo, come in una spiazzante alchimia che rende familiare l’estraneo e viceversa. Dentro queste pagine ci sono la storia di un amore, la sua crisi, l’annuncio di una malattia e quello di una nascita, beffardamente e intrinsecamente insieme. Sembra un esperimento e in effetti lo è. 

“Forse dovrei passare da mamma, oggi. Voglio dirle della gravidanza”. 

Dirlo poteva darmi coraggio, come se una parola potesse produrre delle consegue. Anna si strinse a me. Sentii la vita. Poi il solito odore. La morte si era incastrata tra i capelli e i vestiti”

La scrittura di Scalese è di quelle che inchiodano, riconducendo tutto all’essenza. Il romanzo  racconta di situazioni che ci si vorrebbe strappare di dosso, come l’odore della morte, come se non ci appartenessero.

“E com’è scrivere?”

“È come riaprire i ricordi. Forse serve solo dimenticare”.

Succede, leggendo questo libro, di domandarsi se c’è un’uscita di sicurezza, per prendere una boccata d’aria, prima di tornare in profondità. Succede di sentire al tatto i luoghi che abbiamo dovuto frequentare anche quando avremmo voluto scappare: l’obitorio, il bosco, la casa in cui non si riesce più ad essere felici. 

E forse lo abbiamo fatto. Restando. In questo romanzo vita e morte combaciano. Nell’attesa. Anzi nelle attese, che sono due: quella di un figlio e quella di lutto. La verità si svela nei contrasti, oscillando tra l’intimità e la sovraesposizione mediatica della malattia, in spazi che diventano divano, cuccia, rifugio, gabbia. 

“Anna sta coi morti” sta lì a ricordarci che l’uscita di sicurezza non c’è.

“Le persone sono ciò che hanno, io avevo soltanto lei. Nello specchio del bagno mi vedevo come Anna. La malattia era anche la mia”. 

I dialoghi sembrano strappi, che lasciano brandelli di stoffa dalle forme solo apparentemente indecifrabili. Dialoghi brevi come i telegrammi, interrotti come i sogni. 

Anna sta coi morti - ha detto l’autore nell’intervista rilasciata a Gianluca Garrapa per Satifictione.eu - racconta come si aspettano una morte e una nascita, all’interno di una coppia che si sta sgretolando. La gravidanza di Anna dovrebbe compattare la coppia mentre la malattia ne accelera l’allontanamento: il libro è un gioco a chi tira di più”.

La corda però non si spezzerà, forse…

Daniele Scalese nasce a Taranto e vive a Milano. Ha pubblicato due romanzi (Le streghe, Virgilio, e Non desiderare la roba d’altri, Porto Seguro) e racconti per Risme, Gradozero, Sulla quarta corda, La Repubblica, Lorem Ipsum.

“Anna sta coi morti” sta viaggiando per l’Italia. Giovedì 13 approda a Taranto. Daniele Scalese sarà ospite di Casa del Libro Mandese. La presentazione si svolgerà a partire dalle 19 al Caffe Letterario Cibo per la Mente.

Dialoghera con l’autore Marina Longo. Seguiranno altre presentazioni pugliesi, il 16 all’Arci Rubik di Guagnano, il 23 sul sagrato della Cattedrale di Nardò, il 28 a Gallipoli.

 

Il paese delle cento masserie si prepara a essere “invaso” da migliaia di appassionati del mondo fantasy. L’ottava edizione della fiera si terrà nella scuola Mancini. Il tema è il darkside. Tanti gli ospiti e gli appuntamenti. Ticket su PostoRiservato. Cancelli aperti dalle ore 10

 

 

Tutto pronto a Crispiano per l’ottava edizione del Crispiano Comix, la fiera fantasy che ogni estate attira migliaia di appassionati nel centro del paese delle Cento Masserie. Domani, domenica 9 luglio alle ore 10 si apriranno i cancelli della scuola “P. Mancini” e prenderà il via il fitto cartellone di appuntamenti e proposte che intratterrà il pubblico fino a tarda ora. Quest’anno l’organizzazione è del Circolo Arci-Uisp “Mariella Leo” e del Comune di Crispiano, con il patrocinio di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Sono partner della manifestazione Symposium Arte, Nakama Comics e Manga, Symposium Cafè, Cerchio Comunicazione, Grafite, Manuscripta, Circo Laboratorio Nomade, Be Green – Puglia Film Festival e Volta la carta. I direttori artistici sono Walter Agrusta e Antonella Fazio.

Il tema di questa edizione è il darkside: l’obiettivo è esplorare il lato oscuro dell’umanità, quel lato in cui le ombre abitano i pensieri. La scorsa edizione fu dedicata alla pace, una speranza ad oggi disattesa. Già dal manifesto ufficiale di quest’anno l’intento è suscitare una riflessione, ma con la spensieratezza di una festa, sull’attuale condizione umana in relazione agli scenari nazionali e internazionali che spesso vedono prevalere la parte più primitiva, fatta di istinto, cattiveria e disumanità. L’illustrazione è di Davide Fabbri, completata dalla colorazione di Domenico Neziti e Giulia Fabbri.

