Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle ore 14.00, è divampato un incendio in un’area esterna alla Riserva Naturale Regionale Orientata “Palude la Vela”, in particolare nei pressi del suo confine con il 65° Deposito dell’Aeronautica Militare.
Le fiamme sono penetrate all’interno della Riserva Naturale interessando oltre due ettari di sottobosco, senza propagarsi ulteriormente sia per il pronto intervento delle squadre antincendio, sia per la preventiva azione di “pulizia” del terreno realizzata recentemente a cura della Direzione Ambiente del Comune di Taranto e della sede di Taranto dell’Arif Puglia, l’Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali.
Ne dà notizia il biologo Marco Dadamo, direttore della Riserva Naturale Regionale Orientata “Palude la Vela” e coordinatore di Eco.Pa.Mar, “Ecomuseo Palude La Vela e Mar Piccolo”, che nell’occasione ha voluto «ringraziare il personale dei Vigili del Fuoco, della sede di Taranto dell’Arif Puglia e dell’ex Corpo Forestale dello Stato, oggi Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, prontamente intervenuto per estinguere le fiamme e bonificare il sottobosco».
«Ringrazio Gianni De Vincentiis, presidente del WWF Taranto – ha poi detto Marco Dadamo – che è intervenuto dopo pochi minuti sul posto collaborando con i suoi volontari alle operazioni di spegnimento, il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare il sito, un esempio di cittadinanza attiva e coscienza naturalistica».
«Al momento le cause dell’incendio sono al vaglio delle autorità competenti – ha concluso il direttore di Eco.Pa.Mar, Marco Dadamo – ma l’episodio di oggi, originato al di fuori della perimetro della Riserva, lancia un monito: se non vogliamo che gli incendi si ripetano in futuro, come già accaduto in passato con danni molto più gravi, è necessario che l’azione preventiva di pulizia sia effettuata anche sui terreni confinanti con la “Palude la Vela”: le fiamme non si fermano davanti a un recinzione!»