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Giornale di Taranto - POSTI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI/ 16mila euro per 200 preferenze, ostriche e aragoste all’assessore
Giovedì, 07 Luglio 2022 21:49

POSTI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI/ 16mila euro per 200 preferenze, ostriche e aragoste all’assessore In evidenza

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Soldi in cambio di voti. Denaro per i referenti politici locali finalizzati a comprare pacchetti di voti persino quantificandone il prezzo per singola preferenza. I finanzieri del comando provinciale di Lecce hanno scoperto una serie di cerchi concentrici del malaffare, passati per prassi consolidate nel Salento, quando bisognava perorare la causa di una candidatura o un posto di lavoro.

    L'ex senatore ed ex assessore regionale pugliese Salvatore Ruggeri, finito ai domiciliari, e Mario Pendinelli, volto noto della politica salentina e attuale sindaco di Scorrano, raggiunto da un provvedimento di obbligo di dimora, sono indagati in concorso perché "Pendinelli in qualità di candidato nella lista "Popolari con Emiliano", in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale pugliese fissate il 20 e 21 settembre 2020 anche per il tramite di Ruggeri già assessore regionale in quota UDC e suo mentore politico, per ottenere il voto elettorale promettevano e offrivano denaro ai loro referenti politici in diversi comuni del Salento onde comprare pacchetti di voti quantificandone il prezzo per singolo voto. In particolare - si legge nelle quasi 400 pagine di ordinanza -, avendo Ruggeri promesso e dato 6000 euro a due persone per ottenere in cambio un pacchetto di voti a vantaggio di Pendinelli dagli elettori del comune di Aradeo quantificati in 120 persone, come avendo pure offerto non meno di 10.000 euro ad una persona vicina di Gallipoli, per garantire 75 preferenze allo stesso Pendinelli nel bacino elettorale gallipolino".

 

 I gusti del senatore erano assai ricercati. Crostacei, spumante, pesce di prima qualità erano alcuni dei doni diretti all'ex senatore dell'Udc ed ex assessore regionale al welfare della regione Puglia.

    Superamento di concorsi pubblici, garanzie di posti di lavoro, la merce di scambio intorno alla quale girava l'universo opaco. Secondo quanto scoperto dalle Fiamme gialle coordinate dalla procura, per rinnovare il contratto da direttore area amministrativa del consorzio di bonifica dell'Arneo alla figlia di un amico, l'ex senatore ha ricevuto "cospicue forniture di mitili, crostacei, pescato, casse di Berlucchi e altro". Un giro di chiamate e di incontri con amici e amici degli amici e l'affare, come tanti altri scoperti dalle fiamme gialle,  è andato in porto, ad agosto 2020. "Tua figlia sta in una botte di ferro", le parole di Ruggeri all'amico. "Io ti devo fare una statua", la risposta del padre felice che, per tutta risposta, consegnò all'amico politico altri 10 kg di aragoste.