L’ingresso alla fiera è con ticket (5 euro più diritti di prevendita) da acquistare sulla piattaforma e nei punti vendita autorizzati PostoRiservato, oltre che nelle biglietterie fisiche (Symposium Cafè a Crispiano, Nakama Comics e Manga, Comix e More, We are Nerd a Taranto) e all’ingresso della fiera. L’unico punto di accesso sarà quello in prossimità del ponte pedonale della ferrovia in via Bari(varco A), mentre per i disabili verrà riservato l’ingresso di via Scaletta (varco B).

Tantissimi gli ospiti che si alterneranno su palco. Per la prima volta al Crispiano Comix, sarà presente il doppiatore Marco Vivio, noto per aver prestato la voce a Captain America (Chris Evans), Spider Man (Tobey Maguire) nella trilogia di Sam Raimi, Tom Welling in “Smallville”, Anakin Skywalker nel videogioco “Disney Infinity 3.0” e tanti altri.

A smontare tutte le convinzioni sui cartoni giapponesi in Italia ci penserà Don Alemanno, che presenterà il suo nuovo spettacolo “Alla balla spaziale!”. Nel 2012 Don Alemanno inizia la sua carriera pubblicando su Facebook, quasi per gioco, vignette aventi come protagonista Gesù, da cui ottiene un riscontro popolare formidabile. L’anno successivo viene nominato ai Macchianera Awards come \"Miglior Rivelazione\" e poco dopo inizia la sua carriera da professionista con Magic Press. Jenus ad oggi conta circa 430mila iscritti sui social e 35 volumi pubblicati.

Sarà al Crispiano Comix 2023 anche il content creator e video streamer Mirko Mastrocinque. Classe ‘91, membro del gruppo di autori e interpreti tarantini Nirkiop, è uno youtuber in continua ascesa.

Rimanendo in tema di oscurità, gli organizzatori hanno voluto invitare fumettisti come Raul Cestaro (copertinista di Dylan Dog e docente di fumetto alla Scuola Italiana di Comix di Napoli), Antonio Mlinaric (disegnatore di Samuel Stern), Alessio Fortunato (dello staff dei disegnatori di Dampyr e docente di Arte del Fumetto all\'Accademia di Belle Arti di Bari) e Coma Empirico (130mila follower su Instagram, autore delle raccolta di vignette “Coma Empirico - Tutta la notte del mondo” e del volume “Venti giorni senza D.I.O”, entrambi editi da BeccoGiallo). La scuola di fumetto, disegno e illustrazione Grafite guidata da Gian Marco De Francisco sarà impegnata con i propri studenti e docenti in sessioni di disegno dal vivo. Sarà a Crispiano anche Nicola Sammarco e la sua AnimaTà, la prima accademia del mondo dell’entertainment in Puglia.

In una fiera comix che si rispetti un ruolo importante lo riveste la musica e anche quest’anno a Crispiano non mancherà: ci sarà David Ruoppolo, in arte Dasinger Z, che porterà i presenti indietro nel tempo con le colonne sonore di Mazinga, Kyashan, Polymar e tanti altri. Vincitore di tantissimi premi in tutto il mondo, vola dalla Spagna a Londra, richiestissimo e amatissimo da tutti per l\'incredibile somiglianza vocale con i cantanti originali giapponesi. Ad accompagnare musicalmente tutta la giornata ci penserà la Genkidama, cartoon band che interpreterà le iconiche sigle degli anni ’80 e le opening giapponesi, i pezzi di Giorgio Vanni e quelli di Cristina D’Avena. Chiuderanno la serata Le Stelle di Hokuto, band composta da musicisti baresi che dal 2009 si esibisce in tutta Italia e che è stata per tre volte sul main stage del Lucca Comics & Games.

C’è tanta attesa, come sempre, per la gara Cosplay presentata da Lady Nakama. così come per l’Artist Alley, la sezione della fiera dedicata a illustratori e disegnatori che sarà possibile ammirare all’opera: tra questi, hanno confermato la propria partecipazione Alessandro Amoruso, Andrea BuongiornoRozenberryEmanuele SabatinoSofia Balestrucci e RoRò Art. Per quanto riguarda i gruppi di cosplayer, arriveranno in provincia di Taranto i Ghostbusters Basilicata (associazione che riunisce i fan del film Ghostbusters), GoT Puglia (si immergeranno nel mondo del \"Trono Di Spade\" e di \"Chainsaw Man\"), gli Apulian Force Knights (gruppo di cosplayer, amici e appassionati di Star Wars) e i Real Avengers Italian Cosplayers (fan del mondo Marvel). Per chi avrà bisogno di riparazioni e aggiustamenti dell’ultimo minuto ci penserà La Giumenta Bardata con il suo Sos Cosplay.

