Sugli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto, si è tenuto un incontro specifico sul Mar Piccolo e sulle attività produttive (mitilicoltura) ad esso collegate. Erano presenti, collegati in videoconferenza, il commissario straordinario di Governo per la bonifica di Taranto, prefetto Demetrio Martino, e i rappresentanti dei ministeri della Transizione ecologica e del Sud, nonché dell'Agenzia per la coesione territoriale, della struttura di missione del contratto istituzionale di sviluppo per Taranto Taranto e di Ispra. Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha chiesto “l'avvio dell'iter di riperimetrazione del Sin, Sito di interesse nazionale, di Taranto, la revisione dell'ordinanza regionale che oggi reca qualche disagio ai mitilicoltori e la realizzazione dei punti di sbarco certificati, già candidati ai fondi del regolamento europeo per la transizione giusta”.
“Abbiamo chiesto di definire in buon ordine la lunga stagione degli studi, delle ricerche, delle valutazioni scientifiche e delle costose consulenze tecniche, magari semplicemente implementando il sistema di monitoraggio che sta programmando lo stesso commissario di Governo” ha detto Melucci. Chiesto, inoltre, da parte del sindaco “di impiegare le risorse residue per una concreta e rapida azione che dia benefici all'ecosistema del Mar Piccolo ed alla sua economia e di spingere la riorganizzazione delle bonifiche leggere in correlazione alla rinnovata disponibilità del Comune di Taranto a supportare, con i propri uffici e le società partecipate, il lavoro del prefetto Martino”. Per la bonifica dell’area di Taranto - si tratta di aree urbane e non dell’ex Ilva per la quale opera sia la gestione commissariale di Ilva in amministrazione straordinaria che Acciaierie d’Italia - si va verso la riprogrammazione di circa 70 milioni di euro, tra Mar Piccolo e Statte, così come proposto dal commissario Martino e accettato dal ministro per il Sud, Mara Carfagna.