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Lunedì, 13 Giugno 2022 07:00

LA CURA/ Il Moscati primo in Puglia per la somministrazione di una rivoluzionaria terapia anticancro, il dott.Mazza “premiato il team” In evidenza

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La struttura di Onco-ematologia dell'Ospedale Moscati di Taranto ha ottenuto, prima in Puglia, l’accreditamento per la somministrazione di una terapia rivoluzionaria per il trattamento di alcuni tumori ematologici: non più chemioterapia ma cellule del proprio organismo istruite ad attaccare il tumore.

“Si tratta  - come spiega la direzione ASL di Taranto- delle terapie “CAR-T”, dall'inglese “Chimeric Antigen Receptor T cell therapies” ovvero “Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico per antigene”, nuove terapie personalizzate contro il cancro che agiscono direttamente sul sistema immunitario del paziente per renderlo in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Le CAR-T utilizzano specifiche cellule immunitarie, i linfociti T, che vengono estratte da un campione di sangue del paziente, “ingegnerizzate” ovvero modificate geneticamente e coltivate in laboratorio per essere poi re-infuse nel paziente per attivare la risposta del sistema immunitario contro la malattia. 

È una procedura che può essere applicata ad alcuni tipi di linfomi ad alto grado di malignità o che non rispondono più alle terapie tradizionali. Rispetto alle terapie "convenzionali", le CAR-T permettono di ottenere remissioni complete anche in fasi di malattia molto avanzate. Inoltre, a un anno dall'infusione di CAR-T, la maggior parte dei pazienti che ha ottenuto una remissione è ancora viva e libera da malattia.

Il dottor Patrizio Mazza, direttore dell’unità di Ematologia dell’ospedale Moscati, spiega cosa cambia con la terapia CAR-T e come funziona.

“Si apre una prospettiva di cura per chi finora non aveva prospettive. I dati disponibili ci dicono che questa terapia determina almeno il

60 per cento di remissione completa e una potenzialità di guarigione di quasi il 50 per cento. È una procedura rivoluzionaria perché non ci son più chemioterapie, ed è una procedura diciamo così altamente qualificante per il centro e complessa perché richiede un iter non indifferente e anche una cooperazione sul piano clinico da parte di un team di persone, perché non è il singolo medico che se ne occupa, ma vengono richiesti determinati  specialisti, noi nella fase di accreditamento abbiamo dovuto garantire tutto questo. Ovviamente la questione è di grande onore perché per Taranto è una procedura molto innovativa e  c’è a che la soddisfazione di essere i primi in Puglia ad aver avuto questo accreditamento e ad esserci allineati nel momento giusto grazie ad un intervento corale. Abbiamo iniziato a raccogliere le cellule di quattro pazienti e dato che la prima fase dura circa un mese e mezzo contiamo di iniziare a trattare il primo subito dopo la fine dell’estate”

Ultima modifica il Lunedì, 13 Giugno 2022 07:10
Giornalista1

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