L’associazione Programma Cultura porterà in fiera “Cosmogonia: i racconti del cielo”, una mostra di arte fotografica e astrofotografia orientata al settore astronomico, per promuovere la sensibilizzazione alla tutela del cielo stellato e degli ambienti naturali, e proporrà un laboratorio di fotografia a cura di Domenico Semeraro.

Altre due associazioni che operano sul territorio ionico cureranno altrettanti momenti interessanti della giornata: Volta la carta curerà la presentazione del graphic novel “La fame” di Federico Perrone, Maurizio Cotrona e Rolando Frascaro, edito da Ottocervo; Circo Laboratorio Nomade porterà un’esibizione con volteggi aerei e figure ad opera degli allievi della scuola di circo.

Per i diversi momenti in programma verranno utilizzati sia gli spazi esterni che quelli interni dell’istituto scolastico. I visitatori troveranno ad accoglierli un’area mercato con un parco espositori mai così nutrito come quest’anno. Una novità che suscita curiosità è rappresentata dall’area K-pop, con i QT Dream e Misulche suoneranno la musica popolare della Corea del Sud. Anche l’area modellismo ogni anno attira centinaia di visitatori: BML Corse e Bollicine Modellismo organizzano per l’occasione il primo trofeo Mini-Z Crispiano Comix. Insieme a loro, saranno presenti in quella zona anche il Gruppo Modellisti Jonici e il Gruppo Aeromodellistico Taranto. Nutrita la proposta anche dell’area intrattenimento: PugliaBrick terrà laboratori di Lego; Associazione Ludica Apulia sarà impegnata a promuovere i giochi di ruolo live; il mentalista nerd Piero Molendini leggerà le sue particolari carte; Bruum Escape accompagnerà il pubblico in una escape room su ruote per tutta la famiglia con giochi ed enigmi a tema; per gli amanti della magia ci sarà il Club Magico Tarantino; l’intrattenimento per i Nerf è nelle mani di Blaster Italia. Per quanto riguarda le rievocazioni storiche, ci penseranno I Cavalieri de li Terre Tarentine a far compiere un salto all’indietro nella storia. Si irrobustisce quest’anno l’area Japan: i karateki della scuola Crispius Martial Arts si esibiranno in kata di gruppo, combattimenti e tecniche di questa antica arte secolare sotto la guida del Sensei Sergio Convertini; ci saranno anche Midori Yamane, manga editor, fumettista e docente, la drew artist Sara Torre e la content creator Studentessa Incapace, oltre al centro di lingua e cultura giapponese Momiji. Nell’area boardgame tanti giochi da tavolo selezionati da Comix & More e La Tana del Goblin; per l’occasione sarà presente Emiliano Sciarra, autore di giochi e videogiochi, tra cui il famoso Bang!; è in programma anche un torneo di Yu Gi Oh e quello di One Piece a cura di Ink Souls , mentre i Beroler porteranno il mondo di Dungeons and Dragons al Comix crispianese.

L’area videogames ospiterà il proplayer, content creator e twitch partner Fabio Denuzzo, uno tra i migliori giocatori di Fifa in Italia; Otaku invece organizzerà il torneo di Tekken 7; Wired Zone si occuperà di allestire la sala tecnologica in cui i fan troveranno diversi giochi su console; Apulia Gaming porterà a Crispiano simulatori per il Sim Racing; Apulia in Smash si cimenterà nel torneo di Super Smash Bros Ultimate.

All’ottava edizione del Crispiano Comix ci sarà spazio anche per le proiezioni: “Precursor”, il cortometraggio robotico di fantascienza pluripremiato di Marco Castiglione e “Look for the light”, fan film ambientato nel mondo di “The Last of us”, uno spin-off rivisitato, diretto e postprodotto da Jerry Portelli.

Domenica verrà attivata una speciale linea di collegamento da Taranto e Massafra a Crispiano (e ritorno) per chi volesse raggiungere l’evento in bus. Il mezzo partirà alle 14 da Taranto e rientrerà orientativamente intorno alla mezzanotte. È un servizio di Ruggieri Tour.

Il programma dettagliato dell’intera giornata verrà pubblicato sui canali social del Crispiano Comix.

 

Belle novità nei palinsesti Rai per la nuova stagione. Al timone della trasmissione che andrà in onda tutti i sabati su RaiUno, Linea Verde life, a partire dal 16 settembre, ci saranno due conduttrici. Una è la giornalista tarantina Monica Caradonna che è diventata una garanzia di successo delle trasmissioni Rai in cui ha partecipato come inviata alla scoperta delle bellezze e delle bontà della terra, e dei talenti che intorno a questi tesori hanno costruito economie sostenibili, percorsi virtuosi, produzioni a chilometro zero rispettose di ambiente e natura.

Con Monica Caradonna ci sarà Elisa Isoardi che si appresta quindi a tornare sulla rete ammiraglia della Tv di Stato dopo la non brillante parentesi su Rai Due con Vorrei dirti che.

Lu.Lo.

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